In un noto locale scambista staccò l’orecchio della fidanzata a morsi. Condannato!

In un noto locale scambista staccò l’orecchio della fidanzata a morsi. Condannato!

Tanto più l’argomento ha iniziato ad avere risonanza sui media, tanto più si inizia a comprendere che il problema della violenza sulle donne non è e non è mai stato un problema di nicchia ed isolato.

Succede che anche in luoghi dove l’intesa della coppia deve essere al suo massimo, come nei locali per scambismo, qualcosa di storto succeda e che dietro una coppia apparentemente normale, si nasconda qualcosa di orrobile e mostruoso.

Nota su esperienza personale: Mi è capitato di incontrare coppie dove era piuttosto evidente che a lei questo gioco non andasse tanto e l’impressione che lo facesse solo per compiacerlo era abbastanza palpabile. Ci siamo sempre rifiutati di prosegire.

Il mio consiglio è quello di denunciare sempre o di chiedere aiuto anche ad altre coppie. Chi vive questo mondo conosce le sue regole e non accetta che una persona possa essere forzata a fare qualcosa che non è nell sue corde.

La notizia

Quattro anni di reclusione, con il rito abbreviato, e una provvisionale di 20mila euro a favore della ex fidanzata. È la condanna inflitta ad un 31enne eugubino, difeso dall’avvocato Ubaldo Minelli, accusato di lesioni personali gravissime e di deformazione dell’aspetto delle persone.

L’uomo era accusato di aver staccato con un morso parte dell’orecchio della fidanzata dopo una lite in un locale di scambio di coppie della Valconca nel novembre del 2018. Secondo la ricostruzione accusatoria l’uomo avrebbe aggredito la fidanzata e l’avrebbe morsa all’orecchio.

Denuncia chi ti obbliga! Non avere pura.

Sembra che i due avevassero litigato furiosamente nella spa della struttura nota per le notti dedicate al sesso sfrenato perchè lei si era rifiutata di fare sesso con altri presenti.

Ad attirare l’attenzione degli altri clienti della struttura nota per le performance a luci rosse erano state le grida della donna provenire dalla zona della spa. Il titolare si era trovato di fronte la ragazza che si teneva l’orecchio con un fazzoletto e il sangue che colava copioso. Così l’aveva caricata in auto e portata in ospedale.

Dove era rimasta per alcuni giorni. Sentita dai Carabinieri aveva fornito delle versioni discordanti, ma per i militari il quadro era molto chiaro dopo aver sentito i testimoni e i clienti del locale. Lui era tornato a Gubbio, dove poi i militari lo avevano arrestato.

Con il passare dei giorni anche la fidanzata aveva cambiato idea, smettendo di proteggere quel fidanzato che aveva già denunciato per stalking, per i suoi comportamenti gelosi e persecutori.

Poi era tornata con lui. Fino a quell’aggressione nella vasca idromassaggio del centro benessere, senza ricordare neppure perché avevano litigato. Per la donna era iniziato un lungo percorso di interventi chirurigici ad Assisi, dove le è tato ricostruito lo scheletro cartilageneo del padiglione auricolare e allestiti dei lembi dermocutanei per la copertura dello scheletro neoformato.

Adesso la sentenza di condanna per l’uomo emessa dal giudice per l’udienza preliminare di Rimini.

Sesso estremo. Finge violenza ma era consenziente.

Sesso estremo. Finge violenza ma era consenziente.

Andare da un nutrito gruppo di ragazzi di colore e chiedere, pagando, di essere sodomizzato brutalmente perchè voleva godere e impazzire di piacere, specificando che sarebbero stati liberi di fargli qualsiasi cosa, basta che fosse brutale.

Peccato che poi si sia dovuto recare al pronto soccorso e non deve essere stato facile raccontare la verità, mentre è sembrato più semplice inventare una bugia.

Assolto perché il fatto non sussiste.

Del resto che la rapina di cui ha raccontato di essere stato vittima, e la conseguente violenza sessuale, non fossero mai avvenute si era capito subito. «L’obiettivo era quello di tutelare la sua privacy» Con queste motivazioni il giudice Angela Feletto ha messo la parola fine a una vicenda che si trascinava da tre anni: il caso è nato quando l’uomo, operaio 56enne, di Borgo Valbelluna, nel Bellunese, raggiunge il pronto soccorso. Ai medici spiega di essere stato bloccato nei pressi del ponte diroccato vicino al supermercato Kanguro e di essere stato rapinato.

A quel punto, secondo quanto ricostruito in aula dalla dottoressa che lo visitò, ha aggiunto di aver insultato le persone di colore che lo avevano rapinato e che tornarono violentandolo con un bastone.

«Era molto dolorante – ha spiegato in aula – ed ho subito individuato la presenza di un corpo estraneo». È a quel punto che all’uomo viene prescritta una tac e viene sottoposto d’urgenza ad un operazione chirurgica che permette di recuperare, dall’interno del corpo, una siringa, di quelle solitamente utilizzate nei laboratori di pasticceria.

I dettagli medici forniti dalla dottoressa in aula hanno chiarito che quell’oggetto non poteva trovarsi lì contro la volontà del protagonista. Nessun segno di botte in testa (come lui aveva inizialmente dichiarato) nessuna escoriazione.

Link alla notizia originale QUI

La pericolosa moda del Chem-Sex

La pericolosa moda del Chem-Sex

In un mondo connesso e dove le mode e le notizie girano a una velocità impressionante che solo 10 anni fa non potevamo nemmeno immaginare, anche le cose più truci e stupide prendono piede senza nessun controllo.

Dalle teorie allucinanti in cui per curare un timore basta bere tanto limone o alle teorie complottistiche sulle scie chimiche, tutto corre sul web e spesso le persone che non sono solite verificare l’attendibilità o le conseguenze di una notizia che porta a un azione ci cascano facendo tanti danni sulla propria pelle. Ed è proprio questo che sa succedendo questi giorni con una nuova moda che sta imperversando tra i giovani.

Che cosa è il Chem-Sex ?

E’ una moda nata negli ambienti omosessuali londinesi di età compresa tra i 20 e i 35 anni,dove, grazie ad un mix di droghe, si vivono esperienze estreme di sesso per un’intero weekend. Si tratta di assumere una serie di allucinogeni come il mefedrone, l’acido γ-idrossibutirrico (Ghb), il γ-butirrolattone (Gbl) e la metamfetamina, che danno euforia, resistenza, abbassano il senso di pudore e inibizione ma in particolare danno quel senso di sapere di stare facendo qualcosa senza poi ricordarsi esattamente cosa. Una sensazione strana di immagini, flash, situazioni nella mente che non durano per più di due secondi.

Si sa insomma che si è fatto qualcosa ma non si sa come ci si è arrivati, cosa si sia fatto davvero e ci si chiede come mai di certi segni o fastidi arrivando alle volte di non capire nemmeno perchè ci si trovi in certi posti.

Come abbiamo detto questa moda è nata negli ambienti omosessuali ma si è diffusa in tutta europa anche e, in particolare ora, sopratutto tra gli etero sessuali che spesso, senza rendersene costo, si ritrovano a fare sesso omosessuale senza nemmeno ricordarselo.

I pericoli sono immensi ma non vengono considerati

Oltre ai problemi legati alla droga come i rischi di problemi cardiaci e respirato, oltre ai problemi che nel brevo e medio termine possono portare ai reni e al fegato , considerando anche il mix di droghe, c’è l’aspetto più inquietanto che è quello che poi spinge le persone a provare questa “emozione”.

Il non capire dove si è, ma in particolare con chi si è, porta ad avere rapporti non protetti, con perfetti sconosciuti e con conseguenze inimmaginabili. Non avendo freni inibitori, confusi e con quel senso di onnipotenza che le droghe di danno, ci si può ritrovare in giochi che possono oltrepassare il limite e sfociare nella violenza o nel compiere qualcosa di estremamente sbagliato che potete solo immaginare.

Riusciremo a fermare questa terribile moda?

 

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