Lui un imprenditore quarantenne, lei ha 39 anni. Svelano i segreti dei club del sesso tra casalinghe, mogli stanche di lunghi matrimoni e vinte dalla monotonia. Ma anche ragazze molto giovani e desiderabili, colte e realizzate. Uomini in carriera che fuori dal gioco sono e restano fedeli, ragazzi che vogliono provare brividi.
NON DIMENTICARE DI ISCRIVERTI AL NOSTRO SOCIAL GRATUITO !!!
Questo il mondo degli scambisti visto dal di dentro e raccontato da una coppia che ha deciso di confessarsi in esclusiva al Corriere del Mezzogiorno . L’intervista è «rubata» nel salottino che porta ai bagni di uno dei locali per scambisti.
All’interno del club è vietato usare il cellulare e nessuno può registrare video: la privacy è garantita anche dalla sorveglianza degli uomini della sicurezza. Al bar si chiacchiera sorseggiando birra e pizzicando patatine.
«I normali siamo noi, perché tutti vorrebbero entrare in questo mondo ma nessuno lo fa». Anche se si corre il rischio concreto di «distruggere la coppia in maniera definitiva. Fare sesso di gruppo non è una terapia ma una voglia erotica, bisogna prenderla così, altrimenti si sbaglia approccio».
Sono entrambi di Napoli. Trentanove anni lei, bruna, capelli lunghi, occhi appena truccati e rossetto molto appariscente, mani curate. Ha un vestito bianco e stivali in pelle. È casalinga, dopo aver lavorato da impiegata per dieci anni in una compagnia telefonica. Quarantaquattro anni lui, occhiali da vista, barba incolta, biondo ed elegante. Indossa un completo scuro e una camicia bianca. È un imprenditore di successo nell’ambito dell’intrattenimento e con fierezza tiene la mano della sua compagna con la quale è assieme da oltre venti anni.
Vi sentite voi stessi quando fate sesso con altre persone?
«Sì, ci sentiamo meglio qui che a casa nostra. Tra queste quattro mura siamo veramente noi stessi e non indossiamo maschere che possano limitarci o frenare i desideri. Nessuno ci giudica per come ci comportiamo. Possiamo indossare i vestiti che ci piacciono e che ci rendono una coppia attraente agli occhi degli altri. Quando pratichiamo sesso di gruppo ci sentiamo noi stessi. Siamo noi le persone normali, non chi sta fuori da qui. Di questo ne siamo certi».
Da dove è iniziata questa voglia di trasgredire?
«Da dentro di noi. Nessuno ha mai chiesto all’altro di fare sesso con un’altra persona ma ad un certo punto immaginavamo di farlo e così ci siamo detti che forse era il caso di provarlo per davvero. E allora ci siamo messi a cercare sul web. La ricerca ci ha portati a Saviano e così abbiamo iniziato ad entrare in contatto con questo variegato mondo. Nessuno dei due ha spinto l’altro a farlo ma è stato un percorso lento e condiviso».
La prima volta che avete varcato un club per scambisti avete trovato subito una coppia?
«No. Per tre volte abbiamo solo guardato. Nessuno ti importuna se non sei tu a decidere di iniziare a socializzare. Non è vero che se entri in questi luoghi devi necessariamente fare sesso. La prima serata infatti è stata solo esplorativa, siamo stati a San Vitaliano, nel centro per scambisti più grande della Campania. Poi nella seconda abbiamo conosciuto una coppia già navigata con la quale ci siamo confidati e poi baciati. È stato strano ma bello. La terza serata abbiamo praticato lo scambio di coppia proprio con loro: ci eravamo dati un appuntamento. Questo succedeva quasi dieci anni fa».
E non eravate gelosi l’uno dell’altro?
«No. Eravamo in un gioco e il gioco nasce e finisce nel locale. Questo il segreto per evitare di farsi del male. Quando si varca la porta di ingresso del locale si entra in un’altra dimensione e quando si esce si torna alla vita di tutti i giorni. Non si scambiano numeri di telefono con i partner delle altre coppie con i quali si fa sesso. Non si esce da soli. Non si parla in auto al ritorno. Non si fanno commenti di natura sessuale a letto. Questa sarebbe mancanza di rispetto e non più un gioco, ma un confronto. Quando le coppie iniziano a giocare sanno dove potersi spingere per non ferire il proprio compagno».
Molte coppie ritengono che fare sesso con altre persone sia una terapia per accrescere il desiderio?
«È vero solo per poco tempo. Molte coppie si distruggono in questi locali e, credendo di guarire dai loro problemi sessuali, si allontanano definitivamente e si innamorano o desiderano altre donne o uomini. Te ne accorgi quando entrano e si separano immediatamente per trovare altri partner. Qui non si fanno terapie, ma sesso e si dà sfogo ai desideri sopiti nel corso degli anni. Noi per esempio siamo assieme da venti anni. La sera a letto c’era monotonia e piano piano ci stavamo distaccando. Adesso invece ci coccoliamo molto di più e quando facciamo sesso in pubblico ci sentiamo una coppia affiatata e perfetta. Molte altre coppie ci desiderano e questo ci rende orgogliosi».
Ci sono regole da dover rispettare negli scambi di coppia?
«Sì. Ce ne sono molte e si stabiliscono prima. A noi, per esempio, dà fastidio se ci toccano i capelli. Crediamo che sia una cosa intima. Ma ci sono altre coppie che non si fanno baciare, altri che non desiderano essere toccati nelle parti intime. La più stravagante è stata una coppia che non voleva che avessimo gli occhi aperti: avevano vergogna. Ognuno stabilisce le regole del gioco e liberamente può decidere se partecipare o meno ad un’orgia. Qui nulla è obbligatorio e nulla è dato per scontato».
Fate sesso con i single?
«Raramente ma ci sono ragazzi o ragazze che guardano dall’esterno e spesso li invitiamo a partecipare. Per i single è molto difficile riuscire a concretizzare perché per le coppie un single è un elemento di disturbo e poi il rapporto non è paritario. Ma molti si divertono solo a guardare. A noi è capitato di fare sesso a tre con donne e con uomini».
Ci sono omosessuali?
«Sì, ma difficilmente si manifestano. Per loro la sessualità è ancora repressa e spesso nei locali per scambisti non si incontrano uomini che fanno sesso con altri uomini. È molto più diffuso che donne facciano sesso con altre donne. Sono invece molto richiesti i transessuali che spesso vengono invitati alle serate».
Usate precauzioni?
«Quando non conosciamo i partner con i quali facciamo sesso, certamente sì. Quando lo scambio è già affiatato da un po’ di tempo preferiamo di no».
Avete mai incontrato persone che conoscevate?
«La nostra storia è una delle più belle. Non solo conoscevamo l’altra coppia ma addirittura erano parenti. Eravamo in un locale quando il gestore ci disse che c’era una coppia del nostro stesso quartiere e noi avevamo chiesto di non avere altre persone della zona all’interno del night. Allora ci posizionammo dietro lo specchio all’americana e scoprimmo che erano due nostri cugini. L’imbarazzo fu tantissimo e la prima volta preferimmo non farli entrare sperando che non tornassero più. Poi capitò una seconda volta e allora decidemmo che non fosse giusto che noi sapevamo di loro e loro non di noi. Così li facemmo entrare e quando ci videro rimasero di stucco. Però non abbiamo mai scambiato le coppie, anche se so che vorrebbero».
Avete figli?
«Sì, due. Una di 15 e un’altra di 16. Sanno che pratichiamo scambi di coppia. È stato giusto dirglielo perché molte nostre amicizie su Facebook sono di coppie che proprio non si nascondono e hanno nomi particolari. Poi, scavando all’interno del nostro profilo, si scoprono pagine dedicate agli scambisti. Non volevamo che per noi e per loro fosse un tabù, o fosse ritenuto un peccato e per questo motivo una sera decidemmo di dirglielo. Certo non proprio ogni particolare ma raccontammo che partecipavamo a giochi di coppia all’interno di locali con altri amici. Non ci fu nessuna reazione. Siamo convinti che già sapevano tutto».
Chi frequenta i locali per scambisti e, più in generale, chi è il prototipo di persona dedita allo scambio di coppia?
«La trasgressione è diventata trasversale. Venti anni fa c’erano a Milano diversi club dove si praticava lo scambio di coppia, erano già molti frequentati e in voga. L’età media era molto alta. Adesso ciò che impressiona anche noi, che siamo veterani, è che l’età media si è molto abbassata. Spesso si incontrano coppie di giovanissimi che vogliono coppie esperte. Ci sono molte ragazze sole e non è vero che sono brutte: ci sono donne eleganti e meravigliose, uomini affascinanti e distinti».
0 commenti