Il Porno di una volta. Le top 230 Attrici anni 70-80 (Parte V)

Il Porno di una volta. Le top 230 Attrici anni 70-80 (Parte V)

Eccoci al quinto appuntamento. In questo articolo vi presenteremo altre famosissime pornostar degli anni 70-80 proseguendo dalla posizione 121 alla 150 (sono molte più di 200.) Di seguito i link di tutti gli articoli correlati se non sei già partito dall’inizio

Attrici anni 70-80 da 1 a 30 (LINK)

Attrici anni 70-80 da 31 a 60 (LINK)

Attrici anni 70-80 da 61 a 90 (LINK)

Attrici anni 70-80 da 91 a 120 (LINK)

Attrici anni 70-80 da 121 a 150 (LINK)

Attrici anni 70-80 da 151 a 180 (LINK)

Attrici anni 70-80 da 181 a 210 (LINK)

Attrici anni 70-80 da 211 a 230 (LINK)

121) PORSCHE LYNN

Lavora principalmente in usa ma si concede alcune pause europee, partecipando a vari film al fianco di attori ed attrici locali; m.Jess,R.Malone,G.Pontello . Molto bella e ben fatta, ci attrae per il suo sguardo furbo e le sue straordinarie prestazioni.Si dice che il suo nome sia stato preso in onore della grande Ginger.

122) DIANE VERNON SURESNE

Tedesca, tettona, femmina giunonica si lega alla produzione della nota attrice Teresa Orlowski la VTO partecipando al suo fianco in svariati film, inoltre posa per i noti fotoromanzi Supersex interpretati da Pontello e tanti altri attori ed attrici francesi

123) MERLE MICHAELS

Biondina sempre presente nei primi storici film, lavora spesso al fianco di un giovanissimo Ron Jeremy .Professionista seria non disdegna nessun tipo di rapporto per lei tutto va bene, bravissima nelle scene lesbo . Abbandona le luci rosse per dedicarsi attivamente al giornalismo.Oggi vive felicemente nel Montana con un marito e quattro figli.

124) TRINITY LOREN

Tettona per eccellenza, conta molteplici estimatori grazie alla sua carrozzeria , ed alla sua innata bravura nelle arti amatorie; si concede ad ogni tipo di rapporto non disdegnando l’anal. Grossa professionista partecipa ad alcune pellicole in stato interessante.

125) KRISTA LANE

Attrice di talento con un corpo perfetto, non bellissima ma con due tette da sballo inizia la sua carriera quasi per gioco . Deve tutto alle sue intime amicizie con vari produttori cinematografici. attiva intorno agli anni ottanta si ritira definitivamente per dedicarsi al sociale.

126) BRIGITTE VERBECK

Francese, attiva fin dalle prime battute lavora al fianco della Lahaie partecipando attivamente in tutte le produzioni. Legata sentimentalmente ad un noto esponente della moda , oggi vive felicemente in una villa in Normandia dedicandosi attivamente al sociale.

127) MEGAN LEIGH

Bella , poco nota al grosso pubblico conosciuta solo da pochi appassionati , si distingue per le sue forme sinuose ed armoniose. Raramente interpreta ruoli principali .Americana concede poche interviste infatti sulla sua vita privata si sa poco e niente

128) SIBILLE RAUCH

Bellissima attrice, europea nella sua carriera cinematografica realizza diversi film in italia arrivano i migliori girati con le produzioni più in voga del tempo vedi Teresa Orlowski, Sarah Young . Della sua vita privata non si sa nulla in quanto molto riservata e tranquilla.

129) TAWNY PEARL

Giovane americana non bellissima ma intrigante purtroppo ha girato pochi film e mai da protagonista personalmente la trovo molto sensuale con quella sua aria da ragazza per bene.

130) SARA CARREA

Poco conosciuta dato l’esiguo numero di film da lei girati, esordisce negli anni novanta alzando un polverone attorno a due film “Sesso e cellulari e Dedicato a mio marito o sesso e cellulari 2” girati in una cittadina italiana .Ne gira un terzo a Roma. Nasce lo scandalo i due film vengono accusati di essere stati realizzati all’insaputa delle attrici, tutti corrono ad acquistare i video per riconoscere la ragazza della porta accanto e vederla in azione.
Ho ricevuto da un amica molto informata di nome( Anna: grazie Anna)notizie sullo scandalo in questione.

131) DANIELE DAVID

Bellezza tipicamente francese, più precisamente normanna i suoi caratteri somatici e le sue forme sinuose l’aiutano ad imporsi nella mente degli spettatori . Non scordiamo che l’attrice si cimenta con bellezze considerate mostri sacri tipo la Lahaie, la Gambier, la Jess. Partecipa intorno alla fine degli anni 70 a varie pellicole di enorme successo. Dove sia oggi è un mistero per tutti sicuramente si è ritirata.

132) PATRICIA VIOLET

Capelli a caschetto biondi, corpo esile, realizza un notevole numero di film sempre come comprimaria mai come protagonista, la possiamo considerare una caratterista. Approda al hard dopo varie esperienze , della sua vbita odierna non si sa nulla. Tra i vari nomi usati troviamo MarianneAubert e Silvia Esnaut.

133) MISS FRANCIA

Appare come una meteora, “CAROL TREDILLE questo pare sia il suo vero nome” verso la fine degli anni 80′ viene introdotta nell’ambiente dopo aver conquistato il titolo di miss Francia 1984, dalla sua amica Joy karins, che la presenta ai registi in voga in quegli anni.; non gira molti film ma i pochi che ha fatto ci bastano per apprezzare a pieno le sue innate capacità. Si ritira dalle scene verso la metà degli anni 90′. della sua vita privata non si sa nulla.

134) LUANA BORGIA

La sua carriera inizia con una brutta esperienza con un regista del cinema “normale”. Partecipa avari concorsi di bellezza , subito dopo inizia ad esibirsi in spettacoli erotici entra nell’hard nei primi anni 90′ girando diverse pellicole. Si ritira per dedicarsi allo spettacolo “normale. Una curiosità: il film da lei girato Il Sofà delle Porcone viene sequestrato su tutto il territori nazionale per problemi amministrativi

135) DEBORAH WELLS

Ungherese,inizia la sua carriera da indossatrice ed sordisce nell’hard con scene lesbo.Conosciuta anche con il nome Beata , si lega alla migliore produzione dei primi anni 90′ lavorando al fianco di Selen, Angelica Bella e tante altre star .

136) SUNNY MC KAY

Non appartiene alla vecchia guardia ciò nonostante merita un posto di rilievo nel panorama dell’hard anni 90′ . Purtroppo non interpreta molte pellicole e quindi non rimane impressa agli spettatori meno attenti.io in quanto spettatore attento l’ho notata subito per la sua sensualità.

137) KATHERINE RINGER

Francese si cimenta in pochi film dando il massimo di se, considerata non a torto una grossa porca dagli addetti ai lavori, i quali dichiarano di averla vista in alcune foto molto spinte.Gira pochissimi film, si dedica alla musica pop diventando una celebrità come membro del duo “Rita Mitsuoko”

138) RACHEL ASHLEY

Americanissima, morissima, ben carrozzata, gira diversi film raggiungendo ben presto la notorietà. Entra nel mondo delle luci rosse giovanissima grazie ad alcune sue amicizie intime molto influenti. Sul set viene apprezzata per la sua spontaneità e la sua innata capacità nelle arti amatorie.

139) KAREN SUMMERS

Minutina ma ben fatta, lavora fin dagli inizi al fianco delle migliori star. Appartenente al nucleo delle Summer infatti si dice che sia stata inserita nell’ambiente dalla sorella Hilary. Molto amioca di Shauna Grant gira al suo fianco diverse pellicole.

140) VAMPIRELLA

ILavora principalmente tra la fine degli 80’ed i primi anni 90′.Si distingue per la sua aggressività verso l’altro sesso. Considerata non a torto la classica morona tutto sesso.Gira qualche film per dileguarsi nel nulla.

141) SIMONA VALLI

Nasce a Budapest ed è la prima attrice ungherese ad affermarsi in italia. Non si rifiuta di fronte a nulla, pratica rapporti anali e di doppia penetrazione. Si ritira dalle scene per aprire un agenzia di aspiranti attrici.

142) MILLY D’ABBRACCIO

Nasce a d Avellino nel 1964 inizia la sua carriera artistica come cantante e ballerina approda all’hard nel 1992. Gira diversi film si da alla politica con il l partito dell’amore. Verso la metà degli anni 90′ si esibisce in vari locali italiani per adulti.

143) TIFFANY CLARK

Bella ed intrigante, sempre pronta per qualsiasi tipo di prestazione questa è Tiffany . Approccia al porno grazie ad una sua amica la quale la introduce alla grande nelle migliori produzioni statunitensi. Gira varie pellicole mandando in tilt gli spettatori. Ritiratasi poco dopo, si è completamente dedicata al sociale.

144) ROSSANA DOLL

Barese, ha frequentato la facoltà di veterinaria, inizia la sua carriera facendo una particina in così fan tutte di tinto Brass dopo poco passa all’hard realizzando film molto intriganti. Lavora fino alla fine degli anni 90′.

145) DRAGHIXA

Non fa parte della vecchia guardia , ma merita un posto di rilievo nel panorama hard della prima metà degli anni 90′ nasce in Montenegro ex jugosalvia, ma vive e lavora a Parigi. Approda all’hard dopo varie esperienze la sua stella si esaurisce nel 95 . Viene data per morta erroneamente, infatti oggi vive e lavora come DJ

146) JESSICA RIZZO

Emerge dalla mischia e dall’anonimato nei primi anni 90′ pare, si dice che lei ed il marito abbiano realizzato un filmino intimo ed al momento della visione privata, il cortometraggio sia andato via cavo a tutto il condominio, con immensa gioia dei vicini! Lavora spesso in coppia con il marito Marco Toto realizzando filmati amatoriali con sconosciuti.

147) BRITTANY MORGAN

Bellezza tipicamente americana praticamente la classica biondona formosa in voga in america partecipa attivamente al fenomeno delle luci rosse realizzando diverse pellicole interessanti.

148) BARBARELLA

Italiana di Torino inizia la sua carriera con il nome di Virna Anderson, girando film erotici. Dall’incontro con Schicchi inizia il suo esordio nell’hard, primo film in Usa dato la sua infatuazione per un attore statunitense. In italia oltre ai film fa degli spettacoli di spogliarello.

149) SHEENA HORNE

Inizia la sua carriera sul finire degli anni 80′ inserita nell’ambiente da Ona Zee sua intima amica. Professionalmente preparata si concede ad ogni tipo di rapporto.

150) PATTI PETITE

Poco conosciuta l’attrice esordisce intorno alla metà degli anni 80′ dopo un periodo di lavoro come modella le sue foto vengono pubblicate da riviste per adulti.Viene notata da alcuni registi a luci rosse ed inserita nel circuito hard dove realizza numerose pellicole pure lei quasi sempre come comprimaria

Pornografia. Quando sono le donne ad essere in regia.

Pornografia. Quando sono le donne ad essere in regia.

Il mondo della pornografia è mutato, non solo perché la tecnologia ha cambiato le regole del gioco, permettendo alla produzione amatoriale di assurgere al top delle categorie più cliccate sul web, ma anche perché sempre più spesso le donne si affacciano a questo mondo dall’altra parte della camera, ovvero come registe. Il mondo femminile non ignora più la pornografia e, seppure si dedichi ancora più alla letteratura erotica piuttosto che alla cinematografia, rappresenta una ampia fetta di mercato, oltre che un target ambito per i produttori del settore.

Si è sempre detto che i film porno sono rivolti a un pubblico maschile perché stimolato dal vedere consumarsi l’atto sessuale, ma si è mai chiesto alle donne se interessano e piacciono anche a loro? La pornografia, secondo Erika Lust, una delle più affermate registe porno, riguarda molto da vicino la sessualità e i reciproci ruoli che assumiamo, fino a determinare una sorta di vera e propria educazione sessuale, che ci piaccia o no. E come darle torto? Oggi accedere a contenuti pornografici è facile e discreto come non mai prima, e i siti porno registrano da sempre un afflusso di utenti che l’ipocrita e perbenista diniego che tutti noi esibiamo (Chi io? No, non li guardo quei filmini; dopo un po’ mi annoiano; non vado su quei siti perché ho paura dei virus; etc…) non dovrebbe valere il fiato speso.

Va da sé che a lasciare in mano ai soli uomini il timone della produzione pornografica si rischia di sfalsare il messaggio, di distorcere il discorso e di impedire l’approccio a una sessualità libera da certi stereotipi e cliché. Le figure femminili sono spesso sottomesse e obbedienti e non sempre rispecchiano le fantasie delle spettatrici; i primi piani sui genitali insistenti e ripetitivi possono spegnere il desiderio femminile, più attratto da ad altri dettagli, quali le mani, i gesti, le espressioni del viso, il torace dell’uomo.
Le donne dietro alla cinepresa, invece, rivendicano un nuovo modo di vedere la sessualità, che non vuole essere di stampo femminista, perché la pornografia riguarda tutte e tutti, bensì tende alla ricerca della naturalezza del rapporto, dando un senso alla componente erotica all’interno della storia, a partire dai protagonisti e dai canoni con cui vengono selezionati.

Quindi si tratta di film di donne per donne? Una sorta di genere soft, adatta ancora una volta a non turbare una più (ipocrita) sensibile morale? No, le donne si eccitano tanto quanto gli uomini nel vedere scene di sesso, a maggior ragione quando ritrovano nel video i loro desideri inespressi. I film in questione sono sì film erotici (perché curati in tutti i dettagli, non solo in quelli inerenti l’eros) ma con scene di sesso esplicite.

Si potrebbe quasi parlare di realismo sessuale più che di pornografia, perché questo termine risulta riduttivo per le registe salite in cattedra: i protagonisti si discostano dalla solita “barbie siliconata e dall’uomo rude e muscoloso” (come Erika Lust definisce i due prototipi dello mainstream porno), ma sono persone credibili, ragazze e ragazzi della porta accanto in cui è più facile impersonarsi e identificarsi. L’occhio della telecamera non scava solo fra le pieghe di carne nascoste e disvelate, ma cerca nel passato e nel futuro dei personaggi, connotandone emozioni, desideri e anche conflitti che si sfogano nell’atto sessuale.

Ma chi sono le principali protagoniste impegnate nel dare una svolta all’arte espressiva pornografica?
“Le ragazze del porno – My Sex” (Mara Chiaretti, Anna Negri, Regina Orioli, Titta Cosetta Raccagni, Lidia Ravviso, Slavina, Roberta Torre, Monica Stambrini, Emanuela Rossi) rappresentano un collettivo di registe italiane che si è cimentato nelle realizzazione di corti pornografici (dovendo sfruttare il crow funding quando invece in Svezia una serie di cortometraggi erotici, Dirty Diaries, è stato finanziato dallo stato), ma la scena italiana risente non poco di problemi relativi a censura, finanziamenti e distribuzione.

Erika Lust, con all’attivo diverse pellicole, è forse l’esponente più conosciuta e in vista, grazie alla casa di produzione LustCinema, in grado di coinvolgere l’utenza attraverso il progetto X-Confessions, una sorta di confessionale in cui rivelare i propri desiderata sessuali per vederli poi interpretati in corti d’autore.
Negli USA troviamo il porno post-modernista di Annie Sprinkle e poi Tasha Reign, ex attrice porno e modella di PlayBoy; in Francia Canal+ ha prodotto alcune antologie di corti erotici intitolati X-Femmes, in Danimarca esiste la casa di produzione Zentropa, fondata da Lars Von Trier, tra le prime nel produrre porno girati da donne per un pubblico femminile.

Insomma, anche se non ce ne siamo accorti, il porno femminile è già una realtà, ed è possibile godere di diversi titoli interessanti, giusto avessimo voglia di farci un’idea in merito, a partire da “Five hot stories for her” di Erika Lust (vincitore del premio come Miglior Film per Adulti all’Eroticline Award di Berlino), oppure le produzioni di Nina Harley (nina.com) o di Anna Span (annaspan-diary.com)

I gusti sono personali e non si discutono, ma qual è il vostro genere preferito di film porno? Oppure, volendo osare, quale vi piacerebbe avere girato o vorreste girare…?

Lo “Smart Bitching”. Il Tele Lavoro della prostituzione al tempo del Corona Virus

Lo “Smart Bitching”. Il Tele Lavoro della prostituzione al tempo del Corona Virus

Eticamente non si può dire, in particolare perchè siamo in un paese con profonde radici religiose, ma se una professione è molto diffusa è perchè ha molte richieste, e se ne abbiamo tante in Italia è perchè oramai è da considerarsi un lavoro sociamente utile, anche se mal visto da molte “mogli” che hanno paura scatenando, citando De Andrè, “L’ira funesta delle cagnette a cui aveva sottratto l’osso”

Non se ne parla molto in giro, eppure c’è una categoria di lavoratori e lavoratrici particolarmente colpiti dalla tempesta economica causata dalla pandemia Coronavirus. Sono gli e le escort italiane, che ricordiamoci non esistono solo di sesso femminile, hanno fatto richiesta del bonus di 600 euro all’Inps.

Come hanno potuto presentare la domanda se si tratta di una categoria professionale che non può versare contribuiti previdenziali? Raccogliendo alcune testimonianze, la prima evidenza è che spesso le escort hanno un doppio lavoro. Questo deriva quasi sempre da esigenze familiari: avendo dei figli a casa e dovendo consegnare, per esempio alle scuole, l’Isee, le accompagnatrici di professione si dedicano a lavori part-time per poter dimostrare di avere un reddito minimo. Quindi, avendo una partita Iva, hanno potuto fare richiesta dei 600 euro all’Inps.

Molte lavorano nella ristorazione o come commesse nei negozi, con i relativi stipendi minimi. Poi, però, si dedicano anche alla professione di escort: c’è chi lo fa per amore di questa professione e chi invece vuole dare migliori opportunità ai figli. Ma quello dell’escort è un lavoro a tutti gli effetti in Italia. Lo dicono i numeri, e lo dice anche il relativo codice Ateco, quello delle altre attività per i servizi alla persona nca 96.09.09.

«È un lavoro autonomo»

Allora bisogna chiedersi perché chi ha chiesto il bonus di 600 euro l’ha fatto attraverso una partita Iva relativa ad altre attività. In Italia esiste un vuoto legislativo sulla professione di escort. La prostituzione, in generale, è un’attività legale, ma non regolamentata. Da questa condizione risulta che le escort potrebbero, anzi dovrebbero versare l’Iva e l’Irpef. Una sentenza della sezione tributaria della Corte di Cassazione del 2016 ha chiarito che i proventi dell’attività di prostituzione non devono essere qualificati quali «redditi di impresa», ma come «redditi diversi derivanti dall’attività di lavoro autonomo non esercitata abitualmente o dalla assunzione di obblighi di fare».

Perché pagare l’Irpef senza avere diritto alla pensione?

Le escort, tuttavia, si chiedono che senso abbia pagare le tasse su quel tipo di lavoro se la professione resta senza tutele e se non è previsto un trattamento pensionistico. Tradotto? Stando alla sentenza sarebbero obbligate a pagare l’Inps attraverso l’Irpef, ma secondo la normativa attuale non percepiranno mai una pensione. Per questo l’impianto legislativo indurrebbe le escort a muoversi in situazioni di lavoro nero. Molte escort ricorrono ad altri metodi di gestione del risparmio per garantirsi una pensione.

Le videochat

Il Coronavirus ha assestato un duro colpo a un settore che si trova ad affrontare una crisi inedita: è un’attività che si basa sull’incontro e sul contatto fisico con altri soggetti, per questo è impossibile da praticare senza trasgredire ai Dpcm relativi all’emergenza sanitaria. «Le ricerche su Google relative al settore escort sono diminuite in media del -17% nell’ultima settimana di marzo», dicono da Escort Advisor. Alcune escort hanno riconvertito la propria attività, come succede per le industrie. Chi può lavora da casa con le videochat. Anche questa attività è legale, ma non regolamentata.

Cos’è e cosa non è legale

Anche perché, forse è giusto ribadirlo, in Italia la prostituzione è legale. Ovvero, è lecito lo scambio di servizi sessuali per denaro, mentre sono illegali le attività collaterali come il favoreggiamento, lo sfruttamento, l’organizzazione in luoghi chiusi, come i bordelli e il controllo della professione da parte di terzi. Insomma, le escort e le prostitute non possono essere dipendenti di nessuno e nessuno deve ricavare una sorta di profitto dalla loro attività. Per il resto, possono lavorare senza essere perseguite penalmente.

La nullità del contratto di prostituzione

Per quanto riguarda l’assenza di tutele dovute alla mancata regolamentazione della prostituzione, esiste anche un problema dal punto di vista civilistico. Il contratto tra chi si prostituisce e il cliente, sia esso scritto o verbale, è ritenuto nullo. Se il cliente non riceve la prestazione nei termini concordati non può rivalersi in alcun modo sull’escort. D’altro canto, se chi si prostituisce non riceve il pagamento concordato non può rivalersi e chiedere un decreto ingiuntivo al cliente.

Le 50 frasi peggiori per rimorchiare una ragazza

Le 50 frasi peggiori per rimorchiare una ragazza

I film, i romanzi e la televisione ci propinano spesso uomimi capaci con il loro fascino e romanticiscmo capaci di conquistare qualsiasi donna e in fondo ognuna di noi ha sempre sognato qualcuno capace di saperci prendere e capirci.

La realtà purtroppo è diversa e quasi sempre ci troviamo davanti all’imbecille di turno che per fare il simpatico se ne esce con una di queste frasi.

Le 50 frasi peggiori da dire a una ragazza per rimorchiare

Di seguito:

Le 50 frasi peggiori per rimorchiare una ragazza

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1. Il tuo vestito starebbe benissimo sul pavimento accanto al mio letto.
2. Forse non sono il più bell’uomo qua dentro, ma sono l’unico che ti sta parlando.
3. Perché non ti siedi qui sulle mie ginocchia e parliamo un pò del più e del meno?
4. Posso offrirti qualcosa da bere o vuoi direttamente i soldi?
5. Sono nuovo qui in città . Potresti indicarmi dove si trova casa tua?
7. Se ti dicessi che hai proprio un bel corpo tu lo terresti attaccato al mio?
8. (guardando l’etichetta del suo vestito) Volevo vedere se eri stata fatta in paradiso.
9. Se la tua gamba destra si chiamasse Pasqua e quella sinistra Natale, mi faresti passare un bel periodo tra le vacanze?
10. (una romantica) Tuo padre era per caso un ladro? Perché qualcuno ha rubato le stelle dal cielo e le ha messe nei tuoi occhi.
11. Ti ho già forse visto da qualche parte? Forse non ti riconosco perché hai i vestiti addosso.
12. Vuoi scoprire perchè i miei amici mi chiamano treppiede?
13. Mi piacciono le tue pesche, vorrei dare una scossa all’albero.
14. Credi nell’amore a prima vista o devo uscire e rientrare in questa stanza?
15. Sei proprio uguale alla mia ex fidanzata. Vuoi uscire con me questa sera?
16. Posso flirtare con te?
17. Amo ogni muscolo nel tuo corpo. Specialmente il mio.
18. Da te o da me?
19. Scusa, abbiamo per caso frequentato scuole diverse?
20. Oh! I vestiti che indossi starebbero magnificamente bene appallottolati in un mucchietto sul pavimento della mia camera da letto!

21. Che bel corpo! Sai cosa ti starebbe bene addosso? Me!
22. Sono veramente curioso di sapere come sei quando sono nudo.
23. (Chiamando la cameriera alzando la mano con l’indice puntato)”Visto? Sono riuscito a farti venire con un dito! Prova a pensare cosa riesco a fare con dieci.”
24. Questa sera c’è una festa dentro ai miei pantaloni.
25. Salve, sono iscritto all’AIDO. Ti interesserebbe un organo?
26. Lo sai, se fossi te, mi metterei con me.
27. Ti va una pizza e poi un po’ di intimità?
Nooooo!!!
Non ti piace la pizza?
28. Saltami addosso se sbaglio, ma il tuo nome non è Genoveffa?
29. Il mio nome è Franco. Ricordalo, lo urlerai più tardi…
30. Tu devi essere un interruttore della luce. Ti ho appena visto e mi hai acceso il pisello.
31. Assomigli alla mia ex-ragazza. E non ne ho mai avuta una!
32. Ehi, piccola, vogliamo riprodurci?
33. Di tutte le ragazze che ho incontrato tu sei una di esse.
34. Tu credi all’amore a prima vista o hai bisogno di qualche occhiata in piu’?
35. Non ti ho già rimorchiato una volta?
36. Stai mandando in tilt il mio pacemaker.
37. Conosco un modo fantastico per bruciare tutte le calorie del pasticcino che hai appena mangiato!
38. Ti dispiace se ti fisso insistentemente da vicino, invece che dall’altra parte della stanza?
39. (Soppesandosi il pacco) Uehilà! Fai parte del figame?
40. Sono un donatore di organi. Serve niente?
41. (sospirando e facendo l’occhio triste) Ereditare 2 milioni non significa poi un granchè quando si ha un cuore cosi’ debole…
42. Quanto vuoi?
43. Tu sei colei per la quale ho tenuto da parte il mio uccello.
44. Se non fossi cosi’ romantico ti salterei addosso subito
45. Dimmi tutto di te. Mi piace farmi vedere mentre converso con una sventola.
46. Ti si è mai seduto un S.Bernardo sulla faccia?
47. Hai gia’ un ragazzo? Bene, potra’ pagarci il conto.
48. Sembri una scema. Mi piaci.
49. Ciao, sono un fotografo di Famiglia Cristiana.
50. Sniff sniff. Stanno friggendo del pesce o sono i tuoi capelli?

Le ragazze del Sud sono le più disinvolte. (Ricerca Univ. Padova)

Le ragazze del Sud sono le più disinvolte. (Ricerca Univ. Padova)

Contrariamente a quello che normalmente si è creduto, laddove vige una repressione sessuale culturale maggiore, si tende a trasgredire e a spingersi oltre i confini del pudore.

Molte ragazze, spesso con un’amica, tendono ad iscriversi a social specifici per incontrare maschi “professionisti del sesso” o coppie con cui condividere esperienze

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Il disagio giovanile si concretizza con l’abuso di pornografia on line, con l’utilizzo di droghe, soprattutto marjiuana o con avventure sessuali non protette. Ma i trend sono diversi a seconda che si analizzi il Nord o il Sud Italia. È questo l’esito di una doppia ricerca effettuata dagli studiosi dell’Università di Padova, che prima hanno valutato i profili di 1.426 studenti veneti e poi quelli di 891 pugliesi nell’ambito del progetto di prevenzione andrologica DiGit-Pro promosso dalla Fondazione Foresta.

Le ragazze del SUD sono più disinvolte

Un ritratto in base al quale i ragazzi, e le ragazze, del Sud sono più ‘disinvolti’ di quelli del Nord. “Gli stili di vita sono per il sistema endocrino-riproduttivo dell’uomo fattori di rischio per l’infertilità e per il funzionamento endocrino del testicolo e per la sessualità”, spiega Carlo Foresta. Nel dettaglio, queste sono alcune delle analisi prodotte dallo studio.

AL SUD NON SI PARLA DI SESSO IN FAMIGLIA (MA SI FA PRIMA).

La composizione familiare dei giovani della provincia di Lecce è più numerosa poiché solo il 12% dei ragazzi è figlio unico, mentre il 18% a Padova. In ogni caso il riferimento familiare per le informazioni sulla sessualità e sulle malattie del sistema endocrino-riproduttivo e sessuale a Lecce è ritenuto di poco rilievo (68,7% degli intervistati a Lecce contro 62,9% a Padova).

In genere, i giovani leccesi, rispetto ai coetanei padovani, considerano le istituzioni come la famiglia, gli insegnanti e i medici, di scarso riferimento per l’approccio a queste tematiche.

GIOVANI DEL NORD PIÙ ALTI.

Continua a crescere il trend dell’altezza nei giovani del terzo millennio, tuttavia il confronto tra le popolazioni studiate mette in evidenza che i giovani maschi del nord rimangono due centimetri più alti rispetto a quelli di Lecce (179,4 contro 177,4 centimetri), mentre le ragazze sono di poco più alte rispetto a quelle di Lecce (165 vs 164 cm).

Questa osservazione è importante poiché potrebbe essere conseguenza di un più alto tasso di inquinamento ambientale nel nord, che interferendo soprattutto con l’attività degli ormoni maschili, può determinare proprio nel maschio un aumento della lunghezza degli arti e quindi dell’altezza generale.

A tal proposito, il gruppo di ricerca ha dimostrato che nei giovani padovani si determina uno squilibrio tra la lunghezza del tronco e quella delle gambe, esprimendo in questi casi un ritardo nel blocco della crescita per la presenza di sostanze inquinanti che interferiscono con gli ormoni maschili.

I GIOVANI AL SUD FUMANO MENO E SI DROGANO DI PIÙ.

Nei giovani leccesi vi è una maggior abitudine al fumo di sigarette (43% contro 37%), che si riscontra in ugual misura tra maschi e femmine. Vi è un incremento del consumo di alcolici nel fine settimana, e un incremento di uso di sostanze stupefacenti, soprattutto marjiuana.

Dato interessante, le ragazze di Lecce dichiarano di assumere sostanze stupefacenti di gran lunga più frequentemente rispetto alle giovani ragazze padovane, ma addirittura più frequentemente degli stessi maschi leccesi.

NELLA SFERA SESSUALE I GIOVANI DI LECCE HANNO UNA MAGGIOR PROPENSIONE AD AVERE ATTEGGIAMENTI A RISCHIO: quasi il 50% dichiara di avere rapporti non protetti, rispetto al 35% dei coetanei di Padova.

Questi atteggiamenti si riflettono anche nella scarsa attenzione alla contraccezione, e nel già frequente uso, sia a Lecce che a Padova, della pillola del giorno dopo.

TROPPO PORNO ON LINE.

Tra gli intervistati, sia padovani che leccesi, è fortemente incrementata la frequenza di coloro che giudicano non soddisfacente la propria sessualità.

Le motivazioni delle più frequenti difficoltà erettive e l’assenza di desiderio sessuale possono avere diverse interpretazioni. L’elevata emancipazione del sesso femminile, gli atteggiamenti ormai disinvolti delle ragazze che non si distinguono da quelle dei ragazzi, possono creare un senso di inibizione, che poi può diventare patologia quando la sessualità multimediale prende il sopravvento.

Infatti il collegamento ai siti pornografici è dichiarato nella grande maggioranza dei maschi, sino al 90%, e sia i maschi che le femmine utilizzano questa modalità per un autoerotismo che può diventare anche molto frequente (90% nei maschi, 43% nelle ragazze).

Per quanto riguarda le abitudini sessuali emerge un dato che merita approfondimenti: una percentuale tra il 10 e il 19% dichiara una sessualità fluida, e questo atteggiamento è molto più evidente tra le ragazze, sia di Padova che di Lecce.

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