Samantha Fox – Le tette che cambiarono gli anni 80

Samantha Fox – Le tette che cambiarono gli anni 80

I video musicali anni 80 iniziavano ed essere pieni di soubrette, cantanti che non avevano nessuna dote artistica ma carine, con capelli cotonati all’inverosimile ed i primi tentativi di trasgressione in cui si intravedeva una coscia, un vestito “quasi” attillato”, primi piani di labbra sensuali che mandavano in visibilio persone che fino a quel momento si erano eccitati solo grazie all’ombelico della Carrà e poco altro.

Abbiamo proprio di recente parlato degli anni 80 con Colpo Grosso e Le Ragazze Cin Cin (Leggi QUI)

E poi arriva lei, Samantha Fox che entra sul video, ti sbatte le tette sullo scherzo mentre le sballonzola causando strabismo ad un’intera generazione e ti canta una canzone in cui con voce orgasmica grida “Touch Me Touch, I wanna feel your body” (Toccami toccami, voglio sentire il tuo corpo).

Da quel momento niente sarà più come prima.

Visto il suo successo iniziarono ad arrivare un’orda di autentiche zoccolacce di bassa lega che provano a sfondare (non fate battute scontate) anche nella musica, quasi sempre con scarso successo visto che la parte più interessante del disco, quasi sempre si fermava alla copertina.

Ma chi è Samantha Fox e come ha fatto ad avere successo?

Non era bella, non dico brutta, ma non è che fosse sta grande bellezza. Bassa, visetto da maialotta di campagna, un grande seno prosperoso ma che sei ben a vederlo non era manco troppo perfetto, una voce che a confronto il clacson di una Panda lo prenderebbero in un coro gregoriano ed anche un pò in carne. Ma come ha fatto ad avere successo?

Semplicemente per il fatto che, ad arte, era stato fatto sapere in giro che la Samantha era un ex Porno Star ed è praticamente bastato questo per cancellare decenni di belle ed affascinanti donne che in tv o nei video guardavano la telecamera ammiccando sensualmente. Ora c’era una che ti diceva chiaramente “ho voglia di c… , chi se ne fotte dei baci e coccole”.

Per quasi due anni è stata praticamente in classifica e dovunque si recasse c’era più gente che ad un concerto di capodanno. E’ bene sapere pero, cari miei, che della Fox pochi sanno che come porno attrice di fatto fu praticamente cacciata perchè “non molto espressiva e non si lasciava molto trasportare dalle scene” oltre ad essere totalmente Lesbica, causandole non pochi problemi nello gestire membri maschili (se proprio non piace, non piace….)

Il suo successo la portò ad essere la prima “donnaccia famosa” ad entrare nel mondo dei videogioochi. Il suo più grande successo su il “Samantha Fox Strip Polker” come abbiamo raccontanto ne: I Videogiochi Soft Porno degli anni 90 (Link QUI)

Di seguito una galleria fotografica ed il suo famoso video “Touch me”

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Samantha Fox – Touch Me

Le più famose riviste porno anni 70/80

Le più famose riviste porno anni 70/80

C’era una volta un’epoca dove non bastava aprire un browser e digitare in un motore di ricerca la parola “Donne nude” per vedere un pò di corpi femminili. C’era una volta un periodo in cui non si potevano reperire filmini porno come oggi e che l’unico supporto esistente erano le cassette vhs e le riviste porno.

Provate a pensare quando per comprare una rivista porno bisognava recarsi dal giornalaio, che magari ti conosce pure, e chiedergli “E’ uscito il nuovo Ragazzine Porche alla riscossa?”. Se provate pudore solo a pensare di farlo adesso, immaginate come poteva essere negli anni 70/80 quando mostrare mezza tetta (senza capezzoli) in tv era considerato ancora un mezzo reato.

Eppure un’intera generazione è cresciuta grazie a queste riviste che ancora oggi (basta vedere ebay) hanno un valore niente male e che vengono rivenduti come cimeli da collezionisti. Certo oggi, nell’epoca delle donne da copertina perfette grazie alla chirurgia e photoshop, potrebbero non esserci confronti, ma la semplicità di quelle storie e di quelle bellezze, non dovrebbe mai essere dimenticata.

Ecco a voi un primo elenco delle riviste piu’ famose che hanno fatto la fortuna di molti oculisti negli anni successivi per il sesso maschile (e non solo….)

Se vuoi vedere i commenti degli utenti, partecipare, e magari qualche pagina inedita sul tema di queste riviste, scrivi nei commenti alla fine dell’articolo. Amiamo parlarne !

SUPERSEX Rivista per adulti (1977/1997)

Supersex era una rivista di fotoromanzi “particolari” e del suo personaggio principale, Supersex, interpretato da Gabriel Pontello. La rivista è nata in Francia, ma è stata riproposta, con buon successo di vendite, anche in Italia

Se avete mai letto questa rivista conoscerete sicuramente la celeberrima frase “Ifix Tchen Tchen” ?

supersex

LE ORE Rivista per adulti (1977/1996)

La testata nasce negli anni ’50 come rivista specializzata nella critica cinematografica, ben lontana dalla natura hot che la renderà famosa ma comunque già concentrata sulle belle donne. Presenza fissa già a quel tempo erano, infatti, i servizi sulle attrici riprese in pose sensuali ma sempre vestite e castigate. Negli anni ’60 Le Ore (della settimana) segue la società civile aprendo a temi politici importanti con un orientamento socialista. L’emancipazione della donna trova spazio, ma più a parole che nelle immagini, fino alla prima chiusura nel 1967. A inizio anni ’70 riprende le pubblicazioni mostrando la sua seconda natura, quella di rivista soft-core, trasgressiva ma senza esagerazioni (niente parti intime in vista, tanto per dirne una).

La strada è comunque segnata e, con il passare degli anni, Le Ore diventa sempre più hard. Merito anche della legge che nel 1977 fa decadere il divieto di mostrare organi genitali in primo piano nelle pubblicazioni. La morale cambia e così cambia la rivista, che pesca a piene mani dalle pubblicazioni a luci rosse estere (francesi e scandinave in primis). In Italia per il momento manca materiale originale, ma non ci vorrà molto perché una schiera di donne più o meno famose decida di posare per quello che, nel frattempo, è diventato un magazine cult. Nomi come Claudia Cardinale, Elsa Martinelli, Patty Pravo campeggiano con orgoglio nella storia di Le Ore, ma è negli anni ’80 che arriva il boom improvviso.

Il decennio del disimpegno e del divertimento porta in auge anche il fenomeno del cinema per adulti, cui si accompagna in edicola la presenza costante di riviste più o meno esplicite (che spesso sfociano nella pornografia spinta). Le Ore diventa un punto di riferimento grazie alla collaborazione con due delle stelle più splendenti del firmamento hard: Ilona Staller, in arte Cicciolina, e la divina Moana Pozzi. Donne che dal set a luci rosse sono riuscite a raggiungere un pubblico vasto, riscrivendo i canoni del ‘moralmente accettato’ in una realtà italiana che ancora doveva fare i conti con la censura della Chiesa. La causa del successo (il cinema per adulti) sarà anche la causa della morte de Le Ore, che non riuscirà a tenere il passo delle Vhs prima e di Internet poi. Nel 1996 chiude per sempre, lasciando un vuoto nel cuore di tutti noi. Il suo ruolo nell’evoluzione della società, però, non potrà mai essere negato.

Il Tromba – Fumetti (1975/1986)

144 volumi editi prima da GEIS e poi da Edifumetto; tascabile per adulti con ambientazione militaresca; ristampato nella collana Super il Tromba. Fumetto che era un must per tutti quelli che erano partiti per il militare. Si dicesse persino che fosse stato finanziato dallo Stato per tenere “ALTO” il morale dei commilitoni.

Il Camionista – Fumetto (1981-1988)

91 volumi in tre serie; “Il Camionista” ha segnato un pezzo di storia del fumetto italiano.
Il protagonista della storia è un autotrasportatore appunto, di nome Mario Vergone. Lavora per l’impresa Trasportango, di proprietà di Rino Tango e gestito con la Segretaria Elvira. Quest’ultima è innamorata di Mario e vorrebbe donargli tutta se stessa, purtroppo non essendo proprio una bellezza non riceve le attenzioni di Vergone. Attenzioni che Mario Vergone, a volte con l’aiuto del collega Bisonte, concede volentieri a tutte le belle donne che incontra. Di solito queste procaci e sunsuali Signore non hanno bisogno di molto tempo per accettare le lusinghe ‘amorose’ di Mario.

Il soggetto della storia nasce da Mario e Nicola Del Principe, disegnatori che riescono ad avviare un vero progetto editoriale. Mario inoltre lavora ad altri importanti titoli dell’epoca come “Nonna Abelarda” o “Angelica”.
La maggior parte di disegni de “Il Camionista” sono invece di Eugenio Benni, scomparso nel 2009. Benni che aveva disegnato per Edifumetto altri titoli come “Il Tromba” o “Il Centravanti”, era un vero professionista del fumetto italiano. Nel corso della sua carriera ha lavorato con diversi editori come: Editrice La Terza, SIE, Edinational, Edizioni F.lli Spada, Editore Francesco Coniglio e moti altri.

PlayMen (1967-2001)

Che altro dire se non fosse la risposta Italiana a Playboy? con uno stile suo, decisamente raffinato e con bellissime donne, anche molto famose (come vedrete dalle copertine). Fu fondata da una donna (Adelina Tattilo) e cominciò imitando Playboy, anche se la prima Ragazza del Mese, Brigitte Bardot, poneva le proprie mani sopra il seno.

Ma in seguito, Playmen prese uno stile tutto suo, riflettendo il gusto europeo, non sovraesponendo seni come Playboy. In un’intervista concessa al settimanale statunitense Time il 18 gennaio 1971, Adelina Tattilo disse: “Gli Stati Uniti sono un matriarcato.

Penso che sia questa la ragione per cui gli uomini americani preferiscono le donne con seni esagerati, voluminosi, vere calde bambinaie con un rassicurante aspetto materno”. Le donne scelte dalla Tattilo erano più magre e più mature rispetto alle scelte di Hugh Hefner.

Le 10 Porno Attrici che hanno fatto la storia (e causato tante slogature ai polsi)

Le 10 Porno Attrici che hanno fatto la storia (e causato tante slogature ai polsi)

Decidere una Top 10 non è mai facile, ma mai come decidere in un campo dove l’opinione è assolutamente personale e non ci può essere una facile linea comune.

Ci sono attrici donne bellissime (un nome su tutte fu Jenna Jameson) che però per passionalità era di almeno 1000 livelli inferiore a una Sasha Gray. Attrici bruttine che invece facevano “esercizi” che guardandoli Yuri Chechi ha deciso di ritirarsi dallo sport.

Alle volte è solo quell’espressione del viso, alle volte è la situazione creata ad hoc dal regista o il come lo fa. Insomma, decidere una classifica non è facile e abbiamo dovuto scegliere una logica che comprenda 3 principali fattori.

Bellezza, passionalità, prestanza scenica

Per Bellezza parliamo di canoni piuttosto standard per una porno star. Insomma, la famosa casalinga di Voghera può avere il suo settore di mercato, ma non quello universale del porno.

Per passionalità vi facciamo un esemio su tutti. La differena che c’è tra una Moana Pozzi e Cicciolina stava principalmente nel fatto che la prima sembrava si “prestasse” alla scena, mentre la seconda decisamente più l’idea di divertirsi e trarre piacere.

La prestanza scenica è un pò la somma delle due cose, il saper far salire la pressione allo spettatore, l’aver avuto una carriera importante e non aver mai deluso perchè, per una porno attrice si vede e si sente, se le sta piacendo il lavoro che fa.

Ad esempio, vi anticipo, da questa classifica è stata esclusa un’icona del porno come Linda Lovelace, quella di Gola Profonda, perchè bella non è che lo fosse, non ha avuto una grande presenza scenica, in fondo era brava (e se leggete la sua storia c’è anche poco da lodarla) a fare quella cosa che l’ha resa famosa.

Inziamo la Top 10 partendo dall’ultimo posto

#10 – Luce Caponegra (chi è?? Ma e’ SELEN !!!)

Un must del passato, una donzella responsabile di migliaia di casi di cecità da porno, una che ha cambiato i sogni erotici degli italiani, la decima posizione (ma in ordine molto personale, per parecchi di voi sono certo che rientrerà nelle prime tre della classifica) ecco a voi la versione erotica della donna italiana nell’immaginario maschile degli anni novanta.

Approdata al porno con un video amatoriale, decide di intraprendere la carriera di attrice in questo campo per un misto di ribellione e anticonformismo, diventa famosa a metà della decade e spopola tra gli smanettoni come poche altre. Vince svariati premi alla carriera, si sposa, fa un figlio, divorzia, ne fa un secondo, si risposa, ri-divorzia, lasciato il porno entra in varie trasmissioni come ospite, scrive addirittura un libro autobiografico (Da bambina sognavo di volare).

#9 – Nora Louise Kuzma (si si è lei.. Traci Lord)

Con una serie di film lunga come poche altre, nella sua brevissima carriera, una ragazza americana che ha profondamente influenzato il genere a livello mondiale, sdoganando un nuovo modo di approcciarsi al grande pubblico pur essendo stata penalizzata alla grande dallo scandalo che seguì la scoperta della sua età.

Avendo mentito sulla propria data di nascita, infatti, la giovanissima e splendida Traci Lord (sì i Lord Tracy si chiamano così per lei) girò più di settanta film da minorenne, tutti, ovviamente, ritirati dal mercato dalla solerte giustizia americana non appena si seppe che era tanto giovane da essere “illegale”(e diventati merce rara e strapagata dai collezionisti, giusto per avvertirvi ne trovaste uno nella scatola delle zozzerie di qualche zio o cugino o fratello maggiore in cantina). La ragazza fece qualcosa anche dopo, ma non arrivò mai alla popolarità raggiunta prima dello scandalo. Cose da ragazzi, su.

#8 – Asa Takigami (Asa Akira)

Anche se può sembrare poco conosciuta, a meno che non siate appassionate del genere “Asian”, Asa fu una vera sparti acque nel mondo del porno. Fino a quel momento le asiatiche erano quelle da tipico filmetto giapposota pixellato. Molto passive, fatte apparire come timide che subivano la mascolinità del partner.

Asa invece era così affamata di sesso che gli stessi porno attori che hanno lavorato con lei, raccontano che spesso abbia voluto continuare a fare sesso anche se le riprese fossero finite.

#7 – Anna Moana Rosa Pozzi (insomma…Moana Pozzi)

La più amata e famosa delle star del nostro Paese, che con il suo sorriso, le curve procaci ed una sana passione per il su e giù (in tutte le varianti classiche del movimento) è diventata l’icona stessa del sesso nella penisola durante gli anni novanta: Moana Pozzi!

Il suo merito più grande è stato quello di aver portato un po’ di ironia nel mondo delle pellicole per adulti che in quel periodo era veramente troppo serio. Purtroppo mancata in giovane età la bella Moana rappresenta come nessun’altra il pornazzo de noantri.

#6 – Rachel Johnstonn (aka Rachel Rotten)

Al numero sei, essendo questo un sito per donne non dedicato all’uncinetto e cucina, non può assolutamente mancare la regina del gothporn, la mitica Rachel Rotten. Non sapete chi è? Vergognatevi e correte a documentarvi, donne borchiate di quel livello non si trovano tutti i giorni nella scena americana.

Con il suo sorriso alla “si, ti prendo per il culo, puniscimi” ha stregato un sacco di ragazzi brufolosi (e anche di ragazzine con l’apparecchio se è per questo) e metal/goth/punk addicted. Prima tra le suicide girls ad avere un discreto successo, la succitata donzella merita la sua bella sesta posizione in classifica!

Famosissima per le sue scene di sesso di gruppo estremamente violento dove riusciva ad irretire pure 30 uomini alla volta, ha fatto si che portasse il livello del porno spinto dove nessuno si fosse mai spinto prima.

#5 – Ilona Staller (scommetto che nessuno sapesse che era Cicciolina vero?)

La maestra del divertimento porcello made in Est, la prima ad arrivare con l’aria da ragazzina ed il capello biondissimo, entrata in maniera fortuita nel nostro Paese (ma famosissima anche in Spagna ed in Francia) e divenuta persino parlamentare…

Stiamo parlando di Ilona Staller, conosciuta dai più come Cicciolina, platinata bellezza ungherese dagli occhi celesti e dal sorriso bianchissimo che ha scalato tutto lo scalabile (e mica solo scalato!) aprendo la strada alle tante giovanissime promesse provenienti dai Paesi dell’Est.

Arrivata negli anni settanta ed armata di una volontà di ferro e di un corpo da ragazzina, Ilona diventerà in breve una delle più famose attrici in circolazione, pubblicata in ogni modo possibile, persino nei mitici fotoromanzi porno Supersex (Ifix tcen tcen, per chi ricorda cotanto capolavoro) con Gabriel Pontello. Come? Si ho detto proprio fotoromanzi, coi dialoghi tipo fumetto montati sulle fotografie. Roba anni sessanta/ottanta, lasciate perdere!

#4 – Mindy Ashton Blanke (Liz Vicious)

Senza ombra di dubbio degna di stare nella top five e legatissima all’immaginario del metallaro porcello, la ragazzina terribile, la rossa e spigliata Liz Vicious. Durata pochi anni e scomparsa dalle scene (leggenda vuole che sia la scomparsa dell’ex fidanzato, morto di overdose, ad averla convinta a lasciare il mondo dell’hard) questa giovanissima ed inesperta (oltre il limite del credibile) ragazzotta dell’87, nata in Ohio, ha saputo lasciare il segno e influenzare una intera generazione di nuove leve a stelle e strisce!

Da indiscrezioni varie pare abbia avuto guai legali di vario genere, quello che di certo si sa è che ad oggi non è interessata a far sapere ai propri fans dove sia o cosa stia facendo. Scomparsa dai radar ma non dalla memoria di chi ha visto anche solo uno dei suoi film.

#3 – Marina Ann Hantzis (la mitica Sasha Gray)

Qui iniziano i problemi. Ognuna delle top #3 potrebbe essere la vincitrice, ma abbiamo fatto una scelta diversa come per Miss Marina Ann Hantzis, che tutti conoscono con lo pseudonimo Sasha Gray ovviamente. Donna di carattere, dall’aspetto perennemente teenager, dal sorriso un po’ malinconico e l’aria da sottomessa (anche per via delle sue preferenze, che la mostrano perennemente succube dei propri partner) Sasha comincia a girare a diciotto anni, scandalizzando la parte benpensante della società americana.

La lista dei film che la vedono protagonista è lunghissima, nella propria carriera ha praticamente girato scene di ogni genere e ha più volte dichiarato di essere stata soddisfatta delle proprie scelte di vita. Scrittrice, cantante, donna di spettacolo, Sasha si è ritirata dal porno e vive serenamente (e grazie al c…o, con tutti i soldi che ha fatto) tra viaggi e rare comparsate in tv negli States.

#2 – Annette Schönlaub (Annette Schwarz)

Tedesca, bionda e disposta a tutto, questa ragazza ha portato sullo schermo tutte le perversioni più impensabili, divenendo portabandiera della scuderia di John Thompson.Disposta ad assecondare le più assurde voglie degli autori, ha raggiunto un pubblico impensabile per i tempi (parliamo della prima metà degli anni duemila) con un genere di porno che può essere definito fetish estremo.

Sorridendo in tutte le condizioni, giovanissima, forte di uno sguardo perennemente allegro e di un divertimento che non pare assolutamente simulato (la bionda si sciala di brutto, soprattutto nei primi anni, è evidente) Annette, ragazza di Mainz approdata al mondo a luci rosse appena diciottenne (in un’Europa in cui non faceva notizia essere appena maggiorenni) sfrutta al meglio le proprie carte, dichiarandosi da subito pronta a fare praticamente tutto ciò che le viene proposto.

Forte di un’immagine importante (è alta un metro e ottanta, tra le altre cose) piace subito, ha un successo fulminante e, dopo i tre anni di contratto con Thompson, vola in America sbancando anche lì.

Oggi vive in Europa, ha un suo progetto come produttrice e resta tra le performer più gettonate.

#1 – Michelle Anne Sinclair (la vincitrice è Belladonna)

Ci ho pensato molto, devo ammetterlo, ma la vera regina del porno mondiale a mio avviso resta sempre lei, la donna che ha ispirato tra le altre Sasha Gray (di cui parlavamo poco fa), che ha saputo divertire generazioni di amanti del genere spaziando in tutti gli ambiti dell’hard. Ha fatto di tutto, compreso rasarsi a zero i capelli e avere una relazione con Nacho Vidal (famoso attore pornografico a propria volta).

All’anagrafe Michelle Anne Sinclair, nata nello stato del Mississipi e figlia di un pastore mormone, Belladonna ha all’attivo più di trecento (trecento!) film pornografici. Si ho davvero detto più di trecento, non scherzo affatto.

Da sempre persona difficile, cresciuta tra tentativi di suicidio (a undici anni!), furti d’auto (a dodici!) ed espulsioni dalle scuole superiori, Michelle approda a Los Angeles molto giovane ma determinatissima, diventando per tutti Belladonna ed iniziando a scalare le classifiche del porno da subito.

Oggi ha una sua casa di produzione anche lei e continua a lavorare nel mondo dell’hard, soprattutto in veste di regista.

Merita di certo il primo posto della top ten in quanto la sua vita è un susseguirsi di emozioni forti, difficoltà e prese di posizione che a mio parere la rendono la più ganza della lista!

Ok, so benissimo che tutti avreste avuto qualche nome che vi sarebbe piaciuto trovare nella classifica e mancava, ma come premesso in partenza ho citato solo le grandi star che, a mio parere, hanno rappresentato un punto di svolta importante nel firmamento colorato e luminosissimo del porno, un mondo che a me piace guardare con simpatia e goliardico sense of humor e che ci dovrebbe, prima di tutto, insegnare a non prenderci troppo sul serio!

Cosa accade dietro al backstage delle pellicole per adulti?

Cosa accade dietro al backstage delle pellicole per adulti?

Gli uomini, si sa, tendono a considerare i film porno più come dei documentari che come dei film fantasy dove tutto è possibile. Un pò come guardarsi Superman e poi essere convinti di poter volare.

I Film porno sono finzione esattamente come tutti i film, dove degli attori recitano una parte interpretando un ruolo, ma spiegare ad un maschio che se a una donna gli fai vedere l’uccello non inizia a gemere e a ringraziare il signore del dono, come anche il sesso anale violento, multiplo e senza preparazione non ci riescono manco le stesse attrici super “esperte”.

Cosa avviene durante la realizzazione di un film porno?

Se siete in preda alla curiosità e volete conoscere la risposta, questo articolo è sicuramente adatto a voi. Vi svelerà tutti i segreti delle scene hard e molto di più. Quelli riportati di seguito sono gli aspetti più inquietanti nella realizzazione di un film hard.

In primis c’è da sapere che attori ed attrici esigono lavaggi e pratiche igieniche accurate prima di girare scene hot. Sembra infatti che l’odore del sesso sia decisamente più forte nei professionisti del settore. Soprattutto per le donne, è una questione di vitale importanza l’igiene pre-anale. Il trattamento comprende ceretta, sbiancamento e clistere, per liberare l’ultimo tratto dell’intestino da feci e/o gas.

Oltre ad un’adeguata pulizia, un altro aspetto rilevante è l’angolazione. Quando vengono girate scene che mostrano l’atto sessuale, la telecamera è posizionata accanto al pene, in modo tale da far sembrare la penetrazione più profonda.

Inoltre la lunga scena di sesso, che appare ai telespettatori, è in realtà molte volte interrotta, a causa di risate e di pause. E’ possibile accorgersi di questo particolare grazie al sudore. Un momento prima i pornodivi appaiono sudati, un momento dopo asciutti. La soluzione plausibile è che, appunto, la scena è stata spezzata.

Un attore sta sul set dalle 5 alle 12 ore; infatti per ogni scena girata potrebbero volerci 30 minuti o poco più.  La scena che viene girata per prima è quella dell’eiaculazione; in questo modo le azioni successive possono durare più a lungo, evitando la perdita di eccitazione. Tuttavia non sempre l’attore riesce a raggiungere l’orgasmo.

In questo caso, per ottimizzare i tempi, si ricorre a sperma surrogato, gel lubrificante o latte condensato. Le attrici, invece, raramente “arrivano a destinazione”, il tasso di finzione è quasi pari al 100%. Un’ altra cosa che vi sarete chiesti riguarda le dimensioni, che contrariamente a quel che pensate, non seguono alcun criterio standard. Non contano le misure del pene, né della vagina.

 

 

Per quanto riguarda le gang bang, non sono altro che simulazioni. Per motivi di sicurezza il soggetto che riceve la penetrazione, può chiedere di fare una pausa in qualsiasi momento. Curioso è il caso del porno gay.

Fino al 2003 gli attori di questo tipo erano eterosessuali, imbottiti di viagra. Poi le cose sono cambiate. L’intimità è un altro concetto importante. Le riprese hanno maggiore successo se c’è affiatamento tra i due protagonisti. Per questo motivo il regista molto spesso li incoraggia a coltivare l’intesa anche fuori dal set. Le donne in questo campo guadagnano più degli uomini, a meno che quest’ultimi non si facciano penetrare.

Ogni azienda pornografica ha un custode dei registri, responsabile di tenere la contabilità anagrafica degli attori, ovvero età, da quanto tempo lavorano, etc. Se risulta che uno degli attori ha girato scene di sesso senza aver compiuto i 18 anni, la responsabilità è del custode. Infine un’ultima cosa da conoscere  è l‘illegalità del porno. Non si può assolutamente girare con bambini ed animali.

L’educazione sessuale oggi ? Tanto ci pensano i porno…

L’educazione sessuale oggi ? Tanto ci pensano i porno…

Se ci lamentiamo che oggi, su praticamente tutti i Social, gli uomini approccino le donne iniziando da un ciao per finire a mostrare la foto del proprio pisello dopo nemmeno 3 messaggi, il futuro non si prospetta decisamente migliore.

La nostra è una generazione, forse l’unica, che ha avuto una proto-forma di educazione sessuale, insomma qualcosina in più dello spiegare le api e fiori, ma con il sdoganamento del porno oramai i genitori demandano alla visione (di nascosto) degli stessi, dicendosi che tanto impareranno da li.

E invece i primi risultati di questa nuova generazione di fanciulli è a dir poco terrificante, lasciando credere agli uomini che il sesso lo si fa solo abbassandosi i pantaloni e che le donne per rendere felice un uomo bisogna dargli tutto e subito e magari assencondarlo in qualsiasi sua perversione mostrandosi felice  gaudente.

La iGeneration conosce il sesso meglio di noi, o almeno si sta impegnando molto in questo senso. Niente di nuovo, è vero, fin qui siamo alla proverbiale scoperta dell’acqua calda. Il dato su cui riflettere è un altro, e cioè che una percentuale molto alta, il 10 per cento, non usa il profilattico o qualsiasi altro metodo contraccettivo. Insomma, precoci e impavidi. Anzi, meglio incoscienti.

I numeri sono quelli usciti da una ricerca di Skuola.net e SIC – Società Italiana della Contraccezione su circa 7.000 studenti tra gli 11 e i 25 anni.

La prima esperienza, quella indimenticabile, arriva così presto che sembra lontana nel tempo già per un trentenne: tra i ragazzi al di sotto dei 14 anni ben 1 su 4 afferma di avere già avuto rapporti sessuali (si badi bene) completi. La percentuale sale, e questo è ovvio, se il campione diventano i millennials sopra i 21 anni. Allarmante la statistica relativa agli under 14: chi non usa niente è il 42%.

Le differenze risentono della provenienza geografica: i ragazzi del Sud rinunciano al preservativo al 15%, ovvero quasi 5 punti sopra la media nazionale. Ma il dato, va detto, è inquietante un po’ ovunque. Quelli che fanno sesso “senza niente” sono circa il 33% degli intervistati, e pure quando usano un metodo contraccettivo non badano molto all’affidabilità. Come se bastasse il pensiero. Quello preferito è il condom, scelto dal 77% degli intervistati, seguito dalla pillola (al 13%). Poi c’è circa 1 ragazzo su 10 che afferma di adottare con frequenza il coito interrotto o il calcolo dei giorni (2%).

Una considerazione a parte meriterebbero poi quei giovani, decisamente troppi, che puntano ai “metodi della nonna”, più simili alla superstizione che ad altro. Circa 12% ritiene che lavarsi con la Coca Cola dopo un rapporto prevenga il concepimento. Un altro 8% si illude che la gravidanza sia impossibile durante il primo rapporto sessuale. La galleria degli orrori finisce con un 38% che si dice sicuro che avere rapporti entro 24 ore dalla fine del ciclo mestruale impedisca nascite indesiderate, e con un 16% che è convinto che fare sesso in piedi sia il migliore fra i contraccettivi. Non stupisce che i soggetti “creduloni” siano anche i più piccoli di età, ossia gli under 14. E se fino a ora abbiamo un po’ riso, smettiamo di farlo immediatamente non appena realizziamo che questi under 14 sono anche quelli quindi più esposti alle malattie e alle gravidanze indesiderate.

Peggio, 1 su 3 crede che sia impossibile contrarre il virus HIV con un rapporto orale. Percentuale che fa il paio con la convinzione, ahinoi erronea, che dall’AIDS si possibile guarire (29%). La confusione ritorna se parliamo di metodi contraccettivi: la pillola fa ingrassare (43%) o provoca il cancro (17%), il preservativo si rompe facilmente (41%).

Insomma, vivere nell’epoca di Internet non favorisce i nostri ragazzi nel sapere come e quando fare l’amore. In questo, tra ignoranza e false credenze, non sono differenti dalle generazioni che li hanno preceduti. Anzi. Le gravidanze indesiderate e le malattie sessualmente trasmissibili sono ancora oggi troppo diffuse anche perché, grazie alla Rete, oggi è molto più probabile e facile fruire di contenuti esplicitie pornografici piuttosto che di un sano corso di educazione all’affettività a scuola.

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