Onlyfans & C. Stanno chiedendo il Codice Fiscale per poter essere pagati. Come risolvere il problema?

Onlyfans & C. Stanno chiedendo il Codice Fiscale per poter essere pagati. Come risolvere il problema?

Avete un profilo Onlyfans, Cam4 o qualsiasi altro sito dove promuovete i vostri contenuti a pagamento e vi è uscito l’avviso che, per essere pagati, dovete inserire il vostro codice fiscale per la tracciabilità?

Tutta colpa del DAC7, una normativa europea recepita del tutto in Italia con il D. lgs 32/2023, che ha l’obiettivo di mettere un freno all’evasione fiscale legata all’economia online obbligando le piattaforme digitali a comunicare i dati sugli introiti degli utenti.

Purtroppo esiste solo una soluzione, quella di adeguarsi perchè, in assenza della tracciabilità, il sito non è autorizzato ad emettere pagamenti e se lo fa, deve segnalarlo all’autorità competente (tradotto rischiate un accertamento fiscale).

Sappiamo benissimo che chi sta leggendo questo articolo è una/un content creators con contenuti che sarebbe meglio non si sapesse da quali persone reali, con nome e cognome, vengano prodotti.

Da una parte si ha terrore di far sapere allo stato che ci si spoglia (e non solo) per fare soldi, dall’altra parte c’è proprio un problema nella dichiarazione dei redditi che ha impatti sia sul proprio Ral che tassazione (Aliquote).

In Italia non è obbligatorio aprire la Partita Iva quando l’attività svolta è occasionale e sporadica.

In questo caso è infatti possibile dichiarare i guadagni percepiti come redditi di attività occasionale e indicarli nel quadro “RL-Redditi Diversi” nella vostra dichiarazione dei redditi.

Sul reddito prodotto si dovrà pagare l’Irpef secondo il tradizionale metodo a scaglioni.

Conviene proseguire o lasciare perdere?

La soluzione, l’unica, che andiamo a proporre agli utenti ha senso solo e soltanto nel caso che il guadagno medio mensile sia sostenibile.

Detto in maniera molto franca, se state sui 100/200$ al mese non penso sia il caso di continuare a faticare, mentre meglio sarebbe puntare su altre vie di commercializzazione che spiegheremo più avanti.

P.IVA ORDINARIA / FORFETTARIA / FORFETTARIA SEMPLIFICATA

Se non volete inserire nella vostra dichiarazione dei redditi i guadagni provenienti dalle piattaforme di condivisione come Only Fans ci sono 3 sole possibilità (diciamo anche 4)

Aprire una P.iva Ordinaria se i vostri guadagni superano gli 85.000 euro l’anno.

In questo caso diventa conveniente. E’ possibile scaricare l’iva degli acquisti, non fa cumulo con il proprio Ral (regime fiscale separato).

Se i vostri guadagni annui invece sono inferiori agli 85.000 euro, esiste la P.IVA FORFETTARIA. Minori costi, minore tassazione ma in alcuni casi potrebbe fare cumulo con il vostro RAL (Reddito Annuo Lordo). Dovete verificare eventualmente con il vostro commercialista.

Per chi invece arrotonda e sta sotto i 25.000 Euro annui il consiglio è di realizzare la Partita Iva forfettaria Agevolata (o semplificata).

Ha dei costi esigui di apertura (sui 200 euro), non si cumula con il vostro RAL e anche la gestione e costo di un commercialista, essendo una forma fiscale semplificata, si aggira tra i 40 e i 60 euro al mese.

Applicando questo regime pagherai solo il 15% di tasse o il 5% per i primi 5 anni in caso di apertura di una nuova Partita IVA. Non è possibile però scaricare gli acquisti e anche le fatture non sono scaricabili.

Per aprire la P.IVA Semplificata bisogna rispettare i seguenti requisiti:

Il primo è essere residente in Italia. Inoltre non devi essere socio di una società di persone o possedere quote di maggioranza in una società di capitali che opera nello stesso settore dell’attività che aprirai.

Oltre a questo, ricorda che se sei dipendente, la tua RAL nell’anno precedente all’apertura deve essere inferiore a 30.000€. In tal caso va bene qualsiasi persona (non voglio dire prestanomi) che sia maggiorenne che non abbia un reddito superiore ai 30k.

Un ultima possibilità è quella di passare direttamente sotto delle agenzie che, avendo la loro partita iva, prendono gli incassi e ci pagano le tasse come se fossero loro contenuti. Questi costi verranno detratti dai vostri guadagni.

Conclusioni

Inutile cercare delle piattaforme che ancora non vi abbiano chiesto il codice fiscale o la partita iva.

A questa normativa dovranno adeguarsi tutti i siti web che generano guadagni ed erogano pagamenti.

Se non avete un commercialista di fiducia o qualcuno da cui andare a fare una consulenza e una chiacchierata, esistono dei siti web di commercialisti online, molto economici, dei quali però non ho sinceramente un feedback per potervi dire se siano o no efficienti.

Rimane il fatto che prima di provare ad aprire uno dei qualsiasi regimi di Partita Iva suggeriti, un salto da un commercialista dovete farlo per forza e farvi consigliare.

Chi ha scritto questo articolo non è un esperto in materie fiscali, ma si è confrontato proprio oggi con un commercialista e vi ho riportato quando a me detto sul come affrontare la questione.

Magari un altro professionista saprà darvi consigli migliori qualore decideste di continuare a monetizzare.

Se invece vi fate pagare per video personalizzati, dirette in cam o quando il rapporto è diretto tra voi e l’utente, se le cifre sono esigue… io non posso dirlo perchè verrei tacciato di evasione, però ecco. Non fatelo eh 🙂 dovreste dichiarare anche quelle cifre.. dovreste.. poi se ve ne dimenticate…

Avete altri consigli o suggerimenti? scriveteli nei commenti di questo articolo

Lo scambio di coppie in Italia: esplorando la libertà sessuale e le relazioni non convenzionali

Lo scambio di coppie in Italia: esplorando la libertà sessuale e le relazioni non convenzionali

Introduzione Lo scambio di coppie, un fenomeno che coinvolge la condivisione di partner sessuali consensuali tra coppie, sta diventando sempre più presente in Italia. In un’epoca in cui la sessualità e le relazioni non convenzionali stanno guadagnando maggiore accettazione e apertura mentale, molte coppie italiane stanno esplorando questa pratica come modo per spezzare la routine e sperimentare nuove emozioni.

Contesto culturale L’Italia, una nazione con una forte tradizione cattolica, sta vivendo un cambiamento culturale significativo riguardo alla sessualità e alle relazioni. L’influenza di movimenti come il poliamore e l’apertura mentale verso le varie forme di espressione sessuale stanno aprendo la strada a una maggiore comprensione e tolleranza dello scambio di coppie.

Motivazioni Le motivazioni che spingono le coppie italiane ad avvicinarsi allo scambio di partner sono varie. Alcuni cercano una maggiore intimità emotiva ed erotica, desiderando sperimentare nuove connessioni e rafforzare il legame con il proprio partner. Altri sono mossi dalla curiosità e dalla voglia di esplorare la propria sessualità in un ambiente sicuro e consensuale.

Comunità e club In Italia, esistono diverse comunità e club dedicati allo scambio di coppie. Questi luoghi offrono un ambiente discreto e riservato in cui le coppie possono incontrarsi, socializzare e intraprendere esperienze con altre coppie interessate. Alcuni club organizzano eventi e feste tematiche per facilitare gli incontri e creare un’atmosfera accogliente.

Norme e regole Lo scambio di coppie in Italia è regolato da norme e regole che sottolineano l’importanza del consenso e del rispetto reciproco. La comunicazione aperta e onesta tra i partner è fondamentale, insieme alla definizione chiara dei confini e dei desideri di ciascun individuo. Queste regole servono a garantire che l’esperienza sia piacevole e rispettosa per tutti i partecipanti.

Benefici e sfide Lo scambio di coppie può portare una serie di benefici, tra cui una maggiore fiducia e complicità tra i partner, la sperimentazione di fantasie e desideri nascosti, nonché l’arricchimento della vita sessuale. Tuttavia, ci sono anche sfide da affrontare, come la gestione delle emozioni, la negoziazione dei confini e la potenziale comparsa di gelosia.

È fondamentale affrontare queste sfide con maturità ed empatia, creando uno spazio in cui entrambi i partner si sentano ascoltati e rispettati. La comunicazione aperta e la trasparenza sono essenziali per mantenere la fiducia reciproca e preservare la relazione di coppia.

Etica e consigli Nel contesto dello scambio di coppie, l’etica svolge un ruolo cruciale. Rispettare il consenso di tutti i partecipanti è fondamentale. È importante anche prendere in considerazione i sentimenti e i bisogni di tutte le persone coinvolte. Una comunicazione aperta, sincera e rispettosa può aiutare a evitare incomprensioni e malintesi durante l’esperienza di scambio.

Conclusioni Lo scambio di coppie in Italia sta guadagnando gradualmente accettazione e popolarità come forma di esplorazione sessuale e di relazione non convenzionale. Mentre ogni coppia è libera di fare le proprie scelte, è fondamentale che lo scambio di partner avvenga in un contesto consensuale, rispettoso e basato su una comunicazione aperta. È importante comprendere che non è una pratica adatta a tutti, e ogni coppia deve valutare attentamente i propri desideri, bisogni e limiti prima di intraprenderla.

La fuga dei Content Creators da Twitter (ora X) prima che muoia

La fuga dei Content Creators da Twitter (ora X) prima che muoia

Le motivazioni che possano aver spinto Elon Musk ad acquistare Twitter rimangono un mistero. Vanto personale, strategia di mercato? Non è facile poterlo comprendere oggi, ma una cosa si è capita subito.

Twitter non sarà più Twitter. E non parliamo solo del cambio del nome in un fantomatico “X” che tanto sa di un metterci la croce sopra, ma del fatto che il social che era nato per poter condividere qualsiasi cosa si sta trasformando velocemente in un posto dove solo chi paga avrà visibilità, dove gli utenti non “paganti” saranno relegati al misero ruolo degli spettatori passivi, dove il porno non è piu’ tollerato e dove chi ha costruito, con tanta fatica, profili da migliaia di follower, si vedranno erodere, fino a scomparire, il gruzzolo di notorietà che si erano costruiti.

PERCHE’ TWITTER STA PER FARE UNA BRUTTA FINE?

Odio i complottisti, non li sopporto, però questa volta dovrò farlo io per primo. Twitter è rimasto l’unico social al mondo con una grande affluenza di utenti e totalmente libero.

Questo social negli ultimi anni ha fortemente influenzato la politica mondiale e in particolare quella americana. Ve lo ricordate il casino con Trump? e Obama?

Si sa ad esempio che Trump è sempre stato convinto di non aver ri-vinto le elezioni solo per colpa di Twitter e, guardate un pò, chi era un agguerritissimo pro-trumpiano? Proprio Elon Musk che guarda caso.. si è comprato twitter.

E allora qual’è la strategia attuale? Prenderne il controllo?

Sembra ovviamente di no. Se vuoi distruggere qualcosa non basta farla fallire. Il Marchio potrebbe essere riacquistato in un tribunale fallimentare e rilanciato.

E allora cambiamogli denominazione, cancelliamo il nome Twitter dal mondo tanto per iniziare.

E poi? E poi hai licenziato il 70% del personale in nome di un pareggio di bilancio, non c’è una pianificazione su quello che X debba diventare e non c’è nessuna promozione (strano per una società in crisi di liquidità) per attirare investitori o inserzionisti pubblicitari.

Twitter è morto.

X lo sarà tra poco quando verrà rivenduto a qualche società che lo spacchetterà e dove rimarrà un piccolo serbatoio di utenti affezionati (o incapace di adattarsi e cambiare social) come è di fatto diventato Facebook che può essere considerato il regno dei Boomers sopra i 50/55 anni.

FUGA DA TWITTER…. ma per dove ?

All’interno dei gruppi di discussione questa è la domanda più ricorrente e la risposta è, purtoppo, poco entusiasmante.

Non esistono altri social come era Twitter che comprenda i 3 elementi fondamentali per un content creators e cioè: Tolleranza sui contenuti espliciti, un grande serbatoio di utenti, possibilità di pubblicizzare altre piattaforme. Il tutto senza incorrere in un ban.

Threads & Instagram di Meta (Facebook). Il primo è un clone di twitter, mentre il secondo è decisamente orientato ad un impatto prettamente visivo e poco adatto al fidelizzare gli utenti. Ma entrambi hanno lo stesso bot di censura che è presente su FB. Alla prima mezza tetta esposta si viene bannati. Nessuna possibilità di linkare esternamente (vedi OF,PH, CAM,etc) i propri profili.

Mastodon viene spinta come immensa novità, ma è a dir poco ostico accedervi (o creare un profilo) se non si è degli esperti di informatica. Diciamo che è spoglio della tipologia di pubblico adatto a chi crea contenuti espliciti dove 2/3 degli utenti al momento sono per lo più adolescenti o comunque sotti i 28 anni.

Mewe & Tumblr. In particolare il primo consente contenuti espliciti, ma la maggioranza degli utenti sono stranieri (quasi tutti arrapati asiatici che sono anche piuttosto molesti). Il secondo è un social pernemmente morente. Noi ci siamo creati un account anni fa. Gli utenti sembrano sempre gli stessi e non vediamo nessuna crescita. Anche questo social ha smesso di proporsi e fare pubblicità.

Discord è un Social che inizialmente è nato e si è diffuso tra le comunità di gamers, ma a nostro parere è la migliore soluzione al momento per sopravvivere e spostare il proprio business e utenti prima di perderli del tutto su twitter (quando twitter stringerà il cordone, che ne abbiate 1000 o 10.000, li avrete persi tutti)

La Chat ILO su Discord (Guida)

Come funziona Discord e come collegarsi al server de Il Lato Oscuro del Sesso

Discord è un app sicura (scaricata da milioni di utenti) ma è solo un client. Non è un twitter, un Whatsapp, un Telegram che una volta installato immediatamente vi fa accedere al social.

L’app Discord è semplicemente un client a cui dovrete dire a quale “Server” volete agganciarvi.

Può essere uno di notizie, uno sul giardinaggio, una sulla scelta delle preghiere per il mattino, ma anche il Server ILO che, come vedremo più avanti, permette la totale libertà agli utenti di esprimersi come meglio credano, in un ambiente libero ma moderato.

La Chat ILO su Discord (Guida)

Perchè il Server ILO di Discord è una soluzione

Non è come twitter, il numero di utenti è ovviamente immensamente diverso, ma è l’unico posto dove al momento conviene metterci un piede per mantenere un costante afflusso du utenti verso i propri canali (se non aumentarlo), dove interagire con gli stessi e redersi, in maniera diversa da come si è fatto in precedenza, visibili e appetibili, ma anche solo per non dover buttare tutto ciò che si è fatto durante questi anni di lancio dei propri profili.

Il Server è composto da una chat principale, delle aree chiamate Stream che sono simil twitter dove è possibile postare i propri contenuti e farsi commentare, aree di video chat e tra poco anche una sala “Meeting” dove su prenotazione sarà possibile entrare in video e presentarsi (anche facendo pubblicità) in diretta al pubblico.

E’ questa la grande differenza con Twitter. Il Server ILO non ha censura, non rischiate il Ban (a meno che non rispettiare il regolamento), le content creators sono “protette” da regole che impediscono agli scocciatori di importunarle continuamente in privato e dove è possibile pubblicare qualsiasi cosa senza che si debba rischiare di non ritrovarsi piu’ l’account.

Tutto questo è gratuito, assolutamente gratuito ed è il motivo per cui siamo convinti che sia per tutti la soluzione migliore in attesa di un’alternativa che in questo momento non c’è.

E chi può dire se poi l’alternativa migliore non sarà proprio Discord stesso dove, chi prima è arrivato, meglio si posizionerà?

Per saperne di più seguite i seguenti due Link:

La Chat ILO su Discord (Guida)

Come installare Discord sul proprio dispositivo e collegarsi al Server ILO (Guida)

La truffa del ricatto sessuale sul Web: di cosa si tratta e come difendersi

La truffa del ricatto sessuale sul Web: di cosa si tratta e come difendersi

Si tratta di una pratica usata da cyber criminali per estorcere denaro alle vittime, che sono soprattutto uomini (ma la truffa può colpire anche le donne).

La tecnica è abbastanza semplice (ma evidentemente efficace): la vittima viene contattata via Facebook (o su altri social media) da una persona che crea un profilo falso con foto di donne o uomini avvenenti: sono esche sessuali.

Dopo che tra l’adescatore e la vittima è nato un rapporto confidenziale, la conversazione si sposta su Skype (o su una qualsiasi altra applicazione di chat e messaggistica istantanea).

La donna si spoglia e chiede al suo interlocutore di fare lo stesso, ovviamente davanti alla webcam, con lo scopo di ottenere una nutrita collezione di foto e video osé.

A questo punto − raggiunto lo scopo − la scena cambia: la donna sparisce e al suo posto compare una richiesta di riscatto.

Sembra incredibile, ma molti ci cascano.

E la richiesta di riscatto (via money transfer e sempre più spesso anche in Bitcoin) viene resa più forte con la minaccia di pubblicare le immagini compromettenti sul social network. E si tratta di una minaccia reale, perché la vittima ha concesso l’amicizia all’adescatore, quindi questo ora conosce la lista di tutti i suoi contatti.

Le vittime vengono scelte in base alla loro situazione familiare e alla carica che ricoprono (per esempio un uomo sposato con figli o un professionista sono tra le vittime preferite). Questo persone offrono teoricamente ai criminal hacker una maggiore “garanzia” per il pagamento del riscatto senza denunciare l’accaduto per nascondere le foto e i video.

La sextortion è in Italia un reato in crescita esponenziale, le cui vittime sono prevalentemente persone di sesso maschile (nel 2017 gli uomini sono stati il 92%) di ogni età ed estrazione sociale.

Tired overworked young man feeling eye strain headache after long computer work in glasses, fatigued exhausted guy having asthenopia, bad vision problem rubbing dry irritable eyes relieving eyestrain

A partire dal 2013 si è registrata una media di circa tre casi al giorno, con un aumento delle denunce di oltre il 500% nei tre anni successivi. La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha dedicato a questo fenomeno un pool investigativo ad hoc sin dal 2015.

Le denunce sono aumentate dalle 225 del 2013 a 1.190 nel 2014 e poi 1.288 del 2015, per arrivare a 1.324 del 2016.

La provincia di Bologna nel 2016 è stata quella nella quale è stato presentato il maggior numero di denunce (146); seguita da Milano (140) e Roma (136).

Nel 2017 si è registrata una prima flessione, con 1.041 casi.

Sono numeri preoccupanti, soprattutto se pensiamo che potrebbero essere moltiplicati di 10 volte se è vero, come ritiene la Polizia, che solo il 10% delle vittime presenta denuncia, per timore di uno scandalo o per vergogna.

Come evitare la truffa

Questi profili fasulli hanno alcune caratteristiche che dovrebbero destare subito qualche sospetto: in genere sono praticamente “vuoti”, scorrendoli non si trova una storia, né post precedenti. C’è la foto di una bella ragazza, che si presenta come “Single” e poco più.

Molto spesso sono profili gestiti non da persone, ma da “bot” (chatbot) in grado di intavolare una banale discussione in chat, ma che falliscono nel rispondere a domande complesse e in genere si esprimono per frasi fatte: “ok”, “mi chiamo Chantal”, “vivo a Nantes”, “faccio la fioraia”, “ho voglia di sesso” eccetera.

Il fatto che nel profilo sia indicata una laurea conseguita all’università di Bordeaux, per poi andare a fare la fioraia a Marsiglia potrebbe insospettire, ma quando addirittura dopo poche battute in chat ti chiedono di fare sesso virtuale, lo scopo dovrebbe diventare evidente a chiunque.

Ci sono poi altri elementari accorgimenti per non rimanere vittima della truffa del sextortion:

  • evitare di dare “amicizia” a persone che non si conoscono. Il fatto che qualche nostro contatto compaia nella lista delle “amicizie in comune” non significa nulla: potrebbe esserci cascato anche lui. E noi potremmo, accettando l’amicizia, indurre in errore qualche altro nostro amico;
  • verificare (attraverso Google, sezione Immagini) la foto (probabilmente rubata) dell’avvenente signorina che ci ha contattato: Google ci proporrà una serie di volti e di link associati alla sua foto, da cui probabilmente vedremo che quella foto appartiene a tutt’altra persona;
  • come ci ripetevano sempre le nostre mamme: “non accettare le caramelle dagli sconosciuti”. Nel caso della truffa del sextortion: diffidiamo sempre dai contatti sconosciuti.

Le truffe via email

molto più diffuso e aggressivo è apparso nel 2018 ed ancora oggi continua a manifestarsi ad ondate successive, in varianti diverse ma sostanzialmente simili.

La prima ondata si è registrata a luglio 2018 ed ha avuto tale diffusione da meritarsi un articolo (con lancio addirittura in prima pagina) sul Corriere della Sera del 25 luglio 2018.

Il porno ricatto veniva fatto con una e-mail che diceva sostanzialmente: “Ho violato il tuo computer, ti ho ripreso mentre andavi sui siti porno ed ora voglio soldi per non pubblicare il filmato”.

Quello che – in questa prima ondata – creava preoccupazione in chi la riceveva era soprattutto l’oggetto dell’e-mail, che era sempre del tipo: “username – password”. Dove sia lo username che la password erano autentici, cioè corrispondenti a quelli realmente utilizzati dal destinatario.

A questo punto si scarta l’idea di cancellare il messaggio e, con un po’ di ansia, si è indotti a leggerlo per capire meglio di cosa si tratta.

L’e-mail è indirizzata sempre ad una persona di sesso maschile, a cui viene comunicato di essere stato spiato mentre visitava un sito porno “xxx streaming (adult porn) web-site” (ma non si specifica quale sia il sito).

Chi ha scritto il testo dell’e-mail sostiene di aver inserito (nel sito porno) un software in grado di vedere quello che la vittima ha fatto (“you know what I mean”). Si aggiungono poi altre affermazioni, più o meno minacciose, per spiegare che tutto è stato tracciato e filmato.

Come ulteriore intimidazione, lo scrivente aggiunge che si è impossessato della lista dei contatti Messenger, Facebook ed e-mail.

A questo punto arriva perentoria la richiesta di denaro (che va da 1.000 fino a 7.000 dollari), da versare sul conto Bitcoin indicato. E si precisa che “l’offerta non è negoziabile”. La minaccia è chiara: se non sarà eseguito il pagamento, il video (?) sarà inviato a tutti i nostri contatti, inclusi amici, familiari e colleghi di lavoro. Viceversa, in caso di pagamento, il video sarà cancellato (bontà loro).

Non stupisce che di fronte ad una siffatta e-mail, la persona sia spaventata e dubbiosa sul da farsi, soprattutto per la dichiarata conoscenza della password da parte del malfattore.

Come difendersi

Ovviamente si tratta solo un tentativo di estorsione, anche abbastanza grossolano, per spillare soldi agli utenti sfruttando un possibile effetto “panico”.

Non hanno nessun vostro filmato, né hanno violato la vostra casella di posta.

Quindi cancellare l’e-mail ed ignorare qualsiasi altro messaggio del genere. Hanno solo provato a fregarci, come avranno provato, “a strascico”, con chissà quanti altri.

Evitare naturalmente di interagire, rispondendo al malandrino: servirebbe solo a confermare l’esistenza del nostro indirizzo e-mail.

Non dobbiamo quindi preoccuparci, ma a condizione di tener sempre alta l’attenzione ed essere consapevoli che questi attacchi cercano di fare leva sulle debolezze umane (il social engineering).

D*ck Rating. Bellissime donne che danno un voto al vostro pisello!

D*ck Rating. Bellissime donne che danno un voto al vostro pisello!

Vi siete mai chiesti se il vostro membro maschile sia attraente e non solo un qualcosa da infilare dentro ? Vi siete mai chiesti perchè in effetti non solo le dimensioni contano ma anche il lato estetico? Pensate a delle tette enormi. Non basta la dimensione a renderle belle giusto?

Che cosa è il Dick Rating

La moda del momento riguarda gli uomini, per ovvie ragioni, che infatti non vedono l’ora di accumulare recensioni sul loro pene e capire come cambia anche la valutazione rispetto alla persona a cui hanno chiesto un parere.

Il fenomeno è meglio conosciuto come “dick rating”, letteralmente “valutazione del pene”, e su OnlyFans e twitter è diventato un vero e proprio trend.

Come funziona il Rating ?

L’utente prende contatto con l’account della persona da cui vuole farsi valutare (non chiedete a caso, alcune persone non hanno proprio voglia di farlo) e manda il video o la foto del suo pene a una creator.

Lei si prende il suo tempo per analizzare, confrontare, valutare. E poi risponde con un video o scriveno (a pagamento) in cui dà il suo giudizio sul pene in oggetto.

I voti sono soggettivi ma più l’utente paga più ottiene risposte circostanziate e strutturate in cui le argomentazioni sono valide, credibili e che prendono in considerazioni diversi fattori come curvatura, lunghezza, volume, colore, armonia di misure e cosa possa trasmettere.

Chi fa il Dick Rating in Italia ?

Abbiamo chiesto a chi lo fa un loro parere:

CHICCHA_P (Twitter @Chiccha_P)

Ne avevo sentito parlare ma credevo fosse una leggenda metropolitana. Finché un giorno un follower della mia Twitter Circle, non me lo ha proposto.

Con gli utenti della Circle gioco, interagisco e mi mostro in modo più esplicito quindi c’era già una certa sintonia, così ho accettato. Ho premesso però che sarei stata assolutamente sincera e non avrei detto nulla che non pensassi davvero per farlo contento. Lui mi ha detto che era esattamente quello che sperava, così mi sono fatta mandare delle foto ed un video. Non credevo, ma la cosa oltre a divertirmi mi ha eccitata.

Dover analizzare le varie caratteristiche del suo arnese mi ha portato ad immaginare di toccarlo, odorarlo, sentirlo dentro di me e la cosa mi è piaciuta. È stato un modo per creare una ulteriore connessione con quelli che chiamo Chicchler ed è piaciuto a me, almeno quanto è piaciuto a lui.

(Chiccha_P)

Clicca qui per vedere il profilo di Chiccha_p su Twitter

SexyDream (Twitter @sexydream90)

Il dick rating è una pratica molto in voga e a mio parere molto eccitante..sia per chi richiede il servizio sia per chi lo offre.

Mi piace essere accurata nella valutazione ma soprattutto essere onesta perché in fin dei conti c’è una persona reale al di là dello schermo che si aspetta e merita un giudizio sincero…nel bene e nel male

Spesso gli utenti si autoconvincono di non essere abbastanza virili…ma come dico sempre…le dimensioni non contano…l’importante è saperlo usare! Per quanto mi riguarda non ho uno standard…piccolo o grande l’importante è che mi faccia godere !

Clicca qui per vedere il profilo di SexyDream su Twitter

Una piccola riflessione

Che sia una moda o no, il fatto che molti uomini siano convinti che far vedere l’uccello a una donna basti per farla impazzire è un qualcosa di sbagliato che nasce dal comune errore di considerare i film porno come realtà e non finzione.

Diciamo che nella media una donna trova molto piu’ eccitanti un bell’addominale scolpito e due bei pettorali piuttosto che una mazza da baseball tra le gambe.

Magari però avete il dubbio di sapere esteticamente come si presenti, un giudizio da parte di chi non si vergogna a dire che ne abbia visti (e usati) diversi. Allora in quel caso perchè no?

Avete mai fatto il Dick Rating e cosa ne pensate? Scrivetelo nei commenti

Il Sesso quando fa FREDDO!!!! 5 Motivi per farlo

Il Sesso quando fa FREDDO!!!! 5 Motivi per farlo

Complici i ritmi frenetici quotidiani, il lavoro, i figli da gestire, problemi vari ed eventuali che talvolta diventano talmente pressanti da risultare imprescindibili e soverchianti, durante la stagione fredda la voglia di fare sesso diminuisce.

Accade già dopo il rientro dalle ferie, tende ad acuirsi sempre di più verso la fine dell’autunno e crolla durante l’inverno.
La mancanza delle ore di luce ha un impatto significativo sull’umore perché in primavera ed estate il sole e la vita all’aria aperta stimolano la produzione di serotonina, una sorta di anti depressivo naturale.

Ma non solo. Anche i livelli di testosterone, un ormone legato al desiderio sessuale, tendono a diminuire durante la stagione fredda.

Quindi, in inverno, si è biologicamente meno predisposti al sesso. A questo si aggiungono strati di vestiti che, se in alcuni casi possono anche rendere più allettante il gioco della seduzione, in coppie già collaudate possono costituire un ulteriore deterrente al risveglio del desiderio sessuale.

Un gran peccato, perché a farne le spese è sia la vita di coppia sia il benessere individuale. Bisogna imparare ad accettare il proprio corpo. In questo modo ci si rende automaticamente più attraenti. «Piacersi è un ottimo afrodisiaco.

E se ci si piace davvero lo si comunica a chi ci sta accanto.

Bisogna, inoltre partire dal presupposto che, per chi ci ha scelti, ammirare il nostro corpo nudo è fonte di enorme godimento. E non noterà certo il chilo di troppo o la smagliatura», ricorda Chiara Simonelli, sessuologa dell’Università La Sapienza di Roma.

Bisogna anche imparare ad assecondare i sensi. Un rapporto sessuale soddisfacente deve appagare le parti sensoriali di ognuno di noi. «Tendenzialmente, uomini e donne hanno preferenze diverse.

Gli uomini sono molto appagati dalla vista: per mantenere forte l’eccitazione hanno, infatti, bisogno di vedere.
Le donne, invece, hanno molto sviluppata la parte uditiva. Quindi sentire la voce del proprio uomo è sempre molto eccitante», conclude Simonelli.

Fare sesso fa bene per mantenere viva una relazione, non ci sono dubbi. Ma molti sono i vantaggi per la salute in genere, soprattutto nei mesi invernali. Fare sesso è:

  1. È UN TOCCASANA CONTRO RAFFREDDORI E INFLUENZE. Secondo uno studio dei ricercatori dalla Wilkes University in Pennsylvania, la saliva delle persone che fanno spesso l’amore contiene maggiori quantità di immunoglobuline A, ossia gli anticorpi che proteggono dai virus. Anche l’immunologo svizzero Manfred Schedlovski, pochi anni fa è giunto alla medesima conclusione. Grazie a un curioso studio eseguito nel 2012 ha rilevato, infatti, durante i rapporti sessuali, un aumento del 30% nel numero di fagociti (le cellule in grado di eliminare gli elementi patogeni presenti nel nostro organismo), con picchi del 150% durante l’orgasmo.
  2. TIENE A BADA IL COLESTEROLO. Se d’inverno si tende a mangiare di più, consumando più grassi e cibi elaborati, il sesso ti dà una mano. Durante un recente Congresso della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (Siams) è emerso, infatti, che una vita sessuale appagante ha un impatto significativo sui livelli di colesterolo “cattivo”, soprattutto nell’uomo. Notizia di non poco conto, se pensiamo che proprio in questi giorni è stato ulteriormente abbassato dai cardiologi il livello di colesterolo LDL consigliabile, che deve essere preferibilmente sotto i 100 mg/dl per metterci al riparo dal rischio cardiovascolare.
  3. AIUTA A BRUCIARE LE CALORIE. Durante un rapporto sessuale si bruciano minimo 200 calorie, l’equivalente di una ventina di minuti sulla cyclette.
  4. MANTIENE GIOVANI. Secondo David Weeks, neuropsicologo del Royal Hospital di Edimburgo, alle coppie che avevano rapporti almeno 3 volte la settimana venivano attribuiti in media 10 anni in meno rispetto alla loro vera età. È quanto emerso da uno studio condotto su 3500 persone tra 21 e 101 anni. Secondo il ricercatore questo varrebbe soprattutto per le donne, poichè gli estrogeni prodotti durante il sesso favorirebbero la brillantezza dei capelli e contribuirebbero a mantenere la pelle tonica ed elastica.
  5. FA DORMIRE MEGLIO. In inverno l’aria in casa è secca e può essere più difficile addormentarsi. Ma il sesso rilascia sostanze chimiche, come le dopamine, che aiutano a rilassarsi e a riposare meglio. E dormire bene ha un sacco di vantaggi, anche sull’umore del giorno successivo e, di conseguenza, sul rapporto con il proprio partner. Insomma, si innesca una specie di circolo virtuoso.
    Che fare allora per movimentare un po’ la vita di coppia?