Come affrontare la gelosia nel mondo dello scambio di coppia

Come affrontare la gelosia nel mondo dello scambio di coppia

Entrare nel mondo dello scambismo può suscitare un ampio ventaglio di emozioni, e se non si affrontano in modo consapevole, l’esperienza rischia di diventare difficile o negativa.

Una delle emozioni più comuni — e spesso anche più difficili da gestire — è la gelosia.

La gelosia ha un ruolo particolare nella nostra società: a volte è vista come segno d’amore, altre volte come un problema che ci imprigiona

Spesso si crede che se non ci si mostra almeno un pò gelosi potremmo essere visti dal partner come disinteressati. Cosa sbagliatissima perchè l’amore, il tenere una persona, si legge dai gesti e non solo dalle parole.

Ma noi la vediamo diversamente. Perché mai bisognerebbe provare gelosia in un gioco condiviso? Se avete usato dei sex toys in coppia, siete mai stati gelosi di quell’oggetto? (Se si avete altri problemi e non è questo il posto adatto per parlarne ^^)

Noi crediamo che sia molto più utile usare il nostro tempo per amarci e sostenerci a vicenda, vivendo un percorso sincero e aperto, in cui le fantasie si raccontano e si cerca di realizzarle, tenendo ben presente che non tutte le fantasie di un partner devono essere condivise e realiizzate dall’altro.

È una sfida comune per chi è nuovo nel lifestyle, ma può essere superata, ma non vi aspettate che sia una cosa che potete decidere a tavolino e risolverla.

Solitamente quello che succede quando un partner inizia a confidare all’altro che si vorrebbe provare qualcosa di nuovo e magari allargare il rapporto, scatta nell’altra persona una reazione, naturalissima, di gelosia.

Ci si sente inadequati, si pensa che non si sia abbastanza per l’altra persona, che ci sia qualcosa che non va.

Superato questo primo scoglio in cui si capisce che tanto entrambi nel vostro intimo sognate di fare cose diverse, insieme, amandovi, ma dove siano presenti altre persone si passa a una fase di studio, di indagine e si inizia a testare il terreno.

In questa fase sono gli uomini quelli che soffrono di maggiore gelosia iniziando a vedere, in loro presenza, che un uomo la corteggi, la tocchi, voglia fare sesso con lei con il vostro consenso.

Non ci nascondiamo. La prima volta ci si forza un pò, lo si fa perchè si desidera tanto quel momento anche se in fondo una vocina ci dice che siamo matti.

E nelle donne quando scatta la gelosia? Solitamente, si parla generalizzando e in base alla mia esperienza, la donna è piu’ tollerante nella fase di corteggiamento. Soffre di meno se vede il prioprio uomo flirtare in sua presenza con la lei di un’altra coppia.

Il punto critico lo raggiunge se si fa sesso. Anche in uno scambio di coppia, magari lo vede troppo eccitato e li solitamente parte la sua gelosia.

Molte coppie dopo la prima esperienza si fermano per un pò.

Devono capire, riflettere, mettere in ordine i pensieri e le emozioni, ma la verità non detta è che vogliono capire se tra di loro è cambiato qualcosa.

Quando si renderanno conto che non solo a livello sentimentale niente è peggiorato ma, anzi, li ha legati maggiormente e il loro letto torna ad ardere di passione, il problema gelosia è bello che superato.

Che cos’è la compersione?

No no.. non è scritto male.. non è comprensione il termine è proprio compersione

Quando si pensa allo swinging, la prima emozione che viene in mente è quasi sempre la gelosia. Ma c’è un’altra emozione, molto meno conosciuta, che può diventare centrale in questo percorso: la compersione.

La compersione è la gioia che proviamo vedendo il nostro partner felice, anche se non siamo direttamente coinvolti. È una forma di empatia emotiva, in cui il piacere dell’altro diventa anche il nostro piacere.

Immagina di scoprire uno snack delizioso. Ti piace così tanto che vuoi condividerlo con il tuo partner, perché vederlo apprezzare qualcosa che ami rende quell’esperienza ancora più bella.

Non sei geloso, non ti infastidisce dividerlo. Anzi, il piacere del tuo partner amplifica il tuo. Questo è compersione.

Oppure pensa a quando organizzi una festa di compleanno sexy per il tuo partner. È il suo momento speciale, ma la sua felicità ti riempie di gioia.

Non ti dà fastidio che l’attenzione sia tutta su di lui o lei — sei felice proprio perché lo/la vedi felice. Anche questo è compersione.

Un altro esempio semplice: siete in una spa per un massaggio di coppia. La condivisione dell’esperienza, il sapere che anche il tuo partner si sta rilassando e godendo il momento, rende l’esperienza ancora più intensa per te. Questa è la magia della compersione.

Molte persone iniziano il percorso dello swinging senza sapere quanto sia importante condividere le emozini di quei momenti che non sono solo sesso, ma un gioco di coppia.

Chi si ferma prima è solo per la paura di “perdere” il partner e si perdono la possibilità di essere vivi, scoprire un’emozione nuova, calda, positiva, vivendo esperienze intriganti e trasgressive con altre persone.

Questo non solo arricchisce il rapporto, ma alimenta anche la complicità e la passione nella vita privata della coppia.

Naturalmente, la compersione è un sentimento, e come tutti i sentimenti, non può essere forzato.

Non puoi decidere di provarlo, così come non puoi costringerti a essere felice per il successo di qualcuno che non sopporti.

Non dimenticate mai una cosa importante. Per quanto uno di voi due desideri allargare il proprio rapporto a nuove esperienze, se l’altra persona non è d’accordo, non esistono rimproveri, musi lunghi, capricci.

Un no è un no. E’ un gioco che si deve condividere al 100% altrimenti si, in questo caso, distruggerebbe il vostro rapporto.

Teasing. L’arte di far sciogliere un qualsiasi maschio

Teasing. L’arte di far sciogliere un qualsiasi maschio

Basta aprire un sito di cam, fare una ricerca su internet o semplicemente sfogliare un paio di social più liberi e noterete come ci sia una sfilza di cosce aperte, culi allargati e bocche spalancate in cui, direi a piacere, ci si infila un pò quello che si vuole.

Una cosa è diventata rara, sia nelle donne social che in quelle che si incontrano tutti i giorni e cioè la capacità di ammaliare e di farti squagliare con dei gesti che non siano il classico scimmiottamento del “mignottauro” dei filmetti zozzi anni 80.

Eppure c’è chi ancora resiste, ci sa fare, e fa dal fascino la sua arma di distruzione di massa

Guardate e ascoltate anche questo video che parla di “PROVOCAZIONE”

Gli affamati e i degustatori

Se già sei arrivato a questo punto della lettura abbiamo scremato il classico soggetto affamato e disperato che, a causa delle sue scarse doti e capacità, ha bisogno di mangiare qualsiasi cosa e necessità di un messaggio diretto ed esplicito.

Gente che se non c’è figa figa, culo culo, tette tette nei primi 4 secondi dopo un click, non è in grado di leggere o comprendere ^^ (sempre che riesca a comprendere a prescindere)

Amo spesso fare l’esempio dell’uomo affamato e povero (nello spirito in questo caso) che necessità della foto chiara ed esplicità di ciò che deve mangiare. Un piatto da mezzo kg di carbonara, una cofana di parmigiana, 2 tonnellate di amatriciana.

Poco gli importa se il piatto è di plastica, se le posate sono non propriamente pulite, se al posto dei tovaglioli c’è un rotolo di carta igienica. Ha fame e deve mangiare.

Le persone più raffinate, quelle che hanno la possibilità di scegliere (per le content creators, cercate di comprendere come mai spesso ad un numero elevato di follower non corrispondono guadagni adeguati) invece non cercano di sfamarsi, perchè possono mangiare quando e dove vogliono, ma sono alla ricerca di sensazioni e i piccoli dettagli che sappiano dare quel tocco di importanza e qualita. E queste cose fanno la totale differenza.

Ora non che i più raffinati non mangeranno mai anche un piattone di carbonara nella più trucida delle trattorie, ma non è sicuramente la loro prima scelta.

Il Teasing

E’ un termine inglese che può essere tradotto in italiano come “Provocare” e cioè la capacità, tipicamente femminile, di conquistare la sua preda senza bisogno di dover per forza mostrare in primo piano scollature o gestualità che siano così dirette da risultare poi estremamente volgari (per i palati più raffinati).

Quello sguardo, quel suo modo di toccarsi i capelli, quel sorriso e quella espressione buffa.

Ma anche il modo con cui si accavallano le gambe, si aggiustino le calze o le scarpe o si metta a posto il vestito.

Il sapersi muovere lentamente, facendo passare interminabili secondi nell’attesa che ci sia altro da bramare.

Un lento, ma continuo, mangiare con gli occhi una pietanza nascosta che ti fa inebriare solo guardando l’impiattamento e viaggiando di fantasia su ciò che possa prometterti, lasciarti intravedere o immagginare un sapore o un’emozione. Emozioni che una pizza oleosa al trancio non può darti per quanto poi, chi può affermare il contrario, non è che me la mangerei comunque.

Tutto lo spettacolo prima di arrivare al dunque…

Il teasing non è un qualcosa fine a se stesso che continua lungo una linea infinita verso il nulla. E’ una lentissima ma inerosabile progressione verso un premio finale, sempre che lo spettatore se lo meriti.

Una volta che l’uomo è cotto a puntino si può decidere se lasciarlo li a supplicare di avere di più o semplicemente accontendandolo, proseguendo verso un percorso che di nascosto ha ben poco per rimuovere il desiderio e trasformarlo in bramante passione.

Il teasing è quello strumento che pone una donna su di un piedistallo.

Tette, culo e figa ce l’hanno tutte e portarsi un uomo a letto non è mai una cosa particolarmente complicata.

La cosa difficile è renderlo succube della propria femminilità, annichilirlo nella sua bramosia e nell’essere, non solo sentirsi, veramente speciali.

Scrivete nei commenti cosa ne pensate e se anche voi amate degustare invece di consumare in un fast food.

Maschi contro Femmine. Come nella sessualità abbiano vinto loro.

Maschi contro Femmine. Come nella sessualità abbiano vinto loro.

A differenza di quasi tutte le società culturalmente più evolute e libere della nostra, in Italia la popolazione è ancora sotto il giogo di un’etica morale che nasconde sotto al tappetò una verità che tutti abbiamo sempre saputo, ma che ci viene difficile da accettare.

Per un uomo, quando si propone a una donna, anche se conosciuta su siti di incontri c’è sempre quell’approccio in cui cerca di fingersi interessato a poter diventare potenzialmente il suo compagno di vita.

Questo perchè fortemente crede che quasi tutte le donne vogliano cercare un compagno di vita o quantomeno debbano salvare le apparenze affinchè poi non si sentano sporche.

Per una donna, che può avere tranquillamente voglia di farsi una bella scopata senza impegno, rimane il problema che se diventasse esplicita verrebbe poi giudicata male e trattata peggio.

Per cui, gioco forza, si troverà costretta a giocare la parte dell’ingenua che è cascata nel tranello del maschio di turno.

Questo modo di approcciarsi genera un continuum decisamente malato per cui non ci si può esprimere liberamente confessando quello che realmente si vorrebbe realizzare mettendo entrambi in una posizione del “non posso fare tutto altrimenti poi sembrerebbe brutto”.

Al caro maschietto che sta annuendo leggendo questo articolo diamo però le principali colpe sulle cause che portano le donne ad essere decisamente più chiuse e poco propense a manifestare i loro desideri e le loro voglie.

Siamo veramente convinti che non vi imbarazzereste se una donna vi dicesse che non gli interessa nulla di voi, quali studi abbiate fatto, se giocate a paddle o quanto siate bravi sul lavoro?

Ma che vuole solo capire se siete capaci di durare piu’ di 2 minuti, hai una buona igiene intima e che sai scopare come lei desidera e non come hai visto fare in un film porno?

Vi posso garantire che ne ho visti tanti (quasi la totalità) di uomini che, privati del loro ruolo di corteggiatori, a richiesta esplicita di un rapporto sessuale, si imbarazzano, si spengono, si pongono 2000 domande e si sentono giudicati.

Quando la donna prende l’iniziativa, il 75% degli uomini si trova a disagio

Eh si, perchè una donna che si rivela per quello che vuole, vi mette nella condizione mentale di considerare che probabilmente è una cosa che ha già fatto tante volte.

E questo vi mette psicologicamente in condizione di sentirvi giudicati e valutati da una che di sesso se ne intende probabilmente più di voi.

La sessualità libera nei club

Un esempio di come funzionino le cose in un posto libero, ce lo da sicuramente l’ambiente di un club per scambisti.

In un club le persone che entrano vogliono una cosa e una sola e cioè realizzare una situazione in cui il sesso la faccia da padrone.

Ci si avvicina, si parla, ma in ogni momento è chiaro da entrambe le parti che non si stanno nascondendo le intenzioni o davvero alla lei della situazione possa interessare davvero quanto si possa essere bravi a cucinare la carbonara.

C’è solo una valutazione da parte della coppia se il singolo sia una persona tranquilla e con la testa che funzioni.

Se è una coppia, e piacete alla lei, probabilmente mentre starete parlando vedrete un segno di assenso tra i due che è l’indicazione al poter iniziare ad alzare il livello di contatto fisico per poi giocare.

Nei club esistono segnali inequivocabili in cui si invita il singolo a giocare senza perdersi in troppe chiacchiere

Non sono coppie che vanno li perchè lui non funziona o perchè lei ha una malattia e le prude di continuo.

E’ semplicemente perchè fare sesso, spesso, rende vivi, realizzati e felici.

Fateci caso come chiunque critichi poi la libertà sessuale è sempre qualcuno che avrà fatto sesso (e probabilmente a pagamento) una volta negli ultimi 5 anni e cerca di sfogare la propria frustazione sulla felicità degli altri.

Quando qualcuno vi parlerà della liberta sessuale come “male” della società moderna, guardatelo bene e chiedetevi quando è stata l’ultima volta che possa aver avuto un sesso soddisfacente.

Questa libertà di esprimersi dovrebbe prendere maggiormente piede a iniziare dalla capacità del sesso maschile dallo svincolarsi dallo strereotipio della donna che o è madre e dedita ai doveri domestici, oppure è una troia, un qualcosa da utilizzare e poi disprezzare.

Sappiate comprendere che è bello anche essere una scelta senza avere alcun valore umano per una persona.

E’ bello fare sesso anche se quella donna nemmeno si ricorda come vi chiamate.

Fare sesso senza amore o senza essersi conosciuti bene, non rende voi persone peggiori, come non la rende nessuna donna che decida di vivere il sesso liberamente.

Cuckold Play. L’abbandono nelle mani dei bull

Cuckold Play. L’abbandono nelle mani dei bull

Uno dei giochi più intriganti e desiderati dai mariti Cuckold è l’abbandono della propria moglie nelle mani di perfetti sconosciuti che faranno con lei qualsiasi cosa.

Ogni loro desiderio, perversione, voglia, verrà esaudita dalla sua lei che si lascerà trasportare senza mai opporti al volere altrui.

Ecco il racconto di un episodio raccontato da un bull che ha partecipato

Se non hai idea di cosa sia un cuckold (ce ne sono di diversi tipi) ti consigliamo la lettura del seguente articolo:

(Articolo) Le diverse tipologia di Cuckold

ATTENZIONE

Non è un racconto di fantasia, ma è comunque un’esperienza di una singola persona che ci spiega l’andamento di un gioco concordato con una coppia già molto affiatata e predisposta a vivere senza problemi determinate situazioni.

Le foto presenti nell’articolo sono prese da internet come forma di abbellimento dell’articolo ed esplicative della situazione.

Consigliamo vivamente a chi voglia realizzare questa fantasia di avere l’assoluto e totale consenso da parte della partner e, in caso di non presenza di lui durante il gioco, di avere una persona di massima fiducia che sappia leggere le situazioni e intervenire qualora si crei disagio da parte di lei.

IL GIOCO

Io ho già avuto diverse esperienze con coppie e in particolare sono sempre stato apprezzato da quelle in cui lui è un Cuck (cornuto).

Sono giovane, ben dotato e conosco bene le regole del gioco.

In particolare con una coppia abbiamo legato bene. Lui veramente un gran cornuto che, dopo le prime volte in cui gli piaceva assistere alle scene in cui mi scopavo la moglie, ha iniziato a non voler vedere più, magari solo ascoltare le sue urla di piacere mentre era nell’altra stanza, farsi raccontare da lei cosa io le avessi fatto.

Un giorno parlando con lui sul quando vedersi per un nuovo appuntamento, mi confidò che gli sarebbe piaciuto vedere la moglie coinvolta in un orgia e se potessi magari organizzare la cosa.

Via via che ne parlavamo, più era chiaro che cercasse qualcosa di estremo di realizzare. Decidemmo quindi di dirle che sarebbe stata a mia disposizione e che me l’avrebbe dovuta portare a casa mia.

Ad attenderla eravamo io e altri due amici.

Dopo un inziale imbarazzo si è lasciata completamente andare senza nessuna inibizione.

Con il marito parlammo il giorno dopo e mi disse che lei si era molto divertita e le sarebbe piaciuto rifarlo, ma era evidente che lui volesse ulteriormente alzare l’asticella.

Decidemmo quindi di organizzarci per tempo per trovare una 20ina di uomini, senza distinguere molto tra i giovani ben dotati e quelli un pò più avanti con l’età ma veramente maiali e depravati.

Lui dirà alla moglie soltanto che mi verrà affidata perchè voglio vedere quanto sia veramente troia, senza dirle assolutamente niente altro.

Il giorno stabilito la porta nel primo pomeriggio in macchina in un piccolo casolare fuori città che era di proprietà di uno dei partecipanti senza mai rispondere alle sue domande su dove la stesse portando. Doveva solo sapere che io l’avrei presa in custodia.

Le dissi soltanto che in qualsiasi momento mi avrebbe dovuto dire “vento” se volesse interrompere il gioco.

Arrivati all’appuntamento le sono andata in contro, ho salutato il marito, l’ho spogliata lasciandola solo in lingerie con il reggiseno abbassato sotto al seno e le ho legato i polsi dietro la schiena.

Non ha detto una sola parola, sapeva di essere mia e che avrebbe fatto qualsiasi cosa io volessi.

L’ho portata nel vigneto e legata a un alberello dove le ho scopato la bocca fino a venire.

A quel punto le ho detto che era solo l’inizio e l’ho bendata. Ho fatto un cenno al gruppo di amici che fino a quel momento si erano nascosti per non farsi vedere e piano piano si sono avvicinati iniziandola a scopare sul posto per un’oretta.

Siamo quindi rientrati nel casale e davanti al camino l’abbiamo fatta sedere per terra, ancora sporca di sperma e terra, al centro della stanza.

Dopo averla fatta riposare un pò, come mi ero già preparato, iniziammo a tirarla a noi, uno alla volta. Chi glielo strofinava di nuovo in viso, chi gli metteva con forza una mano in mezzo alle gambe, chi le chiedeva di nuovo di prenderglielo in bocca.

Questa volta ho iniziato a farci sesso io chiamando il cambio con gli altri fino a quando l’ho sentita totalmente abbandonata e ho chiesto a tutti di non porsi piu’ limiti e scoparla anche tutti insieme.

Mentre assistevo alla scena ho chiamato il marito e gli ho chiesto di venire a riprendersela che tra poco avremmo finito.

Stanca, stravolta, grondante di sperma da ogni dove, le chiedo solo un “tutto ok?”. Lei annuisce. La sollevo, raccolgo i suoi vestiti e l’accompagno fuori facendola entrare ancora tutta sporca nell’auto del marito.

Se le è piaciuto? Mi ha richiamato lui dopo 3 giorni dicendo che lei voleva rifarlo, ma con un pò meno persone.

Perchè molti ClubPrivè (Swingers) stanno chiudendo?

Perchè molti ClubPrivè (Swingers) stanno chiudendo?

Alla fine degli anni 90 e all’inizio del nuovo millennio i Club Privè hanno avuto un vero boom quando gli italiani sembravano finalmente aver scoperto che, anche in un paese culturalmente retrogrado come il nostro, si potesse essere sessualmente felici e liberi.

Se i primi club erano il punto di ritrovo preferito di persone abbienti e di buona cultura, con il tempo la platea si è enormemente allargata a chiunque sentisse la voglia di trasgredire e vivere nuove emozioni, indipendentemente dal proprio ceto sociale e con l’inizio degli anni 2000 la proposta commerciale si è notevolente differenziata.

Un pò perchè, essendosi espansa la platea di pubblico, iniziavano ad esserci necessità diverse (un locale solo per coppie non può andare bene a una coppia cuck ad esempio), ma anche perchè sono scesi in campo imprenditori attirati solo dal profitto, con poca o nessuna conoscenza di questo mondo, rendendoli semplicemente dei luoghi dove si fa sesso senza che ci fosse più quello spirito aggregante dell’epoca d’oro.

Gli scambisti, quelli veri, si sono sempre riconosciuti come coppie con una marcia in più, capaci di vivere la loro sessualità in una forma libera e gratificante, confrontandosi con ambienti e persone che conoscano bene le regole del gioco.

Ma la qualità dei singoli… quelli che ci sappiano fare.. ha iniziato a scendere. Sempre più persone che confondono un locale per scambisti con un bordello hanno iniziato ad invadere le scene.

La Pandemia e la crisi del mercato

Il LockDown ha fatto male a tutti i settori, ma quello dei club è stato sicuramente il più devastato e che ha subito i maggiori danni economici.

Con un bar, un ristorante, un negozio si ha sempre avuto la certezza che, con i dovuti accorgimenti, si sarebbe potuto riaprire e che le persone comunque fuori casa per mangiare, fare acquisti, prendersi un apertivo, sarebbero tornate.

E infatti queste attività sono state fatte riaprire piano piano…

In un luogo dove la distanza non è contemplata, il terrore del contagio, ha di fatto reso impossibile aprire per praticamente due anni e anche dopo l’apertura, il flusso di persone che si recavano in un club è calato di quasi 3/4.

Gli affitti si pagano, la struttura va manutenuta, nessun aiuto statale in quanto quando si parla di sesso, si fa sempre finta che questi posti non esistano.

Alla riapertura moltissimi di questi club hanno cercato immediatamente di monetizzare senza pianificare un piano di rilancio della struttura o del marchio e questo è stato per loro devastante.

Poichè il guadagno si fa sui titoli di ingresso per singoli, i locali hanno iniziato ad invitare e ospitare coppie pagate e singole (in alcuni casi è eccessivo chiamarle prostitute, ma in molti casi non sarebbe sbagliato) contrattualizzate come addette alla sala.

In un primo momento questa scelta ha portato sicuramente a un maggiore afflusso di cassa, ma quando i singoli (che sono maschi e in quanto tali sono meno predisposti a stare con le stesse persone e negli stessi luoghi) iniziano a migrare altrove, si trovano in una situazione in cui le coppie oramai non vanno più (con coppie e singole pagate che facilitano il lavoro ai singoli, si toglie loro un territorio di caccia), il locale si svuota e diventa complicatissimo se non impossibile rilanciare il locale.

In tutto questo ci aggiungiamo anche che i manager dei club ancora non comprendono appieno che il mercato è cambiato e che il passaparola non funziona più.

Rilanciare un Club prima che sia troppo tardi

Siti web fatiscenti, con poche informazioni e non adatti ai dispositivi mobili, poca presenza sui social o ci si limita soltanto a pubblicare una locandina come se fosse arrivato in città il circo come negli anni 80.

Noi stessi abbiamo messo a disposizione per tutti i club servizi a prezzi vantaggiosissimi e funzioni gratuite, come la pubblicazione del locale su mappa e la gestione degli eventi, ma notiamo che solo pochi (e sono quelli che funzionano) si prendono il giusto tempo per farsi notare e programmare la loro crescita su internet.

Per lanciare un club bisogna capire in che settore dello scambismo orientarsi (i gusti sono diversi) e lavorare proponendosi come prodotto e non solo come un luogo dove recarsi.

Per farsi notare su internet non basta aprire un sito web. Ci vuole una pianificazione di almeno 6 mesi perchè bisogna (a meno che non si paghino cifre importanti se non importantissime a google) far crescere la ricerca delle proprie pagine e termini chiave.

I vostri clienti sono cambiati e rispetto a 10 anni fa tutte le loro informazioni le prendono da internet. Un luogo dove le cose si fanno velocemente e dove l’aspettativa deve sempre corrispondere all’offerta.

Cosa fare per tenere vivo e visibile il vostro Club

La prima cosa da non dire è un “Ma io non ho tempo per i social e per internet”. Se ne siete veramente convinti che non serva, rassegnatevi a fare la stessa fine dei dinosauri.

Potete assumere un webmaster, qualcuno che si occupi della vostra presenza su internet, potete farlo voi, ma DOVETE farlo.

  • Cambiate l’approccio da Club a Prodotto. Siete un qualcosa per cui le persone vanno invogliate a comprare
  • Curate il sito web e in particolare l’home page. La prima impressione è quella più importante. Un sito web non professionale = Locale non professionale
  • Non organizzate solo eventi per persone che già conoscono l’ambiente. Ci sono molte coppie che aspettano la serata giusta per provare timidamente a fare questo primo passo
  • Aumentate la presenza sui Social (evitate quelli come Facebook. Età media 60 anni, in astinenza sessuale dal giorno del matrimonio e che non sono disposti a pagare l’ingresso).
  • Utilizzate siti specializzati come il nostro per essere in elenco dei club e di pubblicare gli eventi
  • Siate sempre cortesi nelle risposte anche con chi, capita fin troppo frequentemente, sta solo facendo perdere tempo
  • Fidelizzate i vostri clienti in modo che tornino. Normalmente si chiama post-vendita, qui si parla di mantenere un contatto e convincerli a tornare a trovarvi

Bisogna solo organizzarsi e capire che se il mondo è cambiato non è necessariamente in peggio. Vanno solo colte le nuove opportunità.

Non esitate a contattarci per consigli, suggerimenti o se volete pubblicare il vostro club con noi.

Tutto quello che avresti voluto sapere sul … Masochismo (bdsM)

Tutto quello che avresti voluto sapere sul … Masochismo (bdsM)

Il Masochismo è la 4 lettera di BDSM e rappresenta il livello più alto nel ruolo di Slave. E’ un livello che , importante da tenerlo a mente, non è per tutti e richiede un’affinità mentale e una capacità di vivere sensazioni estremamente intense, con un grandissimo equilibrio.

In ambito BDSM viene definita così una persona (di qualunque genere) che, indipendentemente dall’essere sottomesso/a a qualcuno, prova piacere nel ricevere dolore in maniera consensuale da un’altra persona.

Questo è il quarto articolo sul BDSM. Se vuoi saperne di più:

“B” Bondage, leggi l’articolo al seguente LINK

“D” Dominazione, leggi l’articolo al seguente LINK

“S” Sadismo, leggi l’articolo al seguente LINK

La “M”, infatti, sta per masochismo, inteso come esperienze sensoriali all’interno di una situazione erotica: intensi stimoli provocati da sensazioni di dolore, apprezzati positivamente e viene interpretato da ciascuno nella chiave più adatta alla propria personalità e alle proprie caratteristiche.

Il piacere di colui che domina, consiste nel provocare e guidare le sensazioni vissute dal “sub” (sottomesso), assaporandone le reazioni e le sensazioni piacevoli, anche dolorose, vissute da quest’ultimo. Il piacere del sottomesso, infatti è quello di donarsi, di offrirsi senza difese al suo “dom” (dominatore), di recepire con attenzione ciò che accade e di comunicare ogni sensazione provata sul momento.

L’attenzione di ognuno è concentrata reciprocamente sulle sensazioni e sui vissuti dell’altro. Ed è proprio in questo fluire di emozioni e di esperienze sensoriali tra i partner che qualsiasi forma di “tortura” e di “umiliazione” diventa un viaggio appassionante nella sensualità

Nel ruolo di slave ci si abbandona mentalmente e fisicamente al chi svuole il ruolo di master.

Si percepisce un vuoto, scosso da sensazioni forti. Un senso di panico e disorientamento che è la chiave stessa del proprio godimento e che trasporta la propria libido a livelli che il normale sesso non sarebbe nemmeno capace di avvicinarsi.

E’ molto importante avere una Safe Word nel caso che si perda il controllo o l’equilibrio.

Un gemito, un no, un grido di dolore, nel BDSM non significano fermati, ma spesso assumono il significato opposto e cioè quello di continuare.

E’ per questo importantissimo avere concordato una parola che possa immediatamente porre termine al gioco.

Chi di voi ama il ruolo di slave masochista e racconta le sue esperienze, in particolare le sensazioni mentali che ha provato? Meglio di me, siete voi che potete dare più corpo a un concetto che molti non riusciranno mai a comprendere.

Il Lato Oscuro del Sesso è un sito nato nel 2012 riservato alle Coppie Scambiste, Esibizioniste, Cuckold e tutti coloro che conoscono le regole di questo fantastico mondo.

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