Quanto mi piace essere “Cagna”. Intervista in esclusiva con “Coppia Diamante”

Quanto mi piace essere “Cagna”. Intervista in esclusiva con “Coppia Diamante”

Daniela è la Lei di “Coppia Diamante“, membri del nostro sito di incontri per scambisti (Iscriviti qui Gratuitamente) e con i quali spesso discutiamo di nuovi articoli da mettere sul nostro blog. Proprio durante uno di questi incontri abbiamo parlato di quanto una donna, nelle giuste condizioni, trovi eccezionalmente eccitante il comportarsi ed essere trattata da “Vera Cagna”.

E’ così che ha deciso di raccontarci, con molta attenzione ai particolari, della sera in cui esagerò nel lasciarsi andare ma che ancora oggi, al solo pensiero, le provoca un desiderio così forte da farla eccitare. Non lo rifarebbe più, troppo faticoso e rischioso, ma nessuno può dirlo con certezza.

Il racconto della “Vera Cagna”

Nella nostra vita di coppia abbiamo praticato lo scambismo da tanti anni e ne siamo estremamente felici e soddisfatti, niente come un sesso vivo, nuovo e attivo mantiene una coppia legata come lo siamo noi.

Quando eravamo fidanzati io ero timida, quasi alle prime armi, e per me il sesso era piuttosto tradizionale. Ho scoperto grazie a lui l’uso dei sex toys e ho iniziato a fare molto autoerotismo e provarne di diversi tipi, diverse forme e misure, sempre alla ricerca di quelle bellissime nuove sensazioni di cui sentivo il bisogno.

Con il tempo ci siamo spinti oltre.

La prima volta in tre, la prima volta con un’altra coppia, in un club privè (vedi la mappa qui) o con serate in cui c’erano diverse coppie con cui abbiamo giocato fino a tarda notte. Il sesso deve essere bello, tanto e sempre appagante. Ho sempre avuto il bisogno di sentirmi presa, posseduta, anche usata, ma realizzare questo desiderio è stato possibile solo grazie alla presenza di mio marito che partecipa, controlla, supervisiona e sa per tempo quando una cosa non mi sta piacendo o stancando. Mi sento protetta ma allo stesso tempo mi sento estremamente libera di fare qualsiasi cosa, anche la più assurda senza dovermene vergognare, anzi… tanto più mi libero dai pregiudizi, più mi sento desiderata e amata.

Una volta, parlando come facciamo spesso di sesso senza problemi, mi chiese se io mi ponessi qualche limite e qual’era il desiderio più segreto ed estremo che nella mia testa vivessi. Io gli dissi: “Quello di essere al centro di una serata, in un bel posto, dove tu mi guidi e mi porti dove tu desideri, nelle tue fantasie, dove io sono la tua Troia, senza se e senza ma…”, Lui annuì pensieroso e la cosa fini lì, fino a quando, due mesi dopo….

Il mio regalo di compleanno

Vengono a trovarci a casa prima di cena una coppia di nostri amici (Marco e Lucia) con cui ci siamo visti tantissime volte e con cui abbiamo sempre avuto un feeling speciale. Beviamo e ceniamo in maniera molto leggera e fugace quando mio marito dice che dobbiamo uscire e, da come era vestita lei (poco), pensavo già ad una serata in qualche club. Prendiamo la macchina e ci dirigiamo fuori Roma verso l’Aurelia senza che mi venisse detto dove andassimo. Nel frattempo con la Lei di coppia dietro in macchina giocavamo un pò quando la macchina accosta e arriviamo in un parcheggio privato sotto a un casolare. Scendo dalla macchina e ci sono tre due bei ragazzi, solo con dei bermuda, che mi aprono la porta della macchina e mi fanno scendere con gentilezza.

La mia amica mi fa: “Non controlli se sotto i bermuda ci sia qualcosa di interessante?”. Guardo mio marito e ho detto “Bel regalino”. Mi inginocchio in mezzo ai due e gli dico “Fatemi vedere cosa nascondete li sotto”. Inizio a prenderli, a baciarli e leccarli mentre gli altri 3 ci guardavano. Lucia si mette dietro di me e mi tiene per le braccia e mio marito che dice.. “Adesso picchiate questa vacca con i costri cazzi”. Io a bocca aperta che sentivo i loro colpi ero eccitatissima, Poi i nostri uomini ci hanno detto “Vediamo chi li fa venire prima” e abbiamo iniziato a succhiarli e dopo 3 minuti soddisfatte ci siamo baciate come due vere porcelle.

Il Casale

Mi sgrullo di dosso quel pò di terra che avevo sulle ginocchia e mio marito mi prende e mi fa “Piaciuto l’aperitivo? Ora andiamo a cena…”

Io pensavo che la serata fosse già li, tra noi 6. Il non sapere cosa avesse in mente e cosa ci fosse in quel casale era un misto di spacento ed eccitazione. Non sapevo cosa avrei trovato, ma sapendo chi aveva organizzato tutto da tempo era sicuramente qualcosa che mi sarebbe piaciuto.

Entriamo e sembrava non ci fosse nessuo, l’ingresso e le prime stanze illuminate solo da candele e luci molto soffuse con stanze arredate ma vuote. Mi strino a lui e entriamo in una sala immensa piena di persone.

Riconosco subito altre 3 coppie con cui ci vedevamo e molti ragazzi, alcuni dei quali avevamo già incontrato altre volte. Tutti in giacca e cravatta ed elegantissimi, chi in piedi, chi sdraiato su dei divani.

I due ragazzi che erano con noi giù al parcheggio si erano avvolti dei grembiulini senza nulla sotto e fungevano da camerieri, insieme ad altri due palestratissimi di colore.

Uno di questi mi si avvicina con un vassoio e mi fa “Signora, questi sono per lei…”. Un vestito in latex che lasciava libero il bacino e il sedere, seno scoperto, collarino con su scritto “Cagna”, una bensa per occhi e due cavigliere con catenelle. Mi porgono un bicchiere di spumante che mando giù avidamente che già si andava a sommare a quello dell’aperitivo e a un pò di vino della cena.

Ero ferma, immobile, erano tutti in silenzio e si sentiva un pò di musica chill-out sullo sfondo. Mi si avvicina mio marito, mi mette con forza una mano tra le gambe e sentendomi già bagnata mi fa “Adesso vediamo quanto sei troia e quanto sai fare la cagna”.

Mi spoglia lui, davanti a tutti, e mi veste mettendomi il collarino al quale aggancia un guinzaglio. Mi dice “Giù a 4 zampe cagna….” e mi fa sfilare davanti a tutti chiedendomi di accarezzarmi. Chi mi toccava, sfiorava, qualche manata “acchiappa culo”, uno sculaccetto, e io camminavo fino a quando non mi riporta al centro della stanza dove poggia una ciotola per cani con il mio nome sopra e la riempie di spumante.

“Bevi Cagna” mi ha detto con un tono così deciso che quasi non lo riconoscevo più.. Mentre lo faccio si avvicina Lucia (la Lei della coppia con cui eravamo arrivati in auto) che mi bacia e mi sussurra all’orecchio “Ora leccamela e bagnamela di spumante” e appena ho iniziato a farlo tutte le mie paura sono iniziate ad alleggerirsi.. Mio marito chiama un’altra coppia che inizia ad accarezzarmi sempre mentre io ero a 4 zampe. L’altra si sdraia sotto di me e inizia a mangiarmela famelica.

Marco, il marito di Lucia se lo tira fuori dalla lampo, senza spogliarsi e glielo mette in bocca, mentre l’altro lui ha iniziato a penetrare la ragazza che stava tra me mie gambe. Sentirla ansimare sulla mia fica mi face scaldare che fu una fatica immensa non venire subito per godermi l’istante. Mio marito si inginocchia di fianco a me e mi spinge la testa verso la patata di Lucia e mi da uno sculaccione bello forte dicendomi “Sei proprio una bella Troia”, mi tira su e mi bacia. Poi chiede ai due uomini di fare l’amore con me.

In quel momento mi sono ricordata di essere in mezzo a tanta altra gente e li vedevo osservarmi, divertiti, alcuni con il pisello in mano ma senza ancora essersi spogliati. Scopiamo per 5 minuti quando vengo tirata via con il guinzaglio. “Ora lo succhi un pò a tutti i presenti…” Mi ci portava e ogni tanto col guinzaglio mi sferzava le chiappe.

Sento chiamare un cameriere, quello che mi aveva portato il vestito e il guinzaglio, si avvicina e porge un plug anale con coda a mio marito. Mi dice di mettere tutto in gola quello del ragazzetto di colore mentre mi inizia a leccare il culo…prima un dito, poi due, ce lo mette dentro senza spingere forte ma poi lo toglie e mi spara dentro una marea di lubrificante. Solo allora mi mette il Plug, si mette davanti a me e dice ad alta voce “Fagli vedere come succhi via il sapore del tuo culo dal mio cazzo” ed io affondai fino oltre alla gola.

Ci fù persino chi applaudì.. A questo punto vidi quasi tutti spogliarsi, doveva aver fatto un cenno, mi si avvicinarono tutti insieme con mio marito che mi teneva sempre col guinzaglio a se. Prese una benda e me la mise sugli occhi. Inizialmente non volevo ma me lo impose.

Iniziai a sentire tutte quelle mani addosso, non sapevo di chi o quante fossero. Mi senti tirare un braccio per farlo mettere su un cazzo, poi su un altro. Ne percepivo le dimensioni e l’eccitazione di chi lo portasse ma non di chi fosse. Fui sollevata e fatta sedere su qualcuno che mi strizzava le tette, poi uno in bocca mentre le mie mani ne tenevano altri due.

Sia sotto di me che sopra di me cambiavano di continuo, iniziai a sentire qualcuno che muoveva il mio plug, prima in modo circolare e poi dentro e fuori. Mi tolgo la benda e vedo che è il mio lui che me lo sbatte dentro con forza tirandomi per i capelli.

“Ora sei piena troia di merda. Mangiati tutti questi cazzi”

Hanno iniziato tutti a metterci più foga, io non capivo più nulla e sarò venuta non so quante volte. Quella sensazione di riempimento in tutta me riusciva a farmi impazzire. Urlo, gemo, incito e (saputo dopo perchè riferito) grido “Scopatemi forte, fatemi male, sono la vostra troia, riempitemi di sborra”

Non vi so dire altro di quel momento, non ricordo quasi nulla ma solo l’intensità delle sensazioni, fino al punto che, probabilmente vedendomi esausta, mio marito fece allontanare tutti e mi porta al bagno dove c’era una vasca idromassaggio grande.

“Ora in ginocchio e a bocca aperta” e mi rifila un ceffone ben assestato che io, stordita da tutti quei momenti, non sono riuscita nemmeno a percepire come doloroso.

Inizia a pisciarmi in faccia dicendomi “Bevi Cagna, Bevi. Fai riempire la tua bocca e poi ingoia”. Non era la prima volta che praticavamo il pissing, ci piaceva a entrambi sia farlo che riceverlo, ma in quel momento, osservata da tutti era diverso.

Finito di pisciarmi addosso e inghiottita la sua pioggia dorata me lo mette di nuovo in bocca dicendomi “adesso succhialo bene che dentro non ci voglio più manco una goggia di piscio”. Nel frattempo fa cenno agli altri di avvicinarsi ed altri 3 o 4 iniziano a pisciarmi addosso. Lui mi tira per i capelli, mi sputa in bocca dicendo agli altri “E’ così che dovete trattarla”.

Mi sento sputare, cazzi piscianti che cercano di entrarmi in gola, schiaffetti, insulti pesanti che andavano dal “E’ brava questa troia” allo “Sgrulla piselli”. Si apre l’acqua e con la doccetta inizia a sciacquarmi (si anche la bocca…).

Nuda e fradicia mi riporta nella sala dove le altre coppie comunque stavano facendo sesso anche loro e mi mette su una panca ricurva. Mi lega le cavigliere e le polsiere al bordo di questa in modo che non potessi muovermi, con la testa leggermente sollevata. Prende un vibratore e me lo mette sul clitoride legato con una fascia e lo accende a velocità minima.

Mi riempie il culo di lubrificante e inizia a scoparmi di brutto, sculacciandomi. Gemevo urlavo, ero stanca ma volevo di più, volevo ancora venire e sentirmi la vera troia che lui desiderava. Iniziano anche a mettermelo in bocca quasi per farmi soffocare. Lui si alza e fa mettere tutti in fila dietro di me.

“Ora ve la scopata tutti in culo e poi gli venite in bocca” e mi mette una bacinella sotto il mento.

Non so quanti fossero stati, non so come e i modi. Mi bruciava da morire ma godevo da matti. Ogni poco tempo tutti uscivano e poi mi venivano in bocca o in faccia, Grondavo di sborra, Il primo negretto venne quasi subito, ma il secondo iniziò a spingere fino in fondo facendo sentire piena fino allo stomaco. Lo incitavo chiamandolo negro di merda, spacca questo culo, e lui preso dall’eccitazione si venne dentro e sentì questo fiume caldo riempirmi tutta. Mentre venne davanti a me per farsi pulire con la bocca, dietro ripresero. Iniziai a sentire il mio culo sempre più allargato, preso, violentato. Mi sentro quasi slabbrare ed era un piacere immenso.

Mi giro e vedo mio marito che mi aveva infilato una mano intera dentro al culo, una cosa che non aveva mai fatto prima li. Il fisting anale non l’avevo mai voluto provare e invece in quel momento era fantastico. Prima una mano, poi l’altra, poi prova tutte e due insieme senza mai spingesi oltre.

Prende due dita per mano e le mette dentro e lo allarga con un divaricatore. Inizia a far venire li dentro tutti mentre mi prende per la testa ed inizia a scoparmi la bocca.

Ricordo solo il suo gemito quando me lo sono sentito esplodere dentro. Da quel momento mi ha slegato, mi ha baciata e lasciata un pò li per terra portandomi da bere e qualcosa da mangiare. Mi girava la testa e per una buona mezz’ora credo di non aver capito più nulla. Un Down post sesso che nemmeno una botta di eroina.

Mi sono fatta una doccia li, rivestita e traballante ce ne siamo tornati a casa. Non penso di aver parlato molto fino alla mattina dopo quando mi sono svegliata che nemmeno mi fosse passato sopra un camion.

Mi dissi “Si ok carina come cosa, ma mai più”, ma più passavano le settimane, più mi risalivano ricordi e immagini che in quel momento non sapevo di aver vissuto e sempre più l’idea mi eccitava. Ancora oggi solo a raccontarvela sento il bisogno di rivivere quei momenti, anche se non tutti insieme come è successo.

Questa intervista è da considerarsi in esclusiva e di proprietà del sito Il Lato Oscuro del Sesso. Eventuali ripubblicazioni su altri siti sono consentiti a patto che venga citata la provenienza e link di origine.

Voyeurismo della Moglie 2.0 – Quando ci si esibisce solo per ottenere tanti follower

Voyeurismo della Moglie 2.0 – Quando ci si esibisce solo per ottenere tanti follower

C’era una volta la foto in cui si faceva vedere mezza coscia, lo spuntare degli slip mentre si accavallavano le gambe, un reggiseno che conteneva a fatica le grazie, bei piedini in mostra per gli amanti del genere e foto fatte dall’alto in modo che si potessero intravedere pure le ginocchia da dentro la scollatura.

A qualsiasi donna piace “piacere”, fa parte del proprio DNA. Un essere che vuole essere cacciata e conquistata, ma solo dopo aver scelto chi sarà il proprio cacciatore. Farsi desiderare, ammirare e veder sbavare migliaia di migliaia di seguaci e utenti è per loro una droga di cui non se ne può fare a meno.

Professioniste e Casalinghe

Chi però era maggiormente predisposta a mostrarsi mezza nuda sui social sono da sempre state modelle e soubrettes che, del loro corpo, ne hanno sempre fatto il primario strumento di lavoro,ma come sappiamo e vediamo in natura, il rapporto tra chi si può permettere certe foto e chi no è decisamente cambiato.

Come può una semplice casalinga, sposata con figli, competere come numero di follower e seguaci rispetto alla Belen Rodriguez di turno che a 40 anni fa invidia alle ragazzine di 16? Semplice, si passa quel muro di reticenza e difficoltà che da sempre separa il mondo dell’erotismo soft a quello più spinto che lambisce il porno.

La moglie in mostra, il marito gestisce

Quello che però ai più sfugge è che dietro alla classica MILF, moglie e annoiata donna che si fotografa nelle pose più disparate, c’è un marito che non solo è consenziente, ma che spesso è stato proprio colui che ha ideato questo gioco, spingendo la propria moglie a mostrarsi sui social (Vedi galleria mogli in mostra qui)

Già me li immagino i commenti dei soliti maschietti repressi che daranno dell’imbecille e cornuto a lui e quello di Donna che hanno smesso di curarsi e che non potendo reggere il confronto, anche solo per il coraggio di farlo, daranno invidiosamente delle puttane a queste donne quando, se avessero potuto, l’avrebbero fatto anche loro.

L’uomo ne è felice perchè oltre a mostrare la sensualità e la potenza erotica della propria moglie, di fatto esibiscono il loro trofeo e vivono dell’invidia sui commenti altrui. Fa sempre piacere avere qualcosa o qualcuno di estremamente desiderato che gli altri non si possono permettere.

Ma la parte migliore la ottiene proprio la donna che sentendosi apprezzata è più felice, piena di energia, con tanta voglia di vivere in maniera giovane il proprio rapporto e conscia che quello che sta facendo è solo un gioco tra una moglie e un marito, decisamente (e fortuna loro) porcelloni che mostrano quella che è realmente una coppia felice, alla faccia di chiunque provi a criticarli.

La droga dei follower

Non stiamo dicendo che questo gioco sia esente da rischi e da esagerazioni, perchè di fatto, come in ogni cosa, si potrebbe perdere il contatto con le regole di un gioco e sconfinare nella necessità di esagerare forzatamente per avere sempre un aumento di seguaci e quel filo di notorietà.

Chi si mostra non lo fa per soldi (nessuno sponsor pagherebbe mai per comparire sulla pagina di una donna che fa un pò troppo la zozza), ma solo ed esclusivamente per mettersi in gioco e vedere l’effetto che fa (vengo anch’io, no tu no.. ci sta benissimo).

Ma troppe volte ho visto donne che, spinte dalla necessità di avere tantissimi seguaci sono andate oltre alzando il livello dell’asticella e scadendo nella volgarità più bieca. Sia chiaro che, se piace a loro chi sono io per giudicare, ma voglio soltanto limitarmi alla mia personalissima opinione sui gusti personali.

E a voi donne ecciterebbe l’idea di mostrarvi in foto, ovviamente senza essere riconosciute, e ricevere tanti commenti anche osè?

E a voi uomini ecciterebbe l’idea che la vostra moglie si “imputtanisse” un pò solo per gioco con voi, con il marito che tiene in mano la macchina fotografica e gestisce la sua modella un pò porcella?

 

Come si diventa scambisti. Raccontato da Sara e Gianni

Come si diventa scambisti. Raccontato da Sara e Gianni

Se avete dei figli sicuramente ricordere quel momento in cui il vostro bambino o bambina dovette affrontare il momento di togliere le rotelline dalla bicicletta e andare via, partendo senza il supporto sicuro dei genitori che tenevano in equilibrio la bicicletta stessa.

Il desiderio e la voglia di andarci da soli era immenso, ma la paura di farlo superata immensamente quella voglia. Poi improvvisamente si è preso il via e la gioia di aver superato le paure per poter godere appieno di quel desiderio di libertà era immenso e da quella bici non si sarebbe più voluti scendere.

Lo scambismo è come imparare ad andare in bicicletta

Lo si desidera, lo si vuole, lo si sogna, ma la paura, i preconcetti, l’essere così fuori dal comune spaventa e mette paura, impedendo a questo desiderio di realizzarsi.

Oggi vi proponiamo un’intervista a una coppia di Bari che ci racconta come hanno iniziato ad avvicinarsi al mondo degli scambisti e di come hanno superato le proprie paure.

L’intervista

Si chiamano Sara e Gianni, sono baresi, hanno rispettivamente 38 e 45 anni e nella vita, oltre a essere innamorati e genitori di tre bambini, sono da due anni una coppia di scambisti. A Bari di coppie come loro ce ne sono moltissime e proprio per capire qualcosa in più di questo mondo, abbiamo intervistato Sara, che tra l’altro assieme al marito è amministratrice di uno dei tanti gruppi facebook dedicati allo scambio di coppia.

Sara, come mai una coppia decide di diventare scambista?

Partiamo dal presupposto che si decide di diventare scambista da un momento all’altro. Per esempio nel nostro caso tutto è nato durante un nostro rapporto intimo durante il quale sia io che il mio compagno, che ci amiamo alla follia, decidemmo di svelarci i nostri desideri più nascosti. Premetto che per far questo deve necessariamente esserci un rapporto di fiducia e di rispetto. Così il mio Gianni mi disse che gli sarebbe piaciuto vedermi con lui e un altro uomo in atteggiamenti intimi. E da lì, principalmente per aggiungere un pizzico di “piccante” ai nostri rapporti,  partì tutto.

Come precisamente?

Un bel giorno gli chiesi di portarmi in un locale dove si fanno scambi di coppia e così mi portò ad Avellino. Nel tragitto ero tesissima, ma una volta giunti mi sembrava di stare a casa. Non appena arrivati io, che sono molto appariscente ed esibizionista di natura, ballai come una matta in pista e poi decidemmo insieme di iniziare a dare forma a questo desiderio di stare in tre: io, Gianni e un altro uomo. Così trovammo un ragazzo, un “singolo”.

Non dimenticare di iscriverti al nostro SOCIAL per SCAMBISTI GRATUITO !!!

Come si fa ad abbordare un singolo?

Se noi volessimo andare con un singolo la procedura è questa: io, la donna della coppia, ballo con il mio compagno, guardandomi sempre intorno. Di lì a poco la coppia viene circondata da ragazzi singoli. Io ne scelgo uno e inizio a ballare sia con lui che con il mio Gianni. Dopodichè andiamo a bere qualcosa, giusto per socializzare un pochino e infine faccio capire al mio compagno con uno sguardo che possiamo andare in camera. Qui io e Gianni iniziamo a toccarci. Diciamo che all’inizio la coppia reale marca il territorio mentre il “toy vivente” sta lì a guardare fino al momento in cui non decido io, la donna, di farlo entrare in scena per giocare in tre. Però da quel momento in  poi è l’uomo della coppia che dirige il gioco.

Allora, questa è la procedura per rimorchiare un singolo. Per avvicinare un’altra coppia invece?

Siamo sempre noi donne a mandare dei segnali. Tutto parte dalla pista da ballo dove la donna di una coppia cerca un’intesa con la donna dell’altra coppia. Di solito le donne si guardano, si sfiorano e mentre si balla ognuno con il proprio uomo ci si lancia un’occhiata più intensa e si va in stanza. Qui il rapporto a quattro inizia così: sono prima le due donne ad avere atteggiamenti molto intimi fra loro. I maschi intando si godono lo spettacolo. La regola vuole che possono entrare in scena solo dopo il nostro invito.

Che cosa ti dona uno scambio di coppia?

Da quando ci siamo avvicinati a questo mondo io avverto di amare il mio Gianni molto più di prima. Ti rendi conto di come l’amore va oltre tutto, oltre la gelosia o la possessività. E poi non ti nego che quando vedo lui giocare con un’altra mi eccito molto.

I vostri amici lo sanno?

Io l’ho confidato alla mia migliore amica, ma di solito non si racconta, si tende a tenerlo nascosto.

Che cosa ne pensi di tutte quelle persone che giudicano ciò che fate come innaturale?

Non so, ma mi fanno pena: sono repressi. Se qualcuno mi desse della pervertita io risponderei dicendo: come fai a dire che la cioccolata e brutta se non l’assaggi?

Qual è l’età media degli scambisti?

Di solito si parte dai 38 anni fino ad arrivare ai 65 anni. Ma non vi nego che ultimamente stiamo vedendo tante coppie di giovanissimi frequentare questi posti. Ti parlo di ragazzi a malapena maggiorenni, di 19 anni. Noi una volta avemmo un rapporto con una coppia e lei aveva 22 anni. Io mi facevo chiamare “zia”. Anche se io sconsiglierei vivamente di iniziare questa pratica a vent’anni, perchè a quell’età si è ancora immaturi e si dovrebbe sognare il principe azzurro, non il sesso. Un 40enne invece ha sicuramente la giusta maturità per gestire il gioco.

Bari è una città scambista?

A Bari ci sono una marea di scambisti. Ma in Puglia il fulcro non è nel capoluogo. Il primato lo hanno Lecce, Brindisi e Barletta. In queste città ce ne sono a centinaia, ma i baresi restano i più simpatici.

Per quanto riguarda i locali, ce ne sono molti?

Di privè in Puglia ce ne sono diversi, certi seri e altri meno.

Si può entrare liberamente nei club privè?

E’ richiesto sempre il tesseramento. Le coppie dipende, di solito non pagano, i singoli invece versano dai 90 ai 120 euro. Con la tessera che ti viene rilasciata poi puoi entrare tutte le volte che vuoi dato che ha validità di un anno.

Esistono altri modi per conoscere scambisti, oltre alla frequentazione dei locali?

Certo. Abbiamo facebook con le centinaia di gruppi a noi dedicati. Poi ci sono diversi siti internet tra cui Il Lato Oscuro del Sesso (Clicca qui per iscriverti) e altri che non menzioniamo.

Raccontaci un episodio divertente nato dall’incontro con una coppia conosciuta su internet.

Una volta tramite un gruppo di facebook venimmo contattati da una coppia. Per via telefonica fissammo il classico appuntamento conoscitivo in un bar. Quando ci incontrammo e li vedemmo sembravano esser usciti da un film di Dario Argento. Erano brutti, vecchi e tristissimi. Non ci piacevano. Comunque ci presentammo e dopo un caffè, ci invitarono a seguirli nella loro macchina. A un certo punto la donna si toglie le mutandine, forse per dimostare la sua esperienza. Voleva fare un po’ la primadonna.  Dopo qualche minuto suo marito mi disse: “la mia si è tolta le mutandine, e tu?”. In quel momento mi sentì sfidata e gli risposi con tre parole: “ferma la macchina”. Lui si fermò e io scesi dall’auto in una zona di mare, in pieno inverno, e in due secondi mi spogliai completamente. Lei iniziò a gridare e gridà al marito “andiamo andiamo”. Ci presero per pazzi, ma in realtà noi facemmo tutto volutamente per farli andar via. Quante risate.

Non dimenticare di iscriverti al nostro SOCIAL per SCAMBISTI GRATUITO !!!

Fanno sesso hard su volo Ryanair. I passeggeri registrano tutto

Fanno sesso hard su volo Ryanair. I passeggeri registrano tutto

Fanno sesso su un volo Ryanair. Un passeggero li riprende, e il video finisce in rete e diventa virale. Scene incredibili oltre ogni ragionevole limite che stanno facendo il giro del web. Cosa può accadere andando in aereo. se neanche il personale di volo cerca di far mantenere una “disciplina”?

Sul volo Ryanair da Manchester a Ibiza, una coppia, forse ubriaca, ha fatto sesso a bordo dell’aereo sotto gli occhi increduli degli altri passeggeri. Uno di loro non ce l’ha proprio fatta a resistere alla tentazione e ha filmato la scena con il proprio cellulare e l’ha messa in rete, immaginando probabilmente che la rete lo avrebbe diffuso rapidamente.

 In base a quanto riporta il Daily Mail, l’uomo avrebbe anche gridato: “Nessuno qui ha un preservativo?”. Una passeggera avrebbe chiesto allo staff di cambiare posto, ma nessuno ha rimproverato la coppia o è intervenuto per bloccare la scena.

Non dimenticare di iscriverti al nostro SOCIAL per SCAMBISTI GRATUITO !!!

“Abbiamo tutti riso pensando che scherzassero, invece l’hanno fatto veramente. Non avevo mai visto una cosa del genere”, commentano alcuni passeggeri. Dopo alcuni minuti di passione, un passeggero si è lamentato con il personale di volo. “Ma non hanno fatto niente” precisa. Ryanair ha dal canto suo fatto sapere, tramite un portavoce, che intende indagare sull’incidente e che saranno possibili delle sanzioni.

Spanking. L’antica arte dello sculacciare

Spanking. L’antica arte dello sculacciare

Lo spanking, o slapping che lo si voglia chiamare, altro non è che l’evoluzione erotica delle ben assestate sculacciate di una volta che piacciono tanto, tanto, che nemmeno immaginate quanto, al mondo femminile.

Lady Henriette P. Montagne, nel 1786, scrisse nel suo diario come dovrebbe comportarsi l’amante ideale:

«Sollecito e comprensivo, ma non eccessivamente perspicace. Detesterei un uomo con sensibilità femminile, quel modo di indagare nei pensieri che fa sentire l’indagato colpevole anche se non lo è, bugiardo anche se sta recitando un versetto della Bibbia. Le punizioni dovrebbero avvenire invece per cause futili e sciocche, ed essere comminate dall’uomo sulla donna che ama con sguardo enfaticamente burbero – che la donna fingerà di prendere sul serio, naturalmente – e mano leggera. Una sculacciata può essere molto divertente e anche straordinariamente eccitante, se data e ricevuta con queste premesse.»

Spanking, Slapping, Caning

Il termine inglese Spank vuol dire “Sculacciare, Schiaffeggiare, Percuotere” ed è un modo sensuale e divertente di ravvivare il sesso. Un messaggio di incitazione animalesco, che la donna lancia al maschio, per dirgli “sii brutale che mi piace….”

E’ un gioco, dove i partner di una coppia recitano dei ruoli ben precisi: lui è il padrone e lei la schiava.

La dinamica tra padrone e schiava è molto tesa e intensa emozionalmente, perché gioca sulla finzione della cattiveria, del distacco, del comando. Nel rapporto sculacciatore-sculacciata, è fondamentale che quest’ultima si ribelli. Lo sculacciatore, allora, immobilizza la «gatta selvaggia», la «doma» con la sicurezza dei suoi gesti, della sua mascolinità, della sua ragionevolezza. Lei strilla e si dimena, lui lo fa «per il suo bene».

Lei è una bambina terribile, capricciosa in maniera estrema. Lui è calmo, serio, magnanimo e innamorato. Nello spanking è fondamentale che il sedere diventi paonazzo e scotti sotto le palme delle mani schiaffeggiatrici. Non è richiesta nudità totale, anzi, è preferibile che solo il sedere sia esposto. In questo modo l’effetto è più «reale» ed erotico. Ci sono anche i casi in cui è l’uomo a voler essere dominato e sculacciato dalla compagna, creando una situazione erotica rovesciata rispetto a quella descritta precedentemente.

È ovviamente una finzione, perché mai e poi mai, al di fuori del gioco, l’uomo si permetterebbe un minimo sgarbo verso la compagna, o un accenno ad un tono anche leggermente arrogante.

Lo spanking rientra nella categoria BDSM (Bondage Sadomaso) considerato più che una pratica, un inizio di qualcosa di più intenso che avverrà dopo.

Lo spanking si può fare con le mani o con strumenti, come righelli o appositi scudisci che si comprano nei sexy shop, che fanno molto chiasso ma causano poco dolore. Alcuni usano anche spazzole, remi o cinture. La classica posizione prevede che il partner sculacciato si metta sulle ginocchia di colui che infligge le sculacciate, ma esistono varianti dove chi riceve la sculacciata, si appoggia alla spalliera di una sedia o del letto con il busto piegato in avanti.

https://www.youtube.com/watch?v=4CHYcE6A2bc

Il Lato Oscuro del Sesso è un sito nato nel 2012 riservato alle Coppie Scambiste, Esibizioniste, Cuckold e tutti coloro che conoscono le regole di questo fantastico mondo.

La registrazione è anonima e TOTALMENTE GRATUITA e non ci esistono limitazioni o sezioni a pagamento.

Puoi cancellare i tuoi dati e il tuo account in ogni momento

Cosa stai ancora aspettando per Iscriverti??