La prima volta in un Club Privè. Quello che dovete assolutamente sapere.

La prima volta in un Club Privè. Quello che dovete assolutamente sapere.

Quante volte vi sarà venuta l’idea di provare a fare un salto in un club di scambisti e poi non ci siete andati perchè qualcosa vi metteva paura o non vi convinceva?

Con l’articolo di oggi cercheremo di darvi tutte le informazioni, anche in base al vostro status (Coppia, Singola o Singolo) su quello che realmente succede nei club e cosa potete aspettarvi di trovare.

Un luogo di perdizione (Pericoloso?)

Iniziamo a definire cosa sia un Club Privè dicendo che no, non è una casa di appuntamenti e… NO… non è che chi entra deve immediatamente lanciare i propri genitali in mezzo alla folla e lanciarsi in orge sfrenate senza aver nemmeno avuto il tempo di ambientarsi.

Un Club (si parla genericamente) è un luogo che viene messo a disposizione dei Soci per poter avere un luogo riservato, lontanissimo da occhi indiscreti e senza rischi, per poter giocare a trasgredire.

Trasgredire non vuol dire forzatamente fare sesso di gruppo e subito. Trasgredire è anche semplicemente flitare, provocarsi con un’altra coppia e se scatta la scintilla si può decidere di approfondire, da soli o insieme ad altri, ma è anche vero che spesso una coppia va li, sta in disparte, bevicchia guarda e poi va via senza che succeda nulla.

Questo perchè quell’aurea peccaminosa che si vive in questo ambiente, aiuta le fantasie e la sessualità della coppia a prescindere che si sia consumato o meno.

Un ambiente intimo e trasgressivo

Non tutti i Club sono uguali.

Questa sezione avremmo dovuta metterla alla fine, ma abbiamo deciso di farvela leggere subito perchè nelle vostre scelte deve essere un elemento importante da tenere in considerazione.

Ci sono Club che non fanno tanta selezione all’ingresso (tanti.. molti dicono di farla ma poi se c’è da incassare fanno entrare chiunque), altri che invece cercano di equilibrare il rapporto coppie/singoli (puo’ variare da 1:1 a 3:1) e anche club che hanno serate libere per tutti e serate specificatamente riservate solo a coppie e singole (no singoli insomma).

Quando e se, leggendo il resto dell’articolo, valuterete la possibilità di andarci, evitate quella tipologia di club che non rientra nei vostri interessi. Se siete timidi e alle prime armi vi consigliamo un locale mediamente piccolo. Se invece siete già decisi a fare fuoco e fiamme ritenetevi piu’ liberi nelle scelte.

Cosa succede entrando in un Club la prima volta.

I club sono associazioni cultirali e quindi per accedere dovrete essere registrati come soci del club. Se è la prima volta che andate in quel posto, vi conviene dirglielo, solitamente (dipende dalla cortesia dei gestori) vi viene spiegato l’ambiente, i servizi offerti. Si entra (spesso con ovvio ed evidente imbarazzo se è la prima volta) e ci si sentirà addosso parecchi oggi.

Questa cosa è normale perchè è un luogo dove, giocando ovviamente, si è tutti prede e predatori. E’ normale studiarsi e osservarsi.

La coppia (o singola) in un club privè

Parlando sempre di voi, che siete una coppia alle prime armi, la paura più grande è quella di entrare ed essere assaltati da singoli, coppie che vi si siedono di fianco e rompono le scatole. Questo è assolutamente falso (nei locali ben gestiti.. sia chiaro).

In tutti i club se una coppia sta per i fatti suoi niente e nessuno, senza il loro permesso, può entrare in quella che si chiama “private zone” e cioè l’area della coppia (leggete il paragrafo successivo su come si comportano i singoli in un Club).

E’ probabile che riceverete un cenno di saluto, magari vi si offrirà cortesemente da bere. In questi ambienti un No Grazie non è mai un’offesa. E’ la cosa che solitamente più difficile da imparare.

Nel mondo dei Club chi si offende per un No Grazie non è adatto a quei posti. Quindi non vi sentite mai di offendere nessuno con un rifiuto.

Ogni coppia, ogni persona che entra in un club ha voglia di giocare in un modo personale. Tutti i presenti lo sanno quindi un No non vuol dire “mi fate schifo”, ma semplicemente un “per quello che abbiamo voglia di realizzare stasera (che può essere anche nulla) non ci rientrate”.

Se vi sentite a disagio o isolati la soluzione migliore è stazionare in zona bar o scambiare due chiacchiere con i gestori del locale. Magari vi da una mano a rompere il ghiaccio con altre persone se vi va di farlo.

I singoli in un club privè

Il maschio per una coppia o una singola è un oggetto che, a secondo di una loro scelta, può essere usato a piacimento. il “coglione” (usiamo il termine appropriato) che pensa che vada in un locale, scelga chi scoparsi e decida di farlo come lui creda, è semplicemente un povero idiota che di questo mondo non ne sa nulla.

Il singolo che entra in un club deve sapersi far notare, proporsi e accettare di indietreggiare, senza mai insistere, qualora la coppia o la singola con cui ha interagito non gradisca. Un no è un no. Non è che chiedendo la seconda volta la situazione possa cambiare come se l’avessi incontrata in un centro commerciale. Qui la timidezza non esiste.

Qualora si venga invitati ad avvicinarsi a una coppia ricordatevi che, per quanto vi interessi la lei, è appunto una coppia. Quando vi rivolgete a loro si parla al plurale, in particolare all’inizio si consiglia di interagire principalmente con il lui che, in quanto marito, spesso ha il ruolo anche di filtrare eventuale persone che risulterebbero sgradevoli prima ancora che lei decida che le possa andare bene.

Le mani addosso bisogna saperle mettere e capire quando sia il momento. Ci sono segnali che vi inviteranno a farlo. Troppo presto e vi siete giocati le possibilità di proseguire. Sappiate essere attenti a cio che vi si dice senza usare le parole.

Un singolo che si approccia direttamente, senza che abbia ottenuto il permesso da una coppia, se gli va bene viene invitato a uscire dal locale. Se gli va male (cosa che spesso mi auguro) dal locale ci esce comunque ma toccando terra una decina di metri più in là 😉

I nostri consigli

La prima cosa da dire, che può sembrare ovvia ma spesso non lo è, sta nello stabilire all’interno della coppia il giusto equilibrio decisionale. Se uno dei due non è convinto e non va di andarci, non ci andate.

E’ come portare vostro figlio in un posto dove non vuole assolutamente andarci. Potete insistere quanto volete sul fatto che poi si diverta, mentre invece, per partito preso, lo vedrete col muso tutto il tempo a guardarvi con occhi di odio e sofferenza. Evitate

L’unica cosa che è normale che voi abbiate è la paura dell’imbarazzo, motivo per cui pianificatevi sempre almeno un paio di tentativi prima di decidere se sia una cosa per voi o no.

Questo perchè se la tensione prende il sopravvento non riuscirete ad entrare in sintonia con l’ambiente. Con una seconda volta sarete sicuramente più a vostro agio.

Cercate di socializzare e scambiare due parole. Sappiate che l’altra coppia con cui parlerete ha avuto anch’essa la sua prima volta in un club. Chi meglio di loro possono capire il vostro stato mentale ed imbarazzo ed aiutarvi a comprendere meglio come non bisogna temere nulla?

Il Lato Oscuro del Sesso & Bad Romance Swingers Club di Roma

Per chi ancora non lo sapesse abbiamo creato una collaborazione strettissima (una vera e autentica amicizia con i gestori) con il Bad Romance Swingers Club di Roma e, tra le tante cose che abbiamo organizzato, ci siamo strutturati anche per accogliere “la vostra prima volta” e darvi un giusto occhio di riguardo e maggiore attenzione per aiutarvi ad ambientarvi (Leggi qui dal sito Bad Romance).

Il locale è ciò che sia di più perfetto per chi cerca un luogo non dispersivo, intimo e non volgare, in cui cercare di capire se questo mondo faccia per voi, senza nessuna pressione.

Vi ricordiamo inoltre che gli iscritti certificati di I.L.O. (qui la procedura) possono accedere gratuitamente al locale e usufruire di tutti i servizi, tra cui un Open Bar che aiuta tantissimo a rompere il ghiaccio. Per ottenere l’ingresso gratuito contattateci che vi invieremo il buono.

Potete trovare tutte le info sul Club ai seguenti link:

Sito web: www.BadRomanceClub.com

Telegram Channel: t.me/badromancerome

Twitter(X.com): x.com/SwingersBad

Come riconoscere una coppia scambista? I Piccoli indizi

Come riconoscere una coppia scambista? I Piccoli indizi

Se siete una coppia scambista vi sarà sicuramente capitato che in giro, in un centro commerciale, un bar o semplicemente durante una passeggiata, di incrociare lo sguardo di un’altra coppia, un’espressione o un sorriso che potrebbero voler dire “Anche a noi piace farlo, vi va di conoscersi meglio”?

Come ci si può togliere il dubbio  che non si sia frainteso il contatto senza rischiare di andare li e scoprire invece che erano testimoni di qualche religione e volevano solo vendervi bibbie? (si mi è successo..)

L’Abbigliamento

Una coppia che pratica lo scambismo ha sempre la propria donna al centro dell’attenzione e il suo vestiario è sicuramente provoante. Sia ben chiaro, ho detto provocante, non per forza da battona da piazzola per camionisti in autogrill.

Tacchi e scarpe che slanciano, decoltè (se presente) non troppo nascosto. Trucco per trasmettere passione e non per aggiustarne solo i difetti. E’ una donna che non si nasconde, si nota e si fa notare.

Lui è comunque un tipo curato, ma non dovete guardarlo per come è vestito, ma se notate compiacimento per il fatto che altri guardino la sua lei, è molto probabile che ci avete preso

Ma non basta…

I gioielli/accessori per scambisti

E’ un modo di comunicare il proprio stato di scambisti non troppo usato in Italia, ma abbiamo conosciuto coppie che utilizzavano anche questo metodo discreto per far capire che “noi ci siamo”.

Uno dei modi piu’ comuni è quello di portare la fede all’anulare della mano destra che sta ad indicare un legame con il proprio marito, ma aperto ad altre persone.

Ci sono poi gli anelli neri, solitamente spessi per essere ben visibili, che se portati da tutti è due possono essere un altro indicatore del proprio stato di coppia aperta.

Infine ci sono gli “SwingerCodes” (Codici per scambisti) che altro non sono che un piccolo logo che indica non solo che si è scambisti, ma anche le proprie preferenze.

Questo disegno viene solitamente messo su un braccialetto o direttamente con un adesivo sulla propria macchia. E’ piuttosto discreto perchè praticamente nessuno al di fuori di questo mondo ne conosce il significato e nel caso si venga beccati da persone non gradite, si può sempre far finta di cascare dal pero.

Esistono poi collanine, braccialetti e cavigliere con l’asso di picche. Nei tarocchi è un simbolo che rappresenta l’amare il gioco d’azzardo, il rischio, l’incognito. Negli scambisti invece indica la disponibilità della propria lei a fare sesso con altri uomini.

In conclusione

Se non siete certi che l’altra coppia si stia approcciando a voi con le sperate cattive intenzioni, non ve la rischiate. Per incontrare le Coppie Scambiste ci sono luoghi appositi come questo sito (L’avete visto il nostro Social?) oppure i Club Privè a loro riservati (vedi mappa). Se siete dei singoli ricordatevi che quasi sempre è la coppia che vi sceglie. Non dico di non proporvi, ma fatelo con la massima gentilezza e cortesia se volete avere una benchè minima possibilità.

 

Che significa CUCKOLD? Intervista a chi lo pratica….

Che significa CUCKOLD? Intervista a chi lo pratica….

La vita non troppo segreta di una coppia CUCKOLD

Del fenomeno Cuckold (Cornuti consapevoli) ne abbiamo parlato in diversi articoli, anche con interessanti interviste a coppie che ci rendono immensamente orgogliosi averle nel nostro Social. Questa volta però vogliamo proporre un’intervista che si concentri, non sul come si pratichi il sesso in una coppia aperta, ma come si viva giornalmente questa situazione, ascoltando il parere di Lui e di Lei alla stessa domanda.

Vi ricoro inoltre che potete vedere il nostro social cliccando QUI e che il nostro sito è totalmente gratuito per chi conosce le regole del mondo dello scambismo (Registrati qui)

Il cuckold è una situazione molto più diffusa di quel che si pensi ma rimane un fenomeno sommerso a causa dei tabù, dei pregiudizi e dei sensi di colpa che i diretti interessati provano nel parlarne apertamente in una società ancora troppo chiusa per comprenderne i motivi.

Abbiamo intervistato una coppia di cinquantenni sposati da più di 30 anni. Lavorano entrambi, hanno figli adulti e non più in casa.

Una coppia cui piace viaggiare e vivere la natura in tutte le sue forme, che frequenta diversi amici e condivide con loro momenti di svago, dalla mangiata al bicchiere di vino, dal cinema ad una mostra d’arte.

Insomma una coppia come tante con una vita del tutto “normale”!

1. Quando e come hai capito che poteva interessarti il Cuckold?

LUI: Fin da giovane e dall’inizio della nostra storia ho avuto fantasie e pensieri in merito al fatto vedere Lei e me con altre persone. Abbiamo iniziato mettendo annunci e conoscendo altre coppie con cui poi abbiamo avuto alcune esperienze anche di scambio partner. Però c’era un idea che mi eccitava ancora di più ed era quella di vederla o saperla con un altro uomo mentre io guardavo o non ero addirittura presente. Le ho quindi proposto di incontrare altri uomini ed è quello che è successo, ma sempre con me presente e partecipe. Poi recentemente abbiamo provato una vera e propria esperienza Cuckold. Lei ha incontrato a casa nostra un altro uomo mentre io non c’ero, ma tutti e tre consapevoli della situazione.

LEI: Sono stata sempre a conoscenza della fantasia di mio marito di vedermi o sapermi insieme ad un altro uomo, però non conoscevo il cuckold e tutte le dinamiche annesse. La nostra coppia è stata sempre aperta a esperienze che hanno arricchito il nostro rapporto e che prevedevano singoli o altre coppie. Esperienze sempre fatte insieme. Qualche tempo fa di comune accordo ho avuto un incontro sessuale con un uomo da sola dopo che ho conosciuto questa realtà e mi sono documentata attraverso internet e letto molte esperienze di altre persone.

2. Come ti sei spiegato il motivo per cui poteva interessarti questa pratica?

LUI: Ci ho riflettuto molto ed ho concluso che vedere o sapere che la mia compagna fa sesso con un altro è come se me la facesse “riscoprire“, come se togliesse quel velo di quotidianità, di abitudine che inevitabilmente si posa sulla coppia dopo tanti anni di convivenza. Risveglia il mio interesse per lei perché la vedo di nuovo donna e femmina, trasportata nella trasgressione da una energia nuova e sconvolgente che la eccita, stupisce lei per prima e rinvigorisce l’attrazione che provo nei suoi confronti. Credo che sia dovuto anche ad una sorta di competizione che si instaura tra maschi come tra animali: ed in effetti di energia vitale e naturale stiamo parlando, una energia che si risveglia dopo anni di semi assopimento. Oltre naturalmente ad un dono, un’opportunità che senti di regalarle perché è la persona più importante della tua vita.

LEI: Quando lui mi ha proposto di fare questa esperienza da sola, dopo un mio primo rifiuto e imbarazzo, ho cominciato a capire che mi stava offrendo l’opportunità di fare un’esperienza trasgressiva per entrambi. A questo si associa l’eccitazione di sapere che la sua donna è oggetto del desiderio di un altro uomo e quindi di riscoprirmi e riconquistarmi, rimettersi in discussione, allontanare il grigiore della quotidianità e riscoprire quella passione viva e intensa che a volte si assopisce.

3. Che opinione hai di te stesso come amante del Cuckold?

LUI: Sono tranquillo. Fin da bambino mi sono detto che qualsiasi pensiero, fantasia mi venisse in mente riguardo il sesso aveva in me diritto di cittadinanza. Non ho mai respinto a priori i miei desideri, almeno entro i confini della mia razionalità. Ho indagato e sperimentato varie situazioni, etero e bisex, sempre spinto dalla mia curiosità. L’essere Cuckold è una delle più intense, quella che mi ha regalato le sensazioni più potenti ma in ogni caso mi piace vivere in frontiera e con le dovute accortezze tutto questo mi fa avere una buona opinione di me.

LEI: Di mio marito ho una grandissima opinione perché lui mi ha fatto un bellissimo dono dimostrandomi il grande amore che ha per me.

4. Cosa provi relativamente al confronto con la vita sessuale degli altri?

LUI: Non giudico gli altri, cerco piuttosto di trovare la mia giusta strada con nuove esperienze e so che questo atteggiamento, se messo a confronto con altre coppie, può voler dire essere giudicati piuttosto che giudicare. Io rifarei quasi tutto quello che ho fatto e posso dire che ad oggi, dopo tanti anni insieme, auguro la nostra vita sessuale, intendendo quella a due tra me e mia moglie, a tutte le altre coppie.

LEI: Io penso che la nostra vita sessuale sia appagante e realizzata, sarebbe auspicabile che tutte le coppie facessero un percorso di complicità, di dialogo e di tale apertura per camminare insieme tenendosi sempre stretti ed evitando di venire sopraffatti dalla quotidianità e dall’indifferenza.

5. Parli serenamente con gli altri del Cuckold? Perché?

LUI: No, non ne parlo purtroppo, se non con amici che frequentano questo ambiente. Mi peserebbe troppo il giudizio morale e la condanna. Preferisco vivermela tranquillamente in semi clandestinità sperando che un giorno sia prassi comune condividere sessualmente il proprio partner con altre persone. I segnali ci sono tutti, dagli anni novanta ad oggi il fenomeno dello scambismo, i locali dedicati ed i siti per annunci sono aumentati in maniera esponenziale ma soprattutto molti giovani si sono avvicinati a questo mondo.

LEI: Non è facile parlare di queste cose con tutti perché il giudizio degli altri è implacabile e non prevede la comprensione e l’empatia ma solo la chiusura e la condanna. Parliamo solo con amici che praticano il sesso in maniera aperta come noi.

6. In che modo hai affrontato il discorso con la tua partner? Come l’hai convinta?

LUI: Il nostro percorso viene da lontano. Come sempre all’inizio sono stato io a proporre ed ho avuto come risposta un cordiale rifiuto. Poi lentamente, senza forzature, l’idea di far entrare esperienze e persone nuove nel nostro rapporto sessuale ha intrigato e convinto anche Lei. Ora siamo entrambi certi che l’interagire di ognuno di noi due con persone esterne ci liberi, per alcuni momenti, dalla gabbia asfissiante del “noi coppia per sempre” per donarci un pochino di autonomia e recuperare al tempo stesso l’interesse dell’uno per l’altro e rilanciarlo. Siamo sempre più compartecipi delle nostre relative esistenze ed i nostri rapporti sessuali sono indubbiamente migliorati nel tempo.

LEI: Il discorso è stato affrontato e proposto da mio marito ma condiviso da me, anche se all’inizio con un po’ di difficoltà. Le donne hanno un retaggio culturale che è un po’ difficile da scardinare. Con l’aiuto del mio compagno e con la mia crescente consapevolezza le cose sono andate per il verso giusto, godendone entrambi.

7. Che consigli daresti a chi volesse sperimentare per la prima volta il Cuckold?

LUI: Prima di tutto un uomo aspirante Cuckold deve imparare a saper riconoscere dentro di sé queste fantasie senza averne paura ma accogliendole e valutandole serenamente per poi condividerle con la propria compagna. Se riceve un rifiuto, non deve forzare mai e per nessun motivo la propria donna: lei non è una pornostar privata e né deve sentirsi obbligata a fare alcunché. Questo è un percorso che va percorso per gradi e insieme, con molto dialogo e tranquillità. Se poi si decide di provare, occorrono regole condivise e paletti ben precisi per divertirsi entrambi senza rischi in una sorta di “ambiente protetto”. Si deve essere consapevoli che si sprigionano energie potenti, soprattutto per il Cuckold, che da una parte possono portare in paradiso ma in meno di un secondo scaraventano all’inferno. L’energia proviene dallo scardinamento di ancestrali dogmi, quali la proprietà della propria donna (mia e di nessun altro) con conseguente gelosia e possessività. Per contenere e gestire possibili crisi e pericoli due sono gli elementi chiave da tenere sempre e dico sempre a mente: massima comunicazione e totale trasparenza, in modo da assicurare la realtà dei fatti ma anche le necessarie rassicurazioni alla tenuta della coppia.

LEI: Il consiglio da parte mia è quello di percepire questa fantasia come un’opportunità. È importante parlarne prima, durante e dopo. Essere sempre in contatto e straordinariamente complici.

8. Come vincere le paure, le insicurezze, il timore del giudizio?

LUI: Procedendo per gradi e fermandosi non appena si percepisce un disagio. Considerarlo sempre un gioco, fatto insieme per divertirsi. Ci si può fermare alla sola fantasia, condividendola a parole ma senza un seguito nei fatti. Oppure andare avanti organizzando un incontro a tre o addirittura a due senza il Cuckold presente. Il timore del giudizio si vince convincendosi che non si sta facendo nulla di male, fra persone adulte e consenzienti. Purtroppo la morale corrente non consente ancora di rendere pubblico un comportamento del genere, quindi occorre massima attenzione per salvaguardare figli, occupazione e quant’altro da possibili notizie che vi vedano protagonisti.

LEI: Con il proprio compagno bisogna essere onesti e aperti nel dire sempre tutto quel che si pensa nel modo più sincero, anche se la verità a volte fa male! Il giudizio altrui non deve condizionare la propria vita e le proprie scelte.

9. Quali sono i vantaggi del Cuckold secondo te?

LUI: I vantaggi possono essere molteplici: una forte comunicazione, una ritrovata intesa sessuale, un’energia nuova che alimenta l’attrazione della coppia anche dopo anni e anni di matrimonio o convivenza. La riscoperta della trasgressione e dell’intrigo dato dal tener nascosto il gioco agli altri e che rende ancora più complici. Lo stesso giocare e divertirsi insieme aiuta a vivere meglio la quotidianità. Tutto questo è dovuto principalmente al riportare dentro la coppia l’esperienza trasgressiva vissuta, anche separatamente, ed in questo è la donna che gioca un ruolo fondamentale trasferendo la sua trasgressione nel rapporto di coppia.

LEI: Il vantaggio del Cuckold è quello di riuscire a vivere una fantasia traendone eccitazione. Mettere la propria donna al centro dell’attenzione e godere del suo piacere.

10. Quali sono gli svantaggi del Cuckold secondo te?

LUI: Ho già detto della necessità di costruire insieme un “ambiente protetto” per dare sicurezza a tutti, con regole certe e paletti da non oltrepassare. Ma si deve comunque tener presente che dei due, moglie e marito, è Lui che rischia di più la crisi e di conseguenza di far soffrire la propria compagna. La gelosia è sempre dietro l’angolo. Se l’uomo assiste all’incontro avrà meno probabilità di avere conseguenze negative in quanto la moglie si comporterà in modo tale da creargli meno problemi possibili. Ma se non ci sarà, dovrà stare al suo racconto dei fatti, potrà non fidarsi e mettere in dubbio che sua moglie l’abbia fatto solo per gioco. Potrà mettersi in competizione con l’altro o sentirsi inadeguato in confronto a lui e quindi andare in crisi. Fondamentale per un Cuckold è prendere coscienza, anche prima di iniziare, che la donna che vive al suo fianco da tanti anni non è solo “quella donna” che lui conosce.

Messa in relazione fisica con un altro uomo potrà, spesso succede, avere reazioni, comportamenti, parole molto diverse dalle solite. Se si troverà bene e a suo agio libererà la sua eccitazione come non le accadeva da tempo, merito della situazione e della persona che si è scelto di coinvolgere. Tutto questo costituisce da una parte l’obiettivo del Cuckold, rivedere sua moglie “femmina” e provare di nuovo attrazione ed eccitazione forti per lei, ma dall’altra se non ben gestito diventa un mix esplosivo che può far scoppiare la stessa coppia con conseguenze deleterie.

LEI: Gli svantaggi si possono verificare nel caso in cui la trasgressione non viene gestita nella massima apertura e sincerità da parte della coppia. Questa esperienza deve essere fatta tenendo conto delle dinamiche che si possono verificare e gestendole nel modo migliore, creando un ambiente protetto per la coppia

Come funzionano i Club Privè per scambisti

Come funzionano i Club Privè per scambisti

Uno dei sogni segreti di quasi tutti gli uomini e di moltissime donne è quello di partecipare, anche in forma non per forza attiva, a uno di quei famosi e misteriosi strani festini che vengono consumati nei Club Prive da ricchissimi e potenti personaggi del mondo.

Sul giornale leggerete che Tizio o Caio sono stati beccati strafatti in un locale dove si consumavano questi festini senza che nessun quotidiano o testata entri mai nello specifico dell’argomento, lasciando il lettore con il dubbio di chiedersi “e che ci sarà di estremamente strano in questi locali?”.

Guarda la mappa dei Locali, Club, Night & Privè in Italia (CLICCA QUI)

Quindi cosa sono esattamente gli scambisti e i Club Privè ?

Gli scambisti sono delle coppie “solitamente” sposate e “solitamente” di un età di circa 40 anni, che hanno superato la soglia del possesso marito/moglie e amano fare sesso con altre coppie o singoli scambiandosi, appunto, i partners. I Club Privè invece sono quei locali dove ci si può recare per conoscere altre coppie seduti a un tavolo e poi decidere se rivedersi un’altra volta o consumare nelle camere private fornite dalla struttura (da qui il termine Privè).

Abbiamo realizzato un’intervista esclusiva con la Lei di un coppia di scambisti di Roma che ci ha raccontato tutto, tutto, tutto e proprio tutto su come funziona questo mondo.

La coppia è regolarmente sposata da 10 anni, ha due bambini, vivono e lavorano a Roma e fanno scambismo da circa 3 anni con il soprannome “Coppia Diamante

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Il Lato Oscuro: Come avete iniziato a fare scambismo?

Coppia Diamante: Siamo sempre stata una coppia giocosa e ci è sempre piaciuto sperimentare qualcosa di nuovo, ma la cosa più importante che abbiamo realizzato è quella di riuscire sempre a parlare delle nostre fantasie liberamente, senza sentirci legati al giudizio del partner. Ci sentiamo legatissimi. Un giorno lui mi chiese se tra le mie fantasie sessuali c’era il farlo a tre e io gli dissi di si e lui mi confessò lo stesso. Un giorno invitò un suo amico a casa, bel ragazzo e decisamente prestante (ma che poi amico non era lo scoprì dopo) e bevemmo un pò troppo tutti e tre. Fatto sta che mi ritrovai a letto con due uomini e realizzai questa esperienza fantastica

ILO: Cosa intendi con “non era un suo amico”?

C.D.: In realtà mi confessò in seguito che si era iscritto a un sito, vietato ai minori, per scambisti (www.IlLatoOscuro.it) e aveva visionato diversi profili di uomini che in gergo si fanno chiamare “Bull” e cioè che si propongono come terzo incomodo in una coppia e aveva organizzato la serata a mia insaputa.

Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 1)

ILO: Non ti sei sentita sporca o hai avuto sensi di colpa?

C.D.: A essere sincera subito dopo il rapporto mi è sembrata strana, leggermente infastidente, la presenza di quel terzo estraneo nel mio letto, ma poi dopo un pò l’abbiamo rifatto si è vestito e se ne è andato. Il fatto che sia stato il mio Lui a proporlo mi ha anche liberata dalla paura che in imbarazzo o disagio possa essere stato proprio il mio.

ILO: E come siete passati allo scambismo?

C.D.: Ero determinata a voler ricambiare il favore e voler realizzare anche la sua voglia di farlo in tre, ma con due donne e ti assicuro che non è stata proprio facilissima, sia perchè di donne singole che vogliano divertirsi in questo mondo sono rarissime e molte di queste sono prostitute, sia perchè per una donna accettare che ci possa essere nel letto una che sia forse più bella di te e che stia facendo godere il tuo uomo, infastidisce non poco. Alla fine trovammo un paio di ragazze che si proposero ma erano appunto delle mestieranti e d’accordo con il mio lui lasciammo perdere, però successe che fummo contattati da altre coppie con cui iniziammo a parlare spiegando che noi non avevamo mai fatto scambismo e che ne sapevamo ben poco. Così ci proposero un incontro tanto per fare due chiacchiere e che se poi fosse stata cosa si sarebbe visto al momento.

ILO: Siete andati a casa loro o a casa vostra?

C.D.: Assolutamente nessuna delle due cose. Ci vedemmo per un caffè. Era una coppia molto affiatata con lui di belll’aspetto, ottima cultura e molto educato nei modi. Lei invece al primo incontro mi sembrava decisamente più chiusa e meno espansiva ma poi mi sono resa conto con l’esperienza in questo ambiente che è dovuto al fatto che chi studia la situazione siamo sempre noi donne e che poi siamo quasi sempre noi a decidere la compatibilità. Diciamo che un uomo ha una gamma di compatibilità più ampia di quella di una donna, gli va bene quasi sempre tutto entro certi parametri. Comunque abbiamo avuto se non ricordo male 3 o 4 incontri conoscitivi senza poi concludere nulla e lo dico con la massima sincerità che era perchè non riuscivo a farmi piacere lui o mi dava fastidio lei.

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ILO: Come si è passati poi dall’essere tentati a farlo davvero?

C.D.: Una volta una coppia per conoscerci ci disse se volevamo andare con loro in un Club Privè (non ne faremo il nome) e che era solo per conoscerci. Ci siamo detti perchè no, andiamo a vedere come funziona questo mondo, tanto alla fine ci si può andare anche solo per guardare, scambiare due chiacchiere, stuzzicarsi ma poi alla fine non è detto che debba accadere nulla. Io decisi di vestirmi un pò denudè con un vestitino decisamente corto bianco aderente, senza reggiseno e con dei bei tacchetti a spillo. Mi sentivo di aver esagerato ma poi quando siamo arrivati li mi sono resa conto che io ero quasi la più pudica delle presenti.

ILO: Tutti possono entrare e com’era un volta entrati?

C.D.: In questo club ci si può entrare solo se invitati da altri Soci o se si fa una richiesta, con largo anticipo, in cui si devono mandare anche i documenti e le foto. Mi ha molto colpita il costo che era di 50 Euro a coppia e 100 euro per il singolo. Un mondo un pò alla rovescia. Una volta entrata mi aspettavo un branco di maiali imbufaliti che mi avrebbero puntata e invece vedemmo che all’interno c’erano almeno una quindicina di coppie e una 20/30ina di single maschili piuttosto giovani. Si girarono tutti un pò a guardarci perchè eravamo nuovi ma nessuno in realtà ci è venuto a disturbare. Ci hanno assegnato un tavolo e ci siamo seduti li a guardarci intorno fino a quando non siamo stati raggiunti dalla coppia che ci aveva invitati.

ILO: Raccontami della serata e di quali regole ci sono.

C.D.: E’ molto semplice. Tu ti siedi e poi altre coppie eventualmente ti fanno un cenno e ti chiedono se possono sedersi con te e scambiare due parole. Se ci si piace allora poi si decide che fare senno ci si saluta abbastanza velocemente. Per i singoli invece la cosa carina è che non ti rompono le scatole fino a qando non sei tu a fargli un cenno e allora si possono venire a sedere da te. Alla fine iniziammo un pò a stuzzicarci con la coppia che ci aveva invitati e decidemmo di andare in una camera del Club. Io ancora mi ricordo che passammo davanti ad un altra che aveva la porta aperta e dentro c’era una coppia con almeno 5 o 6 uomini. I dettagli non ve li posso dare ma da quella sera abbiamo ripetuto una marea di volte questa esperienza anche con altre coppie e non ne possiamo quasi più fare a meno

ILO: Come fate a gestire questi incontri avendo anche dei bambini ?

C.D.: Spesso gli incontri li facciamo anche di giorno quando i bambini sono a scuole perchè ovviamente mica i figli ce li abbiamo solo noi e utiliziamo degli hotel che offrono le camere anche durante l’orario lavorativo con frazionamenti a ore (Vedi la mappa delle strutture su Il Lato Oscuro del Sesso)

Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 1)

ILO: Hai mai sofferto di gelosia?

C.D.: Ci sono delle regole che nello scambismo vanno sempre rispettate. In prima istanza qui si parla di Sesso, il sentimento non c’entra nulla e poi quando si decide di incontrarsi, anche per rivedersi lo si fa sempre come coppia, mai singolarmente. Non capita mai fidati. Però la prima volta che l’ho visto con un’altra donna stavo sempre a fissarlo perchè avevo quell’inconscio terrore che l’altra lo facesse stare meglio di quanto potesse stare con me, ma poi capisci subito che l’amore è una cosa, il sesso è un’altra.

ILO: Secondo te le coppie scambiste si fanno anche le corna di nascosto?

C.D.: E’ noto che nelle coppie scambiste il tasso di tradimento è praticamente a zero e che hanno il più basso tasso di separazioni. Quando si è realizzati sessualmente non c’è la minima ragione di mettere le corna o di avere un atteggiamento aggressivo perchè fustrati o non sentiti considerati. E’ vero che l’amore finisce anche nelle coppie più affiatate, ma statisticamente le coppie scambiste soffrono di questo problema molto ma molto meno delle coppie cosidette tradizionali.