Maschi contro Femmine. Come nella sessualità abbiano vinto loro.

Maschi contro Femmine. Come nella sessualità abbiano vinto loro.

A differenza di quasi tutte le società culturalmente più evolute e libere della nostra, in Italia la popolazione è ancora sotto il giogo di un’etica morale che nasconde sotto al tappetò una verità che tutti abbiamo sempre saputo, ma che ci viene difficile da accettare.

Per un uomo, quando si propone a una donna, anche se conosciuta su siti di incontri c’è sempre quell’approccio in cui cerca di fingersi interessato a poter diventare potenzialmente il suo compagno di vita.

Questo perchè fortemente crede che quasi tutte le donne vogliano cercare un compagno di vita o quantomeno debbano salvare le apparenze affinchè poi non si sentano sporche.

Per una donna, che può avere tranquillamente voglia di farsi una bella scopata senza impegno, rimane il problema che se diventasse esplicita verrebbe poi giudicata male e trattata peggio.

Per cui, gioco forza, si troverà costretta a giocare la parte dell’ingenua che è cascata nel tranello del maschio di turno.

Questo modo di approcciarsi genera un continuum decisamente malato per cui non ci si può esprimere liberamente confessando quello che realmente si vorrebbe realizzare mettendo entrambi in una posizione del “non posso fare tutto altrimenti poi sembrerebbe brutto”.

Al caro maschietto che sta annuendo leggendo questo articolo diamo però le principali colpe sulle cause che portano le donne ad essere decisamente più chiuse e poco propense a manifestare i loro desideri e le loro voglie.

Siamo veramente convinti che non vi imbarazzerebbe se una donna vi dicesse che non gli interessa nulla di voi. Quali studi abbiate fatto, se giocate a paddle o quanto siate bravi sul lavoro?

Ma che vuole solo capire se siete capaci di durare piu’ di 2 minuti, hai una buona igiene intima e che sai scopare come lei desidera e non come hai visto fare in un film porno?

Vi posso garantire che ne ho visti tanti (quasi la totalità) di uomini che, privati del loro ruolo di corteggiatori, a richiesta esplicita di un rapporto sessuale, si imbarazzano, si spengono, si pongono 2000 domande e si sentono giudicati.

Quando la donna prende l’iniziativa, il 75% degli uomini si trova a disagio

Eh si, perchè una donna che si rivela per quello che vuole, vi mette nella condizione mentale di considerare che probabilmente è una cosa che ha già fatto tante volte.

E questo vi mette psicologicamente in condizione di sentirvi giudicati e valutati da una che di sesso se ne intende probabilmente più di voi.

La sessualità libera nei club

Un esempio di come funzionino le cose in un posto libero, ce lo da sicuramente l’ambiente di un club per scambisti.

In un club le persone che entrano vogliono una cosa e una sola e cioè realizzare una situazione in cui il sesso la faccia da padrone.

Ci si avvicina, si parla, ma in ogni momento è chiaro da entrambe le parti che non si stanno nascondendo le intenzioni o davvero alla lei della situazione possa interessare davvero quanto si possa essere bravi a cucinare la carbonara.

C’è solo una valutazione da parte della coppia se il singolo sia una persona tranquilla e con la testa che funzioni.

Se è una coppia, e piacete alla lei, probabilmente mentre starete parlando vedrete un segno di assenso tra i due che è l’indicazione al poter iniziare ad alzare il livello di contatto fisico per poi giocare.

Nei club esistono segnali inequivocabili in cui si invita il singolo a giocare senza perdersi in troppe chiacchiere

Non sono coppie che vanno li perchè lui non funziona o perchè lei ha una malattia e le prude di continuo.

E’ semplicemente perchè fare sesso, spesso, rende vivi, realizzati e felici.

Fateci caso come chiunque critichi poi la libertà sessuale è sempre qualcuno che avrà fatto sesso (e probabilmente a pagamento) una volta negli ultimi 5 anni e cerca di sfogare la propria frustazione sulla felicità degli altri.

Quando qualcuno vi parlerà della liberta sessuale come “male” della società moderna, guardatelo bene e chiedetevi quando è stata l’ultima volta che possa aver avuto un sesso soddisfacente.

Questa libertà di esprimersi dovrebbe prendere maggiormente piede a iniziare dalla capacità del sesso maschile dallo svincolarsi dallo strereotipio della donna che o è madre e dedita ai doveri domestici, oppure è una troia, un qualcosa da utilizzare e poi disprezzare.

Sappiate comprendere che è bello anche essere una scelta senza avere alcun valore umano per una persona.

E’ bello fare sesso anche se quella donna nemmeno si ricorda come vi chiamate.

Fare sesso senza amore o senza essersi conosciuti bene, non rende voi persone peggiore, come nessuna donna che decida di vivere il sesso liberamente.

Cuckold Play. L’abbandono nelle mani dei bull

Cuckold Play. L’abbandono nelle mani dei bull

Uno dei giochi più intriganti e desiderati dai mariti Cuckold è l’abbandono della propria moglie nelle mani di perfetti sconosciuti che faranno con lei qualsiasi cosa.

Ogni loro desiderio, perversione, voglia, verrà esaudita dalla sua lei che si lascerà trasportare senza mai opporti al volere altrui.

Ecco il racconto di un episodio raccontato da un bull che ha partecipato

Se non hai idea di cosa sia un cuckold (ce ne sono di diversi tipi) ti consigliamo la lettura del seguente articolo:

(Articolo) Le diverse tipologia di Cuckold

ATTENZIONE

Non è un racconto di fantasia, ma è comunque un’esperienza di una singola persona che ci spiega l’andamento di un gioco concordato con una coppia già molto affiatata e predisposta a vivere senza problemi determinate situazioni.

Le foto presenti nell’articolo sono prese da internet come forma di abbellimento dell’articolo ed esplicative della situazione.

Consigliamo vivamente a chi voglia realizzare questa fantasia di avere l’assoluto e totale consenso da parte della partner e, in caso di non presenza di lui durante il gioco, di avere una persona di massima fiducia che sappia leggere le situazioni e intervenire qualora si crei disagio da parte di lei.

IL GIOCO

Io ho già avuto diverse esperienze con coppie e in particolare sono sempre stato apprezzato da quelle in cui lui è un Cuck (cornuto).

Sono giovane, ben dotato e conosco bene le regole del gioco.

In particolare con una coppia abbiamo legato bene. Lui veramente un gran cornuto che, dopo le prime volte in cui gli piaceva assistere alle scene in cui mi scopavo la moglie, ha iniziato a non voler vedere più, magari solo ascoltare le sue urla di piacere mentre era nell’altra stanza, farsi raccontare da lei cosa io le avessi fatto.

Un giorno parlando con lui sul quando vedersi per un nuovo appuntamento, mi confidò che gli sarebbe piaciuto vedere la moglie coinvolta in un orgia e se potessi magari organizzare la cosa.

Via via che ne parlavamo, più era chiaro che cercasse qualcosa di estremo di realizzare. Decidemmo quindi di dirle che sarebbe stata a mia disposizione e che me l’avrebbe dovuta portare a casa mia.

Ad attenderla eravamo io e altri due amici.

Dopo un inziale imbarazzo si è lasciata completamente andare senza nessuna inibizione.

Con il marito parlammo il giorno dopo e mi disse che lei si era molto divertita e le sarebbe piaciuto rifarlo, ma era evidente che lui volesse ulteriormente alzare l’asticella.

Decidemmo quindi di organizzarci per tempo per trovare una 20ina di uomini, senza distinguere molto tra i giovani ben dotati e quelli un pò più avanti con l’età ma veramente maiali e depravati.

Lui dirà alla moglie soltanto che mi verrà affidata perchè voglio vedere quanto sia veramente troia, senza dirle assolutamente niente altro.

Il giorno stabilito la porta nel primo pomeriggio in macchina in un piccolo casolare fuori città che era di proprietà di uno dei partecipanti senza mai rispondere alle sue domande su dove la stesse portando. Doveva solo sapere che io l’avrei presa in custodia.

Le dissi soltanto che in qualsiasi momento mi avrebbe dovuto dire “vento” se volesse interrompere il gioco.

Arrivati all’appuntamento le sono andata in contro, ho salutato il marito, l’ho spogliata lasciandola solo in lingerie con il reggiseno abbassato sotto al seno e le ho legato i polsi dietro la schiena.

Non ha detto una sola parola, sapeva di essere mia e che avrebbe fatto qualsiasi cosa io volessi.

L’ho portata nel vigneto e legata a un alberello dove le ho scopato la bocca fino a venire.

A quel punto le ho detto che era solo l’inizio e l’ho bendata. Ho fatto un cenno al gruppo di amici che fino a quel momento si erano nascosti per non farsi vedere e piano piano si sono avvicinati iniziandola a scopare sul posto per un’oretta.

Siamo quindi rientrati nel casale e davanti al camino l’abbiamo fatta sedere per terra, ancora sporca di sperma e terra, al centro della stanza.

Dopo averla fatta riposare un pò, come mi ero già preparato, iniziammo a tirarla a noi, uno alla volta. Chi glielo strofinava di nuovo in viso, chi gli metteva con forza una mano in mezzo alle gambe, chi le chiedeva di nuovo di prenderglielo in bocca.

Questa volta ho iniziato a farci sesso io chiamando il cambio con gli altri fino a quando l’ho sentita totalmente abbandonata e ho chiesto a tutti di non porsi piu’ limiti e scoparla anche tutti insieme.

Mentre assistevo alla scena ho chiamato il marito e gli ho chiesto di venire a riprendersela che tra poco avremmo finito.

Stanca, stravolta, grondante di sperma da ogni dove, le chiedo solo un “tutto ok?”. Lei annuisce. La sollevo, raccolgo i suoi vestiti e l’accompagno fuori facendola entrare ancora tutta sporca nell’auto del marito.

Se le è piaciuto? Mi ha richiamato lui dopo 3 giorni dicendo che lei voleva rifarlo, ma con un pò meno persone.

Perchè molti ClubPrivè (Swingers) stanno chiudendo?

Perchè molti ClubPrivè (Swingers) stanno chiudendo?

Alla fine degli anni 90 e all’inizio del nuovo millennio i Club Privè hanno avuto un vero boom quando gli italiani sembravano finalmente aver scoperto che, anche in un paese culturalmente retrogrado come il nostro, si potesse essere sessualmente felici e liberi.

Se i primi club erano il punto di ritrovo preferito di persone abbienti e di buona cultura, con il tempo la platea si è enormemente allargata a chiunque sentisse la voglia di trasgredire e vivere nuove emozioni, indipendentemente dal proprio ceto sociale e con l’inizio degli anni 2000 la proposta commerciale si è notevolente differenziata.

Un pò perchè, essendosi espansa la platea di pubblico, iniziavano ad esserci necessità diverse (un locale solo per coppie non può andare bene a una coppia cuck ad esempio), ma anche perchè sono scesi in campo imprenditori attirati solo dal profitto, con poca o nessuna conoscenza di questo mondo, rendendoli semplicemente dei luoghi dove si fa sesso senza che ci fosse più quello spirito aggregante dell’epoca d’oro.

Gli scambisti, quelli veri, si sono sempre riconosciuti come coppie con una marcia in più, capaci di vivere la loro sessualità in una forma libera e gratificante, confrontandosi con ambienti e persone che conoscano bene le regole del gioco.

Ma la qualità dei singoli… quelli che ci sappiano fare.. ha iniziato a scendere. Sempre più persone che confondono un locale per scambisti con un bordello hanno iniziato ad invadere le scene.

La Pandemia e la crisi del mercato

Il LockDown ha fatto male a tutti i settori, ma quello dei club è stato sicuramente il più devastato e che ha subito i maggiori danni economici.

Con un bar, un ristorante, un negozio si ha sempre avuto la certezza che, con i dovuti accorgimenti, si sarebbe potuto riaprire e che le persone comunque fuori casa per mangiare, fare acquisti, prendersi un apertivo, sarebbero tornate.

E infatti queste attività sono state fatte riaprire piano piano…

In un luogo dove la distanza non è contemplata, il terrore del contagio, ha di fatto reso impossibile aprire per praticamente due anni e anche dopo l’apertura, il flusso di persone che si recavano in un club è calato di quasi 3/4.

Gli affitti si pagano, la struttura va manutenuta, nessun aiuto statale in quanto quando si parla di sesso, si fa sempre finta che questi posti non esistano.

Alla riapertura moltissimi di questi club hanno cercato immediatamente di monetizzare senza pianificare un piano di rilancio della struttura o del marchio e questo è stato per loro devastante.

Poichè il guadagno si fa sui titoli di ingresso per singoli, i locali hanno iniziato ad invitare e ospitare coppie pagate e singole (in alcuni casi è eccessivo chiamarle prostitute, ma in molti casi non sarebbe sbagliato) contrattualizzate come addette alla sala.

In un primo momento questa scelta ha portato sicuramente a un maggiore afflusso di cassa, ma quando i singoli (che sono maschi e in quanto tali sono meno predisposti a stare con le stesse persone e negli stessi luoghi) iniziano a migrare altrove, si trovano in una situazione in cui le coppie oramai non vanno più (con coppie e singole pagate che facilitano il lavoro ai singoli, si toglie loro un territorio di caccia), il locale si svuota e diventa complicatissimo se non impossibile rilanciare il locale.

In tutto questo ci aggiungiamo anche che i manager dei club ancora non comprendono appieno che il mercato è cambiato e che il passaparola non funziona più.

Rilanciare un Club prima che sia troppo tardi

Siti web fatiscenti, con poche informazioni e non adatti ai dispositivi mobili, poca presenza sui social o ci si limita soltanto a pubblicare una locandina come se fosse arrivato in città il circo come negli anni 80.

Noi stessi abbiamo messo a disposizione per tutti i club servizi a prezzi vantaggiosissimi e funzioni gratuite, come la pubblicazione del locale su mappa e la gestione degli eventi, ma notiamo che solo pochi (e sono quelli che funzionano) si prendono il giusto tempo per farsi notare e programmare la loro crescita su internet.

Per lanciare un club bisogna capire in che settore dello scambismo orientarsi (i gusti sono diversi) e lavorare proponendosi come prodotto e non solo come un luogo dove recarsi.

Per farsi notare su internet non basta aprire un sito web. Ci vuole una pianificazione di almeno 6 mesi perchè bisogna (a meno che non si paghino cifre importanti se non importantissime a google) far crescere la ricerca delle proprie pagine e termini chiave.

I vostri clienti sono cambiati e rispetto a 10 anni fa tutte le loro informazioni le prendono da internet. Un luogo dove le cose si fanno velocemente e dove l’aspettativa deve sempre corrispondere all’offerta.

Cosa fare per tenere vivo e visibile il vostro Club

La prima cosa da non dire è un “Ma io non ho tempo per i social e per internet”. Se ne siete veramente convinti che non serva, rassegnatevi a fare la stessa fine dei dinosauri.

Potete assumere un webmaster, qualcuno che si occupi della vostra presenza su internet, potete farlo voi, ma DOVETE farlo.

  • Cambiate l’approccio da Club a Prodotto. Siete un qualcosa per cui le persone vanno invogliate a comprare
  • Curate il sito web e in particolare l’home page. La prima impressione è quella più importante. Un sito web non professionale = Locale non professionale
  • Non organizzate solo eventi per persone che già conoscono l’ambiente. Ci sono molte coppie che aspettano la serata giusta per provare timidamente a fare questo primo passo
  • Aumentate la presenza sui Social (evitate quelli come Facebook. Età media 60 anni, in astinenza sessuale dal giorno del matrimonio e che non sono disposti a pagare l’ingresso).
  • Utilizzate siti specializzati come il nostro per essere in elenco dei club e di pubblicare gli eventi
  • Siate sempre cortesi nelle risposte anche con chi, capita fin troppo frequentemente, sta solo facendo perdere tempo
  • Fidelizzate i vostri clienti in modo che tornino. Normalmente si chiama post-vendita, qui si parla di mantenere un contatto e convincerli a tornare a trovarvi

Bisogna solo organizzarsi e capire che se il mondo è cambiato non è necessariamente in peggio. Vanno solo colte le nuove opportunità.

Non esitate a contattarci per consigli, suggerimenti o se volete pubblicare il vostro club con noi.

Tutto quello che avresti voluto sapere sul … Masochismo (bdsM)

Tutto quello che avresti voluto sapere sul … Masochismo (bdsM)

Il Masochismo è la 4 lettera di BDSM e rappresenta il livello più alto nel ruolo di Slave. E’ un livello che , importante da tenerlo a mente, non è per tutti e richiede un’affinità mentale e una capacità di vivere sensazioni estremamente intense, con un grandissimo equilibrio.

In ambito BDSM viene definita così una persona (di qualunque genere) che, indipendentemente dall’essere sottomesso/a a qualcuno, prova piacere nel ricevere dolore in maniera consensuale da un’altra persona.

Questo è il quarto articolo sul BDSM. Se vuoi saperne di più:

“B” Bondage, leggi l’articolo al seguente LINK

“D” Dominazione, leggi l’articolo al seguente LINK

“S” Sadismo, leggi l’articolo al seguente LINK

La “M”, infatti, sta per masochismo, inteso come esperienze sensoriali all’interno di una situazione erotica: intensi stimoli provocati da sensazioni di dolore, apprezzati positivamente e viene interpretato da ciascuno nella chiave più adatta alla propria personalità e alle proprie caratteristiche.

Il piacere di colui che domina, consiste nel provocare e guidare le sensazioni vissute dal “sub” (sottomesso), assaporandone le reazioni e le sensazioni piacevoli, anche dolorose, vissute da quest’ultimo. Il piacere del sottomesso, infatti è quello di donarsi, di offrirsi senza difese al suo “dom” (dominatore), di recepire con attenzione ciò che accade e di comunicare ogni sensazione provata sul momento.

L’attenzione di ognuno è concentrata reciprocamente sulle sensazioni e sui vissuti dell’altro. Ed è proprio in questo fluire di emozioni e di esperienze sensoriali tra i partner che qualsiasi forma di “tortura” e di “umiliazione” diventa un viaggio appassionante nella sensualità

Nel ruolo di slave ci si abbandona mentalmente e fisicamente al chi svuole il ruolo di master.

Si percepisce un vuoto, scosso da sensazioni forti. Un senso di panico e disorientamento che è la chiave stessa del proprio godimento e che trasporta la propria libido a livelli che il normale sesso non sarebbe nemmeno capace di avvicinarsi.

E’ molto importante avere una Safe Word nel caso che si perda il controllo o l’equilibrio.

Un gemito, un no, un grido di dolore, nel BDSM non significano fermati, ma spesso assumono il significato opposto e cioè quello di continuare.

E’ per questo importantissimo avere concordato una parola che possa immediatamente porre termine al gioco.

Chi di voi ama il ruolo di slave masochista e racconta le sue esperienze, in particolare le sensazioni mentali che ha provato? Meglio di me, siete voi che potete dare più corpo a un concetto che molti non riusciranno mai a comprendere.

Tutto quello che avresti voluto sapere sul Sadismo … (bdSm)

Tutto quello che avresti voluto sapere sul Sadismo … (bdSm)

Che cosa è il Sadismo nel Bdsm? E’ infliggere dolore, sofferenza e tensione in un modo tale che possa esercitare potere e controllo, in un ambiente sicuro protetto e consensuale, alla sua o suo slave.

Nel BDSM è ovviamente richiesto che alla presenza della S (Sadismo) ci sia anche chi ami godere della costrizione e del dolore fisico (Lettera M Masochismo) di cui parleremo nel prossimo articolo

Abbiamo diviso l’argomento in 4 articoli. Qui puoi trovarli e approfondire l’argomento seguendo anche i nostri consigli:

“B” Bondage, leggi l’articolo al seguente LINK

“D” Dominazione, leggi l’articolo al seguente LINK

“S” Sadismo, leggi l’articolo al seguente LINK

“D” Masochismo, leggo l’articolo al seguente LINK

Viene definita così una persona (di qualunque genere) che, indipendentemente dall’interesse per la Dominazione, prova piacere nell’infliggere dolore ad una persona masochista. La base dello scambio di sensazioni dolorose è quindi, sempre, la consensualità.

le lettere SM nel BDSM è considerato il livello più alto per un master e slave ed è assolutamente sconsigliato a chiunque non abbia una forte affinità con il partner e un altissimo controllo di se stesso. Infliggere dolore e stress, in un completo abbandono del o della propria slave, porta delle responsabilità e bisogna sempre saper dosare i momenti in base a quello che si riesce a leggere della situazione.

E’ importantissima la Safe Word che come abbiamo specificato nei precedenti articoli serve alla slave per poter interrompere la sessione in qualsiasi momento.

Anche nel Sadismo esistono diversi livelli di azione. Si passa da uno schiaffetto a un ceffone, da un colpetto con un frustino a qualcosa di piu’ intenso che lasci dei segni profondi, dal lasciare dei leggeri graffi o giocare con strumenti decisamente più invasivi (pinze, aghi, calore, elettrricità, etc)

Se siete entrambi alle prime armi arrivateci sempre per livelli, piccoli, veramente piccoli, passi per capire cosa vi piace e quale sia il vostro limite.

Anche nel caso di slave che si definiscono navigati, non date troppo peso alle parole e cercate sempre di studiare le reazioni e la predisposizione via via che aumentate l’intensità

Raccontateci le vostre esperienze da master o mistress, sia quelle positive che negative.

Tutto quello che avresti voluto sapere su … Dominazione/Disciplina (bDsm)

Tutto quello che avresti voluto sapere su … Dominazione/Disciplina (bDsm)

La dominazione/Disciplina rappresenta la lettera D nel BDSM, che comprende una vasta gamma di ruoli, interpretazioni e sfumature degli stessi. In un gioco complesso, come quello del bdsm, un qualsiasi gesto può assumere significati diversi in base alla situazione creata. Alle volte può far più male una carezza che uno schiaffo, magari desiderato.

Abbiamo diviso l’argomento in 4 articoli. Qui puoi trovarli e approfondire l’argomento seguendo anche i nostri consigli:

“B” Bondage, leggi l’articolo al seguente LINK

“D” Dominazione, leggi l’articolo al seguente LINK

“S” Sadismo, leggi l’articolo al seguente LINK

“D” Masochismo, leggo l’articolo al seguente LINK

Per chi pratica il BDSM le lettere hanno anche un significato a scalare. Cosa voglio dire? che ogni potrebbe essere letto anche come 1,2,3,4 dove 1 è per i novizi o chi ama il gioco “vanilla”. Arrivare, passando per gli altri 3, al n.4 vuol dire godere di tutte le opzioni di questo gioco.

Se nel bondage si cerca di limitare la libertà di movimento del o della slave con delle corde o manette, nella dominazione o disciplina interviene l’elemento portante del BDSM e cioè il controllo mentale.

la D riguarda l’utilizzo di regole e punizioni concordate (più o meno) da parte del ruolo dominante per esercitare il controllo sul ruolo sottomesso. Questo può includere punizioni fisiche come lo spanking, o punizioni psicologiche come la privazione di ciò che si stia desiderando o, ancora, un utilizzo di termini degradanti che sottolineino l’inadeguatezza del ruolo slave.

Se già consigliata nel Bondage, dal livello due della scala BDSM inizia ad essere necessaria la presenza di una Safe Word, perchè in questo gioco, un’esclamazione di sofferenza o un “no basta” può essere essa stessa parte del gioco e aiuta ad incrementare l’intensita della situazione.

Un termine concordato suggerito dal ruolo di slave, se pronunciato, deve porre immediatamente fine al gioco.

È fondamentale che sia il dominante che il sottomesso si sentano sicuri e rispettati in una dinamica di dominazione e disciplina. La comunicazione chiara e sincera è essenziale per stabilire regole e limiti, così come per mantenere costantemente il consenso di entrambi i partner.

Un aspetto importante per la dominazione è il saper entrare nella testa della slave, rimanendo in perfetto equilibrio tra il farla sentire protetta e il farla sentire in tensione. L’esecuzione dei comandi del master e il modo con cui questi verranno eseguiti porteranno a un premio o una punizione.

Il premio solitamente consiste nel non dare la punizione, ma si è liberi di creare il proprio gioco come si crede.

Fare il master non è una cosa che si improvvisa e vi consigliamo vivamente di documentarvi, non guardando i film porno che sono finzione e spessissimo di BDSM non hanno nulla, ma di leggere di articoli e consigli di affermati master o mistress.