La classifica delle dimensioni del pene

La classifica delle dimensioni del pene

Ne girano tanti di articoli che fanno classifiche sulle dimensioni medie dei peni divise per nazioni. Più o meno l’articolo tende sempre a mettere il paese dove è stato scritto il testo tra le prime in classifica in modo che le persone ci si identifichino (o prendano coraggio) ed inizino a condividerlo sui social.

Ma quale è la verità?

Per rispondere all’importante quesito è stata stilata una classifica mondiale delle dimensioni medie dei peni di paese in paese. Perché se è vero che a noi donne le dimensioni interessano relativamente, gli uomini non la pensano allo stesso modo.

Per loro un pene piccolo è come la nostra cellulite sui fianchi, i rotolini di troppo, la buccia d’arancia, il seno cadente, le smagliature. Insomma, una vera tragedia. Tant’è che in molti ricorrono agli aiutini: non creme, filler o iniezioni di botulino, ma allungamenti di peni tramite operazioni piuttosto complesse.

Cosa non si farebbe per un gingillo da record! Ma veniamo alle lunghezze medie dei peni nel mondo, tra sorprese e curiosità.

Chi ha vinto la classifica, a dispetto delle ricerche che definiscono i maschi sempre più alti ma meno dotati?

Ebbene, ad aggiudicarsi il podio dei peni normali eretti è stato il Congo con una media di 17,93 cm, seguito al secondo posto dal Venezuela con 16,93 cm e, al terzo posto, dalla Colombia con 16,75 cm.

Occhio però, anche l’Europa non se la passa male, a partire dai francesi che si sono guadagnati il sesto posto con una media di 16,01 cm, molto vicina ai rivali brasiliani. E subito dopo, olè olè, ci siamo noi: le dimensioni medie dei peni italiani si aggirano intorno ai 15,74 cm, vicini vicini agli egiziani, con una lunghezza media di 15,69 cm.

Il non posto in classifica è dell’Argentina con 14,88 cm di media, a seguire i 14,48 cm dei tedeschi. La Norvegia si classifica undicesima con 14,34 cm seguita da Turchia, 14,11 cm, Messico, 14,09 cm, e Regno Unito, 13,97 cm. Intorno ai 13 cm, chi più chi meno, anche Spagna, Australia e Russia, sarà colpa dell’inquinamento se da queste parti il pene è piccino? Si scende a 12,90 negli Stati Uniti, ahimè.

Peggio ancora in Giappone dove la media è di 10,92 cm, a seguire i maschietti cinesi con 10,89 cm, gli indiani con 10,24 cm e infine, porelli, i coreani (del sud) con una media di 9,66 cm. I peggiori? I thailandesi con 9,43 cm.

Di seguiro l’infografica con tutte le dimensioni medie, paese per paese, in ordine decrescente.

Esistono 7 forme di Pisello. Com’è il tuo?

Esistono 7 forme di Pisello. Com’è il tuo?

Per gli uomini, colpa dei film porno e della cultura erotica anni 90, il problema della dimensione del loro pisello è diventato patologico, convinti che sia la dimensione a dare piacere alle proprie partner, ci si è dimenticati completamente che la dimensione conta quasi nulla rispetto al saperci fare. Puoi avere una Ferrari, ma se non sai guidare, quello col Pandino anni 80 è capace di umiliarti e non poco.

Anche se a un primo sguardo possono sembrare tutti uguali, i membri degli uomini sono diversi. Un esperto ha quindi deciso di selezionare un elenco molto particolare e di dargli una definizione alquanto riconoscibile

L’elenco è stato stilato dal dottor Darren Breen, amministratore delegato di iMEDicare LTD che ne ha indetificati di 7 tipologie E tu sai indicare di che tipo è il tuo “gingillo” ?

La matita

Un membro particolarmente lungo e sottile con una circonferenza che si mantiene uniforme lungo tutta la lunghezza dell’asta. Darren ha aggiunto: “La lunghezza può variare enormemente ma è molto lungo e solitamente più sottile della media”.

Il peperone

Più corto della media (tra gli 8 e gli 11 centimetri) ma insolitamente spesso per l’intera minuta lunghezza. A quanto pare, in un sondaggio condotto su 7.500 persone, quasi un terzo delle donne (il 31%) ha affermato che la larghezza dell’organo del partner sia decisamente più importante della lunghezza del succitato organo.

Il Cono

Purtroppo un membro a forma di cono non è proprio il massimo. Con una base larga, va restringendosi man mano che ci si avvicina alla punta. E con “non è il massimo”, non ci riferiamo ovviamente ad aspetto estetico o a particolari deficit amatori. Il membro a cono a volte può essere un risultato della fimosi, un restringimento del prepuzio. Chi ha questo tipo di organo, magari con un prepuzio talmente stretto da non permettere al glande di ritirarsi nella sua adorabile dimora, forse farebbe bene a contattare il proprio medico di famiglia.

La banana

La banana potrebbe facilmente fare la fine del cono, anche se con risvolti molto diversi. Se il vostro membro o quello del vostro  partner ha una leggera curva a sinistra o a destra, hai una banana del tutto naturale. Una lieve curvatura non è infatti un problema, secondo Darren, ma una curva estrema o una che si sviluppa dopo un infortunio potrebbe essere sintomo di qualcosa di spiacevole. Ne è un esempio la malattia di Peyronie in cui il tessuto cicatriziale fa piegare il membro in maniera eccessiva.

Il martello

Il martello inizia più stretto alla base per culminare in una testa particolarmente ampia. Potreste anche immaginare un fungo dal cappello particolarmente largo. Se già vi siete immaginati nei panni di Thor, il mitico figlio di Odino della mitologia norrena, sappiate che purtroppo un membro a martello, per via della forza di gravità, è più difficile da mantenere in forma durante un’erezione.

La salsiccia

Senza infamia e senza lode, tra i 400 pazienti al mese che si recano in pellegrinaggio presso la iMEDicare LTD, questo è probabilmente il membro più comune: ha uno spessore e una lunghezza medi, e rimane lo stesso spessore lungo tutta l’asta. Niente da dire, lo definiremmo una salsiccia standard.

Il cetriolo

Molto simile al membro a salsiccia ma con una circonferenza lievemente sopra la media, mantenendo quindi la stessa circonferenza virile fino in fondo. Praticamente è agli antipodi del membro a matita, con una circonferenza piuttosto importante e, a detta di Darren, una lunghezza che può variare dai dodici ai venti centimetri. Praticamente il sogno della virilità.

Le dimensioni del Pisello per una donna contano? Certo ma…

Le dimensioni del Pisello per una donna contano? Certo, ma non come un uomo si immagini che sia, perchè lo sappiamo bene quanto i maschietti siano convinti che se l’avessero di 30cm crederebbero di essere più desiderabili.

No no e no!! Le dimensioni contano, ma fino ad una certa misura

le donne gradiscono il pisello medio!!. Sia chiaro, il bananone enorme e turgido è sempre un bel vedere e talvolta anche un bel sentire, ma è un fattore sicuramente secondario che non considera la sua gestione. Chi non sbaverebbe davanti a una fiorentina di 2kg? Si ma poi se la mangiate tutta, tanto bene non ci state.

Insomma il pene deve avere una dimensione media tendente al grande per poterlo chiamare entusiasticamente cazzo, senza dovervi spiegare che senza un uomo empatico ed intelligente, non c’è membro che regga e la misura li veramente non conta più nulla.

La fissa del SUPERCAZZO

Spesso la fissa della lunghezza da superdotato è una prerogativa tutta maschile, specie dell’uomo che si confronta stupidamente con i protagonisti dei film porno, dimenticandosi che quella è pura finzione e che quelli sono atleti che si prendono più farmaci di un cavallo al Palio di Siena.

In realtà una donna ha aspettative molto più realistiche e concrete basate sulla sua esperienza personale, e quindi non sarà delusa se non si trova di fronte una “banana da esposizione”.

Diciamo che se stessimo parlando di motociclette, quella ideale si impenna senza sforzo, si mantiene stabile e non è troppo rapida nel terminare…la benzina. Se poi la cilindrata è grossa, tanto di guadagnato, ma non è quello il principale requisito per fare una goduriosa gita fuori porta.

Sia chiaro: troppo, troppo piccolo, obiettivamente rischia di servire a poco.

Sono saltati fuori paragoni di vita (poco) vissuta con cetriolini sottaceto e contenitori per il pepe, e in quelle situazioni è difficile creare un’intimità davvero soddisfacente.

Ora, tanti uomini si chiedono come si quantifica la misura di un pene piccolo, medio o grosso e se esiste un elenco ufficiale delle misure del pene.

Ma mettendo da parte le statistiche scientifiche vi indico schiettamente il mio parere personale sulle misure giuste: un pene di 13 cm è piccolo, uno di 15 cm è medio, uno di 18 è grande, uno di 22 è molto grande.

Questo specchietto, approvato dalle ragazze, è una semplificazione assolutamente chiara e credo possa essere abbastanza condivisibile.

Diciamo che alcune mie amiche hanno anche detto che pure 5cm va bene, basta che lui sia molto ricco 🙂

Perché un pene molto grande non è il massimo

Dopo aver dato addosso ai cazzetti troppo piccoli, mi pare giusto ora anche sfatare per contro il mito del superdotato col toro nelle mutande, perché non è affatto detto che questo coincida con una prestazione sessuale da sogno, anzi, per mia esperienza è stato quasi sempre il contrario.

Ma lascio le mie considerazioni al termine dell’articolo.

  • Un pene troppo grande fa male. Non sempre si ha un’eccitazione a mille e non è così semplice accogliere un membro equino o comunque molto dotato. Forse non lo immaginavi, ma la donna che sta con un “super” spesso desidererebbe stare con un “buon medio” ma buon amatore, nella vita quotidiana. Un’amica del gruppo, parlando della sua esperienza con un dotato di colore ha detto: certo, può essere bello da vedere come una scultura d’ebano o come una gustosa barra di cioccolato, ma una volta arrivati ai fatti, se l’uomo che c’è dietro non è un granché, rimane un bell’oggetto d’arte moderna.
  • Rapporti orali scomodi. Qui oltre alla lunghezza entra in gioco il fattore “circonferenza”, fatto sta che non è assolutamente piacevole praticare un pompàge a un tronco d’albero, tant’è che c’è chi mi ha detto addirittura di avere avuto una lussazione alla mascella, un ricordo che fa ancora male ad anni di distanza!
  • Bello ma non balla. Spesso i Long John si sentono come i reginetti del liceo e nella loro testa il pensiero è: eccolo, è grosso, cosa altro vuoi di più? Mentre il portatore di piccolo o medio pene è meno pigro quindi si ingegna, si dimena, si industria (e soprattutto…lecca) per dimostrare al mondo tutta la sua abilità di scimpanzè che vuole sentirsi gorilla.
  • Il diametro conta. Abbiamo appurato che un pene di 28 cm non serve a niente, tanto mica lo devi infilare nel serbatoio di un Audi per fare il pieno. E’ invece assai più importante che sia consistente (ma non eccessivo) a livello di diametro, in modo da dare quella sensazione di “sazietà” che alla fine è il principio del sesso.

Il mio invito quindi è sempre il solito: uomini, specie se siete ampiamente adulti, non fissatevi troppo con le dimensioni del pene.

Prima di quello ci sono tante, tante altre cose su cui lavorare seriamente e che determineranno il vostro successo a livello sessuale ma prima di tutto relazionale.

Abbandonate il righello orsù, e cercate di essere uomini validi e apprezzabili: se inspiegabilmente piacerete davvero a una donna, ogni problema di centimetraggio (a meno che non sia patologico) sarà superabile.

E’ inutile possedere la torre Eiffel se nessuno poi vuole salirci sopra. Meglio avere un simpatico comignolo che tutte cercano per la sua atmosfera calda, rassicurante e scoppiettante. E questo non dipende dal righello mio caro, ma dipende da te!

Considerazioni

Il sesso l’ho scoperto presto e anche in forme piuttosto estreme, al punto che la scopatina occasionale l’ho sempre vista più come uno spuntino che una cena completa da celebrazione.

E di piselli ne ho visti tanti al punto di poter dire la mia su cosa mediamente funziona bene e cosa no.

In primis il famoso “Once you go black you’ll never come back” è una minchiata stratosferica. Mio marito mi organizzò una festicciola a sorpresa con 3 ragazzotti di colore molto ben messi e mi abbandono’ a loro. Intrigante, divertente, ma sul serio, non ho camminato dritta per 3 giorni.

Non è facile avere di nuovo voglia di provarlo.

La situazione che prediligo è con un’altra coppia o con uomini di 40 max 50 anni che sanno giocare, conoscono i tempi sessuali di una donna, sanno farti respirare e capiscono quando è il momento giusto per spingersi oltre, molto oltre, ma per le dimesioni del pisello ho le idee ben chiare sulle dimensioni.

Più che la dimensione giusta è importante il diametro “giusto” diciamo, per importanza, diametro al 70%, dimensione 30%, ovviamente entro i limiti della normalità. Ovvio che se è lungo 2 cm e largo dieci, ci posso giocare a freesbee, ma non farci sesso. Se è in generale troppo largo, fa male quando entra e azzera il piacere.

Mi sento di dire che piselli migliori sono quelli con un pò di panzetta ^^

Farsi le foto al pacco in palestra. La nuova moda su TUMBLR

Farsi le foto al pacco in palestra. La nuova moda su TUMBLR

Tumblr. nota applicazione social, ha iniziato da un pò di tempo a combattere la pornografia (a causa dell’esclusione della propria app dai market Apple e il rischio di essere esclusa anche da quelli android), niente può fare contro chi, in modi più o meno fantasiosi, cerca comunque di mandare messaggi espliciti.

In particolare i maschietti che vogliono mostrare le proprie.. ehm.. capacità, hanno deciso che un bel contest sul tema, senza poter essere bannati, era l’ideale e a giudicare dai like e le ricondivisioni, oramai l’idea si può definire vincente. E non vi scandalizzate leggendo il resto dell’articolo perchè tutti questi like e condivisioni sono totalmente ad appannaggio femminile !!!

PS: non vi dimenicate di iscrivervi al sito se siete dei figacci cosi’ ^^

Diciamoci la verità: quando un uomo si presenta in abiti succinti, tutte noi ammiriamo le spalle, i pettorali, gli addominali, i glutei…ma poi ci cade l’occhio, inevitabilmente, sul pene. Ed è normale, perchè il pene riporta subito al pensiero del sesso, dell’attrazione. Un bel fisico lo si guarda volentieri, ma è nel “pacco”che risiede l’essenza stessa della sessualità.

E grazie alla moda dei “selfie” adesso il pene è diventato protagonista sui maggiori social networks. Non è nulla di morboso, non più dei piedi fotografati in spiaggia o delle labbra attegiate a “papera” per apparire più sexy e invitanti.

Un bel pacco mostrato senza falsi pudori e senza assurdi complessi è sempre una cosa piacevole da vedere on line, siamo sincere….

L’ultima moda per quanto riguarda i selfie è fotografare il proprio pene in palestra. Abbondano immagini di aitanti giovanotti con il pacco in bella vista mentre compiono esercizi al tapis roulant, allo step, oppure nello spogliatoio, o appena usciti dalla doccia praticamente nudi.

Su Tumblr scatti del genere aumentano ogni giorno in maniera esponenziale, e vederli tutti insieme è un piacere per gli occhi!

Di certo, prima o poi, qualcuno griderà allo scandalo. Ma la realtà è che un profilo su un social network è come un album di fotografie, dove ognuno posta ciò che vuole, sempre restando nei limiti della decenza.

E un pacco che si intravvede sotto i pantaloncini o gli slip non è assolutamente volgare, anzi!

Un ragazzo giovane, bello e sano che va in palestra per stare bene e per sviluppare i propri muscoli è un’immagine molto più che positiva. Perciò, è una sana curiosità quella di sapere cosa c’è dentro al pantaloncino o sotto il telo!

E’ divertente osservare i vari “pacchi” di chi è intento a lavorare e a faticare con gli attrezzi sportivi. Immagini ironiche, simpatiche, da guardare e su cui noi ragazze possiamo anche farci qualche divertente e fantasioso pensiero!

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