La prima regola: Attenzione, attenzione, attenzione
D’accordo, i giornali esagerano. Si sa, che per fare notizia anche un foruncolo sul naso riesce a diventare una storia apocalittica. E’ il mestiere di chi fa notizia d’altronde.
Che spesso, spessissimo si trasforma in gossip.
In questo caso un cinese (no, non ci è scivolato sopra) mentre giocava con la moglie ha,
distrattamente, perso un vibratore di 23 cm di lunghezza per 8 cm di diametro (quasi una
lattina in sostanza) nel suo intestino.
Dopo ben 5 giorni gli è stato rimosso chirurgicamente.
Sorvoliamo su battute scontate ma su una cosa sono d’accordo. Usare la testa prima di tutto.
Intanto, per far “scomparire” un oggetto così grande e lungo…non basta un semplice gioco dei ruoli.. è necessaria, secondo me, una discreta energia.
Se poi, dico, dovesse accadere l’irreparabile e l’ignaro giocattolo dovesse, suo malgrado,
nascondersi nel vostro io più profondo…allora…cosa aspettate che esca da solo!!!
Andate in ospedale! Chiariamoci, non è che fuori dai Pronto Soccorso c’è un cartello con tutte le facce dei possessori di oggetti riposti in luoghi desueti..avanti…
Ma sarà meglio affidarsi alle cure di un Sanitario esperto, in grado magari di risolvere la
situazione in modo “soft”, riservato…e non finire sotto ai ferri dopo giorni?
Si può giocare in mille modi, ma l’essenziale è farlo sempre con attenzione e soprattutto, senza inutili pudori, chiedere aiuto a chi di competenza…in caso di necessità.
Buon divertivento, con la testa prima di tutto!
Notizia originale Ansa:
(ANSA) – SHANGHAI, 18 OTT – Un uomo e’ rimasto per cinque giorni con un vibratore nell’intestino prima di ricorrere alle cure dei medici per rimuoverlo. Lo scrive lo Shanghai Daily. Un giovane di 30 anni si e’ presentato venerdi’ scorso all’ospedale Zhongshan di Shanghai con il vibratore nell’intestino che – scrive il giornale – ‘aveva usato per aumentare il piacere sessuale con sua moglie’. I medici hanno estratto il vibratore, 23 centimetri di lunghezza per otto di diametro, senza ricorrere alla chirurgia.
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