Scambisti: chi sono, cosa fanno e perché?

Scambisti: chi sono, cosa fanno e perché?

Il mondo perfetto, quello che tutti desidereremmo vivere è o no un luogo dove sentirsi liberi di fare ciò che si sogna senza sentirsi giudicati. Un universo perfetto regolato dall’unica e importante regola della condivisione e del consenso reciproco, fatto di passioni, desideri e voglie. Ma tutti sarebbero in grado di viverlo con intelligenza? No. Il mondo dello scambismo è, per fortuna, non per tutti anzi, diremmo assolutamente per pochi.

Il mondo del sesso è deliziosamente intricato e così ricco di sfumature che anche il può esperto dei sessuologi non riuscirà mai a studiarlo a fondo. Possiamo scegliere quindi di guardare le sue infinite sfaccettature in maniera scientifica, analizzandole e attribuendo un significato ad ogni azione, o in maniera umana, scoprendo e riscoprendo costantemente la sessualità –la nostra e quella degli altri.

Se siete scambisti, vi sarà capitato molteplici volte di dover rispondere a domande che suonavano tanto come accuse, più che come semplici curiosità. Leggendo i nostri articoli, però, potete tirare un sospiro di sollievo; nessuna pratica sessuale messa in atto con il consenso di ogni partecipante verrà mai giudicata negativamente. Partiamo dalle basi:

Cosa s’intende per “scambismo”?

In questo caso, il nome è tutto un programma, ed è abbastanza esplicativo; anche nei dizionari troveremo una definizione molto semplice, ovvero “pratica di scambio fra coppie”, o “scambio di coppie a fini sessuali”.
Gli scambisti, infatti, sono semplicemente persone con relazioni amorose stabili che, però, traggono piacere dallo scambiarsi i partner con altre coppie.

Lo scambismo è una forma di relazione non-monogama, termine che indica qualsiasi tipo di relazione che varia dallo standard della monogamia stretta e che, perciò, può significare parecchie cose. In questo caso, una coppia di scambisti è una coppia tradizionale, composta generalmente da due persone che potreste tranquillamente incontrare al bar o al parco mentre gioca con i bambini, ma che occasionalmente frequentano club appositi o altre coppie per dedicarsi all’attività dello scambio delle coppie.

Com’è nato lo scambismo?

Come si può immaginare, non c’è una data precisa che indica la nascita di questa pratica sessuale. Come molte altre tipologie di relazioni non-monogame, però, ha avuto inizio circa negli anni ’60, durante la liberazione sessuale (o rivoluzione sessuale), movimento sociale che modificò i codici di comportamento relativi alla sessualità e alle relazioni interpersonali. Anche l’invenzione della pillola contraccettiva e lo studio delle soluzioni alle malattie sessualmente trasmissibili contribuirono alla diffusione delle pratiche sessuali non-monogame, tra le quali lo scambismo.

Non è una pratica che ha ripercussioni negative sulla coppia?

Niente affatto, semmai è vero il contrario. A partire dalla nascita di questa pratica sono state condotte numerose ricerche a riguardo negli Stati Uniti e, nella maggior parte dei casi, viene evidenziato che le coppie non-monogame che praticano lo scambismo sono più felici e soddisfatte di quelle monogame. Come abbiamo detto in un precedente articolo, gli stessi risultati sono stati ottenuti studiando altri tipi di relazioni non-monogame, come il poliamore.

In un questionario online del 2000, indirizzato a persone che frequentavano siti dedicati allo scambismo, il 60% dei partecipanti riteneva che questa pratica avesse migliorato la relazione di coppia, mentre solo l’1,7% asseriva che l’avesse peggiorata. Il 50% dell’utenza, inoltre, aveva una relazione felice prima di avventurarsi nel mondo degli scambisti e, dopo averlo fatto, si sono sentiti più felici e vicini al partner.

Neanche la gelosia sembra essere un problema per le coppie di scambisti e, anzi, come abbiamo visto per le coppie aperte, la possibilità di avere altri partner sessuali oltre quello romantico tende a creare un’atmosfera rilassata nella coppia, considerando anche il fatto che l’insoddisfazione sessuale è una delle principali cause di divorzio e separazione nelle coppie monogame.

Quali differenze ci sono tra poliamorosi, scambisti e coppie aperte?

Come ormai già sappiamo, esistono svariati tipi di relazioni non-monogame. In un altro articolo abbiamo parlato del poliamore, accennando anche alle coppie aperte. So bene che, per chi è abituato alle relazioni monogame, le uniche effettivamente viste di buon occhio e accettate dalla società, il concetto di andare a letto con

qualcuno che non sia il proprio partner romantico suoni sempre come “tradimento”. Tuttavia, la differenza è molto semplice e, come al solito, la parola chiave è “fiducia”. Nelle relazioni monogame si danno per scontate molte cose e, spesso, si arriva a dare per scontato anche il partner. In quelle non-monogame, invece, si discute nei dettagli chi, come e quando deve entrare a far parte della relazione. I poliamorosi, come abbiamo già visto, non prendono in considerazione solo il sesso; a volte, tre o più persone si amano come si ama una coppia tradizionale, e la relazione procede con tre o più persone. Se e quando si vuole andare a letto con qualcuno che non faccia parte della relazione, i partner devono saperlo, altrimenti è tradimento.

La relazione aperta, invece, segue una regola diversa: “non importa con chi vai a letto, basta che la sera torni a casa da me”. Le coppie che hanno una relazione aperta danno molta più importanza al sentimento, piuttosto che al sesso. Questo significa che ognuno può andare a letto con chi vuole, facendolo sapere o meno al partner, basta che non si creino legami duraturi.

Anche gli scambisti sono coppie tradizionali, con una relazione tradizionale. Al contrario dei poliamorosi, non intrattengono più relazioni sentimentali allo stesso tempo, e al contrario della relazione aperta, entrambi i partner vengono convolti nelle attività sessuali con persone al di fuori della relazione. Ad esempio, se una coppia di scambisti incontra un’altra coppia di scambisti con la quale fa amicizia, devono decidere tutti insieme se, dove e quando effettuare lo scambio di coppia. È quindi evidente che, se uno dei membri della coppia esce di casa e fa sesso con un’altra persona, si tratti sempre e comunque un tradimento. Infine, alcuni di voi si saranno chiesti:

ma come si “mettono d’accordo” gli scambisti?

Semplice anche questo: tramite forum online o andando direttamente in locali specializzati. Sono infatti molteplici i siti dedicati a questa attività, come Il Lato Oscuro del Sesso(Link qui) , così come i club pensati per venire incontro alle esigenze di queste coppie. Con tutte queste informazioni online, e con siti nei quali i “nuovi arrivati” vengono aiutati e guidati nel mondo degli scambisti, viene quasi voglia di provare, non credete?

L’intramontabile moda del car-sex. Cosa è e come funziona?

L’intramontabile moda del car-sex. Cosa è e come funziona?

Fare sesso all’aperto, essere guardati, ha sempre avuto il suo fascino!

Il Car-Sex non è proprio l’ultima delle mode e no, non stiamo parlando delle coppiette che si appartano perchè non tutti si possono permettere di vivere insieme.

I luoghi sono spesso parcheggi, spiaggette, luoghi isolati dagli occhi indiscreti e altri invece che sono appositamente non troppo nascosti per essere guardati meglio. Ci si incontra nei parcheggi della città per appartarsi e fare sesso tra sconosciuti: coppie, single, gay,lesbiche, transessuali e travestiti indistintamente. Esibizionisti e  scambisti che vanno a caccia di luoghi all’aperto dove si fa sesso on the road. Un fenomeno diffuso in tutta Italia, con tanto di siti internet e mappe interattive dove cercare la categoria di proprio gradimento e organizzare l’incontro.

Come funziona il car sex o dogging come lo chiamano negli Stati Uniti?

Senza voler scendere in dettagli hot, la pratica ha inizio con la perlustrazione della zona per capire se il luogo è frequentato dalle categorie che si stanno cercando. Poi per riconoscersi ci sono dei segnali inconfondibili: gli abbaglianti e soprattutto le quattro frecce accese. Una volta individuati i compagni di trasgressione basta un semplice incrocio di sguardi per dare il via al gioco.

Per i single: le coppie dettano le regole del gioco e non i single. Restare fermi ed aspettare di essere scelti dalle coppie, e non viceversa. Nulla è dovuto. Vietato avvicinarsi e disturbare: si rischia di rovinare il gioco e mettersi in cattiva luce con gli altri giocatori. Se si arriva al parcheggio e ci sono già altre auto, è buona regola abbassare i fari o mantenere accesi solo i fari di posizione.

 

In alcuni casi, le coppie che vogliono ricevere visite o segnalare la propria presenza, mettono un fazzoletto bianco fuori dal finestrino, o molto piu’ semplicemente se è vicino un parco è consigliabile addentrarsi dove si troveranno persone che aspettano su delle panchine e vi basterà un gioco di sguardi per capire se vi viene chiesto di avvicinarvi.

Non da meno solo le spiagge (Spesso nudiste), a volte con pineta annessa, dove potete fare ottimi inconri e giocare con chi si vuole.

Visita la nostra mappa su tutti i luoghi di incontro in Italia (Clicca QUI)

I luoghi sono di libero accesso. Terminato il gioco è buona norma ringraziare e salutare: fare bella figura vi permetterà di essere nuovamente scelti in una volta successiva e, acquisita la fiducia delle coppie, finito il gioco spesso ci si ferma a chiacchierare, scambiarsi esperienze ed opinioni o, come succede, creare situazioni ancor più intriganti.

Ai nuovi giocatori è consigliato stare rilassati senza farsi prendere dall’eccitazione, osservare con discrezione chi frequenta da tempo i car sex, così da capire come muoversi.

Regole per le coppie: avvicinarsi ai single o alle coppie che avete scelto per il vostro “gioco”. E’ concesso chiedere informazioni sul luogo ed i suoi frequentatori ad altri informatori, alcuni potrebbero anche ospitarvi. Se nel luogo preposto ci sono auto ferme, è consigliato abbassare i fari mantenendo accese solo le luci di posizione.

Se conoscete luoghi di incontro non esitate ad inviarceli, mandandoci un’email attraverso il modulo di contatto, o scrivendo nel nostro Forum nella sezione Car Sex

 

IO, donna sposata, amo i sex toys. Spiegato semplice semplice

IO, donna sposata, amo i sex toys. Spiegato semplice semplice

Raramente parlo di me e dei miei gusti nei riguardi del sesso sui social, perchè è una cosa che non amo fare (Esibizionista del fisico si, della mia intimità, dei miei desideri e voglie, decisamente meno), ma oggi volevo sfatare un altro taboo e parlare liberamente del mio rapporto con i sex toys e quanto questi vengano ancora considerati dalla maggioranza delle coppie, come un qualcosa che serva soltanto per compendiare un calo prestazionale.

Ci sono due domande che spesso ricevo e a cui voglio rispondere oggi, sperando che possano essere di aiuto alle lettrici e lettori di questo Blog, a comprendere e sperimentare.

Viviamo di desideri irrealizzati e di sogni mal riusciti. Rinunciare al piacere del sesso e dell’autoerotismo è un crimine che non possiamo permetterci.

Se volete scrivermi (non proponetevi, sono io che scelgo e non in base a chi scrive per primo) potete visitare il mio profilo su ILO cercando “Coppia Romana” (Link)

Sei una donna sposata, scambista, che vivi il sesso in forma completa. Cosa te ne fai di Sex Toys per casa?

 

Quello che le persone mi invidiano, in quanto donna, è che io ho potuto realizzare ogni fantasia sessuale o semplicemente erotica nella mia vita, semplicemente parlando con mio marito, per non parlare di tutte le volte che non ne abbiamo parlato e ci siamo fatti una sopresa.

Invidia che spesso sfocia nell’odio nel darmi della puttana immorale (altre donne che vivono con rabbia e odio per gli altri per non sentirsi realizzate) o, cito, “Uno zoccolone d’asporto” per tutti quegli uomini che non possono permettersi di accedere in questo mondo.

Mi sento realizzata? Ho una bellissima famiglia, due bimbi, un rapporto con mai una crisi o un litigio e ci amiamo come se fosse ancora il primo mese. Le vostre donne o i vostri uomini ancora vi fermano all’ingresso di casa per limonare o ricevete al massimo il classico bacetto che date pure agli animali domestici? E allora perchè uso i Sex Toys?

Bisognerebbe spiegare ai maschietti che si masturbano quasi quotidianamente, che tanto più si hanno cose belle e eccitanti a cui pensare (in particolare se si sono fatte), tanto più ti viene voglia di riviverle o ripeterle.

Non mi vergogno di dire che li uso normalmente a casa, che ne ho un paio piccoletti che ho porto con me in ufficio e che vada tranquillamente da sola nei sexy shop a comprarli, chiedendo consigli senza vergognarmente e si, una volta presa dall’eccitazione, mi accostai nascosta in macchina e ne provai uno prima ancora di arrivare a casa.

Non sono malata di sesso, non devo farlo per forza, ma perchè privarmene se ne ho voglia in nome del “ma poi sembra brutto” ?

Li usi quando fate sesso con altre persone ?

 

Praticamente mai. Vi portereste mai una bambola gonfiabile mentre andate a letto con una bellissima donna? E’ capitato, ma erano sex toys per giocare un pò e scaldare l’ambiente, non per masturbarsi e venire con quelli.

Leccare un fallo di gomma facendo pregustare quello che avverrà dopo non è autoerotismo, è più qualcosa di scenico che serve a dare quella carica in più alla situazione.

Cosa diversa se siamo solo donne, ma li fa parte di un gioco che vuoi uomini immaginate come nei film porno, ma vi assicuro che la realtà è ben diversa (e migliore per noi).

Quali sono i Sex Toys che preferisco?

 

I desideri e le voglie sono diverse e così, infatti, diversi sono gli oggetti del piacere che uso. Per la masturbazione i migliori sono i famosi wand con la testa vibrante, amo molto i plug anali perchè mi piace sentire nel mentre anche quella sensazione.

Ci sono giorni in cui ho voglia di un paio di coccole e altri in cui ho i capelli dritti e ho bisogno di sentirmi sbattuta (si.. i famosi falli di diverse dimensioni). Ci sono momenti in cui sarei capace di dormire abbracciata a uno di questo e altri in cui sento di volerne provare un pò tutti.

Quando la voglia è placata, è passata, si puliscono e si rimettono a posto.

Mi immagino i commenti.. .”Che porca”, “Ma che maiala”.. “questa è malata !!”… Ai cari maschietti, posso chiedere se voi vi sentite dei pervertiti per esservi masturbati sotto la doccia? O vale per tutti o siete voi che avete qualche problema.

 

Conclusioni

 

Cari maschietti, regalate alle vostre donne qualche bel sex toys, per giocare insieme e non solo. Regalatele qualcosa che possa piacere a lei e non a voi. Gli impulsi sessuali sono diversi, ma una donna ha bisogno di oggettistica che non sia per forza da cantiere. Spronatela a giocarci e non vi preouccupate che non hanno bisogno di grosse spiegazioni ma solo del non sentirsi sporche o a disagio.

Care femminucce, che dirvi. Non dovete parlarne al mondo come ho fatto io in questo articolo, ma davvero non vi volete almeno togliere il dubbio che vi state perdendo qualcosa? Se vi vergognate ci sono tanti shop che consegnano anonimamente. Sceglietevi qualcosa e provate. Nella peggiore dell’ipotesi avete buttato 20 euro, ma se invece dovreste scoprire che avete sprecato la vostra vita dietro i pregiudizi?

Prima si prova, poi ci si può permettere di giudicare (mai le persone, al massimo la pratica dal punto di vista personale)

Barbara

Mio Profilo su “Il Lato Oscuo del Sesso”

Che significa CUCKOLD? Intervista a chi lo pratica….

Che significa CUCKOLD? Intervista a chi lo pratica….

La vita non troppo segreta di una coppia CUCKOLD

Del fenomeno Cuckold (Cornuti consapevoli) ne abbiamo parlato in diversi articoli, anche con interessanti interviste a coppie che ci rendono immensamente orgogliosi averle nel nostro Social. Questa volta però vogliamo proporre un’intervista che si concentri, non sul come si pratichi il sesso in una coppia aperta, ma come si viva giornalmente questa situazione, ascoltando il parere di Lui e di Lei alla stessa domanda.

Vi ricoro inoltre che potete vedere il nostro social cliccando QUI e che il nostro sito è totalmente gratuito per chi conosce le regole del mondo dello scambismo (Registrati qui)

Il cuckold è una situazione molto più diffusa di quel che si pensi ma rimane un fenomeno sommerso a causa dei tabù, dei pregiudizi e dei sensi di colpa che i diretti interessati provano nel parlarne apertamente in una società ancora troppo chiusa per comprenderne i motivi.

Abbiamo intervistato una coppia di cinquantenni sposati da più di 30 anni. Lavorano entrambi, hanno figli adulti e non più in casa.

Una coppia cui piace viaggiare e vivere la natura in tutte le sue forme, che frequenta diversi amici e condivide con loro momenti di svago, dalla mangiata al bicchiere di vino, dal cinema ad una mostra d’arte.

Insomma una coppia come tante con una vita del tutto “normale”!

1. Quando e come hai capito che poteva interessarti il Cuckold?

LUI: Fin da giovane e dall’inizio della nostra storia ho avuto fantasie e pensieri in merito al fatto vedere Lei e me con altre persone. Abbiamo iniziato mettendo annunci e conoscendo altre coppie con cui poi abbiamo avuto alcune esperienze anche di scambio partner. Però c’era un idea che mi eccitava ancora di più ed era quella di vederla o saperla con un altro uomo mentre io guardavo o non ero addirittura presente. Le ho quindi proposto di incontrare altri uomini ed è quello che è successo, ma sempre con me presente e partecipe. Poi recentemente abbiamo provato una vera e propria esperienza Cuckold. Lei ha incontrato a casa nostra un altro uomo mentre io non c’ero, ma tutti e tre consapevoli della situazione.

LEI: Sono stata sempre a conoscenza della fantasia di mio marito di vedermi o sapermi insieme ad un altro uomo, però non conoscevo il cuckold e tutte le dinamiche annesse. La nostra coppia è stata sempre aperta a esperienze che hanno arricchito il nostro rapporto e che prevedevano singoli o altre coppie. Esperienze sempre fatte insieme. Qualche tempo fa di comune accordo ho avuto un incontro sessuale con un uomo da sola dopo che ho conosciuto questa realtà e mi sono documentata attraverso internet e letto molte esperienze di altre persone.

2. Come ti sei spiegato il motivo per cui poteva interessarti questa pratica?

LUI: Ci ho riflettuto molto ed ho concluso che vedere o sapere che la mia compagna fa sesso con un altro è come se me la facesse “riscoprire“, come se togliesse quel velo di quotidianità, di abitudine che inevitabilmente si posa sulla coppia dopo tanti anni di convivenza. Risveglia il mio interesse per lei perché la vedo di nuovo donna e femmina, trasportata nella trasgressione da una energia nuova e sconvolgente che la eccita, stupisce lei per prima e rinvigorisce l’attrazione che provo nei suoi confronti. Credo che sia dovuto anche ad una sorta di competizione che si instaura tra maschi come tra animali: ed in effetti di energia vitale e naturale stiamo parlando, una energia che si risveglia dopo anni di semi assopimento. Oltre naturalmente ad un dono, un’opportunità che senti di regalarle perché è la persona più importante della tua vita.

LEI: Quando lui mi ha proposto di fare questa esperienza da sola, dopo un mio primo rifiuto e imbarazzo, ho cominciato a capire che mi stava offrendo l’opportunità di fare un’esperienza trasgressiva per entrambi. A questo si associa l’eccitazione di sapere che la sua donna è oggetto del desiderio di un altro uomo e quindi di riscoprirmi e riconquistarmi, rimettersi in discussione, allontanare il grigiore della quotidianità e riscoprire quella passione viva e intensa che a volte si assopisce.

3. Che opinione hai di te stesso come amante del Cuckold?

LUI: Sono tranquillo. Fin da bambino mi sono detto che qualsiasi pensiero, fantasia mi venisse in mente riguardo il sesso aveva in me diritto di cittadinanza. Non ho mai respinto a priori i miei desideri, almeno entro i confini della mia razionalità. Ho indagato e sperimentato varie situazioni, etero e bisex, sempre spinto dalla mia curiosità. L’essere Cuckold è una delle più intense, quella che mi ha regalato le sensazioni più potenti ma in ogni caso mi piace vivere in frontiera e con le dovute accortezze tutto questo mi fa avere una buona opinione di me.

LEI: Di mio marito ho una grandissima opinione perché lui mi ha fatto un bellissimo dono dimostrandomi il grande amore che ha per me.

4. Cosa provi relativamente al confronto con la vita sessuale degli altri?

LUI: Non giudico gli altri, cerco piuttosto di trovare la mia giusta strada con nuove esperienze e so che questo atteggiamento, se messo a confronto con altre coppie, può voler dire essere giudicati piuttosto che giudicare. Io rifarei quasi tutto quello che ho fatto e posso dire che ad oggi, dopo tanti anni insieme, auguro la nostra vita sessuale, intendendo quella a due tra me e mia moglie, a tutte le altre coppie.

LEI: Io penso che la nostra vita sessuale sia appagante e realizzata, sarebbe auspicabile che tutte le coppie facessero un percorso di complicità, di dialogo e di tale apertura per camminare insieme tenendosi sempre stretti ed evitando di venire sopraffatti dalla quotidianità e dall’indifferenza.

5. Parli serenamente con gli altri del Cuckold? Perché?

LUI: No, non ne parlo purtroppo, se non con amici che frequentano questo ambiente. Mi peserebbe troppo il giudizio morale e la condanna. Preferisco vivermela tranquillamente in semi clandestinità sperando che un giorno sia prassi comune condividere sessualmente il proprio partner con altre persone. I segnali ci sono tutti, dagli anni novanta ad oggi il fenomeno dello scambismo, i locali dedicati ed i siti per annunci sono aumentati in maniera esponenziale ma soprattutto molti giovani si sono avvicinati a questo mondo.

LEI: Non è facile parlare di queste cose con tutti perché il giudizio degli altri è implacabile e non prevede la comprensione e l’empatia ma solo la chiusura e la condanna. Parliamo solo con amici che praticano il sesso in maniera aperta come noi.

6. In che modo hai affrontato il discorso con la tua partner? Come l’hai convinta?

LUI: Il nostro percorso viene da lontano. Come sempre all’inizio sono stato io a proporre ed ho avuto come risposta un cordiale rifiuto. Poi lentamente, senza forzature, l’idea di far entrare esperienze e persone nuove nel nostro rapporto sessuale ha intrigato e convinto anche Lei. Ora siamo entrambi certi che l’interagire di ognuno di noi due con persone esterne ci liberi, per alcuni momenti, dalla gabbia asfissiante del “noi coppia per sempre” per donarci un pochino di autonomia e recuperare al tempo stesso l’interesse dell’uno per l’altro e rilanciarlo. Siamo sempre più compartecipi delle nostre relative esistenze ed i nostri rapporti sessuali sono indubbiamente migliorati nel tempo.

LEI: Il discorso è stato affrontato e proposto da mio marito ma condiviso da me, anche se all’inizio con un po’ di difficoltà. Le donne hanno un retaggio culturale che è un po’ difficile da scardinare. Con l’aiuto del mio compagno e con la mia crescente consapevolezza le cose sono andate per il verso giusto, godendone entrambi.

7. Che consigli daresti a chi volesse sperimentare per la prima volta il Cuckold?

LUI: Prima di tutto un uomo aspirante Cuckold deve imparare a saper riconoscere dentro di sé queste fantasie senza averne paura ma accogliendole e valutandole serenamente per poi condividerle con la propria compagna. Se riceve un rifiuto, non deve forzare mai e per nessun motivo la propria donna: lei non è una pornostar privata e né deve sentirsi obbligata a fare alcunché. Questo è un percorso che va percorso per gradi e insieme, con molto dialogo e tranquillità. Se poi si decide di provare, occorrono regole condivise e paletti ben precisi per divertirsi entrambi senza rischi in una sorta di “ambiente protetto”. Si deve essere consapevoli che si sprigionano energie potenti, soprattutto per il Cuckold, che da una parte possono portare in paradiso ma in meno di un secondo scaraventano all’inferno. L’energia proviene dallo scardinamento di ancestrali dogmi, quali la proprietà della propria donna (mia e di nessun altro) con conseguente gelosia e possessività. Per contenere e gestire possibili crisi e pericoli due sono gli elementi chiave da tenere sempre e dico sempre a mente: massima comunicazione e totale trasparenza, in modo da assicurare la realtà dei fatti ma anche le necessarie rassicurazioni alla tenuta della coppia.

LEI: Il consiglio da parte mia è quello di percepire questa fantasia come un’opportunità. È importante parlarne prima, durante e dopo. Essere sempre in contatto e straordinariamente complici.

8. Come vincere le paure, le insicurezze, il timore del giudizio?

LUI: Procedendo per gradi e fermandosi non appena si percepisce un disagio. Considerarlo sempre un gioco, fatto insieme per divertirsi. Ci si può fermare alla sola fantasia, condividendola a parole ma senza un seguito nei fatti. Oppure andare avanti organizzando un incontro a tre o addirittura a due senza il Cuckold presente. Il timore del giudizio si vince convincendosi che non si sta facendo nulla di male, fra persone adulte e consenzienti. Purtroppo la morale corrente non consente ancora di rendere pubblico un comportamento del genere, quindi occorre massima attenzione per salvaguardare figli, occupazione e quant’altro da possibili notizie che vi vedano protagonisti.

LEI: Con il proprio compagno bisogna essere onesti e aperti nel dire sempre tutto quel che si pensa nel modo più sincero, anche se la verità a volte fa male! Il giudizio altrui non deve condizionare la propria vita e le proprie scelte.

9. Quali sono i vantaggi del Cuckold secondo te?

LUI: I vantaggi possono essere molteplici: una forte comunicazione, una ritrovata intesa sessuale, un’energia nuova che alimenta l’attrazione della coppia anche dopo anni e anni di matrimonio o convivenza. La riscoperta della trasgressione e dell’intrigo dato dal tener nascosto il gioco agli altri e che rende ancora più complici. Lo stesso giocare e divertirsi insieme aiuta a vivere meglio la quotidianità. Tutto questo è dovuto principalmente al riportare dentro la coppia l’esperienza trasgressiva vissuta, anche separatamente, ed in questo è la donna che gioca un ruolo fondamentale trasferendo la sua trasgressione nel rapporto di coppia.

LEI: Il vantaggio del Cuckold è quello di riuscire a vivere una fantasia traendone eccitazione. Mettere la propria donna al centro dell’attenzione e godere del suo piacere.

10. Quali sono gli svantaggi del Cuckold secondo te?

LUI: Ho già detto della necessità di costruire insieme un “ambiente protetto” per dare sicurezza a tutti, con regole certe e paletti da non oltrepassare. Ma si deve comunque tener presente che dei due, moglie e marito, è Lui che rischia di più la crisi e di conseguenza di far soffrire la propria compagna. La gelosia è sempre dietro l’angolo. Se l’uomo assiste all’incontro avrà meno probabilità di avere conseguenze negative in quanto la moglie si comporterà in modo tale da creargli meno problemi possibili. Ma se non ci sarà, dovrà stare al suo racconto dei fatti, potrà non fidarsi e mettere in dubbio che sua moglie l’abbia fatto solo per gioco. Potrà mettersi in competizione con l’altro o sentirsi inadeguato in confronto a lui e quindi andare in crisi. Fondamentale per un Cuckold è prendere coscienza, anche prima di iniziare, che la donna che vive al suo fianco da tanti anni non è solo “quella donna” che lui conosce.

Messa in relazione fisica con un altro uomo potrà, spesso succede, avere reazioni, comportamenti, parole molto diverse dalle solite. Se si troverà bene e a suo agio libererà la sua eccitazione come non le accadeva da tempo, merito della situazione e della persona che si è scelto di coinvolgere. Tutto questo costituisce da una parte l’obiettivo del Cuckold, rivedere sua moglie “femmina” e provare di nuovo attrazione ed eccitazione forti per lei, ma dall’altra se non ben gestito diventa un mix esplosivo che può far scoppiare la stessa coppia con conseguenze deleterie.

LEI: Gli svantaggi si possono verificare nel caso in cui la trasgressione non viene gestita nella massima apertura e sincerità da parte della coppia. Questa esperienza deve essere fatta tenendo conto delle dinamiche che si possono verificare e gestendole nel modo migliore, creando un ambiente protetto per la coppia

I Toy Boys. Assolutamente meglio di una relazione stabile

I Toy Boys. Assolutamente meglio di una relazione stabile

Il sesso deve essere fatto bene, altrimenti si chiama noiosa routine.

Quando si parla di Toy Boys bisogna fare un’importante precisazione. Non sono amanti, non sono solo una botta e via ma nemmeno troppo legati, non c’è da parte di Lei una reale dipendenza sentimentale e infine la donna che si intrattiene con i Toy Boys deve avere da circa 40 anni in su.

In particolare l’età di Lei è importante definirla all’interno di questo articolo perché se si hanno 30 anni non si rispetterebbe quella regola per cui l’ometto con cui ci si stuzzica sia molto più giovane di lei e dovremmo mettere in campo anche i minorenni e non è questo il caso, anche perché va bene avere un uomo molto più giovane, ma uno troppo giovane, è ancora poco esperto sul sesso per realizzare le necessità di una donna che ne saprebbe fin troppo più del felice malcapitato.

Cosa è esattamente un Toy Boy per una donna?

La definizione migliore è quella che diede Madonna parlando dei suoi… “Un Diamante che Brilla in una scatola piena sola di bigiotteria” e essere uno di loro non è da tutti, rassegnatevi. Trovare una donna che vi permetta di farle da amante la potreste trovare perché siete piacenti, perché siete intelligenti o simpatici, perché magari scopate bene o perché siete coccoloso o teneroni o perché avete un carattere deciso che alle donne piace sempre.

No il toy boy non è niente di tutto questo, ma tutto questo messo insieme. E’ bellogiovane con età media di 30 annidisinibitopieno di energia e di vita che non si stanca mai e che è l’unico uomo veramente capace di farti dire basta basta… dammi tregua. E’ un uomo che è conscio del suo ruolo da fuco e niente di più, sa rispettare le necessità e gli spazi di lei ed è sempre pronto ad accorrere quando la sua regina lo chiama.

Quando si guida una macchina sportiva non ci si trova più bene con una semplice utilitaria e una donna che ha “riassaporato” il gusto dell’essere giovane e desiderata difficilmente torna indietro tra le braccia di un altro ingrigito uomo. Un amante si nasconde, un toy boy invece si mostra come un trofeo alle amiche. Mentre loro cercano likes su facebook fotografando le pietanze, lei potrà invece mostrare la sua mano che gli accarezza la tartaruga. Insomma una bella differenza no? Insomma avere un toy boy è cosi’ semplice e non ha controindicazioni?

Iniziamo dal dire che trovare un toy boy per una donna non è difficile, il problema è riuscire a stabilire quell’affinità che è necessaria a ogni donna per avere un buon sesso degno del nome. Muscoloso ma spesso stupido come una zucchina, diretto e maiale ma a parole che poi invece a letto lui sopra e lei sotto e via che ti prende dopo un po’ sonno.

Inoltre i Toy Boys che mediamente hanno 10/15 anni meno di lei non è che alle 10.30 gli prende sonno e si mettono il pigiamone. Quelli ti vanno in discoteca e tornano ancora arzilli e saltellanti a casa alle 6 di mattina e, purtroppo per voi, la concorrenza è micidiale e bisogna saper non essere gelose. Il motto di una donna che ha un Toy Boy non deve essere mai “tra tante ha scelto solo me” ma forse un più equilibrato e realistico “tra tante 20 enni col culo sodo e senza cellulite riesco ancora a rientrare nella cerchia di persone che ad uno così piacciono”. Si perché il vero problema, care mie, non è trovare un toy boy… ma è tenerselo.

Non è quindi meglio un ingrigito coetaneo ? certo non andrà a 300 all’ora come un Ferrari ma magari è comodo……

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