I segreti di una Cam Girl su Chaturbate

I segreti di una Cam Girl su Chaturbate

Ci sono dei servizi che molti uomini usano per guardare belle ragazze, ma da quando esistono le chat e le Webcam, quello delle CamGirl è sempre stato un modo per arrotondare facendo quella che si potrebbe definire “Prostituzione Soft”.

Una moda partita spesso da ragazze e ragazzine giovani che chiedevano una ricarica sul cellulare negli anni 90 in cambio di farsi vedere in lingerie,  molto in più di una ricarica (qualche regalo) per fare vedere qualcosa di decisamente intimo.

Come funziona questo mondo ?

Oggi vi raccontiamo la storia di “Ginetta 21”, camgirl italiana che ci racconta come ha iniziato, perchè e quanto guadagna facendo questo lavoro. L’articolo/intervista vi farà scoprire tutti i retroscena che si nascondono dietro questo mondo e il perchè, anche se non se ne parla tantissimo, è assolutamente fiorente e dove girano ancora parecchi soldi.

L’intervista

“Mi sveglio, faccio colazione, preparo la stanza, accendo il pc e mi connetto al sito. Posto una foto su Facebook o su Twitter per far sapere ai miei fan che sto per trasmettere, indosso un bel completino intimo e inizio. Sto in cam dalle 9 di mattina fino alle 13, poi pranzo e mi rilasso un po’, alle 15 ricomincio e resto online fino alle 18. Una volta chiuso tutto, beh, pulisco, disinfetto ogni cosa e mi faccio una bella doccia. Dopo o resto a casa o esco. Insomma, una vita normale”.

Questa è la giornata-tipo di ginetta_21, una camgirl italiana che abbiamo scovato su Chaturbate, uno dei più frequentati siti di videochat a sfondo sessuale che si trovano oggi sul web – se non addirittura il più interessante, a detta di molti utenti che lo usano per trasmettere e spettatori. Perché qui le chat non si basano sul rapporto uno a uno, ovvero da cam a cam, ma sono pubbliche, aperte a chiunque e soprattutto totalmente gratuite: l’homepage si presenta come un mosaico di finestre dalle cui anteprime è facile immaginare cosa succeda all’interno, basta cliccare per accedere a quei mondi impastati di carne e pixel, desiderio e connessione veloce. Solo in un secondo momento, se vogliamo interagire in chat, è necessaria la registrazione, anche qui tutto gratis. Per trasmettere invece è doveroso dimostrare la maggiore età.

Ma leggete bene cosa ci dice ancora ginetta_21: “In passato stavo online due o tre ore la sera, perché di giorno andavo all’Università. Insomma non avevo molto tempo e guadagnavo circa 1000-1200 euro al mese. Ora che invece è diventato il mio lavoro principale, stando in cam quasi otto ore al giorno tranne il sabato e la domenica, arrivo a guadagnare circa 2.000 euro a settimana” – 2.000 euro a settimana, sì, avete letto bene. E non c’è da meravigliarsi. Ma andiamo con ordine.

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Chaturbate è nato nel 2011 e l’intuizione fondamentale per il suo successo è stata l’introduzione del tip, ovvero la mancia con la quale uno spettatore decide di premiare a propria discrezione chi sta in cam.

Il denaro utilizzato è una moneta virtuale chiamata “token” (100 token equivalgono a circa 10 dollari) acquistabile sul sito. Così quando un’esibizione è apprezzata c’è chi sborsa gettoni per incoraggiare a continuare. Ma non solo, il sito mette a disposizione di chi trasmette tutta una serie di applicazioni tramite le quali è possibile inserire degli obiettivi (ad esempio: togliersi le mutande una volta raggiunti i 100 token) o lanciare veri e propri giochi a premi per invogliare lo spettatore a dispensare tip.

A tal proposito, ginetta_21 ci dice: “OhMiBod è un app nuova, inserita circa sei mesi fa sul sito: ogni tip fa vibrare il giochino [collegato al pc via bluetooth, ndr] che hai nelle mutandine, più è alto il numero di token, più è forte la vibrazione. Una bellissima app che fa guadagnare, e godere, veramente tantissimo”.

Basta entrare in una chat a caso fra quelle situate più in alto nell’homepage (vengono indicizzate in ordine decrescente in base al numero di utenti a esse connessi) per rendersi conto del giro di tip che viene a crearsi all’interno.

Ad esempio, pochi giorni fa nella chat di princess_yasmine abbiamo visto “donare” oltre 15.000 token (150 dollari) in appena 10 minuti, solo per assistere ai dimenamenti con i quali il suo bellissimo corpo nudo si contorceva a ogni tip ricevuta (a botte di 15, 30, 100 token alla volta).

Mettersi in contatto con ginetta_21 non è stato facile, nonostante fosse quasi sempre online e costantemente posizionata nei primi posti in homepage. Al terzo messaggio, inviatole direttamente in chat durante uno dei suoi anal show, ci ha prima chiesto a voce il perché dell’intervista e una volta letta la nostra risposta ha replicato che non era interessata, un po’ gemendo, dato che durante questo breve scambio di battute non ha mai smesso di cavalcare il fallo eretto di un uomo di plastica senza gambe. È il bello della diretta.

Di altre camgirl italiane nessuna traccia: solo in seguito abbiamo scoperto che chi trasmette ha la possibilità di oscurare gli utenti in base al paese dal quale si connettono, così da poter restare invisibili ai propri connazionali. Quindi abbiamo insistito con lei inviandole un tweet, al quale finalmente ha ceduto.

“Ho 25 anni, sono laureata in Scienze della Comunicazione. Professione? Be’, ho fatto molti stage nel mio campo, molti periodi di prova mai apprezzati e mai retribuiti e quindi ora faccio la camgirl a tempo pieno.

Abito in un paese vicino Roma e sono bisex: mi piacciono molto anche le belle ragazze e ho avuto più di qualche rapporto e storia. Ho un ragazzo da quattro anni e una ragazza da uno che ogni tanto condivido anche con lui…”. Così si presenta ginetta_21, una bella ragazza bionda che in cam mostra la sua faccia senza problemi, indossando solo un paio di autoreggenti nere, a volte accompagnate da un perizoma. Anche se il primo piano è quasi sempre monopolizzato dal suo fondoschiena, che infatti rappresenta il motivo principale del suo successo su Chaturbate:

“Perché sono una delle poche che fa anale…Lo adoro, faccio prevalentemente quello, mi piace tantissimo e piace ai miei spettatori. La mia vagina non la uso quasi mai”. Ci racconta che si esibisce da circa cinque anni, ma solo da un anno è passata a Chaturbate (prima trasmetteva su Cam4).

Ci è arrivata così: “Con lo spirito di divertirmi e di guadagnare qualche soldo extra, ma mai avrei pensato andasse tanto bene da farne il mio lavoro principale”. Infatti nella sua pagina ha addirittura stilato un menù dove elenca, tra le altre cose, il costo di uno show privato sia su Chaturbate sia su Skype e anche delle sue mutande, spedite a casa di chi versa 2.000 token:

“Con le sessioni private si guadagna molto, per richiedere un private si paga 60 token al minuto, e più dura più si guadagna. Ad esempio, uno show di 15 minuti frutta 50 euro. Ma molti comprano l’opzione Skype perché vogliono vederti tutta per loro e una volta che sono li ti fanno regali anche su paypal in modo che il sito non prenda la percentuale. Di mutandine a casa, invece, ne avrò spedite circa 100 da quando faccio questo lavoro. C’è un utente che da due mesi mi versa 250 euro a settimana per mandargli il paio che indosso la domenica.

La definisce una droga: le mette in tasca tutto il giorno e quando è a lavoro ogni tanto le annusa”.

Quando non è in compagnia (“ultimamente ho una ragazza che ogni tanto partecipa alle mie trasmissioni e ci divertiamo veramente tantissimo insieme”), le sue esibizioni sono quasi sempre caratterizzate da svariati accessori erotici: “Cose particolari che stuzzicano un po’ la fantasia, come vibratori e palline cinesi.

Ne avevo qualcuno anche prima di trasmettere online, ora ho un armadio pieno: ho speso più di 6.000 euro in oggettistica. La fuck machine mi è costata 500 euro, ma in una giornata di lavoro me ne fa guadagnare 700-800”. Ecco, i soldi. Quando le diciamo che in giro per il web abbiamo letto testimonianze di camgirl che asseriscono di guadagnare anche mille euro a settimana, reagisce così: “Mille euro? Nooooo! Non per vantarmi, ma io guadagno il doppio. Mediamente ricevo un bonifico mensile di 8.000, poi ci sono mesi che va meglio ed altri in cui ne incasso solo 7.000”.

Leggendo il regolamento del sito si evince che Chaturbate trattiene il 50% dei gettoni incassati, cioè paga 0,05 dollari per ogni token (il cui valore è 0,10 dollari). Prontamente arriva la conferma di ginetta_21: “Se un utente paga 100 token, l’equivalente di 10 dollari, a me vengono versati 5 dollari. Ci sono utenti che in 10-15 minuti ti lasciano anche 5.000 token, quindi più utenti hai e maggiore è il guadagno”. Ma come viene effettuato il bonifico?

E, soprattutto, sono soldi tassabili? “Ho una carta Payoneer registrata all’estero. Ricevo i soldi puntualmente il secondo giorno del mese e li ritiro dove voglio, utilizzando l’opzione ‘prelievo internazionale’. E no, non si pagano tasse su quei soldi, in Italia questo lavoro è vietato e paragonato alla prostituzione”.

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Un lavoro vero e proprio con un “salario” ben al di sopra della media, che per ora riesce a scivolare tra le maglie troppo larghe di una legislazione troppo lenta rispetto ai ritmi di internet. Non ci si pagherà la pensione, e non potrà durare per sempre, ma in tempi critici come questi, una cam, una connessione veloce, una bella presenza e una dose di esibizionismo possono davvero sostituire un impiego. A detta di ginetta_21:

“Quello che faccio mi rende felicissima e liberissima. In tre anni ho messo da parte i soldi per comprare una bellissima casa, ho tutto quello che voglio e faccio tutto quello che mi pare. Molti credono che i soldi non facciano la felicità…credimi non è vero: salute e amore stanno al primo posto, ma i soldi rendono felici, eccome”.

Libertà

Più dei “soldi” e della presunta “felicità”, quello che colpisce di Chaturbate è la “libertà”. Non ci sono regole o imposizioni dall’alto (“decido io cosa fare, quando farlo e come farlo. Le uniche regole sono niente animali, niente pee o poo e niente persone in cam non registrate” mi spiega ginetta_21). Non ci sono canoni estetici da rispettare. Non si deve dar conto a nessuno se non a se stessi.

Qualsiasi maggiorenne di qualsiasi nazionalità può trasmettere, che sia maschio, femmina, gay, transessuale, bisessuale, solo o in coppia. E così basta navigare un po’ sul sito per farsi un’idea dell’assortita, colorata e amatoriale fauna che lo popola. Esclusa la parte più alta dell’homepage – monopolizzata dalle camgirl più belle e disinibite o dalle coppie che più si lasciano andare, ma anche da maschi glabri e muscolosi o da seducenti transessuali – le altre pagine del sito sono un tripudio dell’umanità più varia. Ci conducono nelle case di gente comune e ordinaria.

Eccoci nella cameretta rossa della ventenne con i capelli arancioni, gli occhi da cerbiatto, la felpa bianca con i cuori disegnati sopra e le orecchiette da volpe in testa alla ricerca di incontri solo in sessione privata. Un altro click e siamo nel vano doccia dalle piastrelle azzurre di una bionda nuda intenta a farsi riprendere mentre si lava i lunghi capelli.

Più in basso troviamo il pensionato a petto nudo che fuma la sigaretta elettronica immerso nel giallo vintage della carta da parati sulla quale si staglia una credenza marrone con sopra appoggiati due puttini di ceramica bianca. Torniamo indietro e ci imbattiamo in due ragazzini emo transessuali: ciuffi lunghi, occhialini, piercing e outfit bianco e nero. Poi è la volta della signora matura che guarda fissa in cam senza dire niente.

C’è addirittura chi ha posizionato la cam sul pavimento per inquadrarsi i piedi, non si capisce se appartenenti a un uomo o a una donna tanto sono rugosi.

Miriadi di peni, ora in erezione ora afflosciati. C’è chi si masturba mostrando la fede matrimoniale. Donne incinte. Vagine aperte all’inverosimile. Una cinese danza nuda con un ventaglio gigantesco appeso alla parete. Plug anali. Calzini sporchi. Peli. Brufoli. In sottofondo musiche di qualsiasi genere.

Chi si depila. Chi se ne sta beatamente sdraiata in mezzo ai peluche. Una sobria cinquantenne passa ore a raccontare la sua vita. Studentesse appena svegliate. Un ragazzino mangia stando a un palmo dal monitor. Casalinghe nude a quattro zampe in cucina, sullo sfondo frullatori, forno a microonde e stoviglie appena lavate. Una ragazza spiega come risolvere il cubo di Rubik.

Poi all’improvviso sembra di essere in un film di Almodovar: letto disfatto, un cassetto aperto con non si sa quale meraviglia nascosta dentro, tre vasi messi in verticale su una fioriera verde pisello, alla parete poster di Marilyn Monroe e James Dean, un travestito seduto sul letto in canotta nera e short rosa e un cagnolino scondinzolante che gli salta sulla schiena.

Ma chi più di tutti ha attirato la nostra attenzione è Support22, un ragazzo sulla trentina di Nottingham che trasmette ininterrottamente dal suo ufficio mentre lavora in giacca e cravatta: se ne sta lì a lavorare circondato da faldoni, raccoglitori, stampanti con aria seria e impegnata, solo ogni tanto si volta verso la cam e si dimena il membro, per poi riprendere le pratiche lasciate in sospeso, guadagnando – non si sa perché – pure un bel po’ di token.

Trasmetto dunque sono

Quindi sì, c’è una buona parte che sta lì per unire l’utile al dilettevole, come ginetta_21: “È un lavoro ormai e quindi, sì, lo faccio per soldi ma anche perché mi piace, e se non lo fai anche con piacere gli utenti se ne accorgono e non guadagni nulla”. O come Beryl18, una statunitense brunetta del ’95 dall’aria pura e casta con quei suoi grandi occhiali da studentessa: anche se la maggior parte del tempo sta vestita a parlare in chat di libri e film e solo ogni tanto regala qualche momento intimamente caldo, la sua videochat è una delle più visualizzate e gettonate a suon di token.

E così è pure il caso della enigmatica islandese elisadeathnaked, seguitissima sul sito: celando sempre la sua faccia, lasciandola fuori dell’inquadratura o indossando una maschera a forma di muso di cavallo, le sue performance sono veri e propri riti sciamanici invasati, ora in sella a una moto, ora sopra una sedia con l’effigie della Gioconda. In altri casi, invece, seppur non si perda mai un grammo della grana amatoriale, è ben evidente come per alcune ragazze quel lavoro sia diventato routine, meccanico e senza passione.

Ma affacciandosi e curiosando dentro quasi tutte le finestre di Chaturbate si ha l’impressione che la maggior parte degli utenti in trasmissione lo faccia soprattutto per gioco, per svago, noia, se non anche per sfogarsi e trasgredire semplicemente all’ordinarietà o esorcizzare la solitudine. Per sentirsi liberi. Quasi un modo per dire al mondo esterno “esisto pure io, eccomi”. Trasmetto dunque sono.

Per finire chiedo a ginetta_21 se ha paura che qualcuno possa riconoscerla in chat:  “È il mio lavoro, la gente deve finirla di avere pregiudizi e criticare. Non faccio nulla di male, mi esibisco in cam, non sto uccidendo nessuno”.

Ma i suoi famigliari ne sono al corrente? “Non ne sono a conoscenza, ma se lo venissero a scoprire amen, è il mio lavoro, guadagno bene e mi piace farlo, quindi o lo accettano o arrivederci. Io non giudico e critico gli altri per quello che fanno o come lo fanno e non voglio che si faccia con me”. Poi: “Masturbarsi in cam per me non è umiliante, l’ho fatto molte volte da sola sotto le coperte quando non ero fidanzata e farlo davanti a un pc per me è la stessa cosa.

Anzi, sapere che sto dando piacere a me stessa e allo stesso tempo anche ad altre persone è eccitante e gratificante. Troverei assai più degradante dover fare colloqui umilianti per un lavoro che nemmeno mi piace. Qui almeno non si corre neanche il rischio di subire avances dal capo”.

Quando le chiediamo che cosa consiglierebbe a una ragazza appena uscita dalle scuole superiori che guardandosi attorno si sentisse senza futuro e iniziasse a pensare di intraprendere la strada della camgirl, emerge un altro aspetto molto importante: “Di farlo in punta di piedi, di non sentirsi obbligata a fare nulla se non lo vuole e di essere se stessa…Le cose si fanno piano piano, di non essere timida e di fregarsene di quello che pensa la gente di questo mondo, perché tutti poi hanno due facce e quando si trovano davanti un pc e sono soli certi siti li vanno a visitare”.

Ecco a voi gli “EcoSessuali” che fanno sesso con la natura.

Ecco a voi gli “EcoSessuali” che fanno sesso con la natura.

Sul sesso non c’è mai limite alla fantasia e come diceva giustamente Remy de Gourmont: “Di tutte le perversioni sessuali, la più singolare è forse la castità“. Parliamo oggi di una nuova corrente che afferma di avere già 100.000 seguaci in tutto il mondo e cioè gli EcoSessuali. Non sapete chi siano e cosa facciano? Ve lo spieghiamo subito…

La logica del Sesso Bio

Viviamo su questo pianeta e lui ci ama, e noi dobbiamo alare la Terra, intesa come insieme dei suoi elementi, non va solo rispettata ma in qualche modo coinvolta nei rapporti sessuali.

In pratica, consiste in rapporti erotici consumati rotolandosi sulla terra, sesso con alberi, rapporti con uomini e donne vestiti di sole foglie nel bel mezzo della natura o utilizzando anche cavità nel terreno (per gli uomini) o sassi o arbusti per le donne.

Per loro la Terra è sexy al pari di un’amante dalla carica erotica travolgente, capace di enfatizzare l’eccitazione di chi si definisce “follemente, appassionatamente e ferocemente innamorato”. “Al fine di creare un rapporto più comune e sostenibile con la Terra, collaboriamo con la natura. Trattiamo la Terra con gentilezza, rispetto e affetto” si legge sul portale che spiega il manifesto ‘Ecosex’.

L’ecosessualità può essere misurata secondo la scala Kinsey: a un estremo ci sono quelli a cui piace passeggiare nudi, all’altro ci sono le persone che “vogliono avere orgasmi in mezzo al fango, scopano gli alberi, si masturbano sotto le cascate.

Dildo e falli di legno fatti a mano, il cospargersi di terra e foglie, il fare sesso appassionatamente tutti nudi, senza precauzioni rotolandosi per terra secondo gli ecosessuali dovrebbe permettere a tutti di tornare in sintonia con il pianeta e farlo partecipare attivamente alla nostra intimità.

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Fanno sesso hard su volo Ryanair. I passeggeri registrano tutto

Fanno sesso hard su volo Ryanair. I passeggeri registrano tutto

Fanno sesso su un volo Ryanair. Un passeggero li riprende, e il video finisce in rete e diventa virale. Scene incredibili oltre ogni ragionevole limite che stanno facendo il giro del web. Cosa può accadere andando in aereo. se neanche il personale di volo cerca di far mantenere una “disciplina”?

Sul volo Ryanair da Manchester a Ibiza, una coppia, forse ubriaca, ha fatto sesso a bordo dell’aereo sotto gli occhi increduli degli altri passeggeri. Uno di loro non ce l’ha proprio fatta a resistere alla tentazione e ha filmato la scena con il proprio cellulare e l’ha messa in rete, immaginando probabilmente che la rete lo avrebbe diffuso rapidamente.

 In base a quanto riporta il Daily Mail, l’uomo avrebbe anche gridato: “Nessuno qui ha un preservativo?”. Una passeggera avrebbe chiesto allo staff di cambiare posto, ma nessuno ha rimproverato la coppia o è intervenuto per bloccare la scena.

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“Abbiamo tutti riso pensando che scherzassero, invece l’hanno fatto veramente. Non avevo mai visto una cosa del genere”, commentano alcuni passeggeri. Dopo alcuni minuti di passione, un passeggero si è lamentato con il personale di volo. “Ma non hanno fatto niente” precisa. Ryanair ha dal canto suo fatto sapere, tramite un portavoce, che intende indagare sull’incidente e che saranno possibili delle sanzioni.

Vita da scambisti, spiegata a chi non ne sa nulla

Vita da scambisti, spiegata a chi non ne sa nulla

La vita da scambisti è segreta, nascosta, tenuta celata dietro un’apparenza di normalità ed è forse proprio questo aspetto che lo rende particolarmente intrigante e peccaminoso. E molto più diffuso di ciò che si pensi: in Italia, infatti, circa due milioni di persone lo hanno provato almeno una volta nella vita.

L’identikit dello scambista tipico italiano è di una persona in media di 40 anni, ottima cultura, buona posizione economica, solitamente professionisti.

Negli ultimi anni si sta diffondendo moltissimo anche nella fascia dei 30enni, dove l’argomento stuzzica e dove, oggettivamente, le coppie moderne sono sessualente più disposte al divertimento di quanto lo fossero quelle dei loro genitori.

Tutto nasce dalla volontà di una coppia (condivisa tra i partner al 100%) di dare una svolta alla propria routine e “scambiare” il proprio partner con quello di un’altra coppia scambista.

Molte delle coppie swinger vivono questa situazione come una trasgressione e non come una perversione; l’aspetto fondamentale è il comune accordo tra i due.

A differenza del comune tradimento, infatti, in questo caso nulla viene fatto di nascosto ed entrambi i partner vivono con serenità la loro relazione un po’ fuori dal comune. E’ molto importante che entrambi siano consapevoli e consenzienti e abbiano una visione molto aperta del rapporto di coppia.

Spesso la coppia stabilisce, di comune accordo, delle regole da rispettare, impostando eventualmente dei limiti da non superare; in questo modo, ne risente positivamente sia la complicità che la curiosità verso persone sconosciute, con le quali, molto spesso, non si stabilisce una relazione stabile.

L’obiettivo, infatti, è quello di dare una scossa alla sfera sessuale, pur avendo un rapporto solido sotto tutti gli altri punti di vista con il proprio partner ufficiale.

La vita da scambisti è sicuramente agevolata dal web: chat, siti d’incontri e gruppi sui social network rappresentano un grande aiuto per coloro che vogliono addentrarsi in questo mondo.

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Grazie alle conversazioni virtuali, infatti, è possibile concordare tutti gli aspetti di quello che sarà l’incontro reale; in alternativa, attraverso l’uso di una webcam, si può fare scambio di coppia senza muoversi di casa.

Trovandosi, invece, fisicamente in un luogo dedicato, solitamente è la donna che sceglie la coppia con cui scambiarsi ed è l’uomo che fa il primo passo. Questa pratica, apparentemente maschilista, è fondamentale per continuare successivamente con i vari giochi erotici, che spesso vengono giostrati dalla parte femminile.

E’ lei, infatti, che decide fino a che punto spingersi e a quali pratiche sessuali dedicarsi.

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Spanking. L’antica arte dello sculacciare

Spanking. L’antica arte dello sculacciare

Lo spanking, o slapping che lo si voglia chiamare, altro non è che l’evoluzione erotica delle ben assestate sculacciate di una volta che piacciono tanto, tanto, che nemmeno immaginate quanto, al mondo femminile.

Lady Henriette P. Montagne, nel 1786, scrisse nel suo diario come dovrebbe comportarsi l’amante ideale:

«Sollecito e comprensivo, ma non eccessivamente perspicace. Detesterei un uomo con sensibilità femminile, quel modo di indagare nei pensieri che fa sentire l’indagato colpevole anche se non lo è, bugiardo anche se sta recitando un versetto della Bibbia. Le punizioni dovrebbero avvenire invece per cause futili e sciocche, ed essere comminate dall’uomo sulla donna che ama con sguardo enfaticamente burbero – che la donna fingerà di prendere sul serio, naturalmente – e mano leggera. Una sculacciata può essere molto divertente e anche straordinariamente eccitante, se data e ricevuta con queste premesse.»

Spanking, Slapping, Caning

Il termine inglese Spank vuol dire “Sculacciare, Schiaffeggiare, Percuotere” ed è un modo sensuale e divertente di ravvivare il sesso. Un messaggio di incitazione animalesco, che la donna lancia al maschio, per dirgli “sii brutale che mi piace….”

E’ un gioco, dove i partner di una coppia recitano dei ruoli ben precisi: lui è il padrone e lei la schiava.

La dinamica tra padrone e schiava è molto tesa e intensa emozionalmente, perché gioca sulla finzione della cattiveria, del distacco, del comando. Nel rapporto sculacciatore-sculacciata, è fondamentale che quest’ultima si ribelli. Lo sculacciatore, allora, immobilizza la «gatta selvaggia», la «doma» con la sicurezza dei suoi gesti, della sua mascolinità, della sua ragionevolezza. Lei strilla e si dimena, lui lo fa «per il suo bene».

Lei è una bambina terribile, capricciosa in maniera estrema. Lui è calmo, serio, magnanimo e innamorato. Nello spanking è fondamentale che il sedere diventi paonazzo e scotti sotto le palme delle mani schiaffeggiatrici. Non è richiesta nudità totale, anzi, è preferibile che solo il sedere sia esposto. In questo modo l’effetto è più «reale» ed erotico. Ci sono anche i casi in cui è l’uomo a voler essere dominato e sculacciato dalla compagna, creando una situazione erotica rovesciata rispetto a quella descritta precedentemente.

È ovviamente una finzione, perché mai e poi mai, al di fuori del gioco, l’uomo si permetterebbe un minimo sgarbo verso la compagna, o un accenno ad un tono anche leggermente arrogante.

Lo spanking rientra nella categoria BDSM (Bondage Sadomaso) considerato più che una pratica, un inizio di qualcosa di più intenso che avverrà dopo.

Lo spanking si può fare con le mani o con strumenti, come righelli o appositi scudisci che si comprano nei sexy shop, che fanno molto chiasso ma causano poco dolore. Alcuni usano anche spazzole, remi o cinture. La classica posizione prevede che il partner sculacciato si metta sulle ginocchia di colui che infligge le sculacciate, ma esistono varianti dove chi riceve la sculacciata, si appoggia alla spalliera di una sedia o del letto con il busto piegato in avanti.

https://www.youtube.com/watch?v=4CHYcE6A2bc

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