Sheila Stone. La Famosa ex-pornostar degli anni 90 è tornata sui Social

Sheila Stone. La Famosa ex-pornostar degli anni 90 è tornata sui Social

Alcune persone non hanno bisogno di una vera e propria presentazione. O la si conosce (se si è di mezza età) o si mente.

I tempi sono cambiati e oggi, con l’illusione di far quadrare i conti e che basti mostrare un paio di tette e i genitali, anche chi non aveva mai solo pensato di mandare al proprio ragazzo una foto intima, ci si sta lanciando pubblicando video e foto di contenuto sempre piu’ spinto con la speranza di trovare prima o poi la formula giusta per non spendere 100 ore al mese in produzione di contenuti per poi tirare nelle tasche 200/300 euro al mese (fatevi un calcolo sulla paga oraria)

Chi, come me, ha una certa età (quella che viene definita di mezzo) conosceva il mondo prima di questi canali. Quando c’erano attrici e personaggi che ti facevano impazzire perchè quello che facevano era autentico. Il saper farle certe cose è ben diverso dal renderle semplicemente fotogeniche perchè non dovevano acchiappare click.

Ma quando si parla di bellissime donne (che non perdono mai quel fascino anche solo incontrandole per strada) nessuna che io conosca riesce ad inebriarti come Sheila Stone. Molti di voi sapranno chi sia, altri diranno “l’ho sentita nominare però….”

Adesso vi aiutiamo noi a ricordarvi di che personaggio e di che caratura stiamo parlando.

Sheila Stone

Benvenuta Sheila e grazie di aver accettato la nostra intervista.

La prima domanda che sento di farti è come mai un personaggio così famoso sia sbarcata sui social come twitter e Onlyfans?

In realtà non avevo pensato di fare un ritorno sui social come SheilaStone, perchè quando sono partita per gli USA volevo iniziare una vita lontanadall’HARD…

Poi per vari motivi mi sono ritrovata a lavorare negli strip club equindi anche se non voluto sono sempre rimasta nel mondo dell’intrattenimento per adulti.

Il ritorno di Sheila Stone su twitter e Onlyfans mi è stato suggerito eproposto da due amici Italiani che hanno continuato ad insistere visto che ero e sono ancora amata ecercata dal pubblico Italiano (io pensavo
mi avessero dimenticata tutti).

All’inizio non ero molto convinta, poi dopo un primo periodo dipensamenti vari ho deciso di provarci e alla fine eccomi qui, che dire mi sta piacendo… voi che ne dite?

Cosa ti piace nell’interazione con i tuoi fans digitali e che differenza trovi con i fans dal vivo?

L’interazione con i fan digiatle è molto diversa rispetto a quella che si ha nei locali quando mi esibisco perchè li vedi e loro alcuni sono timidi, altri hanno grinta… ad alcuni si illuminano gli occhi…

insomma, si ha un contatto “fisico” (non sessuale) mentre sui social trovi tante cose: spesso ci sono leoni da tastiera che ti attaccano, altri che ti mandano le foto del pisellosenza che tu lo abbia chiesto o
senza che tu abbia accettato, altri che si vantano di avere doti da supereroi e ti promettono orgasmi da mille e una notte…

ma, senza nulla togliere agli altri, quelli che preferisco son quelliche ti riempiono di complimenti, ti corteggiano e ti fanno sognare…

Come ti sei avvicinata al porno?

Al mondo dell’HARD mi sono avvicinata per caso perchè il mio grandesogno era quello di diventare un agente di polizia e costruirmi li una carriera anche perchè sono sempre stata moltorispettosa della giustizia.

In Italia però non è così facile entrare nelle forze dell’ordine, così a18 anni mi esibivo come cubista nelle discoteche e da lì mi è stato proposto di fare la concorrente in programmi televisivi, come ad esempio Colpo Grosso ma non con Umberto Smila, il telefono erotico con Maurizia Paradiso… e da li sono passata a fare gli spogliarelli nei club.

Lì mi hanno proposto di fare film porno, ma inizialmente ho rifiutato dando a chi me lo proponeva del pazzo perchè mi vergognavo.

Poi a suon di insistere mi hanno convinta a farne uno, più per vendicarmi della mia famiglia
che era molto all’antica diciamo… poi fatto il primo, dove mi hanno preso subito come protagonista per fare la moglie di un industriale con l’aria da bambina; ho visto che la paga era buona e che mi divertivo, quindi ho deciso di continuare, allafine per caso ho iniziato e per caso ho continuato.

Come sono stati i tuoi inizi? Hai trovato qualche difficoltà nel mondo dell’hard?

Come un pò ho anticipato nella risposta precedente, all’inizio mi vergognavo ed era imbarazzante dovermi spogliare e far vedere le mie parti intime… ancora di più era fare un “blowjob” o pompino detto all’italiana.

Non vi dico le prime volte che mi chiedevano di simulare un orgasmo o fare la faccia di quando si gode…
io mi imbarazzavo tantissimo e scoppiavo a ridere… senza contare che le prime volte che mi hanno chiesto di fare le scene Lesbo non ero molto d’accordo (non ero entusiasta di dover leccare la patatina ad un altra ragazza).

Diciamo che per il primo anno è stato molto imbarazzante e anche doloroso, soprattutto quando c’era da prenderlo nel culetto… non avendolo mai fatto all’inizio è stato abbastanza doloroso.

Poi tra gli spettacoli nei locali e i film che continuavo a fare, è iniziato a piacermi e il fatto di interpretare ruoli sempre diversi era divertente e a dire il vero un pò mi manca il set…

Parliamo di sesso… Cosa ti piace e cosa non ti piace fare durante nei rapporti che hai fuori dalle scene?

Diciamo che adesso che sono più donna e che sono più consapevole del mio corpo i miei gusti e le cose che mi piacciono sono cambiate rispetto al passato…

Quando ero più ragazzina mi piaceva molto trasgedire, provare e imparare cose nuove/nuove esperienze. Adesso che sono più donna sono molto più esigente e selettiva, mi piace sempre fare sesso, anche anale sia chiaro… ma mi sa che faccio prima a dirti cosa non mi piace.

Non mi piace il sesso sadomaso, non mi piace qualunque cosa che non sia naturale… mi piace se oltre al sesso c’è anche attrazione verso l’altra persona e se c’è del sentimento sarebbe meglio… per il resto mi piace tutto!

Sai, prima il sentimento era messo in secondo piano, ora invece che sono più donna invece ci faccio molto più caso.

Una curiosità che tutti abbiamo…nei tuoi film hai sempre finto il piacere o qualche volta erano orgasmi veri?

Questa in realtà è una domanda che mi viene fatta molto spesso…diciamo che quando fai i film non riuscendo a lasciarti andare, dovendo fare un sacco di posizioni per stare sempre a favore di camera spesso li devi fingere.

C’erano invece delle produzioni che invece ti lasciavano libertà di fare, con la telecamera che girava intorno a te… ti dicevano “fate come se noi non ci fossimo” e da li lasciandoti più andare e riuscendo ad essere più coinvolta mi è capitato di avere degli orgasmi veri…

Quando ti lasciano libertà e non c’è tanta gente l’orgasmo viene ed è vero…quando sei nei grandi set dove ci sono i proprietari delle location, i parenti dei proprietari, gli amici, i fotografi, i giornalisti, tutti quelli della troupe, i truccatori, li è davvero difficile avere un vero orgasmo.

Vale anche per gli attori maschi. Influisce molto anche la connessione con l’attore… se non c’è quella serve davvero tanto gel lubrificante…

Perchè hai smesso di fare film. Ti è mai venuta voglia di ricominciare?

Tanto tempo fa avevo smesso con i film per amore… perchè la persona sbagliata di cui mi ero fidata, mi aveva fatto smettere con i film in quanto era geloso di vedermi far sesso con altri uomini.

Ho sbagliato ad ascoltarlo perchè, tra le altre cose, era anche un bel momento per la mia carriera.Tantissime produzioni mi volevano anche come protagonista per film importanti e me ne sono pentita davvero tanto!

Questa persona oltre a farmi smettere con i film, mi ha creato tantissimi altri problemi che tutti sommati mi hanno fatto scegliere di fermarmi, provare a cambiare ambiente rifacendomi una nuova vita in USA dove non sono famosa e lasciando Sheila Stone in Italia.

La voglia di ricominciare in questianni mi è venuta spesso soprattutto perchè il mondo dell’HARD mi ha sempre voluto bene, mi ha sempre permesso di essere la persona che volevo, di godere tanto, di viaggiare tantissimo e di avere tutti gli uomini che desideravo, ma purtroppo qui in USA le produzioni sono molto più “aggressive”, nel senso che vanno molto generi “violenti” e a me non piacciono così

Hai mai incontrato un tuo fans e che cosa deve avere un uomo per colpirti/affascinarti?

A dire il vero sì, quando ero in Italia ho incontrato qualche Fans…sono andata a cena con qualcuno di loro, alcuni volevano degli spettacoli “privati”. Ma sempre a livello lavorativo. Chiamiamoli “incontri di lavoro”.

Per riuscire ad “affascinarmi” un uomo non deve per prima cosa bere e fumare, poi mi deve far ridere (tanto), essere rispettoso ed educato sia verso di me che verso gli altri.

Penso che se non sai comportarti con rispetto verso gli altri, evidentemente sei una persona finta che non ha nulla da dare ne a te ne agli altri.

Quando riconosco una persona di questo tipo mi allontano subito. Insomma, un uomo per affascinarmideve riuscire a farmi sorridere anche quando le cose vanno storte e mi deve trattare come una donna e non come “la pornostar” che vede nei film, pensando di potermi usare come un oggetto… mi basta un uomo sincero e “vero”, cene romantiche se ne fanno ancora?

Ora parliamo di social… sui tuoi canali, cosa possiamo trovare?

Nei miei social si può trovare tutto quello che finora non avete ancora visto o conosciuto di Sheila Stone!!
Inizierei con il dire la cosa più importante… potete avere il contatto diretto con me, una persona vera e non solo la porno star, vedere cosa faccio lontano dalle scene nella mia vita privata, chiacchierare con me e chiedermi quello che volete.

Poi, perchè no, si può avere accesso a dei contenuti (anche davvero piccanti e HARD) inediti, reali e introvabili in qualunque altro posto o sito in internet!

Si trova la Sheila pornostar, ma soprattutto la Sheila “persona” a 360°. Sono stata un’attrice famosa perchè sono stata me stessa, sincera, vera come lo sono oggi con tutte le persone con cui dal vivo o in virtuale interagisco.

Pensa che da Luglio 2022 ad oggi, quando ho iniziato(aiutata perchè ci capisco poco di tecnologia), ho postato sul mio OF più di 6.000 tra video e foto ineditr, ho esaudito molte richieste dei miei follower, ho sempre risposto e chiacchierato con tutti i miei Fans, tutti i giorni senza pause (anche durante Natale) e questo perchè penso che nessuna meglio di me capisca il vero valore e importanza di un Fan.

Mi fanno sentire viva e li voglio sempre ringraziare.

In più alcune volte a settimana faccio dei giochini gratuiti dove regalo ai vincitori video e contenuti HARD inediti. Cerco sempre di tenere aggiornata la mia pagina perchè io ci sono sempre e voglio trasmettere il fatto che io pensi a ovi.

E permettetemelo, fatemela tirarme un pò. Non penso che su OnlyFans o altre piattaforme simili, si possano trovare ragazze che postano tanti e vari contenuti come me e che amino davvero, oltre al personaggio di facciata, avere a che fare in ogni senso con chi ti segue.

In più ai miei fans più dolci e generosi regalo sempre saluti personalizzati, filmati HARD “privati” fatti da me con il mio cellulare (chiedo scusa per la qualità non sempre ottima. Ve l’ho detto che con la tecnologia non ci so fare e che faccio da sola) e cose che gli altri non potranno mai avere, trovare o vedere da nessun’altra parte, ma soprattutto dubito che possano ricevere le attenzioni che dedico io ai miei fans da un altra Pornostar!

Puoi dare un consiglio a chi si vuole avvicinare al mondo del porno o dell’esibizionismo?

A questa domanda rispondo iniziando con una premessa.

Ormai sono passati 10 anni da quando son andata via dall’Italia, quindi magari le cose sono cambiate un pò. Poi solitamente quando do qualche consiglio entra da un orecchio ed esce dall’altro… ahahahahhah! (a me per esempio quando mi davano dei consigli sul lavoro non li ho mai più di tanto ascoltati…)

Alla fine anche se ti danno mille consigli, se hai le idee chiare farai sempre di testa tua e seguirai sempre il tuo istinto!

Ma il consiglio che posso dare a chiunque voglia entrare in questo mondo è di non credere alle mille promesse che vi faranno, di stare molto attenti ma soprattutto attente!! Succede spesso nel mondo del porno che ci si fida delle persone, purtroppo poi ti spremono come limoni e ti dicono “cia ociao” quando non servi più…

Alle ragazze voglio aggiungere che prima di entrare nel mondo del Porno, devono essere davvero sicure… soprattutto perchè in questo mondo ci si espone davvero tanto e si mette a rischio la propria vita privata, nel senso che poi quando esci per andare a ballare con le amiche, vai a fare shopping o vai a fare la spesa, puoi essere riconosciuta e venir additata dalla gente.

Alcuni ti trattano bene, altri ti trattano malissimo, potresti addirittura perdere il lavoro (se lo hai). Poi quando incontri l’amore, non sai mai se la persona sta con te per quello che fai/sei sui video o se sta con te per la persona che sei.

C’è poi da considerare cosa pensano o possano pensare le famiglie e i parenti tuoi e quelli del tuo compagno. Come reagirebbero se sapessero che sei o sei stata una pornostar o ci sono dei tuoi video porno su internet?

Per riassumere, i pro sono i soldi (perlomeno per quanto riguarda fare i film), viaggiare e divertirsi…il contro è che non devi pensare al domani, devi sapere che incontrerai tantissime persone che si vogliono approfittare di te
e dell’opinione sbagliata che la gente avrà di te.

Quindi si deve essere davvero ben convinti/e prima di intraprendere questa strada, non sempre son rose e fiori…

I SOCIAL DI SHEILA STONE

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Lo scambio di coppie in Italia: esplorando la libertà sessuale e le relazioni non convenzionali

Lo scambio di coppie in Italia: esplorando la libertà sessuale e le relazioni non convenzionali

Introduzione Lo scambio di coppie, un fenomeno che coinvolge la condivisione di partner sessuali consensuali tra coppie, sta diventando sempre più presente in Italia. In un’epoca in cui la sessualità e le relazioni non convenzionali stanno guadagnando maggiore accettazione e apertura mentale, molte coppie italiane stanno esplorando questa pratica come modo per spezzare la routine e sperimentare nuove emozioni.

Contesto culturale L’Italia, una nazione con una forte tradizione cattolica, sta vivendo un cambiamento culturale significativo riguardo alla sessualità e alle relazioni. L’influenza di movimenti come il poliamore e l’apertura mentale verso le varie forme di espressione sessuale stanno aprendo la strada a una maggiore comprensione e tolleranza dello scambio di coppie.

Motivazioni Le motivazioni che spingono le coppie italiane ad avvicinarsi allo scambio di partner sono varie. Alcuni cercano una maggiore intimità emotiva ed erotica, desiderando sperimentare nuove connessioni e rafforzare il legame con il proprio partner. Altri sono mossi dalla curiosità e dalla voglia di esplorare la propria sessualità in un ambiente sicuro e consensuale.

Comunità e club In Italia, esistono diverse comunità e club dedicati allo scambio di coppie. Questi luoghi offrono un ambiente discreto e riservato in cui le coppie possono incontrarsi, socializzare e intraprendere esperienze con altre coppie interessate. Alcuni club organizzano eventi e feste tematiche per facilitare gli incontri e creare un’atmosfera accogliente.

Norme e regole Lo scambio di coppie in Italia è regolato da norme e regole che sottolineano l’importanza del consenso e del rispetto reciproco. La comunicazione aperta e onesta tra i partner è fondamentale, insieme alla definizione chiara dei confini e dei desideri di ciascun individuo. Queste regole servono a garantire che l’esperienza sia piacevole e rispettosa per tutti i partecipanti.

Benefici e sfide Lo scambio di coppie può portare una serie di benefici, tra cui una maggiore fiducia e complicità tra i partner, la sperimentazione di fantasie e desideri nascosti, nonché l’arricchimento della vita sessuale. Tuttavia, ci sono anche sfide da affrontare, come la gestione delle emozioni, la negoziazione dei confini e la potenziale comparsa di gelosia.

È fondamentale affrontare queste sfide con maturità ed empatia, creando uno spazio in cui entrambi i partner si sentano ascoltati e rispettati. La comunicazione aperta e la trasparenza sono essenziali per mantenere la fiducia reciproca e preservare la relazione di coppia.

Etica e consigli Nel contesto dello scambio di coppie, l’etica svolge un ruolo cruciale. Rispettare il consenso di tutti i partecipanti è fondamentale. È importante anche prendere in considerazione i sentimenti e i bisogni di tutte le persone coinvolte. Una comunicazione aperta, sincera e rispettosa può aiutare a evitare incomprensioni e malintesi durante l’esperienza di scambio.

Conclusioni Lo scambio di coppie in Italia sta guadagnando gradualmente accettazione e popolarità come forma di esplorazione sessuale e di relazione non convenzionale. Mentre ogni coppia è libera di fare le proprie scelte, è fondamentale che lo scambio di partner avvenga in un contesto consensuale, rispettoso e basato su una comunicazione aperta. È importante comprendere che non è una pratica adatta a tutti, e ogni coppia deve valutare attentamente i propri desideri, bisogni e limiti prima di intraprenderla.

La fuga dei Content Creators da Twitter (ora X) prima che muoia

La fuga dei Content Creators da Twitter (ora X) prima che muoia

Le motivazioni che possano aver spinto Elon Musk ad acquistare Twitter rimangono un mistero. Vanto personale, strategia di mercato? Non è facile poterlo comprendere oggi, ma una cosa si è capita subito.

Twitter non sarà più Twitter. E non parliamo solo del cambio del nome in un fantomatico “X” che tanto sa di un metterci la croce sopra, ma del fatto che il social che era nato per poter condividere qualsiasi cosa si sta trasformando velocemente in un posto dove solo chi paga avrà visibilità, dove gli utenti non “paganti” saranno relegati al misero ruolo degli spettatori passivi, dove il porno non è piu’ tollerato e dove chi ha costruito, con tanta fatica, profili da migliaia di follower, si vedranno erodere, fino a scomparire, il gruzzolo di notorietà che si erano costruiti.

PERCHE’ TWITTER STA PER FARE UNA BRUTTA FINE?

Odio i complottisti, non li sopporto, però questa volta dovrò farlo io per primo. Twitter è rimasto l’unico social al mondo con una grande affluenza di utenti e totalmente libero.

Questo social negli ultimi anni ha fortemente influenzato la politica mondiale e in particolare quella americana. Ve lo ricordate il casino con Trump? e Obama?

Si sa ad esempio che Trump è sempre stato convinto di non aver ri-vinto le elezioni solo per colpa di Twitter e, guardate un pò, chi era un agguerritissimo pro-trumpiano? Proprio Elon Musk che guarda caso.. si è comprato twitter.

E allora qual’è la strategia attuale? Prenderne il controllo?

Sembra ovviamente di no. Se vuoi distruggere qualcosa non basta farla fallire. Il Marchio potrebbe essere riacquistato in un tribunale fallimentare e rilanciato.

E allora cambiamogli denominazione, cancelliamo il nome Twitter dal mondo tanto per iniziare.

E poi? E poi hai licenziato il 70% del personale in nome di un pareggio di bilancio, non c’è una pianificazione su quello che X debba diventare e non c’è nessuna promozione (strano per una società in crisi di liquidità) per attirare investitori o inserzionisti pubblicitari.

Twitter è morto.

X lo sarà tra poco quando verrà rivenduto a qualche società che lo spacchetterà e dove rimarrà un piccolo serbatoio di utenti affezionati (o incapace di adattarsi e cambiare social) come è di fatto diventato Facebook che può essere considerato il regno dei Boomers sopra i 50/55 anni.

FUGA DA TWITTER…. ma per dove ?

All’interno dei gruppi di discussione questa è la domanda più ricorrente e la risposta è, purtoppo, poco entusiasmante.

Non esistono altri social come era Twitter che comprenda i 3 elementi fondamentali per un content creators e cioè: Tolleranza sui contenuti espliciti, un grande serbatoio di utenti, possibilità di pubblicizzare altre piattaforme. Il tutto senza incorrere in un ban.

Threads & Instagram di Meta (Facebook). Il primo è un clone di twitter, mentre il secondo è decisamente orientato ad un impatto prettamente visivo e poco adatto al fidelizzare gli utenti. Ma entrambi hanno lo stesso bot di censura che è presente su FB. Alla prima mezza tetta esposta si viene bannati. Nessuna possibilità di linkare esternamente (vedi OF,PH, CAM,etc) i propri profili.

Mastodon viene spinta come immensa novità, ma è a dir poco ostico accedervi (o creare un profilo) se non si è degli esperti di informatica. Diciamo che è spoglio della tipologia di pubblico adatto a chi crea contenuti espliciti dove 2/3 degli utenti al momento sono per lo più adolescenti o comunque sotti i 28 anni.

Mewe & Tumblr. In particolare il primo consente contenuti espliciti, ma la maggioranza degli utenti sono stranieri (quasi tutti arrapati asiatici che sono anche piuttosto molesti). Il secondo è un social pernemmente morente. Noi ci siamo creati un account anni fa. Gli utenti sembrano sempre gli stessi e non vediamo nessuna crescita. Anche questo social ha smesso di proporsi e fare pubblicità.

Discord è un Social che inizialmente è nato e si è diffuso tra le comunità di gamers, ma a nostro parere è la migliore soluzione al momento per sopravvivere e spostare il proprio business e utenti prima di perderli del tutto su twitter (quando twitter stringerà il cordone, che ne abbiate 1000 o 10.000, li avrete persi tutti)

La Chat ILO su Discord (Guida)

Come funziona Discord e come collegarsi al server de Il Lato Oscuro del Sesso

Discord è un app sicura (scaricata da milioni di utenti) ma è solo un client. Non è un twitter, un Whatsapp, un Telegram che una volta installato immediatamente vi fa accedere al social.

L’app Discord è semplicemente un client a cui dovrete dire a quale “Server” volete agganciarvi.

Può essere uno di notizie, uno sul giardinaggio, una sulla scelta delle preghiere per il mattino, ma anche il Server ILO che, come vedremo più avanti, permette la totale libertà agli utenti di esprimersi come meglio credano, in un ambiente libero ma moderato.

La Chat ILO su Discord (Guida)

Perchè il Server ILO di Discord è una soluzione

Non è come twitter, il numero di utenti è ovviamente immensamente diverso, ma è l’unico posto dove al momento conviene metterci un piede per mantenere un costante afflusso du utenti verso i propri canali (se non aumentarlo), dove interagire con gli stessi e redersi, in maniera diversa da come si è fatto in precedenza, visibili e appetibili, ma anche solo per non dover buttare tutto ciò che si è fatto durante questi anni di lancio dei propri profili.

Il Server è composto da una chat principale, delle aree chiamate Stream che sono simil twitter dove è possibile postare i propri contenuti e farsi commentare, aree di video chat e tra poco anche una sala “Meeting” dove su prenotazione sarà possibile entrare in video e presentarsi (anche facendo pubblicità) in diretta al pubblico.

E’ questa la grande differenza con Twitter. Il Server ILO non ha censura, non rischiate il Ban (a meno che non rispettiare il regolamento), le content creators sono “protette” da regole che impediscono agli scocciatori di importunarle continuamente in privato e dove è possibile pubblicare qualsiasi cosa senza che si debba rischiare di non ritrovarsi piu’ l’account.

Tutto questo è gratuito, assolutamente gratuito ed è il motivo per cui siamo convinti che sia per tutti la soluzione migliore in attesa di un’alternativa che in questo momento non c’è.

E chi può dire se poi l’alternativa migliore non sarà proprio Discord stesso dove, chi prima è arrivato, meglio si posizionerà?

Per saperne di più seguite i seguenti due Link:

La Chat ILO su Discord (Guida)

Come installare Discord sul proprio dispositivo e collegarsi al Server ILO (Guida)

La truffa del ricatto sessuale sul Web: di cosa si tratta e come difendersi

La truffa del ricatto sessuale sul Web: di cosa si tratta e come difendersi

Si tratta di una pratica usata da cyber criminali per estorcere denaro alle vittime, che sono soprattutto uomini (ma la truffa può colpire anche le donne).

La tecnica è abbastanza semplice (ma evidentemente efficace): la vittima viene contattata via Facebook (o su altri social media) da una persona che crea un profilo falso con foto di donne o uomini avvenenti: sono esche sessuali.

Dopo che tra l’adescatore e la vittima è nato un rapporto confidenziale, la conversazione si sposta su Skype (o su una qualsiasi altra applicazione di chat e messaggistica istantanea).

La donna si spoglia e chiede al suo interlocutore di fare lo stesso, ovviamente davanti alla webcam, con lo scopo di ottenere una nutrita collezione di foto e video osé.

A questo punto − raggiunto lo scopo − la scena cambia: la donna sparisce e al suo posto compare una richiesta di riscatto.

Sembra incredibile, ma molti ci cascano.

E la richiesta di riscatto (via money transfer e sempre più spesso anche in Bitcoin) viene resa più forte con la minaccia di pubblicare le immagini compromettenti sul social network. E si tratta di una minaccia reale, perché la vittima ha concesso l’amicizia all’adescatore, quindi questo ora conosce la lista di tutti i suoi contatti.

Le vittime vengono scelte in base alla loro situazione familiare e alla carica che ricoprono (per esempio un uomo sposato con figli o un professionista sono tra le vittime preferite). Questo persone offrono teoricamente ai criminal hacker una maggiore “garanzia” per il pagamento del riscatto senza denunciare l’accaduto per nascondere le foto e i video.

La sextortion è in Italia un reato in crescita esponenziale, le cui vittime sono prevalentemente persone di sesso maschile (nel 2017 gli uomini sono stati il 92%) di ogni età ed estrazione sociale.

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A partire dal 2013 si è registrata una media di circa tre casi al giorno, con un aumento delle denunce di oltre il 500% nei tre anni successivi. La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha dedicato a questo fenomeno un pool investigativo ad hoc sin dal 2015.

Le denunce sono aumentate dalle 225 del 2013 a 1.190 nel 2014 e poi 1.288 del 2015, per arrivare a 1.324 del 2016.

La provincia di Bologna nel 2016 è stata quella nella quale è stato presentato il maggior numero di denunce (146); seguita da Milano (140) e Roma (136).

Nel 2017 si è registrata una prima flessione, con 1.041 casi.

Sono numeri preoccupanti, soprattutto se pensiamo che potrebbero essere moltiplicati di 10 volte se è vero, come ritiene la Polizia, che solo il 10% delle vittime presenta denuncia, per timore di uno scandalo o per vergogna.

Come evitare la truffa

Questi profili fasulli hanno alcune caratteristiche che dovrebbero destare subito qualche sospetto: in genere sono praticamente “vuoti”, scorrendoli non si trova una storia, né post precedenti. C’è la foto di una bella ragazza, che si presenta come “Single” e poco più.

Molto spesso sono profili gestiti non da persone, ma da “bot” (chatbot) in grado di intavolare una banale discussione in chat, ma che falliscono nel rispondere a domande complesse e in genere si esprimono per frasi fatte: “ok”, “mi chiamo Chantal”, “vivo a Nantes”, “faccio la fioraia”, “ho voglia di sesso” eccetera.

Il fatto che nel profilo sia indicata una laurea conseguita all’università di Bordeaux, per poi andare a fare la fioraia a Marsiglia potrebbe insospettire, ma quando addirittura dopo poche battute in chat ti chiedono di fare sesso virtuale, lo scopo dovrebbe diventare evidente a chiunque.

Ci sono poi altri elementari accorgimenti per non rimanere vittima della truffa del sextortion:

  • evitare di dare “amicizia” a persone che non si conoscono. Il fatto che qualche nostro contatto compaia nella lista delle “amicizie in comune” non significa nulla: potrebbe esserci cascato anche lui. E noi potremmo, accettando l’amicizia, indurre in errore qualche altro nostro amico;
  • verificare (attraverso Google, sezione Immagini) la foto (probabilmente rubata) dell’avvenente signorina che ci ha contattato: Google ci proporrà una serie di volti e di link associati alla sua foto, da cui probabilmente vedremo che quella foto appartiene a tutt’altra persona;
  • come ci ripetevano sempre le nostre mamme: “non accettare le caramelle dagli sconosciuti”. Nel caso della truffa del sextortion: diffidiamo sempre dai contatti sconosciuti.

Le truffe via email

molto più diffuso e aggressivo è apparso nel 2018 ed ancora oggi continua a manifestarsi ad ondate successive, in varianti diverse ma sostanzialmente simili.

La prima ondata si è registrata a luglio 2018 ed ha avuto tale diffusione da meritarsi un articolo (con lancio addirittura in prima pagina) sul Corriere della Sera del 25 luglio 2018.

Il porno ricatto veniva fatto con una e-mail che diceva sostanzialmente: “Ho violato il tuo computer, ti ho ripreso mentre andavi sui siti porno ed ora voglio soldi per non pubblicare il filmato”.

Quello che – in questa prima ondata – creava preoccupazione in chi la riceveva era soprattutto l’oggetto dell’e-mail, che era sempre del tipo: “username – password”. Dove sia lo username che la password erano autentici, cioè corrispondenti a quelli realmente utilizzati dal destinatario.

A questo punto si scarta l’idea di cancellare il messaggio e, con un po’ di ansia, si è indotti a leggerlo per capire meglio di cosa si tratta.

L’e-mail è indirizzata sempre ad una persona di sesso maschile, a cui viene comunicato di essere stato spiato mentre visitava un sito porno “xxx streaming (adult porn) web-site” (ma non si specifica quale sia il sito).

Chi ha scritto il testo dell’e-mail sostiene di aver inserito (nel sito porno) un software in grado di vedere quello che la vittima ha fatto (“you know what I mean”). Si aggiungono poi altre affermazioni, più o meno minacciose, per spiegare che tutto è stato tracciato e filmato.

Come ulteriore intimidazione, lo scrivente aggiunge che si è impossessato della lista dei contatti Messenger, Facebook ed e-mail.

A questo punto arriva perentoria la richiesta di denaro (che va da 1.000 fino a 7.000 dollari), da versare sul conto Bitcoin indicato. E si precisa che “l’offerta non è negoziabile”. La minaccia è chiara: se non sarà eseguito il pagamento, il video (?) sarà inviato a tutti i nostri contatti, inclusi amici, familiari e colleghi di lavoro. Viceversa, in caso di pagamento, il video sarà cancellato (bontà loro).

Non stupisce che di fronte ad una siffatta e-mail, la persona sia spaventata e dubbiosa sul da farsi, soprattutto per la dichiarata conoscenza della password da parte del malfattore.

Come difendersi

Ovviamente si tratta solo un tentativo di estorsione, anche abbastanza grossolano, per spillare soldi agli utenti sfruttando un possibile effetto “panico”.

Non hanno nessun vostro filmato, né hanno violato la vostra casella di posta.

Quindi cancellare l’e-mail ed ignorare qualsiasi altro messaggio del genere. Hanno solo provato a fregarci, come avranno provato, “a strascico”, con chissà quanti altri.

Evitare naturalmente di interagire, rispondendo al malandrino: servirebbe solo a confermare l’esistenza del nostro indirizzo e-mail.

Non dobbiamo quindi preoccuparci, ma a condizione di tener sempre alta l’attenzione ed essere consapevoli che questi attacchi cercano di fare leva sulle debolezze umane (il social engineering).

D*ck Rating. Bellissime donne che danno un voto al vostro pisello!

D*ck Rating. Bellissime donne che danno un voto al vostro pisello!

Vi siete mai chiesti se il vostro membro maschile sia attraente e non solo un qualcosa da infilare dentro ? Vi siete mai chiesti perchè in effetti non solo le dimensioni contano ma anche il lato estetico? Pensate a delle tette enormi. Non basta la dimensione a renderle belle giusto?

Che cosa è il Dick Rating

La moda del momento riguarda gli uomini, per ovvie ragioni, che infatti non vedono l’ora di accumulare recensioni sul loro pene e capire come cambia anche la valutazione rispetto alla persona a cui hanno chiesto un parere.

Il fenomeno è meglio conosciuto come “dick rating”, letteralmente “valutazione del pene”, e su OnlyFans e twitter è diventato un vero e proprio trend.

Come funziona il Rating ?

L’utente prende contatto con l’account della persona da cui vuole farsi valutare (non chiedete a caso, alcune persone non hanno proprio voglia di farlo) e manda il video o la foto del suo pene a una creator.

Lei si prende il suo tempo per analizzare, confrontare, valutare. E poi risponde con un video o scriveno (a pagamento) in cui dà il suo giudizio sul pene in oggetto.

I voti sono soggettivi ma più l’utente paga più ottiene risposte circostanziate e strutturate in cui le argomentazioni sono valide, credibili e che prendono in considerazioni diversi fattori come curvatura, lunghezza, volume, colore, armonia di misure e cosa possa trasmettere.

Chi fa il Dick Rating in Italia ?

Abbiamo chiesto a chi lo fa un loro parere:

CHICCHA_P (Twitter @Chiccha_P)

Ne avevo sentito parlare ma credevo fosse una leggenda metropolitana. Finché un giorno un follower della mia Twitter Circle, non me lo ha proposto.

Con gli utenti della Circle gioco, interagisco e mi mostro in modo più esplicito quindi c’era già una certa sintonia, così ho accettato. Ho premesso però che sarei stata assolutamente sincera e non avrei detto nulla che non pensassi davvero per farlo contento. Lui mi ha detto che era esattamente quello che sperava, così mi sono fatta mandare delle foto ed un video. Non credevo, ma la cosa oltre a divertirmi mi ha eccitata.

Dover analizzare le varie caratteristiche del suo arnese mi ha portato ad immaginare di toccarlo, odorarlo, sentirlo dentro di me e la cosa mi è piaciuta. È stato un modo per creare una ulteriore connessione con quelli che chiamo Chicchler ed è piaciuto a me, almeno quanto è piaciuto a lui.

(Chiccha_P)

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SexyDream (Twitter @sexydream90)

Il dick rating è una pratica molto in voga e a mio parere molto eccitante..sia per chi richiede il servizio sia per chi lo offre.

Mi piace essere accurata nella valutazione ma soprattutto essere onesta perché in fin dei conti c’è una persona reale al di là dello schermo che si aspetta e merita un giudizio sincero…nel bene e nel male

Spesso gli utenti si autoconvincono di non essere abbastanza virili…ma come dico sempre…le dimensioni non contano…l’importante è saperlo usare! Per quanto mi riguarda non ho uno standard…piccolo o grande l’importante è che mi faccia godere !

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Una piccola riflessione

Che sia una moda o no, il fatto che molti uomini siano convinti che far vedere l’uccello a una donna basti per farla impazzire è un qualcosa di sbagliato che nasce dal comune errore di considerare i film porno come realtà e non finzione.

Diciamo che nella media una donna trova molto piu’ eccitanti un bell’addominale scolpito e due bei pettorali piuttosto che una mazza da baseball tra le gambe.

Magari però avete il dubbio di sapere esteticamente come si presenti, un giudizio da parte di chi non si vergogna a dire che ne abbia visti (e usati) diversi. Allora in quel caso perchè no?

Avete mai fatto il Dick Rating e cosa ne pensate? Scrivetelo nei commenti