Le motivazioni che possano aver spinto Elon Musk ad acquistare Twitter rimangono un mistero. Vanto personale, strategia di mercato? Non è facile poterlo comprendere oggi, ma una cosa si è capita subito.
Twitter non sarà più Twitter. E non parliamo solo del cambio del nome in un fantomatico “X” che tanto sa di un metterci la croce sopra, ma del fatto che il social che era nato per poter condividere qualsiasi cosa si sta trasformando velocemente in un posto dove solo chi paga avrà visibilità, dove gli utenti non “paganti” saranno relegati al misero ruolo degli spettatori passivi, dove il porno non è piu’ tollerato e dove chi ha costruito, con tanta fatica, profili da migliaia di follower, si vedranno erodere, fino a scomparire, il gruzzolo di notorietà che si erano costruiti.
PERCHE’ TWITTER STA PER FARE UNA BRUTTA FINE?
Odio i complottisti, non li sopporto, però questa volta dovrò farlo io per primo. Twitter è rimasto l’unico social al mondo con una grande affluenza di utenti e totalmente libero.
Questo social negli ultimi anni ha fortemente influenzato la politica mondiale e in particolare quella americana. Ve lo ricordate il casino con Trump? e Obama?
Si sa ad esempio che Trump è sempre stato convinto di non aver ri-vinto le elezioni solo per colpa di Twitter e, guardate un pò, chi era un agguerritissimo pro-trumpiano? Proprio Elon Musk che guarda caso.. si è comprato twitter.
E allora qual’è la strategia attuale? Prenderne il controllo?
Sembra ovviamente di no. Se vuoi distruggere qualcosa non basta farla fallire. Il Marchio potrebbe essere riacquistato in un tribunale fallimentare e rilanciato.
E allora cambiamogli denominazione, cancelliamo il nome Twitter dal mondo tanto per iniziare.
E poi? E poi hai licenziato il 70% del personale in nome di un pareggio di bilancio, non c’è una pianificazione su quello che X debba diventare e non c’è nessuna promozione (strano per una società in crisi di liquidità) per attirare investitori o inserzionisti pubblicitari.
Twitter è morto.
X lo sarà tra poco quando verrà rivenduto a qualche società che lo spacchetterà e dove rimarrà un piccolo serbatoio di utenti affezionati (o incapace di adattarsi e cambiare social) come è di fatto diventato Facebook che può essere considerato il regno dei Boomers sopra i 50/55 anni.
FUGA DA TWITTER…. ma per dove ?
All’interno dei gruppi di discussione questa è la domanda più ricorrente e la risposta è, purtoppo, poco entusiasmante.
Non esistono altri social come era Twitter che comprenda i 3 elementi fondamentali per un content creators e cioè: Tolleranza sui contenuti espliciti, un grande serbatoio di utenti, possibilità di pubblicizzare altre piattaforme. Il tutto senza incorrere in un ban.
Threads & Instagram di Meta (Facebook). Il primo è un clone di twitter, mentre il secondo è decisamente orientato ad un impatto prettamente visivo e poco adatto al fidelizzare gli utenti. Ma entrambi hanno lo stesso bot di censura che è presente su FB. Alla prima mezza tetta esposta si viene bannati. Nessuna possibilità di linkare esternamente (vedi OF,PH, CAM,etc) i propri profili.
Mastodon viene spinta come immensa novità, ma è a dir poco ostico accedervi (o creare un profilo) se non si è degli esperti di informatica. Diciamo che è spoglio della tipologia di pubblico adatto a chi crea contenuti espliciti dove 2/3 degli utenti al momento sono per lo più adolescenti o comunque sotti i 28 anni.
Mewe & Tumblr. In particolare il primo consente contenuti espliciti, ma la maggioranza degli utenti sono stranieri (quasi tutti arrapati asiatici che sono anche piuttosto molesti). Il secondo è un social pernemmente morente. Noi ci siamo creati un account anni fa. Gli utenti sembrano sempre gli stessi e non vediamo nessuna crescita. Anche questo social ha smesso di proporsi e fare pubblicità.
Discord è un Social che inizialmente è nato e si è diffuso tra le comunità di gamers, ma a nostro parere è la migliore soluzione al momento per sopravvivere e spostare il proprio business e utenti prima di perderli del tutto su twitter (quando twitter stringerà il cordone, che ne abbiate 1000 o 10.000, li avrete persi tutti)
La Chat ILO su Discord (Guida)
Come funziona Discord e come collegarsi al server de Il Lato Oscuro del Sesso
Discord è un app sicura (scaricata da milioni di utenti) ma è solo un client. Non è un twitter, un Whatsapp, un Telegram che una volta installato immediatamente vi fa accedere al social.
L’app Discord è semplicemente un client a cui dovrete dire a quale “Server” volete agganciarvi.
Può essere uno di notizie, uno sul giardinaggio, una sulla scelta delle preghiere per il mattino, ma anche il Server ILO che, come vedremo più avanti, permette la totale libertà agli utenti di esprimersi come meglio credano, in un ambiente libero ma moderato.
La Chat ILO su Discord (Guida)
Perchè il Server ILO di Discord è una soluzione
Non è come twitter, il numero di utenti è ovviamente immensamente diverso, ma è l’unico posto dove al momento conviene metterci un piede per mantenere un costante afflusso du utenti verso i propri canali (se non aumentarlo), dove interagire con gli stessi e redersi, in maniera diversa da come si è fatto in precedenza, visibili e appetibili, ma anche solo per non dover buttare tutto ciò che si è fatto durante questi anni di lancio dei propri profili.
Il Server è composto da una chat principale, delle aree chiamate Stream che sono simil twitter dove è possibile postare i propri contenuti e farsi commentare, aree di video chat e tra poco anche una sala “Meeting” dove su prenotazione sarà possibile entrare in video e presentarsi (anche facendo pubblicità) in diretta al pubblico.
E’ questa la grande differenza con Twitter. Il Server ILO non ha censura, non rischiate il Ban (a meno che non rispettiare il regolamento), le content creators sono “protette” da regole che impediscono agli scocciatori di importunarle continuamente in privato e dove è possibile pubblicare qualsiasi cosa senza che si debba rischiare di non ritrovarsi piu’ l’account.
Tutto questo è gratuito, assolutamente gratuito ed è il motivo per cui siamo convinti che sia per tutti la soluzione migliore in attesa di un’alternativa che in questo momento non c’è.
E chi può dire se poi l’alternativa migliore non sarà proprio Discord stesso dove, chi prima è arrivato, meglio si posizionerà?
0 commenti