Appartenere. Confessioni di una Slave BDSM

Appartenere. Confessioni di una Slave BDSM

Parlare di Slave, Master e BDSM non è facilissimo. I film, dagli erotici ai porno, distorcono di molto il vero significato cercando di andare più incontro alle fantasie di chi non lo conosce, piuttosto che rappresentare quello che è poi nella realtà

«BDSM. Acr. di Bondage, Dominazione (o Disciplina), Sadismo, Masochismo. Anche BD/SM o BD&SM. Sigla popolare che associa, in un’unica dimensione, diverse inclinazioni e giochi sessuali comunque accomunati da una dinamica di dominazione e sottomissione, anche se poi si differenziano molto sulle pratiche reali. Vi è infatti una differenza fondamentale fra BD e SM: nella dimensione sadomasochistica la dominazione dell’individuo si esprime tramite il controllo del dolore del partner, nella dimensione Bondage-Disciplina, la dominazione si basa sul controllo del piacere del partner. L’acronimo si diffuse in USA nella metà degli anni ‘80».

Chi è KittenNoire, autrice dell’articolo.

Una donna esibizionista, che ama la sensualità e detesta la volgarità, a cui piace giocare, lei di coppia, slave che appartiene al suo uomo e padrone.. Una gatta che ama le coccole ma graffia quando deve…

Se volete saperne di più, visitate il suo sito web KITTENNOIRE.COM o seguitela su ILO: @kittennoire o twitter: @kittennoire1

Che cosa vuol dire per te essere una SLAVE BDSM?

Poter affidare il mio corpo e la mia mente a quella persona sapendo che mi saprà far stare bene… Ed essere totalmente sua… E superare ogni limite possibile… Sentire il vero amore…

Un master (mio padrone) è chi può guidarmi oltre i miei limiti, è chi mi protegge, chi cerca di farmi stare bene ed essere me stessa… Chi ha tutta me, chi vorrò sempre che sia soddisfatto e orgoglioso di me, chi starà bene a vedermi felice e libera. Il master lo fa per sé in parte, ma fa tutto per la sua slave, un master sta bene se la sua slave è felice…

Spesso dici che appartieni e che il vero senso di una slave è, appunto, appartenere. Cosa intendi con quel termine?

Io intendo che il mio corpo, la mia anima, la mia testa, il mio cuore sono di quella persona… Che non può essere altrimenti…

È una cosa molto naturale e istintintiva…

Spesso anzi sempre si parte dalla testa, quella persona ti entra nella mente, la fa sua ed è con te in ogni minima cosa… Ogni pensiero va a lui, ogni momento di condivisione lo vuoi con lui, il tuo corpo non può essere donato ad altri perché tu stessa non ne senti la necessita e lui col tuo corpo può e deve fare ciò che vuole, tanto sicuramente sarà ciò che vuoi anche tu…

Si lega poi al discorso di fiducia totale e mettersi completamente nelle mani dell’altro fisicamente parlando… Si parla di protezione, necessità e assoluta volontà di essere protetta, amata, rispettata da questa persona…

È una cosa che ti fa stare bene, ti fa sentire veramente completa e libera… Libera di essere te stessa…. Sai che qualcuno crede in te, ha stima di te, ti fa crescere, è responsabile di te…

Non è possesso nel senso negativo del termine, ma un donarsi completamente all’altro (e viceversa), un’ossessione che necessariamente ti porta a volere e ad avere solo lui…. L’appartenenza va oltre la fine di una storia… Se tu veramente sei appartenuta ad una persona così sarà per sempre…

Ne esistono varie forme, vari modi di viverla ma per me deve essere totalizzante… E a volte si può pensare di averla già vissuta ma poi quando incontri la persona giusta sai che prima era tutto sbagliato, scatta qualcosa…

Qui lo lego all’imprinting di twilight… È un qualcosa che non puoi combattere o evitare, succede… Quando io penso a questa parola, penso di appartenere, sto bene… Mi sento serena, sollevata, libera… Libertà è la parola che più accomuno al termine appartenenza….

Può sembrare un controsenso invece è proprio questo il punto… Ci si sente liberi poiché si sa che questo legame è il più forte in assoluto e deve essere vissuto a pieno…

Puoi appartenere nella vita a più di una persona?

Puoi incontrare una persona e pensare di appartenerle (un po’ come l’innamoramento, spesso pensiamo di esserci innamorati di qualcuno) ma poi quando incontri la persona giusta allora capisci che quella è vera appartenenza… E il resto era un qualcosa di illusorio…

Anche perché credo che spesso per chi ci crede tenda a cercare questa forma nelle proprie relazioni… Ma solo una può essere la persona a cui veramente appartenere nella propria vita… Qualcosa di assoluto…

Magari puoi “appartenere” ad altri ma in alcune cose, non al 100%e allora in realtà non era vera appartenenza, era un legame magari forte ma non quello… L’appartenenza resterà anche quando una storia finisce…

E quindi non potrai mai più appartenere realmente a nessun altro… Non sarai mai più al 100%di qualcun altro…

Come fai a capire che la persona è giusta per appartenergli?

Perché tutto il resto sparisce…. E ti senti veramente bene… Libera… Come se prima fossi sempre stata soffocata, legata da un qualcosa che non ti faceva stare bene al 100%….non so spiegarlo… Si capisce… Io sento serenità per esempio… E non l’avevo mai provata prima con nessuno….

E poi questa completa fiducia… Qui intendo di dare la propria vita in mano all’altro, fisicamente proprio…

Devi solo sperare che quando hai l’imprinting, sia reciproco… Sennò può veramente ucciderti…. Ma solitamente lo è partendo tutto dalla testa…. Ma in tanti giocano….

Hai mai sentito il bisogno di appartenere oppure l’hai scoperto solo dopo aver incontrato una persona in particolare?

Credo che sia una cosa che hai sempre dentro… Ma spesso non ci si analizza, non ci si conosce abbastanza, non ci facciamo domande… Siamo portati a vivere le storie come è “normale” che sia, si crede nell’amore e tutte le cose che senti da piccola (principe azzurro, amore della tua vita, marito ecc).

Però io almeno ho sempre ricercato(inconsapevolmente) questa totalità nelle storie, negli uomini che mi sono stati accanto… Questa voglia di libertà avendo però quasi un rapporto chiuso, totalizzante….

Pensavo fosse un controsenso…. E quindi di essere strana io e di volere una cosa impossibile… Ma istintivamente si l’ho sempre cercata… Poi quando mi sono avvicinata al mondo bdsm beh ho capito che può esistere una cosa del genere….

Vedendo foto, racconti, parlando con persone, ho sempre percepito questa libertà, nonostante le corde, l’essere “umiliati”, essere immobilizzati, puniti, con violenza ecc… E ho capito che la mia idea di rapporto può esistere…

Posso costuirlo come desidero questo rapporto…. E ho provato…. Ma mancava qualcosa… Questo senso di libertà, essere me stessa, essere dell’altro ecc beh non era al 100%(abbastanza lontano dal 100%)…. E poi nulla, arriva….

Arriva quella persona, inizi a stare bene da subito, senti la serenità…. E ti senti subito di appartenerle…. Perché ti entra dentro in un modo assurdo, ti senti veramente completa… E parli, ti confronti, ma sai già che ciò di cui parli, l’altra persona lo sta vivendo allo stesso modo….

E quindi si… La fortuna sta nell’incontrare una persona così… Non sempre succede… E sempre ti accontenterai… Starai bene eh magari… Ma non sarà quella cosa unica….

Sarai a tratti felice… Ma quella sensazione di poterti affidare, ecco affidare un’altra parola legata all’appartenenza, e di libertà e serenità non la proverai mai veramente

Boudoir. L’arte di essere se stesse, sexy, ma con stile.

Boudoir. L’arte di essere se stesse, sexy, ma con stile.

Storicamente, il boudoir formava parte di una suite privata di una signora, insieme con una sala da bagno e uno spogliatoio, ed era adiacente alla camera da letto. Successivamente divenne l’equivalente del gabinetto, nel senso di studio, per l’uomo.

In un periodo successivo venne usato come un salotto privato e per altre attività come il ricamo, il disegno, lo studio della musica o per divertenti incontri intimi.

Il boudoir fotograficamente parlando è uno stile che ritrae principalmente donne in pose romantiche, intime e sexy. Lo scopo autentico del boudoir è quello di riprendere immagini che simolino desiderio e che non rivelino nulla esplicitamente, che lascino spazio all’immaginazione.

Al contrario delle foto di nudo dove invece sono più esplicite e possono sconfinare nell’erotico, nella fotografia boudoir, più si è delicati, meglio è ed è rivolta anche a chi non è modella di professione.

Attraverso le pose giuste, si possono ottenere scatti che possono suscitare grandi emozioni negli osservatori.

Partiamo col definire cosa NON è Boudoir

Molti fraintendono questo genere di fotografia con il glamour, dove viene messo in risalto soprattutto il lato erotico del soggetto ritratto, spesso completamente nudo ma in ogni caso che allude alla sfera sessuale.

Attenzione anche a non confonderlo con quelle foto sexy che si vedono spesso sui social network, quando qualche povera sventurata ha deciso di fare il grande passo e concedere la fiducia (purtroppo) a qualche fotografo sprovveduto che senza arte ne parte conduce la poveretta in mezzo al famoso campo di grano e la fa posare in minigonna e pose succinte.

Questo genere di foto sono la rovina di quest’arte, perché spesso si conosce solo quello che viene condiviso o che genera polemiche di ogni sorta.

  • Il boudoir non è un genere di fotografia per fotografi maniaci (tant’è che io sono donna!)
  • Il boudoir non sono foto feticiste di scarpe e piedi
  • Il boudior non sono foto volgari ed esplicite

Cosa è veramente il Boudoir

La parola boudoir in francese sta per camera privata o da letto. Ci troviamo come nel genere glamour in un contesto sexy, dove però viene esaltato più il lato sensuale rispetto a quello erotico.

Come suggerisce la parola, i servizi boudoir vengono realizzati in camere da letto, si possono scattare a casa tua, in studio o prenotando delle camere di lusso presso gli hotel.

In ogni caso l’obbiettivo saranno foto raffinate e intime, servirà quindi un ambiente confortevole al soggetto, dove l’atmosfera suggerisce intimità e sensualità.

L’abbigliamento preferito per questo genere di scatti è la lingerie, ma le donne scelgono di indossare quello con cui si sentono più a loro agio, che sia una veste, un completo intimo, una camicia o reggicalze e guêpière.

Non devi per forza essere nuda per sentirti sexy. Essere nude/in lingerie non è per tutti ma ognuna ha il suo outfit preferito che la fa sentire sexy e ammiccante, che sia il vestito preferito dal proprio partner, o un top seducente, a volte anche una semplice canotta.

Decidi con cosa sei più a tuo agio. Il boudoir dovrebbe rappresentare te e la tua personalità.

Le coppie scambiste (mercenarie)

Le coppie scambiste (mercenarie)

Lei 27 anni, fisico da fotomodella, già qualche evidente ritocco sui seni, glutei scultorei, labbra carnose, abbronzata 365 giorni l’anno. Lui 30 anni, palestratissimo, due pettorali che sporgono all’infuori che farebbero invidia a molte donne con poco seno, una tartaruga che più tartaruga non si può, due bei tatuaggi tribali, chiappe più sode della lei e un bel cazzo di dimensioni fuori standard.

Il loro annuncio sul sito per scambisti è molto eloquente. “Coppia giovane, disinibita, alla ricerca del piacere e situazioni intriganti. Non ospitiamo, viaggiamo, accettiamo ospitalità preferibilmente nei weekend da selezionate e determinate altre coppie”

Le coppie a pagamento

Se avete sempre pensato che esistessero solo le coppie che fanno sesso con altre coppie (o singoli) per il solo gusto di farlo, sappiate che non sempre è così. Esistono tantissime varianti e la prostituzione non è solo quello della donna che, su appuntamento, va ad allietare qualche uomo alla ricerca di uno svago veloce e senza impegno.

Nelle coppie cuckold, ad esempio, è già frequente il concetto del “regalino” che. tradotto. vuol dire che il singolo che viene invitato, deve portare un omaggio che varia rispetto alla coppie e che spesso sta sui 50 euro, ma può arrivare anche oltre (E’ sempre bene chiedere prima di accettare l’invito).

Non è una regola generale e, anzi, è bene ricordare che la stragrande maggioranza delle coppie che frequenta i siti per scambisti non chiede mai nulla in cambio, se non pulizia, intelligenza e il saperci fare.

Fanno appunto eccezione coppie di una bellezza stratosferica, giovani, sessualmente aperte che, consci di essere superdesiderati e che non possa esistere qualche coppia o singolo che possa dirgli di no, alzano l’asticella delle richieste, iniziando a richiedere un corrispettivo economico per accettare l’offerta.

Perchè mai una coppia dovrebbe pagare per andare con un’altra coppia ?

Il motivo è molto semplice e facilmente spiegabile.

Lo scambismo è nato ed è prevalentemente diffuso in ambienti ricchi o benestanti. Le coppie che ci si avvicinano e iniziano a vivere il lifestyle hanno mediamoente dai 40 anni in su.

Una coppia di 30 anni difficilmente troverà piacente una coppia di over 50 e non accetterebbe mai di scambiare alla pari. Però, magari, per una coppia di 50 enni farlo con “carne fresca” è un desiderio irresistibile ed ecco perchè alcune di queste sono disposte a pagare pur di realizzare il loro desiderio.

E’ una cosa sbagliata?

Secondo noi assolutaente no. I soldi sono fatti per essere spesi e nel modo che si ritiene più opportuno.

C’è l’uomo di mezza età che ha sempre sognato di guidare un harley e ci spende una marea di soldi, salvo poi accorgersi che alla prima buca la schiena non ce la fa e che il troppo vento addosso gli causa bronchiti che gli durano settimane.

Così come per una vacanza, alle volte, non si bada a spese pur di andare in un posto dove poi magari ci si è pure trovati male per le eccessive aspettative.

E quindi cosa ci può essere di male nel pagare per fare sesso in un modo e con persone che rientrano nei propri desideri e fantasie?

Scambismo … senza scambiare

Scambismo … senza scambiare

La stragrande maggioranza delle persone pensano che, per scambismo, si intenda semplicemente il caso in cui le coppie incrocino i loro organi genitali con due conoscenti, in modo da aumentare l’eccitazione del momento, creando situazioni impossibili da realizzare da soli.

Eppure, invece, nello Scambismo esistono tante eccezioni.

Come può essere possibile inquadrare, inscatolare e categorizzare una propria fantasia all’interno di qualcosa che di per se esprime la massima libertà?

Molte coppie, in particolare agli inizi, non scambiano. Anzi, preferiscono fare l’amore con il proprio partner ed essere guardate. Magari proprio da un’altra coppia che, a pochissimi centimetri da loro, stia facendo la stessa cosa.

Non per forza una donna deve desiderare il membro di un altro uomo. Non sempre una donna deve considerarsi merce di scambio (in realtà non dovrebbe mai farlo, se non all’interno di un gioco). E mai e poi mai bisogna fare qualcosa che proprio non va solo per compiacere il o la partner o gli altri.

Non vi dimenticate, se amate anche solo l’esibizionismo, di iscrivervi a ILO. Un sito totalmente gratuito per chi ama giocare in un posto moderato, selezionato e assolutamente libero.
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L’addio al celibato? Le nuove coppie lo fanno insieme

L’addio al celibato? Le nuove coppie lo fanno insieme

Non è che siano passati troppi decenni da quando era fortemente radicata la convinzione che una donna dovesse arrivare vergine (o apparentemente tale) al matrimonio, dove l’uomo era libero di andare a mignotte e la donna, per l’addio al celibato, relegata apparentemente a una serata tra amiche (si.. certo)

Le coppie giovani sono radicalmente cambiate rispetto al concetto patriarcale di famiglia dove esiste un marito padrone che da sostentamento alla famiglia, la donna relegata al ruolo di sfornatrice e sfamatrice di figli e addetta alle faccende domestiche. E diremmo per fortuna (chi sostiene che era meglio prima lo pregherei, sempre se poi sia in grado comunque di leggere e comprendere i testi, di non continuare e andare su di altri siti) che le cose siano cambiate in meglio

Oggi il matrimonio non è più l’unico status sociale accetabile per poter mettere su famiglia ed essere accettati e ci si è liberati anche da quel vincolo che tiene prigioniere le persone anche se l’amore sia finito da un pezzo, dando invece più spunti e voglia di non darsi mai per scontati.

Il principale indice di questo cambiamento, paradossalmente, sono proprio le feste di addio al celibato che le coppie, sempre più frequentemente, decidono di fare insieme. Cerchiamo di spiegarlo meglio

Gli adii al celibato.. quelli belli belli belli

Come abbiamo detto prima, una volta l’addio al celibato era vissuto separato dalla coppia, oggi invece va di moda farlo insieme, ma non insieme tra amici in un ambiente conviviale con cocacola, pizza e patatine. Stiamo parlando di vere e proprie serate senza nessun limite

Oggi i neo sposini preferisco vedersi con gli amici, cenare, bere, spingersi oltre e terminare la serata (non sempre con gli stessi amici) in locali che non sono proprio sponsorizzati dall’associazione cattolica locale.

Parliamo di Club privè dove la coppia si libera di ogni inibizione dove la coppia stessa decide se andarci da soli o prenotare direttamente parte del locale per vivere la serata nella forma più intensa e divertente possibile.

Liberi da vincoli di pregiudizio la coppia scambia, aggiunge, gioca in ambienti costruiti per divertirsi e per costruire un legame più forte.

Gabbie, stanze bdsm, glory holes, lettoni per 12 persone. il sentirsi guardati e desiderati. Può un rapporto che dovrebbe durare per sempre iniziare in un modo migliore di questo?

Masturbarsi in coppia? Perchè è fantasticamente eccitante?

Masturbarsi in coppia? Perchè è fantasticamente eccitante?

Sono molte le persone che la considerano un aspetto a parte della vita sessuale, ritenendola la manifestazione per eccellenza dell’autocompiacimento se non addirittura dell’egoismo.

La masturbazione è una pratica universalmente diffusa eppure tendiamo a nasconderla dietro un sacco di eufemismi e una certa dose di discrezione, per non dire segretezza.

Guardarsi mentre ci si masturba aumenta l’intesa, l’erotismo e anche il conoscersi al di là del semplice atto sessuale.

1)      Liberatevi dal pregiudizio

Anche le persone che vivono più apertamente la propria sessualità possono mostrarsi restie a condividere una situazione così privata con il partner, quindi per prima cosa ti consigliamo di pensare alla masturbazione come a un qualsiasi altro atto sessuale… anche perché, se ci pensi bene, è proprio così.

Distinzioni arbitrarie tra cosa è sesso e cosa non lo è non fanno altro che ostacolare la tua libera espressione, soprattutto quando si tratta della stimolazione manuale (o con un vibratore). Per vincere tutte le reticenze, comincia semplicemente ad accarezzarti insieme al partner, senza pensare alla masturbazione come a un preliminare.

2)    Siate aperti

A volte può essere imbarazzante comunicare al partner il desiderio di provare qualcosa di diverso. Per superare questo scoglio guardati indietro e ripensa a tutte le esperienze che avete condiviso e a quanto hanno cementato la vostra coppia. Essere aperti significa anche mostrarsi disponibile nei confronti delle richieste del partner, che potrebbe voler vivere con te esperienze mai condivise con nessuno in precedenza.

3)    Osservate, studiate, guardate

Se avete deciso che siete pronti a masturbarvi insieme, vi trovate nell’invidiabile situazione in cui potete mostrare all’altro quello che davvero volete, sessualmente parlando, e allo stesso tempo scoprire lo stesso del partner. È un’occasione imperdibile, non sprecarla: sii onesta e chiara su quello che cerchi e presta ascolto ai desideri di lui.

4)    Metti su uno show

Se hai deciso di mostrarti in un momento così intimo, non aver paura di metter su un piccolo show a uso e consumo del tuo o della tua partner.

Che tu consideri l’autoerotismo alla stregua  di un preliminare o l’evento principale, non c’è motivo per cui tu non debba apparire al tuo meglio mentre lo fai .

5)    Rilassatevi

Tutti amiamo le domeniche mattina in cui la nostra unica occupazione è quella di restare a letto con il nostro sogno erotico preferito, facendo il minor sforzo possibile. Spesso, quando ci troviamo a condividere il nostro spazio con il partner,

Abbandoniamo questi piccoli rituali anche se, a pensarci bene, non c’è nessuno motivo perché questo avvenga.  Sicuramente sembra più semplice masturbarsi al sicuro della propria privacy piuttosto che condividere questo momento con il partner, ma in realtà può essere molto intimo anche godere di un veloce orgasmo e poi continuare a sonnecchiare, magari abbracciati, senza necessariamente dare seguito al tutto.

6)    Impara a cambiare

Essere in coppia rappresenta un’ottima opportunità per movimentare la tua routine. Gran parte del sesso in solitaria tende a ripetersi seguendo uno schema collaudato che è allo stesso tempo efficiente e confortevole.

Non c’è niente di male in tutto ciò, ma cambiare la stimolazione, che sia semplicemente modificare il modo in cui ti accarezzi o tocchipuò farti scoprire nuovi modi per raggiungere l’orgasmo, da soli e con il partner.

7)    Coinvolgi l’altro

Mentre andate alla scoperta di nuove sensazioni, non dimenticatevi che anche se state regalando piacere a voi stessi, questo non significa che non dovete accarezzarvi l’un l’altro. Vi potete entrambi focalizzare su quelle zone che non riuscite a raggiungere da soli.

8)    Fatti avvicinare dalla distanza

Masturbarsi insieme non implica necessariamente condividere lo stesso spazio. Sia che lui si trovi fuori città e a te venga voglia di una video chat notturna, o che tu decida di sgusciare fuori dall’ufficio per una piccante pausa pomeridiana, la tecnologia è in grado di superare (quasi) tutte le distanze

9)    Guarda un film

Un numero sempre maggiore di donne si sta avvicinando (o quanto meno si pone in maniera più aperta rispetto) al consumo di materiale erotico. E anche se i racconti erotici sono il medium più socialmente accettato per la stimolazione delle fantasie erotiche femminili, ci sono gruppi di registi, attori e fan che si dedicano a migliorare la qualità dei film porno per interpretare al meglio il piacere femminile e i temi femministi.

E anche se i tuoi gusti non coincidono perfettamente con quelli del tuo compagno, puoi provare a scendere a compromessi esattamente come faresti per la scelta del programma da guardare dopo cena.

10) Apprezza i momenti ‘tuoi’

E infine, ricordati che anche se avete cominciato a masturbarvi insieme, questo non significa che d’ora in avanti dovrete SEMPRE farlo insieme… né che tu dobba ritenerti offesa se qualche volta il partner preferisce essere da solo.

La masturbazione è una pratica sana e divertente, ma può essere importante avere dei momenti di privacy e rispettare l’idea che l’appetito sessuale del tuo partner (da solo o in compagnia) possa essere diverso dal tuo.

Masturbarsi in coppia non significa semplicemente aggiungere un altro passatempo piccante al tuo repertorio (anche se sicuramente è anche questo); è una pratica che rafforza la coppia perché permette di capire cosa esattamente procura piacere all’altro. E la capacità di comunicare i tuoi  desideri in camera da letto è uno degli aspetti fondamentali di una vita sessuale sana e appagante.

Il Lato Oscuro del Sesso è un sito nato nel 2012 riservato alle Coppie Scambiste, Esibizioniste, Cuckold e tutti coloro che conoscono le regole di questo fantastico mondo.

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