Cosa devi sapere se vuoi fare sesso con coppie

Cosa devi sapere se vuoi fare sesso con coppie

Sono seduto di fronte a un piccolo tavolo IKEA, nel bilocale di un tale a cui mi sono presentato appena un quarto d’ora fa e che ora mi guarda smorzando un po’ di imbarazzo.

Alla mia sinistra c’è un ragazzo poco più grande di me, sui 35, che gioca con la zip della gonna della sua fidanzata. La coppia ed io abbiamo raggiunto il bilocale dopo esserci incontrati nel parcheggio di un McDonald’s poco distante, all’uscita dell’autostrada di una cittadina del centro Italia. Ci eravamo messi d’accordo via mail, dopo che gli avevo mandato alcune mie foto.

Dopo una serie di brevi convenevoli, il padrone di casa ci fa strada nella sua camera: sul letto ha steso un telo per non rischiare di macchiare il copriletto. Nell’ora successiva facciamo a turno sesso con la ragazza, mentre il fidanzato nudo ci guarda e si masturba: ogni tanto si avvicina per palpare il seno di lei, o parlarle all’orecchio, ma poi torna al suo posto.

Quando finiamo, lei va in bagno a lavarsi e rivestirsi. Allora prendo i pantaloni, tiro fuori il “regalo” e lo do al fidanzato. L’altro, avendo messo la casa, non deve niente.

Il “regalo”, che in questo caso sono 50 euro, fa parte di un rituale che chi frequenta il mondo delle coppie scambiste conosce molto bene.

Non c’entra con la prostituzione: quasi tutte le coppie che incontrano singoli ricevono una donazione simbolica come scambio per l’ingresso nella loro intimità, ma se poi nel tempo si instaura un rapporto di fiducia non è più necessaria. C’è pure una specie di etichetta: la regola non scritta vuole che lo scambio non avvenga mai di fronte alla donna. 

Ormai sono sette anni che faccio sesso con le coppie, le cerco sui siti di annunci e frequento regolarmente i club privé. La trovo una situazione di per sé molto stimolante, perché c’è tutta la questione del prendersi qualcosa che appartiene a qualcun altro con il suo permesso, e poi perché è comodo, semplice, e indolore. Basta conoscere le regole. Eccone qualcuna.

1) TROVARE COPPIE INTERESSATE

La prima esperienza è capitata per caso: ero in un villaggio vacanze in Grecia, con amici, e avevo conosciuto una coppia più grande al bar. Siamo entrati in confidenza, e uno degli ultimi giorni il marito mi ha preso da parte per chiedermi se mi sarebbe piaciuto fare sesso con la moglie. Onestamente lei non era bellissima, ma l’esperienza mi attirava molto. Alla fine ho passato la notte nella loro stanza.

Quella è stata un’occasione estremamente rara: le coppie scambiste solitamente non si “offrono” così, e non mi è più capitata una cosa del genere. Per una questione di comodità e di controllo, queste persone frequentano siti specializzati e locali in cui sanno già chi e cosa possono trovare.

Dopo la prima coppia volevo replicare l’esperienza, ma non sapevo come: andavo su internet—esistono migliaia di siti per scambisti con annunci di coppie—e scrivevo brevi messaggi a qualunque coppia della mia zona. Nella mail mettevo quasi esclusivamente le caratteristiche fisiche: altezza, colore degli occhi e dei capelli, misure.

Poi allegavo qualche foto del pisello. Basta. Copiavo e incollavo il messaggio a ripetizione, e ricevevo pochissime risposte che di rado si concretizzavano.

Solo in seguito ho capito che questo mondo non funziona così, e che come per le lettere di presentazione da allegare al CV bisogna personalizzare il tutto a seconda del destinatario.

2) PRESENTARSI NEL MODO GIUSTO

Sono pochissime le donne di coppia che cercano semplicemente un “mandingo” con gli addominali: quello che vogliono, di solito, è un coinvolgimento sessuale che ruoti attorno alla partecipazione del marito. Come ti comporterai con lui mentre sei con lei—se ti piace umiliarlo, coinvolgerlo, farti guidare—è un dettaglio che va specificato.

Devi descrivere il più possibile quanto ti piace avere il permesso di entrare nella loro intimità, e fornire dettagli precisi per far capire che sei attirato da quella determinata coppia.

Anche la scelta delle foto è importante: ora solitamente metto anche quelle di me a qualche serata, sempre coprendo il viso, perché sono utili a inquadrarmi e far capire alla coppia che tipo di locali frequento, come mi vesto, che tipo sono.

Anche concentrarsi solo sulla donna non paga sempre. Perché se vuole semplicemente fare sesso con altri uomini, il marito non serve—se invece lo coinvolge, è proprio perché la sua presenza è il vero motore dell’esperienza. Solo chi fa parte di questo mondo, infatti, sa che spesso ti senti proprio come un pezzo di carne: magari lei nel mentre manco ti guarda, presa com’è dalle reazioni del compagno.

3) CAPIRE LA COPPIA

Una volta mi è capitato di andare con una donna che per tutto il tempo non mi ha nemmeno parlato: mentre lo facevamo, descriveva al marito quello che provava, lo toccava, lo chiamava. Lui ogni tanto mi diceva cosa farle, ma era quasi come se non ci fossi. Quando abbiamo finito, mi sono sentito un po’ come un fattorino che doveva semplicemente fare una consegna.

Altre coppie, invece, si concentrano sull’umiliazione dell’uomo: il compagno vuole che gli dici quanto è “troia” sua moglie, o quanto ce l’ha piccolo rispetto a te.

Quanto al singolo, nella maggior parte dei casi il suo compito è dimostrare quella sicurezza, quel tipo di “intraprendenza” un po’ stupida e quella fame da bagnino romagnolo di metà anni Ottanta che ci si aspetta da uno che va con le mogli degli altri.

Ma solo durante l’incontro. Nella fase di approccio, deve dimostrare di sapere quali sono le regole. Per questo è sempre meglio approcciare prima il partner maschile.

4) APPROCCIARE LA COPPIA

Anche in un privé, quando ci si avvicina a una coppia che sta dimostrando interesse nei tuoi confronti—con sguardi e quant’altro—l’ideale è cercare una connessione prima con il marito o il fidanzato, così da far capire che si vuole creare un’intesa con tutti i membri del trio.

Io solitamente faccio così: mentre mi presento a lui guardo insistentemente lei, e poi comincio a fare i complimenti al marito per la bellezza della moglie. Dico a lui quello che voglio dire a lei. So che è abbastanza ridicolo, ma l’ambiente degli scambisti è pieno di queste situazioni stereotipate.

Certo, ci sono anche molte coppie in cui la donna ha un ruolo dominante, e in questo caso non passare attraverso il marito è meglio. Però sono situazioni più semplici, perché sono le donne a venirti a cercare. Tutto quello che devi fare, in quei casi, è assecondarle.

Questa regola del confrontarsi prima con il marito può presentare anche degli inconvenienti, specialmente quando si tratta di annunci online. Nei siti, infatti, girano anche moltissimi papponi che spacciano le prostitute per fidanzate o mogli.

5) EVITARE LE FREGATURE

Riconoscere un pappone in realtà è piuttosto semplice: innanzitutto gli annunci di questo tipo sono sempre molto stringati, e si concentrano sul descrivere la bellezza della donna. C’è sempre un numero telefonico—anche molte coppie reali lo mettono per un rapido contatto, ma poi l’incontro avviene dopo una fase preliminare—quindi la prima cosa da fare è cercarlo su Google.

Se è presente anche su siti di escort, meglio lasciar perdere. Un altro segnale può essere dato dai modi sbrigativi o dall’offerta di incontrare direttamente la “moglie”. Anche in questo caso, meglio lasciar perdere.

Una volta ho contattato un presunto marito che mi ha proposto di incontrarlo a una stazione di servizio alle 22. Al mio arrivo era al telefono, e stava già prendendo altri appuntamenti. Mi disse di seguirlo con la macchina, e mi portò di fronte a un palazzo popolare indicandomi a quale interno dovessi suonare per incontrare la “moglie”.

Poi se ne andò di nuovo. Una volta raggiunta la porta, mi trovai di fronte una ragazza dell’est, in sottoveste, palesemente annoiata e svogliata, che mi chiese subito di darle i soldi. Finsi di aver dimenticato il portafogli in macchina e me ne andai. Nei mesi successivi continuai a vedere gli annunci del tizio in questione su vari siti: venne fuori che di “mogli scambiste” lui ne aveva minimo quattro o cinque.

Una coppia reale vuole sempre creare una certa atmosfera prima di fare sesso, e soprattutto capire se effettivamente il singolo è di loro interesse.

6) EVITARE COINVOLGIMENTI NON RICHIESTI

Un’altra regola non scritta per vivere bene questo tipo di situazione, è saper rispettare gli spazi altrui: l’insistenza non è mai gradita. Queste coppie solitamente hanno una vita regolare al di là delle loro preferenze sessuali, quindi non bisogna asfissiarle con chiamate a metà giornata o la sera dopo cena. Molti annunci specificano qual è l’orario in cui chiamare, ma se non è così l’idea migliore è quella di mandare un messaggio per chiedere il permesso.

Non è soltanto buona educazione—sapere che esiste una formalità in questo tipo di relazioni, e seguirla con scrupolo, aiuta a mantenere certe distanze.

Un pericolo meno frequente ma possibile, nel fare sesso con le coppie, è quello di imbattersi in persone che stanno nell’ambiente solo per cercare scappatoie alla propria relazione.

Circa un paio di anni fa, una delle donne che avevo incontrato in un locale cominciò a chiamarmi continuamente. Mi parlava dei suoi problemi con il marito, dei suoi problemi al lavoro, delle sue ansie.

Io inizialmente, visto che il nostro incontro era andato piuttosto bene, l’avevo interpretato come parte del rituale: pensavo che volesse stringere un rapporto di confidenza con me per creare una certa situazione da sfruttare con il marito. Ma con il tempo mi sono reso conto che stava semplicemente tentando di capire se avevo intenzione di fare sul serio con lei.

Questo non è un problema soltanto perché sei incappato in una situazione di cui non eri alla ricerca—mai conosciuto nessun single che frequenta i privé per avere relazioni—ma anche perché può pregiudicare la tua credibilità.

Io abito in una città mediamente piccola, e non sono molti i locali da frequentare: alla fine, quindi, nel giro tutti bene o male si conoscono. Se viene fuori che sei uno che non sa stare al suo posto, anche se è capitato contro la tua volontà, puoi essere tagliato fuori.

Fondamentalmente, insomma, entrare nel mondo degli scambisti è come essere un massone: per vivere bene questa esperienza devi capire con quale linguaggio comunicare, quali sono le cose da evitare per non avere problemi, e soprattutto rispettare le regole.

“Amore, ti va se usiamo un vibratore?”

“Amore, ti va se usiamo un vibratore?”

Chissà quanti maschi suderebbero freddo a sentirsi fare questa richiesta. O quante donne entrerebbero nel pallone.
Prima che mi diciate “io non ne ho bisogno” sappiate che i sex toys sono divertentissimi.
Non si tratta di averne bisogno, di non riuscire a raggiungere l’orgasmo o di non accontentarsi delle misure del proprio partner: si tratta semplicemente di sperimentare qualcosa di diverso.

Un vibratore per una donna non è un sostitutivo di un uomo, cosi’ come la masturbazione maschile non cancella la necessità di una donna, ma come d’altronde per un uomo spesso è stata meglio una masturbazione al bagno piuttosto che una serata noiosa con una che al massimo gli ha fatto una carezzina, lo stesso vale per una donna.

Chi dice che “non ne ho bisogno” è come una vergine che cerca di dare dei consigli sul sesso ad un’amica. Non puo’ parlare.. nessuna donna che ne ha provato uno si è poi piu’ permessa di dire che non servono a nulla.

E vi sorprendero’… sapete qual’e’ il momento migliore per utilizzarlo?
Sdoganiamo il vibratore dall’utilizzo autonomo e singolo e facciamolo entrare nella coppia: sarà una scoperta divertente, vedrete.

Come sceglierlo

Spesso il problema è che ci si vergogna, ci si sente giudicate “E se qualcuno mi vedesse entrare nel negozio? e se poi magari li dentro c’e’ uno che mi conosce o conosce i miei genitori?”.  Beh la soluzione è semplice. Esistono negozi online affidabilissimi a cui affidarsi. Spediscono in formato anonimo e discreto (Al termine della recensione vi elenco alcuni modelli presi da un sito di fiducia).

Ma se poi a casa mi aprono comunque il pacco? beh.. il pacco puo’ essere spedito a casa di un’amica o dove c’e’ un portiere in modo che lo ritiri lui (di sicuro non lo apre) e lo consegni solo a voi. Ci sono amiche che se li fanno spedire persino in ufficio perchè paradossalmente non c’e’ niente di piu’ sicuro (nessuno si permetterebbe mai di aprire una spedizione privata)

Da sole o con un’amica fidata si va su internet , tablet, pc o celluare e ridendo e scherzando li si visionano, ci si incuriosice e poi si acquista con un paio di click.
Se quelli a forma troppo smaccatamente umana vi mettono ansia, optate per qualcosa di colorato, buffo, magari coi glitter.
Aspettate un attimo a prendere quelli con la doppia funzione anche anale…
C’è tempo per tutto!

Le dimensioni

Sfatiamo un mito: il bello del vibratore non è tanto nelle dimensioni quanto nella vibrazione. Quindi concentratevi su quella. Vanno benissimo anche i mini vibratori da dito (Vibratori Bullet), gli ovetti , i G spot (quelli che stimolano anche il punto g) ma in particolare vi consiglio i Rabbit che hanno la funzione di stimolazione clitoreidea.

Le forme

Ce ne sono di assurdi: da quelli che non si capisce da che parte afferrarli, a incredibili oggetti di design. Ci sono anche gli insospettabili, tipo il maialino da massaggio, la paperella vibrante o il delfino, che in realtà sono degli ottimi stimolatori da clitoride.
Pare sia molto in voga quello di Hello Kitty. Insomma: a ciascuno il suo!

Le pile

È fondamentale non dimenticarsene! Ricordo un incontro dove il mio compagno sfoderò con orgoglio un vibratore bellissimo… peccato che non avesse controllato il funzionamento e abbia passato un quarto d’ora buono a verificare da che parte si infilassero!
Studiate e prendete confidenza col mezzo prima di usarlo in coppia.

Come farlo entrare nella coppia

Introducete il discorso con allegria e con curiosità. Alla fine è uno stimolante per il piacere, non è un surrogato o un sostituto.
Cercate forme e colori che non mettano in competizione il pene del vostro compagno con il vostro sex toys. Se lo state proponendo a una donna, magari bendatela e proponetele questo gioco come una scoperta di sensazioni: il primo approccio visivo potrebbe mettere un po’ di soggezione. E mi raccomando… spiegategli , se non è pratico, che un vibratore non è uno sturalavandino piace se usato, specie inizialmente, con delicatezza.

Per goderne in due

Sono disponibili modelli che stimolano in contemporanea entrambi i partner, dagli anelli da pene che vibrano, a modelli più complessi per stimolare lo scroto e il punto g. Incuriositevi e provatene.
Sesso sicuro, sempre.
Una raccomandazione visto che si parla schiettamente di penetrazioni: qualunque modello usiate, se avete intenzione di avere una penetrazione anale e successivamente vaginale, meglio se fate indossare un profilattico al vostro sex toys:
cambiate preservativo appena cambiate “sede” evitando così di portare germi e batteri che potrebbero causarvi infezioni.

La pulizia

Attenzione alla manutenzione: i sex toys sono oggetti delicati e come necessitano di detersioni e cure specifiche a seconda del materiale.
Che dire: fatene il peggior uso possibile! Il miglior sesso è quello sporco!

Adesso voglio sapere tutto: avete mai usato un vibratore? Ve ne hanno mai proposto uno? Non ditemi di no altrimenti ci resto male!

Perchè tutte le donne amano esibirsi e mostrarsi ?

Perchè tutte le donne amano esibirsi e mostrarsi ?

Già mi immagino una marea di commenti acidi contententi frasi tipo “NON DEVI GENERALIZZARE” e invece, mi dispiace per i ben pensanti, generalizzo eccome e sono convintissima di quanto ho affermato nel titolo.

Tutte le donne sono esibizioniste perchè a tutte le donne piace piacere, è nella nostra natura. Ci si divide in tre categorie che sono:

Quelle che vorrebbero ma non possono permetterselo

Quelle che vorrebbero ma poi sembra brutto

Quelle che vorrebbero e lo fanno (più o meno con stile)

Tolta la prima categoria del “quelle che non possono permetterselo”, conosciuta anche come quella che in maniera più arcigna da delle zoccole alle altre donne perchè fanno vedere quelle parti di fisico che loro in foto non possono mostrare (solitamente fanno vedere solo gli occhi o mezza scollatura), bisogna ricordarsi che una donna nasce per piacere e cercare di attirare l’attenzione, tanto quanto un uomo deve millantare presunte (e quasi mai vere) doti fisiche o economiche per darsi un tono.

Ci sono coppie e donne che amano mostrarsi mantenendo intatta la loro privacy (CLICCA e guarda la nostra galleria utenti su Il Lato Oscuro)

E’ il gioco delle parti, che se si sa fare bene, con quel pizzico di autoironia, non ha niente di sbagliato.

Per piacere bisogna mostrarsi, sapendo accettare i propri difetti, senza ricorrere a trucchi grafici che sarebbero capaci di rendere un Alvaro Vitali attraente e sexy quanto una Belen. Io sono del parere che sul proprio carattere, gusti, è giusto giocare a nascondersi, ma il proprio fisico è quello che siamo e non andrebbe mai “millantato” oltre l’evidenza dei fatti.

Ok hai qualche ruga? E allora? non hai le chiappe sode come una bodybuilder? E allora?? hai una seconda di seno e ti costa più l’imbottitura che il reggiseno stesso? Ok e allora? Il fisico è e rimane la verità inoppugnabile che ogni donna porta con se e allora perchè vergognarsene?

Bisogna solo scegliere il proprio stile… sensuale, erotico o estremamente spudorato. Sentitevi libere ma ricordatevi che, in particolare se vi spingete un pò oltre il limite del consentito, di mascherare sempre il vostro volto.

Sbavatori professionisti, imbecilli che vi scriveranno “ti amo sposami”, corteggiatori della domenica, ne leggerete tanti. Come anche, seppur estremamente volgari ma più appassionati, quelli che alla vostra visione proprio non si tengono più e si lasciando andare ai commenti più spinti. Che poi… detto tra noi… sono quelli che danno più soddisfazioni.

Farsi commentare, mostrarsi ma non concedersi…. sapere di piacere è la linfa vitale di ogni donna. Perchè non ci provate anche voi iscrivendovi al nostro sito? (Clicca qui)

Quelli che…vorrebbero fare i Bull, ma sarebbe meglio se lasciassero perdere….

Quelli che…vorrebbero fare i Bull, ma sarebbe meglio se lasciassero perdere….

Il mondo dei social ha fatto in modo che persone, che prima non si sentivano adeguate a sostenere determinati argomenti o atteggiamenti, potessero esprimersi, spacciandosi per quello che non sono (esperti di medicina, politica, economia e… sesso) senza dover mai rendere conto al di là di un proprio profilo sul web più o meno falso.

Donne che si ritoccano cosi’ tanto digitalmente che poi le incontri e ti chiedi se sia la nonna. Uomini che millantano fascino e simpatia e poi dal vivo invece sono meno simpatici di un becchino che abbia litigato col capo.

Nei social del Sesso, come ad esempio il nostro (Il Lato Oscuro del Sesso), ci sono molto BULL che, per chi non fosse avvezzo alla terminologia in voga in questi ambienti, indica un uomo che è pronto a prestarsi come oggetto sessuale per una donna o più verosimilmente un’altra coppia come “aggiunta”.

Insomma in poche parole si offre per sesso e quelli validi sono anche piuttosto richiesti. Il problema è che, come per ogni cosa, bisogna averne i requisiti.

Oggi elenchiamo i 4 principali motivi per cui “come bull” molti non ci sono decisamente portarti.

La prestanza fisica

Fareste mai fare il muratore a uno col fisico di Woody Allen? La risposta ve la siete data da soli. Per ogni cosa ci vuole una caratteristica peculiare. Per un professore ci vuole la capacità di saper spiegare, per un medico esperienza e capacità mnemonica, per tanti altri lavori ci vuole intelligenza o quelli più faticosi un fisico che sappia sostenere, ad esempio, lunghe ore con la muscolatura in tensione. Il Bull deve avere almeno ciò per cui serve e che sia fuori dalla norma, altrimenti ci si sarebbe già rivolti altrove. Insomma si parla di capacità sessuale, sia nella “misura” che nella durata. Deve avere un buon fisico, ma una coppia che chiede a un terzo uomo di giocare con loro, di certo non avrebbe il minimo motivo di prenderne uno bassotto, cicciottello, con il riporto e un pipetto piccolo o normale. Insomma anche a me piacerebbe fare il miliardario, ma purtroppo non ho i soldi per farlo, ma non per questo mi iscrivo a siti spacciandomi per tale 😉

Foto brutte e impostate male

Dovete sempre chiedervi per cosa vi state presentando. Il viso simpatico, una linguaccia, il far vedere che si sta alle maldive vi fa perdere punti e tempo. Chi vi deve selezionare è interessato al vostro fisico, non al fatto che abbiate una macchina sportiva e che sappiate fare boccacce divertenti. Non vi si sta cercando per raccontare barzellette o per farsi due risate….

Non conoscere l’italiano

Capisco che qualche errore di battitura lo facciamo tutti e che magari qualche verbetto possa scappare, ma una coppia che deve scegliere tra tanti, tantissimi uomini che si propongono di fare sesso con loro (con un’altra donna passerebbero sopra a molte più cose, proprio perchè c’è meno concorrenza) vogliono uno con la giusta dotazione e il giusto cervello. Una persona che non sta attenta (o non conosce proprio l’argomento) all’italiano usato, si mette già tra gli esclusi da solo. Ovvio che se è un superfigone, perchè questo è un mondo dove l’aspetto è la cosa piu’ importante, non avrà problemi, ma se non siete così e scrivete cose tipo “Sn singol, cerko inkontri secsi, etc etc” lasciate perdere da subito….

Non sapersi approcciare e la non conoscenza delle regole

L’errore più grande che vedo fare è quello di non aver capito, nemmeno lontanamente, il proprio ruolo e le regole del gioco. Lo ripeto perchè molti non lo comprendono. Essere BULL vuol dire mettersi a disposizione di un’eventuale coppia per realizzare delle situazioni sessuali che possono interessare alla coppia, non al BULL. Il vostro ruolo è quello di oggetto sessuale non quello del “trovo una coppia che mi fa fare sesso e lo faccio come dico io”. State entrando in una casa (e una moglie) non vostra, siete ospiti e dovete accettare le regole del gioco. Se volete fare quello che vi pare, andate a prostitute, non è il posto per voi.

Anche l’approccio sui social solitamente è estremamente sbagliato. Per ogni coppia che cerca un bull, ce ne sono almeno una 50ina che si propone nell’arco di pochissimo tempo e voi siete uno dei tanti, mettetevelo in testa. Per farvi scegliere dovete rispettare tutti i requisiti sopracitati, ma anche capire che dopo esservi proposti, se non ottenete un seguito, continuare a scrivere e disturbare la coppia, vi fa ottenere di sicuro un “Blocca utente”.

Sex Toys per tutti. Ma come sceglierlo?

Sex Toys per tutti. Ma come sceglierlo?

Una premessa importantissima. Spogliatevi da ogni pregiudizio morale. Chi non ne ha mai usato uno non sa che si perde ed in seconda istanza vuol dire che non conosce appieno il proprio corpo. Meno del 2% di chi ha usato un sex toy ha dichiarato di non volerne piu’ usare. Vorrai dire qualcosa? ^^

In questo articolo si parlerà di Sex Toys ma anche qui il pregiudizio comune vuole che questi siano associati solo al mondo femminile o al massimo all’interno di una coppia. Anche qui , signori miei, se la pensate cosi’ sbagliate di grosso.

Viviamo oggi in un mondo pieno di pregiudizi che non fanno altro che sopprimere la nostra sessualità. Per un uomo, una donna che usa un vibratore, è una persona che non trova di meglio (ed io posso dirvi che la maggior parte delle volte sono stati meglio i miei giocattoli dei tanti supponenti maschi che si sono proposti, ma suppongo che un uomo possa aver detto lo stesso di noi^^). Ma un uomo che usa un sex toys per se stesso allora? e non parlo solo di masturbatori ma anche dei plug P-Spot che stanno avendo un successo immenso in tutto il mondo.

Tanti, anzi tantissimi, di diversi tipi, materiali, dimensioni, forme e prezzi, ma in particolare fantasiosi sono i nuovi giocattoli erotici di cui sia i single che le coppie non possono più fare a meno. Vi state chiedendo a cosa serva un sex toy se magari siete già appagati?

Forse pensate di essere completamente appagati, ma un sex toy vi può aiutare, se siete single, a scoprire nuovi punti erogeni del vostro corpo, mentre se siete in coppia vi può aiutare a passare una serata o un week end ad alto tasso erotico per vivacizzare il rapporto. E posso farmi un esempio pratico applicabile alla sessualità adolescenziale. Il primo bacio.. cosa potrebbe esserci di piu’ bello, la prima toccatina.. poi la prima fellatio ..cosa potrebbe esserci di piu’ bello… il primo rapporto sessuale completo…. si ok la prima volta difficilmente viene bene ma.. che bella scoperta… poi i primi giochi, il rapporto anale (se ben fatto) e cosi’ via .. sempre di piu’… poi ci si ferma convinti di aver raggiunto il massimo raggiungibile ESATTAMENTE come avevamo pensato sin dal primo bacio e per molte di noi si pensa che il massimo della trasgressione sia stato quel mezzo rapporto anale..

La vera domanda da farci è perchè ci siamo fermati? perchè vergorgarsi di farlo ancora piu’ strano in particolare adesso che ci conosciamo meglio, che probabilmente abbiamo un partner affiatato e che abbiamo delle fantasie erotiche che non si sarebbe mai potuto immaginare prima? Semplice.. rispetto a quando si era adolescenti da adulti ci si sente piu’ responsabilizzati, si ha piu’ paura di essere giudicati ed in particolare di autogiudicarsi perdendo quell’istinto all’iniziativa che ci rendeva unici e felici per rinchiuderci in pregiudizi “prefabbricati” per, forse, la semplice paura di scoprire che lo si poteva fare anche prima e si è perso tanto tempo?

La varietà e la molteplicità di accessori sul mercato, soprattutto se si è alle prese con il primo acquisto di questo genere, puo’ comprensibilmente far sorgere dubbi su come orientarsi nella scelta.

Dove acquistare i sex toys

Partiamo davvero dall’inizio. Chi non ha mai comprato un sex toy non sa neanche bene dove potrebbe comprarne uno. Tutti sappiamo che esistono i sexy shop, che sono dei negozi appositi per la vendita di questo tipo di prodotti. Ma in realtà i classici sexy shop non sono

l’unico posto dove andare a caccia del sex toy che soddisfa le vostre esigenze e per di piu’ si vive con il terrore di essere visti entrare in quel negozio o dover chiede consiglio ad un uomo che non si conosce su quale sex toys prendere mentre lui ti scruta bavoso.

Per il primo acquisto consiglio ovviamente Internet dove è possibile scegliere il prodotto, conoscere le qualità e leggere la descrizione senza essere osservati, dove ti arriva a casa con un pacco anonimo ,potresti persino fartelo spedire a casa di un’altra persona fidata (o non impicciona o persino richiedere che il pacco sia lasciato in fermo deposito vicino casa in cui si puo’ andare a ritirarlo di persona, tanto, ripeto, il pacco è anonimo e non è sospetto.

L’obiettivo

Naturalmente, una volta stabilito il posto dove fare il proprio acquisto, occorre decidere qual è il proprio obiettivo. Per quale motivo desiderate acquistare un sex toy? Con chi e in quale situazione lo volete usare? Quale zona del vostro corpo volete stimolare?

Per non incorrere nella scelta sbagliata queste sono le domande che bisogna necessariamente porsi. In pratica bisogna fare come un piccolo viaggio all’interno dei propri desideri intimi. Come abbiamo anticipato, sono essenzialmente tre gli interrogativi la cui risposta vi potrà guidare alla scelta giusta. Uno stimolatore clitoreideo è diverso da un fallo che è diverso da uno in vetro per sensazioni che è diverso da un gspot che è diverso da un rabbit che è diverso dalle palline da geisha che sono diverse da…. etc etc (all’infinito). Quello che puo’ piacere ad una vostra amica non è detto che possa piacere a voi. Per un uomo è mediamente piu’ facile perchè ha una fantasia/perversione erotica piu’ consolidata ma a differenza della donna è assolutamente canonico e meno restio a provare cose particolari. Ma ne parleremo piu’ avanti.

Per prima cosa stabilite a cosa vi serve un sex toy, qual è la sua destinazione d’uso. Per poter determinare lo stile e le dimensioni del sex toy e poter usufruire dei suoi servizi, stabilite se volete usarlo in solitudine o in coppia e soprattutto su quale parte del corpo volete metterlo alla prova.

Un sex toy sicuro

Poi, non dovete trascurare anche un altro aspetto importante, ovvero quello dei materiali da cui un sex toy è composto. Se infatti un sex toy deve essere in grado di far volare la fantasia e stmolare al punto giusto, deve però anche essere sicuro per la salute.

I materiali migliori sono il silicone, visto che è un materiale che con il calore tende ad ammorbidirsi e ad adattarsi al corpo,  il vetro borosilicato, il pyrex, e poi il vetro (che contrariamente a quanto si pensa non è freddo, anzi trattiene anche bene il calore per una sensazione molto particolare), il legno (specialmente l’ebano) e la ceramica, che si puliscono e si sterilizzano facilmente e non contengono sostanze tossiche.

Sono invece sconsigliati tutti quei sex toys realizzati con ftalati, delle sostanze dannose per l’organismo, visto che potrebbero essere facilmente assorbite dalle mucose. Considerato anche questo aspetto, siete pronti per la caccia al vostro sex toy.

I sex toys da usare da sole.

Ed ora eccoci ad esaminare un po’ quelli che sono i vari tipi di sex toys in circolazione. Ne volete uno ironico e divertente oppure cercate un sex toy di design? O magari siete alla ricerca di qualcosa di realistico? Tranquille, qualsiasi cosa vogliate esiste, perché ce n’è davvero per tutti i gusti. Partiamo dai classici vibratori, che si distinguono per la loro capacità di stimolazione.

Essi possono avere una o più intensità di vibrazione, una vibrazione fissa e/o diversi percorsi di vibrazione che uniscono impulsi di diversa intensità. E ce ne sono perfino alcuni possono essere programmati e andare addirittura ritmo di musica, semplicemente collegandoli al proprio iPod. I vibratori non sono sempre e soltanto..”vibratori” ma ne esistono diverse variati… con stimolatore clitoreideo (I rabbit), con stimolatore anale, ad impusi, ad anelli e cosi’ via.

Tra i vibratori  va sicuramente menzionato il rabbit, che è un vero must per molte donne. Questo è  l’ideale da usare in solitaria ed è composto da due parti, una che stimola la vagina e l’altra che, posizionata sul clitoride, regala fantastiche vibrazioni. Si chiama Rabbit perchè ha la forma di un simpatico coniglietto e vi segue anche nella vasca da bagno o sotto la doccia o come compagno di letto per rilassarsi un po’ prima di andare a dormire.

Poi ci sono altri modelli, alcuni curiosi (ma assolutamente funzionali) per dare quel tocco di fantasia in piu’. Il Double ticker ad esempio è uno stimolatore eccezionale.

I sex toys per gli uomini

Anche per i maschietti che si vogliono divertire da soli o in compagnia la scelta è molto ampia. Si va dai massaggiatori prostatici agli anelli vibranti per il pene ed a diversi giochi da fare in situazioni estremamente piccanti.

Un uomo che usa uno stimolatore prostatico o un butt plug non vuol dire che è Gay. Lo sappiamo bene che mentre vi viene fatto un “blow job” godete come dei pazzi se con un dito giochiamo li. Ed allora perchè avere paura di provarli anche in coppia? E’ solo un discorso di limite culturale che per fortuna con il tempo lo state superando ^^. Da donna posso dire che mi è capitato di utilizzare in coppia anche questi stimolatori prostatici e devo dire che funzionano decisamente bene anche su di noi, come d’altronde ho provato il contrario ed è stato apprezzato.

I sex toys da usare in coppia

E per divertirsi in coppia? Anche in questo caso quello che serve è solo la fantasia. I normali vibratori possono essere usati anche durante il rapporto sia per allungare i tempi di lui che per far a lei raggiungere l’orgasmo o ci sono i Massage Wand che sono degli stimolatori clitoreidei che possono essere usati anche durante la penetrazione. Il discorso è che nella coppia ci dev’essere feeling ed il coraggio di provare anche cose nuove. Non parlo solo di manette, bende, pinzettine, piccoli frustini ed anelli per il pene con stimolatore clitoreideo (c’e’ persino quello con il contaspinte). Molte coppie hanno scoperto lo strap-on che permette di giocare momentaneamente ad invertire i ruoli , fatto spesso per irretire il proprio uomo in modo da avere una reazione piu’ “possente” immediatamente dopo.

Non vi dimenticate le creme!!! sono un must!

Il Prezzo

Da non tralasciare un dettaglio che poniamo per ultimo ma non è assolutamente secondario. Stiamo parlando del prezzo, visto che un sex toy deve adattarsi non solo ai vostri gusti ma anche al vostro portafoglio. In commercio ci sono sex toys per tutte le tasche, i prezzi partono da pochi euro, come ad esempio per l’anello vibrante, per arrivare a qualche migliaio nel caso di dildo e vibratori in oro o argento.

Fidatevi soltanto di prodotti Europei con marchio CE e di negozi che abbiamo buone referenze.

Mistress. La donna che domina il tuo piacere con la forza

Mistress. La donna che domina il tuo piacere con la forza

Sguardo deciso, imponente e fermo. Espressione da sergente di ferro, vestita in latex con tacchi paurosamente a spillo e frustino in mano sempre pronto a colpire alla prima esitazione della sua vittima.

No non stiamo parlando di un carcere punitivo in qualche sperduto paese del mondo, ma di una pratica che conta solo in Italia ben 3 Milioni di appasionati e assidui frequentatori di questa pratica.

Parliamo delle Mistress del Sesso

La mistress è una dominatrice in ambito erotico/sessuale e il suo ruolo è conseguente al significato del termine: essa è in posizione di superiorità, quindi di autorità, nei confronti dell’uomo o della donna (ma può trattarsi anche di più soggetti insieme) che le sono sottomessi, i quali vengono definiti “schiavi”.

Lo schiavo solitamente è un uomo che ama essere sottomesso e comandato da una donna che lo costringe all’umiliazione, a subire insulti e ad essere maltrattato. Molti di questi uomini spesso sono benestanti o persone con una posizione sociale molto alta, che nella loro vita sono circondati da Yes Man (persone che li assecondano di continuo) e donne che si prostrano ai loro piedi.

Proprio per questo motivo, forse, la ricerca di ribaltare il ruolo dell’adorato e idolatrato uomo in qualcosa di perversamente diverso, il desiderare una padrona che abusi di loro è un sogno non troppo nascosto.

Ciò non vuol dire che tutte le Mistress usano il loro potere allo stesso modo: esistono infatti metodi di dominazione più leggeri e più duri. Questo dipende in particolare dal tipo di relazione che si instaura fra Mistress e slave (schiavo): tale relazione può essere infatti occasionale oppure continuativa. Tra i metodi cosiddetti leggeri c’è quello di costringere lo schiavo a leccare i piedi della Mistress e quello di costringere lo schiavo a comportarsi come un animale o a simulare la funzione di un determinato oggetto (come un panchetto o un poggiapiedi), mentre tra i metodi duri possiamo inserire la tortura (come la frusta, il bastinado o altre) che la Mistress infligge al proprio schiavo.

Nell’ambito dei rapporti occasionali, riveste una certa diffusione e importanza il fenomeno delle Pro-Dom, ovvero di donne che esercitano professionalmente il ruolo di Mistress, percependo denaro come profitto della propria attività. Questa attività è configurabile come prostituzione.

Una mistress racconta il suo lavoro e il suo ruolo

«Il fetish e la dominazione sull’altro sesso sono per me una vera passione e un autentico stile di vita. Voglio dire che non recito un ruolo, semplicemente sono me stessa quando `catturo’ un possibile schiavo con uno sguardo, o con il modo di camminare e il portamento, persino con il semplice movimento delle mani. Adoro avere gli uomini ai miei piedi utilizzando le armi raffinate della seduzione femminile che – fin da piccola – ho sempre notato esercita un fascino irresistibile sui maschi. Per questo amo la lingerie di classe, il trucco curato e l’abbigliamento sexy, specie quello in pelle e latex, i tacchi a spillo, le calze di seta, i reggicalze, le unghie laccate, i guanti di raso. Tutti strumenti che utilizzo con sapienza per incatenare a me un aspirante slave, che, con l’esperienza accumulata, riesco ormai a riconoscere da una sola occhiata.

“La mistress è una dominatrice, una padrona, una domina. Colei che va a dominare le persone che gli si presentano. Possono essere definiti schiavi, ma definirli solo così sarebbe troppo basico. Ci sono schiavi, ci sono masochisti, ci sono feticisti”.

Molti uomini, anche di grande potere nella vita professionale, sentono il bisogno nel privato di invertire i ruoli e di abbandonarsi completamente al fascino e al dominio di una donna sexy e affascinante che li comanda a bacchetta, anche e soprattutto cerebralmente, il che – come dicevo sopra – è per me la forma più raffinata ed elegante di dominazione… Conosco schiavi che si accontentano di farmi la spesa, o che semplicemente mi accompagnano al ristorante senza chiedermi altro che permettere loro di servirmi nei miei desideri e di impartire loro ordini per soddisfare i miei capricci. Non la considero una perversione, ma un aspetto intrigante dell’erotismo che secondo me, quando non è ossessiva o estrema, rappresenta una sana forma di libertà di espressione che richiede grande intelligenza, complicità, apertura mentale e fiducia reciproca».

“Molti collegato il piede al feticismo, ma non è così. Il feticismo è l’adorazione del feticcio, ma non è così. C’è chi è feticista delle suole, delle scarpe sporche, degli stivali. Ci sono quelli che amano i piedi sporchi o gli stivali da equitazione. E poi ci sono quelli che adorano il trasporto mentale, l’umiliazione, essere trattati come delle vere merde, con le parole oltreché con gli atteggiamenti. Quelli li devi insultare dal primo momento in cui li vedi a quando se ne vanno. Poi c’è un’altra fascia, molto grande, che invece ama proprio le schifezze, cose molto estreme. In Italia ci sono pochi veri masochisti, tanti sono semplicemente schifosi. Amano pratiche legate al gabinetto, molti uomini adorano sostituirsi al gabinetto, elegantemente potremmo definirlo così. Poi ci sono gli amanti del calpestamento, quelli che vogliono farsi prendere a calci sui testicoli. Non so cosa scatti nella mente, dipende. A volte tutto arriva dal passato, magari hanno avuto dei traumi”.

“Molte persone amano i giochi di ruolo, devo fare la mamma cattiva, la segretaria che si ribella, la poliziotta. Molti uomini hanno una fantasia immensa. Ci sono persone che hanno l’indole da schiavo h 24, sempre. Altre invece cercano uno sfogo in un momento, in una situazione, ma non è una cosa continuativa. Le regole però sono sempre le stesse: nessuno può permettersi di toccarmi, le uniche cose che può ricevere da me sono le botte, gli sputi, i calci, gli insulti o le frustate. Nessuno può venire da me e trovare una amica o una escort. Su questo in Italia c’è molta confusione”.

“Come c’è lo schiavo che lecca delle suole sporche, c’è quello che si mette a disposizione con la bocca aperta per essere utile, diventa un posacenere umano. Il dolore? Dipende dalla competenza della mistress. Se ti metti nelle mani di una persona che non è competente, rischi. Conosco persone che sono tornate da me con costole rotte o bruciature. Se io ti spengo la sigaretta sulla lingua, prima ci sputo, così la sigaretta si spegne con la saliva. Se io ti salgo con i tacchi sul corpo ma non so come fare, rischio di farti del male, di romperti una costola. Bisogna stare attenti, non ci si improvvisa”.

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