I segreti di una coppia scambista raccontati sottovoce…

I segreti di una coppia scambista raccontati sottovoce…

Lui un imprenditore quarantenne, lei ha 39 anni. Svelano i segreti dei club del sesso tra casalinghe, mogli stanche di lunghi matrimoni e vinte dalla monotonia. Ma anche ragazze molto giovani e desiderabili, colte e realizzate. Uomini in carriera che fuori dal gioco sono e restano fedeli, ragazzi che vogliono provare brividi.

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Questo il mondo degli scambisti visto dal di dentro e raccontato da una coppia che ha deciso di confessarsi in esclusiva al Corriere del Mezzogiorno . L’intervista è «rubata» nel salottino che porta ai bagni di uno dei locali per scambisti.

All’interno del club è vietato usare il cellulare e nessuno può registrare video: la privacy è garantita anche dalla sorveglianza degli uomini della sicurezza. Al bar si chiacchiera sorseggiando birra e pizzicando patatine.

«I normali siamo noi, perché tutti vorrebbero entrare in questo mondo ma nessuno lo fa». Anche se si corre il rischio concreto di «distruggere la coppia in maniera definitiva. Fare sesso di gruppo non è una terapia ma una voglia erotica, bisogna prenderla così, altrimenti si sbaglia approccio».

Sono entrambi di Napoli. Trentanove anni lei, bruna, capelli lunghi, occhi appena truccati e rossetto molto appariscente, mani curate. Ha un vestito bianco e stivali in pelle. È casalinga, dopo aver lavorato da impiegata per dieci anni in una compagnia telefonica. Quarantaquattro anni lui, occhiali da vista, barba incolta, biondo ed elegante. Indossa un completo scuro e una camicia bianca. È un imprenditore di successo nell’ambito dell’intrattenimento e con fierezza tiene la mano della sua compagna con la quale è assieme da oltre venti anni.

 Vi sentite voi stessi quando fate sesso con altre persone?

«Sì, ci sentiamo meglio qui che a casa nostra. Tra queste quattro mura siamo veramente noi stessi e non indossiamo maschere che possano limitarci o frenare i desideri. Nessuno ci giudica per come ci comportiamo. Possiamo indossare i vestiti che ci piacciono e che ci rendono una coppia attraente agli occhi degli altri. Quando pratichiamo sesso di gruppo ci sentiamo noi stessi. Siamo noi le persone normali, non chi sta fuori da qui. Di questo ne siamo certi».

Da dove è iniziata questa voglia di trasgredire?

«Da dentro di noi. Nessuno ha mai chiesto all’altro di fare sesso con un’altra persona ma ad un certo punto immaginavamo di farlo e così ci siamo detti che forse era il caso di provarlo per davvero. E allora ci siamo messi a cercare sul web. La ricerca ci ha portati a Saviano e così abbiamo iniziato ad entrare in contatto con questo variegato mondo. Nessuno dei due ha spinto l’altro a farlo ma è stato un percorso lento e condiviso».

La prima volta che avete varcato un club per scambisti avete trovato subito una coppia?

«No. Per tre volte abbiamo solo guardato. Nessuno ti importuna se non sei tu a decidere di iniziare a socializzare. Non è vero che se entri in questi luoghi devi necessariamente fare sesso. La prima serata infatti è stata solo esplorativa, siamo stati a San Vitaliano, nel centro per scambisti più grande della Campania. Poi nella seconda abbiamo conosciuto una coppia già navigata con la quale ci siamo confidati e poi baciati. È stato strano ma bello. La terza serata abbiamo praticato lo scambio di coppia proprio con loro: ci eravamo dati un appuntamento. Questo succedeva quasi dieci anni fa».

E non eravate gelosi l’uno dell’altro?

«No. Eravamo in un gioco e il gioco nasce e finisce nel locale. Questo il segreto per evitare di farsi del male. Quando si varca la porta di ingresso del locale si entra in un’altra dimensione e quando si esce si torna alla vita di tutti i giorni. Non si scambiano numeri di telefono con i partner delle altre coppie con i quali si fa sesso. Non si esce da soli. Non si parla in auto al ritorno. Non si fanno commenti di natura sessuale a letto. Questa sarebbe mancanza di rispetto e non più un gioco, ma un confronto. Quando le coppie iniziano a giocare sanno dove potersi spingere per non ferire il proprio compagno».

Molte coppie ritengono che fare sesso con altre persone sia una terapia per accrescere il desiderio?

«È vero solo per poco tempo. Molte coppie si distruggono in questi locali e, credendo di guarire dai loro problemi sessuali, si allontanano definitivamente e si innamorano o desiderano altre donne o uomini. Te ne accorgi quando entrano e si separano immediatamente per trovare altri partner. Qui non si fanno terapie, ma sesso e si dà sfogo ai desideri sopiti nel corso degli anni. Noi per esempio siamo assieme da venti anni. La sera a letto c’era monotonia e piano piano ci stavamo distaccando. Adesso invece ci coccoliamo molto di più e quando facciamo sesso in pubblico ci sentiamo una coppia affiatata e perfetta. Molte altre coppie ci desiderano e questo ci rende orgogliosi».

Ci sono regole da dover rispettare negli scambi di coppia?

«Sì. Ce ne sono molte e si stabiliscono prima. A noi, per esempio, dà fastidio se ci toccano i capelli. Crediamo che sia una cosa intima. Ma ci sono altre coppie che non si fanno baciare, altri che non desiderano essere toccati nelle parti intime. La più stravagante è stata una coppia che non voleva che avessimo gli occhi aperti: avevano vergogna. Ognuno stabilisce le regole del gioco e liberamente può decidere se partecipare o meno ad un’orgia. Qui nulla è obbligatorio e nulla è dato per scontato».

Fate sesso con i single?

«Raramente ma ci sono ragazzi o ragazze che guardano dall’esterno e spesso li invitiamo a partecipare. Per i single è molto difficile riuscire a concretizzare perché per le coppie un single è un elemento di disturbo e poi il rapporto non è paritario. Ma molti si divertono solo a guardare. A noi è capitato di fare sesso a tre con donne e con uomini».

Ci sono omosessuali?

«Sì, ma difficilmente si manifestano. Per loro la sessualità è ancora repressa e spesso nei locali per scambisti non si incontrano uomini che fanno sesso con altri uomini. È molto più diffuso che donne facciano sesso con altre donne. Sono invece molto richiesti i transessuali che spesso vengono invitati alle serate».

Usate precauzioni?

«Quando non conosciamo i partner con i quali facciamo sesso, certamente sì. Quando lo scambio è già affiatato da un po’ di tempo preferiamo di no».

Avete mai incontrato persone che conoscevate?

«La nostra storia è una delle più belle. Non solo conoscevamo l’altra coppia ma addirittura erano parenti. Eravamo in un locale quando il gestore ci disse che c’era una coppia del nostro stesso quartiere e noi avevamo chiesto di non avere altre persone della zona all’interno del night. Allora ci posizionammo dietro lo specchio all’americana e scoprimmo che erano due nostri cugini. L’imbarazzo fu tantissimo e la prima volta preferimmo non farli entrare sperando che non tornassero più. Poi capitò una seconda volta e allora decidemmo che non fosse giusto che noi sapevamo di loro e loro non di noi. Così li facemmo entrare e quando ci videro rimasero di stucco. Però non abbiamo mai scambiato le coppie, anche se so che vorrebbero».

Avete figli?

«Sì, due. Una di 15 e un’altra di 16. Sanno che pratichiamo scambi di coppia. È stato giusto dirglielo perché molte nostre amicizie su Facebook sono di coppie che proprio non si nascondono e hanno nomi particolari. Poi, scavando all’interno del nostro profilo, si scoprono pagine dedicate agli scambisti. Non volevamo che per noi e per loro fosse un tabù, o fosse ritenuto un peccato e per questo motivo una sera decidemmo di dirglielo. Certo non proprio ogni particolare ma raccontammo che partecipavamo a giochi di coppia all’interno di locali con altri amici. Non ci fu nessuna reazione. Siamo convinti che già sapevano tutto».

Chi frequenta i locali per scambisti e, più in generale, chi è il prototipo di persona dedita allo scambio di coppia?

«La trasgressione è diventata trasversale. Venti anni fa c’erano a Milano diversi club dove si praticava lo scambio di coppia, erano già molti frequentati e in voga. L’età media era molto alta. Adesso ciò che impressiona anche noi, che siamo veterani, è che l’età media si è molto abbassata. Spesso si incontrano coppie di giovanissimi che vogliono coppie esperte. Ci sono molte ragazze sole e non è vero che sono brutte: ci sono donne eleganti e meravigliose, uomini affascinanti e distinti».

La coppia scambista più longeva del pianeta

La coppia scambista più longeva del pianeta

Chi ha praticato lo scambio di coppie lo sa. Superato il primo ostacolo, l’imbarazzo, la paura e quel senso di stupida gelosia che pervade tutti noi, non è più tornato indietro. Amore e Sesso, e gli swingers lo sanno benissimo, viaggiano su due linee separate che si possono solo incontrare con chi si ama, il resto è solo ed esclusivamente piacere sessuale.

40 anni di orge: è record scambista

Se pensavate che le coppie scambiste siano solo giovani e aitanti e che dopo un periodo iniziale di libidine, con l’andare dell’età e con i figli, si smetta in automatico, sappiate che vi sbagliavate veramente di grosso. Ian e Jean Smith, rispettivamente di 75 e 70 anni, formano la più anziana ( e probabilmente più “attiva”) coppia di scambisti di ogni tempo. La frenetica coppia, infatti, dichiara di avere partecipato a circa 300 orge,  dagli anni 70 ad oggi, e che proprio questa insolita vita sessuale ha rafforzato, col tempo, la solidità del loro matrimonio. A chi gli domanda se non si sentano ormai troppo anziani per fare questa vita, la coppia risponde di non sentirsi affatto vecchia, sebbene ammetta di essere al di sopra dell’età media delle altre coppie scambiste:  “Ci piace uscire, conoscere nuova gente, e chiaramente conoscere queste persone ‘intimamente’ se si presenta l’occasione” ha dichiarato.  L’essere attivi protagonisti di questo particolare rito d’edonismo estremo non ha impedito agli Smith di formare una “vera” famiglia: il loro matrimonio gli ha infatti regalato 4 figli e, successivamente, 8 nipoti. Come hanno fatto, verrebbe da chiedersi, a dedicarsi alla loro attività senza che i figli se ne siano mai accorti? E infatti non è così. Gli Smith, da buona coppia moderna, hanno pensato bene d’informare i propri figli del loro “vizietto”, ma a riguardo, hanno dichiarato: “non hanno mai detto nulla,  immagino che uno possa essere sempre imbarazzato da mamma e papà, a prescindere dall’età ”.
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Coppia scambista: Dove trovare un posto per divertirsi ?

Coppia scambista: Dove trovare un posto per divertirsi ?

Se siete una coppia scambista, o dei single in cerca di sesso senza complicazioni, spesso un club-privé è la scelta migliore. Tanti ne parlano ma pochi poi ci sono andati e spesso se non si è ben selezionato dove andare e si è lasciato al caso, non è detto che l’esperienza sia poi così positiva

Intanto non esitate ad iscrivervi su questo sito, al nostro Social per scambisti/swinger totalmente gratuito, seplicemente cliccando il logo di seguito.

“Ieri sera mi hanno scopata in tre per la prima volta. Una mini gang-bang. E’ stato fantastico e non vedo l’ora di tornarci”, scrive Lucia a recensione di un club-privé di Brescia. Un club-privé è discreto, sicuro, un’isola della trasgressione, con gente selezionata, e offre tutta la privacy che vuoi. Ce ne sono di tutti i tipi, ma per non ritrovarti in un tugurio pieno di cafoni, preparati a mettere mano al portafoglio.

Una semplice ricerca su Google e trovi il club-privé più vicino a casa tua. Non ti fidare di quelli a ingresso libero, gratuito, a prezzi irrisori. Un club-privé serio esige prenotazione telefonica o via mail: se non hai prenotato non ti faranno entrare. Porta con te un documento d’identità. All’entrata, devi sottoscrivere una tessera, leggere e firmare (quindi accettare) il regolamento interno del club, e pagare l’accesso, in media 80/100 euro, dipende dal locale e dal giorno che hai scelto: i weekend e i festivi si paga di più, come per le serate a tema.

I single pagano di più delle coppie, un uomo single paga di più di una donna single. Le consumazioni non sempre sono comprese nel prezzo, i preservativi te li danno gratis. La direzione può accettare la tua prenotazione e decidere, vedendoti, di non farti entrare perché non gli piacciono i tuoi modi di fare o perché non sei vestito in modo adeguato. Un club-privé ha regole tassative sull’abbigliamento: sono banditi i look trasandati, sportivi, casual.

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Per gli uomini meglio presentarsi in giacca e cravatta, le donne in abiti sexy né vistosi né volgari: un classico tubino nero andrà benissimo. Per entrambi sono vietati i jeans e le scarpe da ginnastica, per lei le scarpe senza tacco. Se il club-privé che hai scelto non ha simili norme di ingresso e di vestiario, ti ritroverai in un locale di infima categoria.

Un club-privé apre di solito alle 22.30: il divertimento finisce all’alba. Ci sono privé per nudisti, quelli con stanze bondage, quelli dove è obbligatorio indossare maschere, quelli che organizzano serate evento, quelli con spettacoli hard di vere pornostar, quelli con piscina, sauna, bagno turco. Con ristorante e zona disco. Quelli dove d’estate puoi fare sesso all’aperto, sull’erba.

Alcuni hanno il servizio “love-hotel”: le coppie possono prendere una stanza a ore (prezzo base: 100 euro). Chi trovi nei club-privé? Molte coppie scambiste e/o esibizioniste, tra i 30-60 anni d’età. E ci trovi i single pronti a “speziare” i vostri abituali incastri sessuali. Nei privé seri non trovi single che sono in realtà escort che vogliono soldi per la prestazione.

In un club-privé l’approccio è soggetto a regole precise: avviene per lo più in discoteca o al bar. Ci si presenta in modo diretto e spontaneo, basta un semplice “Ciao, io sono Marco e lei Ingrid”, e il ghiaccio è rotto. Vietato parlare di problemi privati, grane di lavoro o familiari. Vietato ubriacarsi, alzare la voce. Non puoi scherzare, baciare, allungare le mani senza prima aver chiesto e ricevuto il consenso dell’interessato/a, e del suo partner. Ogni privé ha il suo servizio d’ordine pronto ad allontanare chiunque dia fastidio.

Ci si presenta sempre in due, si decide di fare/non fare ogni cosa in due. Mai abbordare una persona di nascosto dal suo partner. L’invadenza è assolutamente proibita: gli insistenti stufano (e non scopano). Sei libero di proporre e respingere avances. E’ tuo diritto cambiare idea anche all’ultimo momento. Uno scambio si rifiuta con un semplice “No grazie”, non inventare scuse patetiche (“E’ tardi, dobbiamo andare, lei ha mal di testa”). Non si fa. Ti capiterà di rifiutare o di essere rifiutato, è la norma. Non fare scenate di gelosia: una lite è una scortesia, rovina l’atmosfera e mette tutti in imbarazzo. In un privé non siete obbligati a fare sesso, potete tranquillamente rimanere a guardare cosa succede intorno a voi.

Ma se siete lì è perché volete dare concretezza alle vostre più audaci, oscure fantasie. Volete sperimentare, spiare. Sapere cosa avviene nelle stanze. Scostare le tende, magari affacciarvi agli oblò che danno nella camera delle orge, sbirciare curiosi quei corpi estranei che si esibiscono per il loro piacere e il vostro.

Non c’è né vergogna né imbarazzo. In un club-privé s’è tutti uguali e tutto è lecito. Guardare, fare, farsi fare. Tutto è consentito nel massimo rispetto reciproco. Nessuno giudica. Ognuno può dar vita, partecipare a un Eye Wide Shut in piccolo, abbozzato, con corpi imperfetti, sgraziati, goffi nelle posizioni. In un club-privé, per qualche ora, si ritorna spensierati come bambini. Si fa solo quello che si vuol fare. Si gioca.

Il galateo del pompino. 20 Regole per Lui e per Lei

Il galateo del pompino. 20 Regole per Lui e per Lei

In un rapporto di coppia ci sono tantissimi elementi da tenere in conto che vanno dalla compatibilità caratteria a quella sessuale. Senza la seconda si diventerebbe solo buoni amici e questo da la misura di quanto la sessualità sia la parte preponderante in un qualsiasi rapporto.

Ma se c’è qualcosa che per un uomo è fondamentale questo è il “Pompino”. Se la sua compagna non gliene fa o proprio non li sa fare, di sicuro cercherà altrove chi sappia soddisfarlo mettendo a rischio il rapporto.

Ecco una guida su 20 punti, per lui e per lei, su come dovrebbe essere gestita “la faccenda”

Per lui

#1. Niente accompagnamenti

Spingere il cranio della compagna verso il basso premendo sulla nuca e sulla collottola è una pratica davvero di cattivo gusto, oltre ad essere estremamente sgradita dalla controparte. È permesso appoggiare la mano con delicatezza sulla sua testa e accompagnare con eleganza il movimento. Altra cosa preferibilmente da evitare è l’usanza di afferrare le orecchie della partner come fossero le maniglie della Coppa dei Campioni.

#2. Ricordati di avvisare

Il vero galateo richiederebbe un contratto controfirmato dal notaio che stabilisca in anticipo dove il maschio possa venire. In mancanza di ciò è consigliabile mettersi d’accordo prima sulla questione. Ciò che va evitato, per rispettare le forme, è sorprendere la povera compagna quando meno se l’aspetta, anche perché non è così raro in questi casi il rischio di soffocamento. Imparare ad eseguire una tracheotomia è sempre utile.

#3. Prendi la mira

Se si è deciso di bagnare il giardino e non il garage, bisogna stare attenti a non centrare l’occhio. Il bruciore del veleno del serpente è infatti estremamente doloroso se finisce sul bulbo oculare, e rischia di trasformare il finale in una spregevole pantomima poco elegante.

#4. Non essere schizzinoso

Dopo aver beneficiato di un pompino con tutte le carte in regola un intenso bacio alla compagna è dovuto. Del tutto di cattivo gusto è invece costringerla ad andare a lavarsi i denti e risciacquarsi la bocca con del collutorio. Si sta parlando comunque di qualcosa che proviene da te, su cui per altro lei ci ha messo la faccia.

#5. Rispetta la sinallagmaticità dell’atto

Non è corretto ricevere senza dare. Perciò dopo una bella irrumazione è considerato di cattivo gusto accendere la TV, giocare a Fifa o lanciarsi dalla finestra senza aver prima restituito in qualche modo il favore appena ricevuto (n.d.r. Andare a cena dai suoi genitori è da considerarsi una valida contropartita).

#6. Siate profumati!!!

L’uomo che puzza è un animale!!!
Allora, miei cari, PER FAVORE…VI PREGHIAMO…, se avete sentore di una notte brava o di essere nelle grazie della vostra lei…rivolgete un’attenzione in più all’igiene! Vi garantisco che accostarci ad un uomo che LAGGIU’ puzza come un pesce andato a male…è la cosa peggiore che ci possa capitare!!! E quando ci disgusta “quello lì”…automaticamente cambia anche la nostra considerazione della persona. E’ inevitabile!!! L’odore maschile è un conto…LA PUZZA NON SI TOLLERA!

#7. Ricambia lo sguardo di Lei

E’ vero che è buona norma, per noi signorine, guardare in viso il nostro uomo, perché questo stabilisce un contatto che va ben oltre “la botta di sesso”, ma è anche buona norma che sia l’uomo a guardarci intensamente e a mostrarci quanto l’osservazione di quello che noi stiamo facendo al suo “compagno di avventure” lo soddisfi. Questo serve a stimolarci e a darci sicurezza…e più siamo sicure di noi, più possiamo fare bene!

#8. Mettila comoda

Ma chi ha detto che è divertente stare carponi, in ginocchio, accucciate a dare piacere al partner? NO! Anche noi stiamo scomode…e a un certo punto il dolore alle ginocchia supera qualsiasi forma di godimento! Allora sarebbe cosa buona e giusta se il nostro uomo si adoperi per “accomodarci”. Lui può stare in piedi o disteso o in tante altre posizioni…e quindi…una soluzione per stare comodi entrambi si può trovare, no???

#9. Non pretendere

Il pompino, per quanto divertente, per molte donne può essere di difficile approccio! Siate intelligenti! Non pretendete, non ricattate le donne che hanno difficoltà a “mettere mano lì…”; a quel genere di confidenza, per alcune, si arriva con calma! Quindi…rispettate i nostri tempi…magari la più ritrosa delle donne, una volta sciolta, vi darà un piacere mai provato! E anche voi, dalla vostra parte, invece di fare gli offesi…datevi da fare per stimolare la vostra donna…non è detto che prendere l’iniziativa non sia cosa da uomini…

#10. Il Bacio…Mai sottovalutarlo!

…diciamocelo! Noi donne siamo più “appassionate” di baci di voi maschietti. Allora, se ogni tanto, di vostra iniziativa, interromperete il nostro “lavoro” per regalarci un bacio mozzafiato, noi riprenderemo tutte contente!!! …e più intensamente di prima!!!

#11. Ok! Il piacere stordisce…Ma…

…non siate stoccafissi! Sì che ve la state godendo alla grande…ma siate un pò intraprendenti anche voi! NO agli uomini che rimangono paralizzati dalle sensazioni che provano!!! Siamo in due…continuiamo ad essere in due…non isolatevi…ce la dovremmo godere insieme!!!

Per lei

#12. Non stringere troppo

Molte ragazze pensano che più si stringa lo scettro più il piacere aumenti. In realtà l’etichetta vuole una presa sicura ma delicata. Per essere più precisi, è richiesta la quantità di pressione di solito utilizzata per la leva del cambio dell’automobile, evitando ovviamente tutti quegli strappi in avanti e indietro.

#13. Ricorda le buone maniere

Se durante l’irrumazione vi sovviene un aneddoto succoso o una cosa importante che vi siete dimenticate di dire al vostro partner, attendete la fine della pratica per farlo. Non c’è niente di più sbagliato di interrompere l’atto sul più bello e intavolare un discorso o, ancora peggio, parlare con la bocca piena. Cristo santo almeno le basi.

#14. Non sputare

Il galateo pretende il rispetto della massima “dentro o fuori”. Perciò è accettato l’ingollamento del veleno del serpente così come l’olocausto dei girini sul fazzoletto. Quello che è estremamente di cattivo gusto e la bocca riempita e successivamente svuotata nel lavandino o nel water dopo un fuggi fuggi caracollato dalle lenzuola.

#15. Guarda il partner negli occhi

Bisogna sempre guardare il partner negli occhi quando si pratica l’atto in questione. È sinonimo di eleganza, sicurezza e sincerità d’animo.

#16. Legati i capelli

Se non siete capaci di spostare elegantemente i capelli su un solo lato, o se semplicemente il vostro taglio non ve lo permette, legatevi i capelli con un elastico. Non c’è nulla di più volgare e contrario al galateo di una brodaglia di capelli, saliva e altri composti organici rattoppati e annodati lì sotto.

#17. Non state lavorando ad ore…

…non è che dovete stare lì a fare la vostra mezz’ora come fosse un turno di lavoro!Ragazze…un pò di calore, un pò di inventiva…e se lui non collabora…Nutella, Yogurt, miele…ma di modi per attirare la sua attenzione…ce ne sono tanti!!!

#18. Dignità e naturalezza…

E’ vero che la donna un pò disinibita all’uomo non dispiace! Ma sempre con dignità!!! Innanzitutto verso noi stesse!!! Certe scene sguaiate e volgari o certe forzature da filmini porno…spesso non riescono bene, specialmente se non siete pornostar…allora prima di rendervi ridicole…è meglio essere naturali!!!

#19. E’ un piacere, non un dovere!

Se voi non ve la sentite e lui non ci sta…bhe qualcosa non funziona!
Questo genere di contatto deve essere un piacere…se così non è, o se non c’è sufficiente corrispondenza tra voi e i vostri uomini, forse è il caso di parlarne…tanto un pompino forzato non viene mai bene!!!

#20. Evitate il bacio postumo

Ci sono cose che escono dalla norma e se vi piaciono ad entrambi fatele senza indugi. Ma se vi è venuto in bocca evitate di baciarlo sulla bocca o sul volto. A molti uomini non piace

Andate in pace, anzi, venite in pace.

 

I Sex-lfie. Gli autoscatti dopo aver fatto sesso

I Sex-lfie. Gli autoscatti dopo aver fatto sesso

Oggi fotografarsi o fotografare, grazie ai cellulari moderni, è diventato facile ed immediato, permettendoci di immortalare qualsiasi cosa, da un tramonto, una pietanza, un viso e persino un documento per poterlo scannerizzare e memorizzare.

Ovviamente, come in tutte le cose, prima o poi anche il sesso entra a contatto con le innovazioni ed i cellulari sono diventati un mezzo per scambiarsi foto hot, registrarsi mentre si fa sesso e tanto tanto altro ancora.

Ma in cosa un SEX-LFIE differisce da un SELFIE?

I selfie altro non sono che degli autoscatti in cui ci si mette in posa con facce più o meno improbabili e poi le si condividono sui social con la speranza di ricevere più like (per le donne) o meno insulti (per gli uomini) possibili.

I Sex-lfie invece sono scatti riservati alle coppie che si fotografano prima e/o dopo aver fatto l’amore. Si avete capito bene e leggere di un “Finalmente soli” e farsi un click appena ci si è infilati sotto le coperte oramai è di moda tanto quanto farsi una foto un po’ più sconvolti appena finito, magari 2 minuti dopo.

Niente porno, parti scoperte, seni al vento o piselli svolazzanti, i Sexlfie sono paradossalmente molto pudici e vogliono trasmettere la bellezza dell’amore ed il legame della coppia, forse in maniera un po’ voyeur. Insomma dite quello che volete ma preferisco questo ai profili condivisi di coppia che mi fanno tanta, tanta, tanta, ma tanta tristezza

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