La Monogamia per molti è un porto sicuro dove rifugiarsi per cercare stabilità e, spesso illudendosi, di non dover faticare per tenere vivo un legame che si tiene non sulla base di come ci si cerchi o stimili, ma da una convinzione incontrovertibile.
Fior fior di sociologi sostengono che l’essere umano civile e moderno debba rispettare il vincolo della monogamia: e non parliamo solo dei retaggi della Chiesa Cattolica, ma di un modo di pensare che basa tutto il discorso sulla falsa credenza che un amore non possa sussistere con la presenza di più partner.
E invece, se da un lato la monogamia per molti rappresenta la certezza di un legame sicuro, per altri è una costrizione, ma non per questo bisogna etichettarli come “cheaters” (traditori in inglese), o peggio ancora. Fortunatamente, ci sono anche studiosi come David Barash che sostengono il contrario: ovvero che la monogamia non è una scienza, ma un mito.
E spesso alle coppie basta aprire la mente e provare una relazione aperta, per rendersi conto della verità nelle parole di Barash e di tanti altri.
La caccia nelle relazioni aperte
Sono molti i personaggi famosi che – più o meno velatamente – appoggiano la libertà delle relazioni aperte. Come il noto rapper Pitbull, che canta: “quello che gli occhi non vedono, il cuore non sente”. Parole che vengono poi spiegate così dallo stesso rapper: “Io so solo una cosa: che ci sono più uomini al mondo che donne, e che ogni uomo ha le sue esigenze”. A voi lasciamo le conclusioni!
Purtroppo non tutti sono così aperti e sinceri, quando parlano di monogamia o di relazioni aperte. Ma allo stesso tempo, quando si urla alla libertà, si dovrebbe anche pensare a chi ha scelto liberamente la via delle relazioni aperte agli scambi, e che per questo non deve essere necessariamente compreso, ma quanto meno rispettato anche se non si capisce il significato di una relazione aperta.
E spesso questo non accade perché le persone si fissano con i concetti di giusto o sbagliato, che in realtà è solo la società in cui viviamo a ritenere tali: nell’Antica Roma, ad esempio, le relazioni aperte e l’omosessualità erano fatti di vita quotidiani e accettati da tutti.
Ma come funziona?…In una relazione aperta non chiedere, non dire
In fondo può capitare a tutti noi: di innamorarci giovanissimi e di sposarci giovani, per poi sentire l’esigenza di qualcos’altro a livello prettamente carnale. Siamo sbagliati quando pensiamo ad altre ragazze o ragazzi? E perché dovremmo sentirci tali se anche il nostro partner condivide questi pensieri o bisogni?
Il segreto sta tutto lì: non chiedere, non dire, ma semplicemente fare e lasciar fare. Se c’è amore (amore vero) la carnalità è solo un aspetto secondario, uno sfogo animalesco, un vizio come un altro. Purtroppo, il senso di colpa spesso ci spinge a reprimere queste nostre pulsioni, e a dare addosso a chi lo fa alla luce del sole, perché lui ha trovato il coraggio per farlo, noi no.
D’altronde il mondo è pieno di storie di coppie che per anni hanno ignorato che il partner vivesse una seconda storia sessuale, e che quando questo è venuto alla luce, i sentimenti hanno prevalso su tutto.
Quando poi entrambi scoprono di condividere questa passione, ecco che la sincerità vi svela un mondo tutto nuovo, fatto di condivisione e di divertimento. E soprattutto di onestà nella coppia aperta
La proposta indecente nella coppia aperta
Spesso per uscire allo scoperto serve che uno dei due prenda l’iniziativa e decida di essere sincero con il partner. Non bisogna aver paura nel fare “outing”, perché ogni rapporto sentimentale vero dovrebbe basarsi sempre e solo sulla sincerità. Certo, non è detto che il partner possa capire, ma non è neanche detto che dica no per partito preso: potrebbe pensarci, riflettere sulla “proposta indecente” e magari anche provare per curiosità.
Ma è davvero tutto così semplice?
No, non lo è. Non è semplice questo così come non è semplice qualsiasi momento vissuto da una coppia. Ovviamente lo scambio di coppie, il sesso a tre ed altri rapporti propri di una coppia aperta non sono per tutti: è una sfida che richiede la presenza di un amore molto forte, che possa superare la gelosia, gli imbarazzi e le insicurezze.
Non è da tutti imparare a limare questi aspetti che, diciamocelo, ognuno di noi – anche il più aperto – ha provato almeno una volta nella propria vita.
Ed è ancora Barash a darci la giusta chiave di lettura: “Il segreto per una relazione aperta è che siano entrambi a volerlo. E se lo vogliono entrambi, che male c’è?”.
Noi siamo tossici l’ uno dell’ altra e non sopporteremmo che un altro corpo ci violasse. Come fantasia sì, è sopportabile. Ma apprezziamo chi vive la propria sessualità in maniera aperta.
Non è questione di essere tossici ma di gusti nel fare le cose. Se una coppia si parla, si racconta e non ha segreti, quello che viene è la loro felicità. C’è chi ama invece scambiare, chi è fissato con le tette, chi ama i trans, chi impazzisce per i piedini e quante ne volete. L’unica cosa che fa male è fare ciò che non si vuole. Quindi non vi sentite strani. Quelli veramente strani sono tutti fuori da questo social, che si reprimono, e impediscono agli altri di esprimersi per non vivere il loro fallimento 😉
😘
Noi da quando abbiamo iniziato questo gioco, in modo del tutto naturale ed inaspettato, ne abbiamo tratto solo vantaggi: innanzitutto abbiamo eliminato il lato oscuro della nostra relazione, che erano i reciproci tradimenti. Se domani decido di uscire con un uomo e farci sesso, non solo non devo nascondermi ma anzi la cosa è piacevole per mio marito, e viceversa.
Inoltre ho potuto dare libero sfogo a due mie passioni: l’esibizionismo, perchè adoro sentirmi guardata e desiderata, ed il sesso di gruppo, che avevo praticato qualche volta ma sempre in totale ed assoluta segretezza.
Il tutto ci ha portati ad avere una complicità invidiabile, io e mio marito facciamo di tutto per piacerci reciprocamente sempre di più, siamo affiatati, ci desideriamo moltissimo in una continua specie di competizione con gli altri. Io voglio essere migliore di quelle con cui va mio marito e viceversa. Conosco coppie che fanno sesso una volta al mese, o anche di meno.. io e mio marito praticamente in una settimana stiamo insieme più di loro in un anno.
Non male per una coppia sposata da quasi 13 anni e fidanzata da oltre 20… mai demonizzare questo gioco.
Hai colto il punto. La stragrande maggioranza delle coppie preferiscono non vedere facendo finta che certi desideri non esistano. Questo perché si ha paura di soffrire il confronto e quando si vale poco come persone si ha il terrore che chiunque sia meglio di se stessi e allora preferiscono chiudersi e fare finta di non vedere. Al di là del mio parere personale è un dato di fatto che le coppie chiamate “tradizionali” hanno un tasso di divorzi pari al 42% mentre le coppie aperte stanno al 12%. 😉
C’è da dire però che molte coppie, nonostante abbiano il desiderio, hanno paura a realizzarlo: questo a causa del giudizio devastante che moltissimi hanno di slut, cuckold e coppie aperte in genere. Nell’immaginario collettivo un marito che si diverte a condividere la moglie è un fallito che non sa soddisfarla, un oppresso, mentre la moglie che si presta a certi giochi è una dalla quale chiunque può presentarsi con l’uccello di fuori nella certezza che lei starà al gioco.
Nella nostra esperienza non è per nulla così: io e mio marito abbiamo una vita sessuale estremamente appagante, e se così non fosse stato ci saremmo fanculizzati già vent’anni fa… così come certamente non la do a chiunque mi si proponga davanti se questi non mi attrae. Il tutto si traduce in un problema di privacy importante, devi sapere con chi ti stai incontrando ed avere la certezza che non ti rovini l’esistenza soprattutto se hai famiglia e, magari, anche un ruolo di una certa importanza nella società. Se la mia dirigenza trovasse una mia foto in un club privè mi licenzierebbe in tronco, per il buon nome dell’istituto, nonostante io sul lavoro sia irreprensibile in tutto, anche nel comportamento con clienti, colleghi, superiori. Aggiungi inoltre la grandissima quantità di persone fake che ti si propongono… finti tori da monta che non sono altro che segomani repressi (pure brutti), finte coppie navigate la cui lei non sa neanche lontanamente delle fantasie del marito.. ed ecco che la frittata è fatta. Però, se riesci a gestire bene il tutto, ti diverti eccome. Almeno per noi è così, e spesso non è necessario neanche fare grandi cose.. non so se questa sia la sezione giusta, ma magari – se fa piacere – racconterò qualcuna delle nostre avventure.
Ciao, trovo interessante quanto hai scritto. Secondo voi è possibile mantenere un equilibrio in una coppia in cui a lei piace provocare per poi essere dominata mentre lui ama guardarla con un altro?
Noi quest’equilibrio lo abbiamo trovato e ci piace anche molto. È necessario però che ogni desiderio sia sempre condiviso e non soltanto comunicato, altrimenti finisce il bello…
se si comunica il resto è sempre una conseguenza dell’averne parlato 😉 se a entrambi piacerebbe andare a visitare un posto prima o poi ci andrete. Idem per questo “argomento” 🙂
Usate il forum per aprire la discussione e le vostre avventure.
Per quanto concerne la considerazione pubblica ho avuto una mia amica che, una volta separata, si divertiva. Semplicemente si divertiva come avrebbe fatto un qualsiasi uomo. La voce è circolata cosi’ tanto che è arrivata persino a scuola dove “il comitato delle brave e pure mamme” ha iniziato a far evitare le frequentazioni con il figlio perchè la mamma era una poco di buono.
Per i club, correggo l’affermazione che hai dato, è impossibile che esca una foto o qualcosa esca da li. La privacy è alla base di questo mondo e ambiente.
Per le coppie che non si aprono, permettimi di dare il mio parere, non è sempre un male. Negli ultimi anni sono comparse sulla scena dello scambismo tantissime coppie che hanno del tutto cancellato quello che era lo spirito del gioco di una volta. Parlo di intrigo, trovare feeling, costruire il gioco insieme.
Oggi invece trasgredire è semplicemente scopare con altri, semplici numeri.