Cuckold Play. L’abbandono nelle mani dei bull

Cuckold Play. L’abbandono nelle mani dei bull

Uno dei giochi più intriganti e desiderati dai mariti Cuckold è l’abbandono della propria moglie nelle mani di perfetti sconosciuti che faranno con lei qualsiasi cosa.

Ogni loro desiderio, perversione, voglia, verrà esaudita dalla sua lei che si lascerà trasportare senza mai opporti al volere altrui.

Ecco il racconto di un episodio raccontato da un bull che ha partecipato

Se non hai idea di cosa sia un cuckold (ce ne sono di diversi tipi) ti consigliamo la lettura del seguente articolo:

(Articolo) Le diverse tipologia di Cuckold

ATTENZIONE

Non è un racconto di fantasia, ma è comunque un’esperienza di una singola persona che ci spiega l’andamento di un gioco concordato con una coppia già molto affiatata e predisposta a vivere senza problemi determinate situazioni.

Le foto presenti nell’articolo sono prese da internet come forma di abbellimento dell’articolo ed esplicative della situazione.

Consigliamo vivamente a chi voglia realizzare questa fantasia di avere l’assoluto e totale consenso da parte della partner e, in caso di non presenza di lui durante il gioco, di avere una persona di massima fiducia che sappia leggere le situazioni e intervenire qualora si crei disagio da parte di lei.

IL GIOCO

Io ho già avuto diverse esperienze con coppie e in particolare sono sempre stato apprezzato da quelle in cui lui è un Cuck (cornuto).

Sono giovane, ben dotato e conosco bene le regole del gioco.

In particolare con una coppia abbiamo legato bene. Lui veramente un gran cornuto che, dopo le prime volte in cui gli piaceva assistere alle scene in cui mi scopavo la moglie, ha iniziato a non voler vedere più, magari solo ascoltare le sue urla di piacere mentre era nell’altra stanza, farsi raccontare da lei cosa io le avessi fatto.

Un giorno parlando con lui sul quando vedersi per un nuovo appuntamento, mi confidò che gli sarebbe piaciuto vedere la moglie coinvolta in un orgia e se potessi magari organizzare la cosa.

Via via che ne parlavamo, più era chiaro che cercasse qualcosa di estremo di realizzare. Decidemmo quindi di dirle che sarebbe stata a mia disposizione e che me l’avrebbe dovuta portare a casa mia.

Ad attenderla eravamo io e altri due amici.

Dopo un inziale imbarazzo si è lasciata completamente andare senza nessuna inibizione.

Con il marito parlammo il giorno dopo e mi disse che lei si era molto divertita e le sarebbe piaciuto rifarlo, ma era evidente che lui volesse ulteriormente alzare l’asticella.

Decidemmo quindi di organizzarci per tempo per trovare una 20ina di uomini, senza distinguere molto tra i giovani ben dotati e quelli un pò più avanti con l’età ma veramente maiali e depravati.

Lui dirà alla moglie soltanto che mi verrà affidata perchè voglio vedere quanto sia veramente troia, senza dirle assolutamente niente altro.

Il giorno stabilito la porta nel primo pomeriggio in macchina in un piccolo casolare fuori città che era di proprietà di uno dei partecipanti senza mai rispondere alle sue domande su dove la stesse portando. Doveva solo sapere che io l’avrei presa in custodia.

Le dissi soltanto che in qualsiasi momento mi avrebbe dovuto dire “vento” se volesse interrompere il gioco.

Arrivati all’appuntamento le sono andata in contro, ho salutato il marito, l’ho spogliata lasciandola solo in lingerie con il reggiseno abbassato sotto al seno e le ho legato i polsi dietro la schiena.

Non ha detto una sola parola, sapeva di essere mia e che avrebbe fatto qualsiasi cosa io volessi.

L’ho portata nel vigneto e legata a un alberello dove le ho scopato la bocca fino a venire.

A quel punto le ho detto che era solo l’inizio e l’ho bendata. Ho fatto un cenno al gruppo di amici che fino a quel momento si erano nascosti per non farsi vedere e piano piano si sono avvicinati iniziandola a scopare sul posto per un’oretta.

Siamo quindi rientrati nel casale e davanti al camino l’abbiamo fatta sedere per terra, ancora sporca di sperma e terra, al centro della stanza.

Dopo averla fatta riposare un pò, come mi ero già preparato, iniziammo a tirarla a noi, uno alla volta. Chi glielo strofinava di nuovo in viso, chi gli metteva con forza una mano in mezzo alle gambe, chi le chiedeva di nuovo di prenderglielo in bocca.

Questa volta ho iniziato a farci sesso io chiamando il cambio con gli altri fino a quando l’ho sentita totalmente abbandonata e ho chiesto a tutti di non porsi piu’ limiti e scoparla anche tutti insieme.

Mentre assistevo alla scena ho chiamato il marito e gli ho chiesto di venire a riprendersela che tra poco avremmo finito.

Stanca, stravolta, grondante di sperma da ogni dove, le chiedo solo un “tutto ok?”. Lei annuisce. La sollevo, raccolgo i suoi vestiti e l’accompagno fuori facendola entrare ancora tutta sporca nell’auto del marito.

Se le è piaciuto? Mi ha richiamato lui dopo 3 giorni dicendo che lei voleva rifarlo, ma con un pò meno persone.

Perchè molti ClubPrivè (Swingers) stanno chiudendo?

Perchè molti ClubPrivè (Swingers) stanno chiudendo?

Alla fine degli anni 90 e all’inizio del nuovo millennio i Club Privè hanno avuto un vero boom quando gli italiani sembravano finalmente aver scoperto che, anche in un paese culturalmente retrogrado come il nostro, si potesse essere sessualmente felici e liberi.

Se i primi club erano il punto di ritrovo preferito di persone abbienti e di buona cultura, con il tempo la platea si è enormemente allargata a chiunque sentisse la voglia di trasgredire e vivere nuove emozioni, indipendentemente dal proprio ceto sociale e con l’inizio degli anni 2000 la proposta commerciale si è notevolente differenziata.

Un pò perchè, essendosi espansa la platea di pubblico, iniziavano ad esserci necessità diverse (un locale solo per coppie non può andare bene a una coppia cuck ad esempio), ma anche perchè sono scesi in campo imprenditori attirati solo dal profitto, con poca o nessuna conoscenza di questo mondo, rendendoli semplicemente dei luoghi dove si fa sesso senza che ci fosse più quello spirito aggregante dell’epoca d’oro.

Gli scambisti, quelli veri, si sono sempre riconosciuti come coppie con una marcia in più, capaci di vivere la loro sessualità in una forma libera e gratificante, confrontandosi con ambienti e persone che conoscano bene le regole del gioco.

Ma la qualità dei singoli… quelli che ci sappiano fare.. ha iniziato a scendere. Sempre più persone che confondono un locale per scambisti con un bordello hanno iniziato ad invadere le scene.

La Pandemia e la crisi del mercato

Il LockDown ha fatto male a tutti i settori, ma quello dei club è stato sicuramente il più devastato e che ha subito i maggiori danni economici.

Con un bar, un ristorante, un negozio si ha sempre avuto la certezza che, con i dovuti accorgimenti, si sarebbe potuto riaprire e che le persone comunque fuori casa per mangiare, fare acquisti, prendersi un apertivo, sarebbero tornate.

E infatti queste attività sono state fatte riaprire piano piano…

In un luogo dove la distanza non è contemplata, il terrore del contagio, ha di fatto reso impossibile aprire per praticamente due anni e anche dopo l’apertura, il flusso di persone che si recavano in un club è calato di quasi 3/4.

Gli affitti si pagano, la struttura va manutenuta, nessun aiuto statale in quanto quando si parla di sesso, si fa sempre finta che questi posti non esistano.

Alla riapertura moltissimi di questi club hanno cercato immediatamente di monetizzare senza pianificare un piano di rilancio della struttura o del marchio e questo è stato per loro devastante.

Poichè il guadagno si fa sui titoli di ingresso per singoli, i locali hanno iniziato ad invitare e ospitare coppie pagate e singole (in alcuni casi è eccessivo chiamarle prostitute, ma in molti casi non sarebbe sbagliato) contrattualizzate come addette alla sala.

In un primo momento questa scelta ha portato sicuramente a un maggiore afflusso di cassa, ma quando i singoli (che sono maschi e in quanto tali sono meno predisposti a stare con le stesse persone e negli stessi luoghi) iniziano a migrare altrove, si trovano in una situazione in cui le coppie oramai non vanno più (con coppie e singole pagate che facilitano il lavoro ai singoli, si toglie loro un territorio di caccia), il locale si svuota e diventa complicatissimo se non impossibile rilanciare il locale.

In tutto questo ci aggiungiamo anche che i manager dei club ancora non comprendono appieno che il mercato è cambiato e che il passaparola non funziona più.

Rilanciare un Club prima che sia troppo tardi

Siti web fatiscenti, con poche informazioni e non adatti ai dispositivi mobili, poca presenza sui social o ci si limita soltanto a pubblicare una locandina come se fosse arrivato in città il circo come negli anni 80.

Noi stessi abbiamo messo a disposizione per tutti i club servizi a prezzi vantaggiosissimi e funzioni gratuite, come la pubblicazione del locale su mappa e la gestione degli eventi, ma notiamo che solo pochi (e sono quelli che funzionano) si prendono il giusto tempo per farsi notare e programmare la loro crescita su internet.

Per lanciare un club bisogna capire in che settore dello scambismo orientarsi (i gusti sono diversi) e lavorare proponendosi come prodotto e non solo come un luogo dove recarsi.

Per farsi notare su internet non basta aprire un sito web. Ci vuole una pianificazione di almeno 6 mesi perchè bisogna (a meno che non si paghino cifre importanti se non importantissime a google) far crescere la ricerca delle proprie pagine e termini chiave.

I vostri clienti sono cambiati e rispetto a 10 anni fa tutte le loro informazioni le prendono da internet. Un luogo dove le cose si fanno velocemente e dove l’aspettativa deve sempre corrispondere all’offerta.

Cosa fare per tenere vivo e visibile il vostro Club

La prima cosa da non dire è un “Ma io non ho tempo per i social e per internet”. Se ne siete veramente convinti che non serva, rassegnatevi a fare la stessa fine dei dinosauri.

Potete assumere un webmaster, qualcuno che si occupi della vostra presenza su internet, potete farlo voi, ma DOVETE farlo.

  • Cambiate l’approccio da Club a Prodotto. Siete un qualcosa per cui le persone vanno invogliate a comprare
  • Curate il sito web e in particolare l’home page. La prima impressione è quella più importante. Un sito web non professionale = Locale non professionale
  • Non organizzate solo eventi per persone che già conoscono l’ambiente. Ci sono molte coppie che aspettano la serata giusta per provare timidamente a fare questo primo passo
  • Aumentate la presenza sui Social (evitate quelli come Facebook. Età media 60 anni, in astinenza sessuale dal giorno del matrimonio e che non sono disposti a pagare l’ingresso).
  • Utilizzate siti specializzati come il nostro per essere in elenco dei club e di pubblicare gli eventi
  • Siate sempre cortesi nelle risposte anche con chi, capita fin troppo frequentemente, sta solo facendo perdere tempo
  • Fidelizzate i vostri clienti in modo che tornino. Normalmente si chiama post-vendita, qui si parla di mantenere un contatto e convincerli a tornare a trovarvi

Bisogna solo organizzarsi e capire che se il mondo è cambiato non è necessariamente in peggio. Vanno solo colte le nuove opportunità.

Non esitate a contattarci per consigli, suggerimenti o se volete pubblicare il vostro club con noi.

Tutto quello che avresti voluto sapere sul … Masochismo (bdsM)

Tutto quello che avresti voluto sapere sul … Masochismo (bdsM)

Il Masochismo è la 4 lettera di BDSM e rappresenta il livello più alto nel ruolo di Slave. E’ un livello che , importante da tenerlo a mente, non è per tutti e richiede un’affinità mentale e una capacità di vivere sensazioni estremamente intense, con un grandissimo equilibrio.

In ambito BDSM viene definita così una persona (di qualunque genere) che, indipendentemente dall’essere sottomesso/a a qualcuno, prova piacere nel ricevere dolore in maniera consensuale da un’altra persona.

Questo è il quarto articolo sul BDSM. Se vuoi saperne di più:

“B” Bondage, leggi l’articolo al seguente LINK

“D” Dominazione, leggi l’articolo al seguente LINK

“S” Sadismo, leggi l’articolo al seguente LINK

La “M”, infatti, sta per masochismo, inteso come esperienze sensoriali all’interno di una situazione erotica: intensi stimoli provocati da sensazioni di dolore, apprezzati positivamente e viene interpretato da ciascuno nella chiave più adatta alla propria personalità e alle proprie caratteristiche.

Il piacere di colui che domina, consiste nel provocare e guidare le sensazioni vissute dal “sub” (sottomesso), assaporandone le reazioni e le sensazioni piacevoli, anche dolorose, vissute da quest’ultimo. Il piacere del sottomesso, infatti è quello di donarsi, di offrirsi senza difese al suo “dom” (dominatore), di recepire con attenzione ciò che accade e di comunicare ogni sensazione provata sul momento.

L’attenzione di ognuno è concentrata reciprocamente sulle sensazioni e sui vissuti dell’altro. Ed è proprio in questo fluire di emozioni e di esperienze sensoriali tra i partner che qualsiasi forma di “tortura” e di “umiliazione” diventa un viaggio appassionante nella sensualità

Nel ruolo di slave ci si abbandona mentalmente e fisicamente al chi svuole il ruolo di master.

Si percepisce un vuoto, scosso da sensazioni forti. Un senso di panico e disorientamento che è la chiave stessa del proprio godimento e che trasporta la propria libido a livelli che il normale sesso non sarebbe nemmeno capace di avvicinarsi.

E’ molto importante avere una Safe Word nel caso che si perda il controllo o l’equilibrio.

Un gemito, un no, un grido di dolore, nel BDSM non significano fermati, ma spesso assumono il significato opposto e cioè quello di continuare.

E’ per questo importantissimo avere concordato una parola che possa immediatamente porre termine al gioco.

Chi di voi ama il ruolo di slave masochista e racconta le sue esperienze, in particolare le sensazioni mentali che ha provato? Meglio di me, siete voi che potete dare più corpo a un concetto che molti non riusciranno mai a comprendere.

Tutto quello che avresti voluto sapere sul Sadismo … (bdSm)

Tutto quello che avresti voluto sapere sul Sadismo … (bdSm)

Che cosa è il Sadismo nel Bdsm? E’ infliggere dolore, sofferenza e tensione in un modo tale che possa esercitare potere e controllo, in un ambiente sicuro protetto e consensuale, alla sua o suo slave.

Nel BDSM è ovviamente richiesto che alla presenza della S (Sadismo) ci sia anche chi ami godere della costrizione e del dolore fisico (Lettera M Masochismo) di cui parleremo nel prossimo articolo

Abbiamo diviso l’argomento in 4 articoli. Qui puoi trovarli e approfondire l’argomento seguendo anche i nostri consigli:

“B” Bondage, leggi l’articolo al seguente LINK

“D” Dominazione, leggi l’articolo al seguente LINK

“S” Sadismo, leggi l’articolo al seguente LINK

“D” Masochismo, leggo l’articolo al seguente LINK

Viene definita così una persona (di qualunque genere) che, indipendentemente dall’interesse per la Dominazione, prova piacere nell’infliggere dolore ad una persona masochista. La base dello scambio di sensazioni dolorose è quindi, sempre, la consensualità.

le lettere SM nel BDSM è considerato il livello più alto per un master e slave ed è assolutamente sconsigliato a chiunque non abbia una forte affinità con il partner e un altissimo controllo di se stesso. Infliggere dolore e stress, in un completo abbandono del o della propria slave, porta delle responsabilità e bisogna sempre saper dosare i momenti in base a quello che si riesce a leggere della situazione.

E’ importantissima la Safe Word che come abbiamo specificato nei precedenti articoli serve alla slave per poter interrompere la sessione in qualsiasi momento.

Anche nel Sadismo esistono diversi livelli di azione. Si passa da uno schiaffetto a un ceffone, da un colpetto con un frustino a qualcosa di piu’ intenso che lasci dei segni profondi, dal lasciare dei leggeri graffi o giocare con strumenti decisamente più invasivi (pinze, aghi, calore, elettrricità, etc)

Se siete entrambi alle prime armi arrivateci sempre per livelli, piccoli, veramente piccoli, passi per capire cosa vi piace e quale sia il vostro limite.

Anche nel caso di slave che si definiscono navigati, non date troppo peso alle parole e cercate sempre di studiare le reazioni e la predisposizione via via che aumentate l’intensità

Raccontateci le vostre esperienze da master o mistress, sia quelle positive che negative.

Tutto quello che avresti voluto sapere sul … Bondage (Bdsm)

Tutto quello che avresti voluto sapere sul … Bondage (Bdsm)

Il bondage rappresenta la lettera B nel BDSM, che comprende tre elementi separati ma combinabili: bondage (utilizzo di elementi bloccanti come corde, manette etc..etc), disciplina e dominio (Il master domina mente e corpo), sadismo (godere nell’ifliggere dolore) e masochismo (godere nel subirlo).

Per chi pratica il BDSM le lettere hanno anche un significato a scalare. Cosa voglio dire? che ogni potrebbe essere letto anche come 1,2,3,4 dove 1 è per i novizi o chi ama il gioco “vanilla”. Arrivare, passando per gli altri 3, al n.4 vuol dire godere di tutte le opzioni di questo gioco.

Il termine “bondage” è nato durante l’uso durante la schiavitù africana in America, rendendolo un nome molto controverso, nonostante sia usato in un contesto (sessuale) diverso.

Il concetto di Padrone e schiavo è rimasto ovviamente vivo, e fino a quando non arriverà qualcuno che proverà ad affermare che il termine non è inclusivo ed è discriminante, avremo la fortuna di poterlo continuare ad usare.

Abbiamo diviso l’argomento in 4 articoli. Qui puoi trovarli e approfondire l’argomento seguendo anche i nostri consigli:

“B” Bondage, leggi l’articolo al seguente LINK

“D” Dominazione, leggi l’articolo al seguente LINK

“S” Sadismo, leggi l’articolo al seguente LINK

“D” Masochismo, leggo l’articolo al seguente LINK

Come funziona il “Bondage”

Essendo il primo livello del BDSM anche il concetto di master e slave è molto marginale, direi quasi assente.

Chi comanda il gioco ovviamente si occupa di legare la partner con l’intendo di bloccarle i movimenti. Si possono legare le mani dietro la schiena, tenere le braccia larghe legando i polsi al bordo del letto. Si possono legare i polsi alle caviglie.

Insomma è solo una questione di fantasia.

Cosa piace del bondage

Alle donne piace moltissimo l’idea di essere dominate ma… attenzione.. sentirsi anche protette ed avere la massima fiducia che quello che accade o accadrà non saranno cosa che lei stessa non desideri.

Credo non sia importante descrivere cosa piaccia di più o cosa meno, perchè il BDSM è un tipo di “godere” che si sviluppa nel tempo. Magari oggi se date una frustatina sul gluteo vi tira un destro e vi stacca due incisivi. Dopo magari un paio di mesi vuole che utilizzate una frusta a nove code di pelle dura.

L’importante è parlarne prima, senza fare l’elenco di cosa accadrà perchè altrimenti si toglie la sorpresa, e capire quali siano i limiti. Fatelo spesso e comunicate prima di iniziare il gioco. I desideri, le voglie, sono dinamiche.

Qui si gioca con la mente, non con i genitali. Anche se non vi va tanto, facendo sesso, l’orgasmo lo raggiungete. Se non avete la testa pronta, il bdsm non è un gioco da fare.

Cosa è la “Safe Word”

E’ per questo motivo, che anche nei giochi “vanilla” è imprescindibile che tra i due si stabilisca una “Safe Word” o Parola di Strop per comunicare l’immediata volonta di fermarsi.

Questo perchè un gemito infastidito, un’esclamazine di dolore o un’espressione sofferente, non vuol dire che il gioco non stia piacendo.

Se il master è bravo e prende il controllo della mente e delle sensazioni della slave, questo fa assolutamente parte della normalità, come ad esempio dire ahia, no, esteriorizzare sofferenza, è parte di quel gioco mentale in cui ci si fa trasportare dall’intensità.

Ma se arriva la Safe Word, vuol dire che bisogna fermarsi immediatamente e stop.

Bondage & Varianti

Per prima cosa: il bondage può assumere varie “intensità”, in base alle persone coinvolte e a ciò con cui si sentono a proprio agio.

Ad alcune persone vanno bene solo le manette, altre invece vogliono essere immobilizzare in forma più complessa.

Tra queste c’è l’eccezione ad una nostra precedente affermazione e cioè che il Bondage è considerato come cosa per i novizi e non è particolarmente impegnativo.

Ci sono delle varianti Bondage che sono considerate estreme anche per chi il BDSM lo pratica da decenni e tra questi c’è lo Shibari.

Una forma di Bondage molto complesso ed estremamente pericoloso, che gioca a semi-soffocare la slave. Se fatto male può portare a conseguenze inimmaginabili e penso che avrete sentito di recente del Master Sotel Mulè che è stato condannato a 3 anni e 6 mesi perchè una sua slave morì soffocata durante un gioco erotico.

Se vi è piaciuto l’articolo leggetevi anche quello della nostra amica KittenNoire proprio a riguardo del BDSM (QUI)