Mistress. La donna che domina il tuo piacere con la forza

Mistress. La donna che domina il tuo piacere con la forza

Sguardo deciso, imponente e fermo. Espressione da sergente di ferro, vestita in latex con tacchi paurosamente a spillo e frustino in mano sempre pronto a colpire alla prima esitazione della sua vittima.

No non stiamo parlando di un carcere punitivo in qualche sperduto paese del mondo, ma di una pratica che conta solo in Italia ben 3 Milioni di appasionati e assidui frequentatori di questa pratica.

Parliamo delle Mistress del Sesso

La mistress è una dominatrice in ambito erotico/sessuale e il suo ruolo è conseguente al significato del termine: essa è in posizione di superiorità, quindi di autorità, nei confronti dell’uomo o della donna (ma può trattarsi anche di più soggetti insieme) che le sono sottomessi, i quali vengono definiti “schiavi”.

Lo schiavo solitamente è un uomo che ama essere sottomesso e comandato da una donna che lo costringe all’umiliazione, a subire insulti e ad essere maltrattato. Molti di questi uomini spesso sono benestanti o persone con una posizione sociale molto alta, che nella loro vita sono circondati da Yes Man (persone che li assecondano di continuo) e donne che si prostrano ai loro piedi.

Proprio per questo motivo, forse, la ricerca di ribaltare il ruolo dell’adorato e idolatrato uomo in qualcosa di perversamente diverso, il desiderare una padrona che abusi di loro è un sogno non troppo nascosto.

Ciò non vuol dire che tutte le Mistress usano il loro potere allo stesso modo: esistono infatti metodi di dominazione più leggeri e più duri. Questo dipende in particolare dal tipo di relazione che si instaura fra Mistress e slave (schiavo): tale relazione può essere infatti occasionale oppure continuativa. Tra i metodi cosiddetti leggeri c’è quello di costringere lo schiavo a leccare i piedi della Mistress e quello di costringere lo schiavo a comportarsi come un animale o a simulare la funzione di un determinato oggetto (come un panchetto o un poggiapiedi), mentre tra i metodi duri possiamo inserire la tortura (come la frusta, il bastinado o altre) che la Mistress infligge al proprio schiavo.

Nell’ambito dei rapporti occasionali, riveste una certa diffusione e importanza il fenomeno delle Pro-Dom, ovvero di donne che esercitano professionalmente il ruolo di Mistress, percependo denaro come profitto della propria attività. Questa attività è configurabile come prostituzione.

Una mistress racconta il suo lavoro e il suo ruolo

«Il fetish e la dominazione sull’altro sesso sono per me una vera passione e un autentico stile di vita. Voglio dire che non recito un ruolo, semplicemente sono me stessa quando `catturo’ un possibile schiavo con uno sguardo, o con il modo di camminare e il portamento, persino con il semplice movimento delle mani. Adoro avere gli uomini ai miei piedi utilizzando le armi raffinate della seduzione femminile che – fin da piccola – ho sempre notato esercita un fascino irresistibile sui maschi. Per questo amo la lingerie di classe, il trucco curato e l’abbigliamento sexy, specie quello in pelle e latex, i tacchi a spillo, le calze di seta, i reggicalze, le unghie laccate, i guanti di raso. Tutti strumenti che utilizzo con sapienza per incatenare a me un aspirante slave, che, con l’esperienza accumulata, riesco ormai a riconoscere da una sola occhiata.

“La mistress è una dominatrice, una padrona, una domina. Colei che va a dominare le persone che gli si presentano. Possono essere definiti schiavi, ma definirli solo così sarebbe troppo basico. Ci sono schiavi, ci sono masochisti, ci sono feticisti”.

Molti uomini, anche di grande potere nella vita professionale, sentono il bisogno nel privato di invertire i ruoli e di abbandonarsi completamente al fascino e al dominio di una donna sexy e affascinante che li comanda a bacchetta, anche e soprattutto cerebralmente, il che – come dicevo sopra – è per me la forma più raffinata ed elegante di dominazione… Conosco schiavi che si accontentano di farmi la spesa, o che semplicemente mi accompagnano al ristorante senza chiedermi altro che permettere loro di servirmi nei miei desideri e di impartire loro ordini per soddisfare i miei capricci. Non la considero una perversione, ma un aspetto intrigante dell’erotismo che secondo me, quando non è ossessiva o estrema, rappresenta una sana forma di libertà di espressione che richiede grande intelligenza, complicità, apertura mentale e fiducia reciproca».

“Molti collegato il piede al feticismo, ma non è così. Il feticismo è l’adorazione del feticcio, ma non è così. C’è chi è feticista delle suole, delle scarpe sporche, degli stivali. Ci sono quelli che amano i piedi sporchi o gli stivali da equitazione. E poi ci sono quelli che adorano il trasporto mentale, l’umiliazione, essere trattati come delle vere merde, con le parole oltreché con gli atteggiamenti. Quelli li devi insultare dal primo momento in cui li vedi a quando se ne vanno. Poi c’è un’altra fascia, molto grande, che invece ama proprio le schifezze, cose molto estreme. In Italia ci sono pochi veri masochisti, tanti sono semplicemente schifosi. Amano pratiche legate al gabinetto, molti uomini adorano sostituirsi al gabinetto, elegantemente potremmo definirlo così. Poi ci sono gli amanti del calpestamento, quelli che vogliono farsi prendere a calci sui testicoli. Non so cosa scatti nella mente, dipende. A volte tutto arriva dal passato, magari hanno avuto dei traumi”.

“Molte persone amano i giochi di ruolo, devo fare la mamma cattiva, la segretaria che si ribella, la poliziotta. Molti uomini hanno una fantasia immensa. Ci sono persone che hanno l’indole da schiavo h 24, sempre. Altre invece cercano uno sfogo in un momento, in una situazione, ma non è una cosa continuativa. Le regole però sono sempre le stesse: nessuno può permettersi di toccarmi, le uniche cose che può ricevere da me sono le botte, gli sputi, i calci, gli insulti o le frustate. Nessuno può venire da me e trovare una amica o una escort. Su questo in Italia c’è molta confusione”.

“Come c’è lo schiavo che lecca delle suole sporche, c’è quello che si mette a disposizione con la bocca aperta per essere utile, diventa un posacenere umano. Il dolore? Dipende dalla competenza della mistress. Se ti metti nelle mani di una persona che non è competente, rischi. Conosco persone che sono tornate da me con costole rotte o bruciature. Se io ti spengo la sigaretta sulla lingua, prima ci sputo, così la sigaretta si spegne con la saliva. Se io ti salgo con i tacchi sul corpo ma non so come fare, rischio di farti del male, di romperti una costola. Bisogna stare attenti, non ci si improvvisa”.

Scopre che la prostituta è un trans e chiama il 113 per riavere i soldi indietro

Scopre che la prostituta è un trans e chiama il 113 per riavere i soldi indietro

Capita….

Capita che a volte si abbia voglia di fare sesso, senza complicazioni, senza passare interminabili ore su qualche sito o andando per locali alla ricerca di quella scintilla che possa portare a fare qualcosa di divertente.

Capita che alla fine, spesso, la soluzione migliore è quella di rivolgersi a una professionista del mestiere e con qualche euro, arrivare subito al punto per quei 10 minuti di felicità senza complicazioni e troppi fronzoli.

Capita però che un uomo di Firenze abbia cercato su di un sito proprio un’avvenente prostituta  di origine Afro, per farla venire a casa sua pagandole in anticipo i 40 Euro pattuiti, ma che quando è entrata a casa qualcosa non gli sconfifferava tanto.

Alta, atletica, viso un pò spigolso, truccata pesante, ma era il tono della voce che non sembrava proprio quella della classica vamp.

Ma ecco che quando iniziano a spogliarsi scopre che in realtà la donna che aveva pagato per fare sesso altro non era che un Trans, genere che lui invece non sembra apprezzasse troppo.

Fatta questa scoperta ha iniziato a protestare chiedendo indietro i soldi. All’ennesimo diniego ha chiamato i Carabinieri dicendo di essere stato truffato i quali, giunti sul posto, non possono che aver trattenuto qualche risatina, cercando di far capire al cliente che non potevano farci molto.

Il problema è che oltre al danno c’è stata la beffa. Tanto è stato il baccano, in una zona centrale di Firenze, che la cosa non è rimasta una faccenda troppo privata.

Se proprio dovete cercare una prostituta online, esattamente come dovreste fare con ogni acquisto, se non ci sono tutte le informazioni o avete dei dubbi, meglio chiedere maggiori ragguagli.

La classifica dei sogni erotici (per Donne e Uomini)

La classifica dei sogni erotici (per Donne e Uomini)

I sogni erotici di uomini e donne sono almeno in parte differenti. E ciò dipende dal modo di amare, diverso e complementare, di uomini e donne.

Il sogno erotico maschile? Diciamolo senza ritegno: avere una donna che gode già nel vederlo nudo. Il sogno erotico femminile? Possedere così tanto fascino da ottenere da lui il massimo della tenerezza, della passione e della devozione.

Chi lo dice? Ovviamente lo dicono uomini e donne, opportunamente intervistati in tal senso dagli esperti psicologi della Wisconsin University che hanno realizzato un vero e proprio censimento sui sogni erotici e i desideri legati al sesso di uomini e donne. Il primo sogno erotico, ricorrente, è quello di avere un rapporto con il proprio partner attuale (se ancora affiatati).

Questo primato è in cima alla lista sia di uomini che di donne. Ma le differenze arrivano dal secondo posto in poi: per l’uomo c’è il fare sesso con più donne, mentre per la donna è il ricevere sesso orale. Al terzo posto maschile troviamo il sesso orale, mentre per le donne il terzo gradino del podio è occupato dal desiderio di fare l’amore con un altro partner. Poi, a scendere, per gli uomini abbiamo la prova di nuove posizioni sessuali, mentre per le donne c’è il sentirsi irresistibili. Il quadro che emerge da questo studio intervista descrive chiaramente per l’uomo l’immaginario sessuale sia dominato dall’idea del pene, dell’uso del pene e dal desiderio che il pene stesso venga considerato un oggetto di per sé capace di provocare eccitazione e magari anche l’orgasmo alla sola vista. Per la donna è diverso.

Le donne riescono ad esprimere al meglio la propria sessualità quando si sentono in condizione di esprimere in maniera compiuta il proprio potere magnetico sul maschio che hanno scelto. Non è quindi casuale, da questo punto di vista, che gli uomini prediligano la pornografia al racconto erotico, più marcatamente femminile. La pornografia, e il primato del visivo, spesso racconta scene (magari improbabili ma non per questo non desiderate) di donne che alla sola vista del pene finiscono con l’eccitarsi, mentre nella realtà è più difficile trovare una partner così disponibile.

Per le donne il racconto erotico è invece un’esperienza più coinvolgente, perché narra un percorso corporeo fatto di coinvolgimento sempre crescente e in cui l’atto sessuale in sé non è nemmeno la cosa più importante (Vedi il motivo del successo di 50 sfumature di grigio), proprio perché è più importante, per una donna, arrivare al punto in cui ci si sta per concedere e non al momento in cui ciò avviene. Almeno a sentire le donne intervistate…

Eccovi qui un po’ di classifiche e devo ammettere che se in alcuni punti io ho le mie preferenze che sono diverse da quelle presentate in alcuni punti mi sono trovata assolutamente sorpresa.

Classifica Fantasie erotiche per Lui:

  1. Farlo con due donne
  2. Farlo con una Ex o collega
  3. Ricevere appassionato sesso Orale
  4. Provare situazioni acrobatiche
  5. Guardare la propria Lei con un’altra donna
  6. Essere comandato
  7. Filmare il proprio rapporto
  8. Scambio di Coppia
  9. Bondage
  10. Gang Bang (Sesso di Gruppo)

Da segnalare il 12′esimo posto … Lei con uno strap on (Dòmina)

Classifica Fantasie erotiche per Lei:

  1.  Farlo con uno sconosciuto
  2.  In gruppo
  3.  Essere dominatrice
  4.  In pubblico
  5.  A comando
  6.  Con un’altra donna
  7.  A pagamento
  8.  Scambio di Coppia
  9.  Fare l’uomo
  10.  Da vergine, presa con forza da uno sconosciuto

Poi abbiamo la classifica sulla tipologia di uomini preferiti dalle donne esclusivamente per un’avventura.

  1. uomo di potere (33 per cento)
  2. imprenditore (26 per cento)
  3. personal trainer (21 per cento)
  4. libero professionista (17 per cento)
  5. artista (13 per cento)
  6. medico (10 per cento)
  7. macellaio (7 per cento)
  8. idraulico (5 per cento)
  9. bagnino (4 per cento)
  10. politico (2 per cento)

Insomma cari maschietti.. non fate battute su idraulici e bagnini che non è quello il vero pericolo.

Ed oltre alla sorpresa ed alla riqualificazione dei macellai, da quello che ho capito devo correre a comprarmi uno Strap-On non si sa mai ^^

“Aiuto Polizia! Mia moglie è scappata e vuole suicidarsi”. Trovata in macchina con l’amante

“Aiuto Polizia! Mia moglie è scappata e vuole suicidarsi”. Trovata in macchina con l’amante

Chiunque abbia tradito almeno una volta nella vita, sa che la chiave di tutto è spesso una buona bugia. Una balla, un trucco, per poter stare tranquilli senza destare sospetto e poter vivere in tranquillità quei “momenti” intimi.

Succede però che una Donna di Roma, sposata con un uomo che probabilmente non ama più, stesse per uscire dicendo di voler andare a fare una passeggiata per negozi e che si sarebbe assentata per un paio di ore.

Il Marito, in vena di litigi non voleva farla uscire e lei urlando con il proprio uomo se ne esce di casa sbattendo la porta e dicendo di non voler tornare più e che si sarebbe suicidata.

L’uomo, probabilmente conscio di aver ultimamente stressato troppo la donna, vedendola distratta e assente ha iniziato a pensare che fosse seria e non riuscendo a fermarla chiama immediatamente la polizia.

Gli agenti hanno iniziato a setacciare la zona e hanno trovato la vettura della donna parcheggiata presso il cimitero del Verano, ma con la donna a dir poco in perfetta salute tranquillamente in macchina.

Cosi’ paciosa e tranquilla che quando gli agenti si sono avvicinati alla vettura hanno scopero che oltre a non essere troppo vestita non era da sola. Insomma in poche parole si stava dando parecchio da fare con il suo amante.

Davanti agli agenti la donna ha candidamente confessato che avendo fissato l’appuntamento con il suo nuovo “ometto” e non riuscendo ad uscire di casa per via delle intemperanze del marito, non ha trovato una scusa migliore di quella del suicidio e la fuga di casa, scusa troppo eccessiva che ha scatenato la ricerca da parte delle forze dell’ordine per ritrovarla.

Insomma, la morale è che se dovete inventarvi una scusa, non esagerate….. 😉

Belle, benestanti, sole… Una Escort….

Belle, benestanti, sole… Una Escort….

Disprezzate, odiate, evitate da ogni cultura e società “civile” e “religiosa” dalla notte dei tempi, eppure sempre presenti sin dalla comparsa dei primi accampamenti primordiali.

Agli occhi del senso comune sono etichettate come un male. Persone senza cuore che sfruttano le debolezze umane o che sono costrette a prostituirsi perchè obbligate o, l’ancor piu’ ingiuriosa, “puttane” perchè prive di una qualsiasi voglia di lavorare per mantenersi scegliendo la via piu’ facile.

Non parliamo oggi di quelle donne che vengono prese dai paesi poveri con l’inganno di una vita migliore e poi brutalizzate per prostituirsi per strada. Quello per cui vi hanno raccontato essere la totalità dei casi riguarda si e no 1/4 del totale. Il restante a prostituirsi ci va con cognizione di causa convinta dalla necessità di una situazione familiare/economica non facile.

Come si puo’ disprezzare cio’ che in ogni civiltà ha rappresentato da sempre un pilastro della società stessa? Già gli antichi romani nelle fila dei loro eserciti portavano delle prostitute. E vi siete mai chiesti come facesse una guarnigione romana a fondare una città ? tutti uomini? Le prostitute sono da sempre state la primaria fonte di scambio. Puttane, cortigiane, damigelle, accompagnatrici, segretarie speciali o… escort… è sempre , da sempre, stata la stessa cosa.

Ed ancora.. perchè disprezzare chi vende il suo corpo per necessità ed invece limitarsi a sorridere quando si parla di una Elisabetta Gregoraci che ha avuto piu’ partner di una prostituta professionale solo per arrivare al riccone di turno e poi parlare in pubblico di amore?

E’ l’ipocrisia il male piu’ grande del mondo. Quello che non considera che le donne, già segregate di suo in una società maschilista, spesso non hanno altre scelte. Perchè hai scelto di prostiturti? non potevi trovare un lavoro? Ecco un’estratto di un’invervista di chi ha avuto il coraggio di dire in pubblico quello che il pubblico non vuole e non vorrà sentirsi dire.

“Innanzitutto, specifico che non ho rilasciato l’intervista per vanità  o per pubblicità (altrimenti avrei dichiarato il mio nome da escort per  consentire agli interessati di trovarmi), ma perché ci tenevo a  raccontare il mio personale punto di vista sul mondo delle  “accompagnatrici”. A mio giudizio, è un universo fatto di poche (finte)  luci e molte (vere) ombre, di tante lacrime amare ben nascoste sotto la  maschera dei sorrisi che sfoderiamo e degli abiti sexy che indossiamo.  Di sicuro, esistono signore e signorine che sono ben felici di svolgere  questa professione. Buon per loro, ma io sono diversa! L’etichetta di  “principessa sul pisello” senza sale in zucca e zero voglia di lavorare  non mi appartiene, per questo rimango ferita da chi spara sentenze dopo  il superficiale ascolto di 6 minuti d’intervista, da cui è impossibile  capire gli avvenimenti sfortunati che mi hanno costretta al mio attuale  percorso.Non oso paragonarmi alle povere donne vittime di tratta (ci mancherebbe altro!), ma nel mio piccolo anche io sono una vittima. Figlia di un paese il cui governo anziché emanare leggi per sviluppare l’occupazione, mortifica l’intelligenza di tanti giovani (e non solo), ostacolandoli nell’espressione delle loro capacità, spesso a vantaggio dei “figli di”, relegando chi non ha “santi in paradiso” a lavoretti precari, con stipendi miseri!

Per 5 anni ho sperimentato sulla mia pelle tutto questo. 800 euro in nero per 10 ore in piedi dentro un negozio, senza condizionatore d’estate e senza riscaldamento d’inverno. Facile immaginare che dovendo pagare un affitto salatissimo per una camera, ben poco mi rimaneva in tasca. Ho addirittura sfiorato l’anoressia perché dopo la seconda settimana del mese, già non avevo più denaro per un pasto decente tutti i giorni e così, ad un certo punto, dopo due battaglie sindacali per ottenere qualche diritto, ho detto basta e mi sono incamminata su questo percorso per sole ragioni di lucro.

Non ho certo la presunzione di ritenermi l’unico essere umano in Terra ad aver subito ingiustizie, né scrivo mossa dalla ricerca di pietà. So bene che non tutte le donne, malgrado impieghi saltuari e mal retribuiti, arrivano a prostituirsi per incrementare i propri scarsi stipendi, ma è sempre perché hanno un’alternativa, un aiuto da parte di amici, di parenti. Io non avevo e non ho nulla oltre me stessa. Ciò nonostante, prima di maturare questa decisione estrema ho cercato per circa 3 mesi qualunque tipo di occupazione. Ho consegnato i miei curricula ovunque, anche “porta a porta”, ma ho ricevuto solo tanti “le faremo sapere”! Sono arrivata al punto che non potevo più aspettare, perché stavo per essere sfrattata. Quando non hai genitori alle spalle che possono sostenerti in difficoltà simili, cosa ti resta? Io provengo da una famiglia povera, che già a 16 anni ero io ad aiutare con qualche lavoretto. Quindi, la mia non è stata per nulla una “scelta” facile!

Ero stanca di avere fame, di non aver soldi nemmeno per curare una cistite e soprattutto, ero stanca delle avances del capo (schiavista) di turno. Ritengo molto “meglio” (di certo non bello, divertente o giusto) donarsi ad un uomo per denaro, che concedersi al boss per mantenere il posto di lavoro! Ci sono alcune donne che accettano tali compromessi solo perché così mantengono l’apparenza da “signora per bene”, la professionista da lodare e rispettare, ma lo schifo della sua “scelta” è identico allo schifo della mia “scelta”, con la differenza che da escort la mia umiliazione è molto ben pagata.

Quello che faccio però, non identifica quello che sono. I miei incontri (non tutti ma la maggior parte) sono “stupri” a cui il mio corpo acconsente, ma che il mio spirito subisce. Nessuno mi regala i soldi, li devo guadagnare interpretando i loro desideri che solo a volte corrispondono ai miei, ma non sono certo Julia Roberts in “Pretty Woman” e loro non sono Richard Gere! La mia vita non è un film romantico e quasi ogni uomo “mi ruba” qualcosa. Piccoli, grandi “tasselli” di me che forse non riuscirò mai più a ritrovare. E’ il rovescio della medaglia ! E’ il caro prezzo che pago per ottenere gli agognati soldi.

Resisto solo grazie all’amicizia con alcuni clienti (meritevoli di affetto molto più di tanti fidanzati del passato) e grazie alla consapevolezza che non sarò “una bambola in vendita” per il resto della vita! L’obiettivo è di guadagnare una cifra consistente non per vivere di rendita, ma per non essere costretta ad accettare di nuovo qualsiasi impiego perché ho bisogno di mangiare. La disperazione spinge ad accettare situazioni di sfruttamento inammessibili, a piegare la testa di fronte ad ingiustizie palesi. In futuro, voglio essere libera di scegliere un lavoro perché mi piace, non perché ho estrema necessità di guadagnare.

Purtroppo, la mia adorata Italia è una Nazione colma di ipocriti ed è “normale” che io venga attaccata per la mia “scelta” dagli stessi individui che poi telefonano per incontrarmi, dagli stessi personaggi che predicano la moralità, i valori, che frequentano la chiesa e poi, nel buio della mia camera, per 20 secondi di piacere, rinnegano tutto quello in cui affermano di credere alla luce del giorno! Questi “signori” che in televisione, sui quotidiani, via internet esortano al sacrificio, allo studio, all’impegno, sono gli stessi che creano quelle disgraziate condizioni che possono costringere una persona ad accettare di “sporcarsi” per sopravvivere.

Parafrasando la grande Anna Magnani in un noto film: “Sono stufa dell’onestà! Qua si sta morendo di onestà!”. Negli sguardi di alcun e nei commenti che ascolto o leggo in giro sui giornali e sul web, emerge un disprezzo spaventoso verso chi esercita il mestiere più antico del mondo. Come se dicessero: “Fai la prostituta. Che stima posso avere di te?”. La donna che sposa il ricco di turno per farsi mantenere a vita, quella invece come si chiama? Trionfo della falsità!

Io ho tantissimi difetti, ma non accetterei mai di sposare un uomo che non amo solo perché ricco. Il mio cuore non è in vendita. Questo, è uno dei miei valori assoluti! A quanti sostengono che una escort dovrebbe pagare le tasse, rispondo: dovrei versare parte dei miei soldi ad uno Stato che non riconosce la mia attuale professione? C’è un enorme buco legislativo in merito all’argomento. Lo Stato non ha alcun diritto di pretendere denaro da una prostituta, visto che non la considera una lavoratrice. Questa “caccia alle streghe” è insensata. L’evasione fiscale è quella di medici, professori, negozianti (lavoratori riconosciuti dalla legge italiana) che non emettono scontrini e fatture. Il prezzo del meretricio è un indennizzo per la “violenza” subita dal nostro corpo, dalla nostra mente e dalla nostra anima e gli indennizzi non sono tassabili!”

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