Alla fine degli anni 90 e all’inizio del nuovo millennio i Club Privè hanno avuto un vero boom quando gli italiani sembravano finalmente aver scoperto che, anche in un paese culturalmente retrogrado come il nostro, si potesse essere sessualmente felici e liberi.
Se i primi club erano il punto di ritrovo preferito di persone abbienti e di buona cultura, con il tempo la platea si è enormemente allargata a chiunque sentisse la voglia di trasgredire e vivere nuove emozioni, indipendentemente dal proprio ceto sociale e con l’inizio degli anni 2000 la proposta commerciale si è notevolente differenziata.
Un pò perchè, essendosi espansa la platea di pubblico, iniziavano ad esserci necessità diverse (un locale solo per coppie non può andare bene a una coppia cuck ad esempio), ma anche perchè sono scesi in campo imprenditori attirati solo dal profitto, con poca o nessuna conoscenza di questo mondo, rendendoli semplicemente dei luoghi dove si fa sesso senza che ci fosse più quello spirito aggregante dell’epoca d’oro.
Gli scambisti, quelli veri, si sono sempre riconosciuti come coppie con una marcia in più, capaci di vivere la loro sessualità in una forma libera e gratificante, confrontandosi con ambienti e persone che conoscano bene le regole del gioco.
Ma la qualità dei singoli… quelli che ci sappiano fare.. ha iniziato a scendere. Sempre più persone che confondono un locale per scambisti con un bordello hanno iniziato ad invadere le scene.
La Pandemia e la crisi del mercato
Il LockDown ha fatto male a tutti i settori, ma quello dei club è stato sicuramente il più devastato e che ha subito i maggiori danni economici.
Con un bar, un ristorante, un negozio si ha sempre avuto la certezza che, con i dovuti accorgimenti, si sarebbe potuto riaprire e che le persone comunque fuori casa per mangiare, fare acquisti, prendersi un apertivo, sarebbero tornate.
E infatti queste attività sono state fatte riaprire piano piano…
In un luogo dove la distanza non è contemplata, il terrore del contagio, ha di fatto reso impossibile aprire per praticamente due anni e anche dopo l’apertura, il flusso di persone che si recavano in un club è calato di quasi 3/4.
Gli affitti si pagano, la struttura va manutenuta, nessun aiuto statale in quanto quando si parla di sesso, si fa sempre finta che questi posti non esistano.
Alla riapertura moltissimi di questi club hanno cercato immediatamente di monetizzare senza pianificare un piano di rilancio della struttura o del marchio e questo è stato per loro devastante.
Poichè il guadagno si fa sui titoli di ingresso per singoli, i locali hanno iniziato ad invitare e ospitare coppie pagate e singole (in alcuni casi è eccessivo chiamarle prostitute, ma in molti casi non sarebbe sbagliato) contrattualizzate come addette alla sala.
In un primo momento questa scelta ha portato sicuramente a un maggiore afflusso di cassa, ma quando i singoli (che sono maschi e in quanto tali sono meno predisposti a stare con le stesse persone e negli stessi luoghi) iniziano a migrare altrove, si trovano in una situazione in cui le coppie oramai non vanno più (con coppie e singole pagate che facilitano il lavoro ai singoli, si toglie loro un territorio di caccia), il locale si svuota e diventa complicatissimo se non impossibile rilanciare il locale.
In tutto questo ci aggiungiamo anche che i manager dei club ancora non comprendono appieno che il mercato è cambiato e che il passaparola non funziona più.
Rilanciare un Club prima che sia troppo tardi
Siti web fatiscenti, con poche informazioni e non adatti ai dispositivi mobili, poca presenza sui social o ci si limita soltanto a pubblicare una locandina come se fosse arrivato in città il circo come negli anni 80.
Noi stessi abbiamo messo a disposizione per tutti i club servizi a prezzi vantaggiosissimi e funzioni gratuite, come la pubblicazione del locale su mappa e la gestione degli eventi, ma notiamo che solo pochi (e sono quelli che funzionano) si prendono il giusto tempo per farsi notare e programmare la loro crescita su internet.
Per lanciare un club bisogna capire in che settore dello scambismo orientarsi (i gusti sono diversi) e lavorare proponendosi come prodotto e non solo come un luogo dove recarsi.
Per farsi notare su internet non basta aprire un sito web. Ci vuole una pianificazione di almeno 6 mesi perchè bisogna (a meno che non si paghino cifre importanti se non importantissime a google) far crescere la ricerca delle proprie pagine e termini chiave.
I vostri clienti sono cambiati e rispetto a 10 anni fa tutte le loro informazioni le prendono da internet. Un luogo dove le cose si fanno velocemente e dove l’aspettativa deve sempre corrispondere all’offerta.
Cosa fare per tenere vivo e visibile il vostro Club
La prima cosa da non dire è un “Ma io non ho tempo per i social e per internet”. Se ne siete veramente convinti che non serva, rassegnatevi a fare la stessa fine dei dinosauri.
Potete assumere un webmaster, qualcuno che si occupi della vostra presenza su internet, potete farlo voi, ma DOVETE farlo.
- Cambiate l’approccio da Club a Prodotto. Siete un qualcosa per cui le persone vanno invogliate a comprare
- Curate il sito web e in particolare l’home page. La prima impressione è quella più importante. Un sito web non professionale = Locale non professionale
- Non organizzate solo eventi per persone che già conoscono l’ambiente. Ci sono molte coppie che aspettano la serata giusta per provare timidamente a fare questo primo passo
- Aumentate la presenza sui Social (evitate quelli come Facebook. Età media 60 anni, in astinenza sessuale dal giorno del matrimonio e che non sono disposti a pagare l’ingresso).
- Utilizzate siti specializzati come il nostro per essere in elenco dei club e di pubblicare gli eventi
- Siate sempre cortesi nelle risposte anche con chi, capita fin troppo frequentemente, sta solo facendo perdere tempo
- Fidelizzate i vostri clienti in modo che tornino. Normalmente si chiama post-vendita, qui si parla di mantenere un contatto e convincerli a tornare a trovarvi
Bisogna solo organizzarsi e capire che se il mondo è cambiato non è necessariamente in peggio. Vanno solo colte le nuove opportunità.
Non esitate a contattarci per consigli, suggerimenti o se volete pubblicare il vostro club con noi.
Cambiando soprattutto la politica economica principalmente con i singoli ed incentivando le singole?
Le singole tecnicamente entrano quasi gratis. Anche per le coppie un club ha mediamente costi irrisori (circa 50 euro.. praticamente 25 euro a persona). Il costo per i singoli può sembrare alto ma dipende dai punti di vista. Intanto fai selezione, se abbassi il prezzo si riempie di singoli e si crea maggiore competizione tra loro (poi se hai 40 anni non competi con un 30enne palestrato ^^) e aiuta a limitarne il numero cercando di dare un incasso sostenibile al club stesso. Ci sono club che ai singoli fanno pagare anche 50 euro, ma te riusciresti a divertirti in un posto dove ci sono due o tre prostitute (che probabilmente ti chiedono soldi) e 40 allupati che si danno le gomitate tutta la sera?