Slow Sex. Il sesso fatto bene

Slow Sex. Il sesso fatto bene

Il sesso raccontato, da sempre, è sempre stato ben diverso da quello vissuto (bene) all’interno di una coppia. In un’epoca dove la rappresentazione ha sostituito l’immaginazione e il vissuto, il sesso se non pensato come qualcosa da mangiare avidamente, viene a malapena considerato come una coccola un pò più intima.

Eppure il sesso più soddisfacente è, come per il cibo, quello più raffinato, più compenetrante, vissuto con una dolcezza e intensità che sappia lasciare addosso quella sensazione di energia e euforica, che una scopata, per quanto intensa, non è capace di trasmetterti.

Riscoprire la sensualità di un momento

Fare l’amore è una cosa spesso diversa dal fare sesso dove, nel secondo caso, ci si riduce praticamente a un semplice sfregamento genitale.

Fare davvero l’amore è una danza tra due corpi che cercano di seguire i movimenti, seguendosi e alternandosi tra momenti in cui si desidera più intensità e altri dove si vuole rallentare per godere maggiormente di quella esplosione di sensazioni.

Un movimento lento, mentre ci si fissa negli occhi, ci si respira e ci si bacia, un abbraccio o stretta improvvisa, un sentirsi in quel momento nel posto e nel momento giusto.

Lo slow Sex rende felici, il sesso senza compenetrazione mentale è solo mera soddisfazione che dura giusto il tempo che ritorni la voglia di rifarlo con chiunque altro passi e si abbia voglia.

Non solo Slow Sex

Non stiamo dicendo di andare lenti all’infinito, ma di seguire quell’intensità crescente, cercando sempre di contrastarla fino al momento in cui entrambi dovrete sentirvi liberi di esplodere.

Un pò di costrizione fa bene all’amore e al sesso

La nuova Chat&Video di ILO è arrivata

La nuova Chat&Video di ILO è arrivata

Chi è con noi da tempo avrà sicuramente visto e vissuto la nostra vecchia chat globale di sito che, bisogna saperlo ammettere, non ha riscosso grande successo. Purtroppo era poco gestibile dai moderni dispositivi mobili e andava bene solo per chi utilizzasse il pc.

Pochi utenti collegati, poca interazione e abbiamo deciso quindi di intraprendere una strada completamente diversa utilizzando un sistema che garantisse la possibilità di utilizzare un client, separato dal nostro sito, che potesse funzionare sia su pc (ma anche solo via web), Android e Ios.

Stiamo parlando dei server DISCORD. Per chi non lo conoscesse è una piattaforma statunitense di VoIP, messaggistica istantanea e distribuzione digitale progettata per la comunicazione tra comunità che calzava perfettamente alle nostre esigenze.

Garantisce l’anonimato, permette la configurazione di canali dedicati (ad esempio la video chat solo per coppie dove i singoli non possono accedere), intuitivo semplice e fantasticamente veloce.

Come accedere alla chat ILO ?

Dovete innanzitutto scaricarvi il client (se avete un pc non è necessario se volete utilizzare solo l’interfaccia web) che potete trovare nei vostri store o market dei cellulare. Basta cercare DISCORD

Una volta installato vi verrà chiesto di registrarvi. Potete scegliere se farlo con il numero del vostro cellulare (cosa non visibile da nessun altro utente e non associabile al vostro account) oppure con una vostra email. Vi verrà chiesta poi la data di nascita che serve a Discord per sapere se siete maggiorenni (e suppongo di si) e potete visualizzare contenuti non adatti ai bambini.

Come insomma vi abbiamo detto sopra, nessuna vostra informazione personale sarà passata al server.

In poche parole, per rispondere alla domanda più frequente che ci fanno gli utenti, nessuno potrà mai risalire al vostro numero di telefono o email o può chiamarvi attraverso l’app (per evitare scocciatori vi consigliamo comunque dalle opzioni di disabilitare la possibilità di ricevere call da utenti che non avete preventivamente accettato come amici).

A questo punto potrete cliccare sul nostro link di invito e partecipare alla chat.

Come funziona la chat ?

E’ molto molto semplice. Appena entrati nel canale vi consiglio di andare nella sezione regolamento e leggerlo. E’ un appassionato consiglio perchè una persona che fa qualcosa di sbagliato (tipo postare nelle aree sbagliate o non presentarsi in area presentazioni) farebbe da subito capire che si è una persona poco propensa a conoscere le regole del gioco. A noi il numero non interessa, ricerchiamo la qualità e slogghiamo frequentemente gente che non ha seguito le indicazioni generali.

Come detto sopra, dopo aver letto il regolamento bisogna presentarsi in area. Questa cosa per noi è fondamentale perchè ci permette di poter “colorare” il vostro account per permettere agli altri utenti di capire immediatamente se siete una coppia, singolo, etc.

ILO Discord – Web Chat

Link di invito

Ilo da quasi 10 anni (siamo qui dal 2012) non è mai stato un sito a pagamento e non ha mai avuto sezioni che richiedessero quote di iscrizioni. La nostra forza sono i nostri utenti e sta a voi aiutarci a crescere invitando nuove persone. E’ possibile invitare coppie alla nuova chat semplicemente andando nel menù e selezionando il tasto invita persone.

Verrà generato un codice personale che può essere passato ai diretti interessati come invito personale.

Un ultima cosa

Il Server Discord non è “un nuovo ILO”. E’ solo la sua chat. Pertanto vi invito sempre a postare le vostre foto, storie, pensieri e aggiornamenti di profilo qui sul sito web. Il vostro profilo su ILO è la vostra storia che persiste nel tempo, le chat sono molto volatili. Una foto che postate oggi, domani non la guarderà più nessuno.

Pornografia. Quando sono le donne ad essere in regia.

Pornografia. Quando sono le donne ad essere in regia.

Il mondo della pornografia è mutato, non solo perché la tecnologia ha cambiato le regole del gioco, permettendo alla produzione amatoriale di assurgere al top delle categorie più cliccate sul web, ma anche perché sempre più spesso le donne si affacciano a questo mondo dall’altra parte della camera, ovvero come registe. Il mondo femminile non ignora più la pornografia e, seppure si dedichi ancora più alla letteratura erotica piuttosto che alla cinematografia, rappresenta una ampia fetta di mercato, oltre che un target ambito per i produttori del settore.

Si è sempre detto che i film porno sono rivolti a un pubblico maschile perché stimolato dal vedere consumarsi l’atto sessuale, ma si è mai chiesto alle donne se interessano e piacciono anche a loro? La pornografia, secondo Erika Lust, una delle più affermate registe porno, riguarda molto da vicino la sessualità e i reciproci ruoli che assumiamo, fino a determinare una sorta di vera e propria educazione sessuale, che ci piaccia o no. E come darle torto? Oggi accedere a contenuti pornografici è facile e discreto come non mai prima, e i siti porno registrano da sempre un afflusso di utenti che l’ipocrita e perbenista diniego che tutti noi esibiamo (Chi io? No, non li guardo quei filmini; dopo un po’ mi annoiano; non vado su quei siti perché ho paura dei virus; etc…) non dovrebbe valere il fiato speso.

Va da sé che a lasciare in mano ai soli uomini il timone della produzione pornografica si rischia di sfalsare il messaggio, di distorcere il discorso e di impedire l’approccio a una sessualità libera da certi stereotipi e cliché. Le figure femminili sono spesso sottomesse e obbedienti e non sempre rispecchiano le fantasie delle spettatrici; i primi piani sui genitali insistenti e ripetitivi possono spegnere il desiderio femminile, più attratto da ad altri dettagli, quali le mani, i gesti, le espressioni del viso, il torace dell’uomo.
Le donne dietro alla cinepresa, invece, rivendicano un nuovo modo di vedere la sessualità, che non vuole essere di stampo femminista, perché la pornografia riguarda tutte e tutti, bensì tende alla ricerca della naturalezza del rapporto, dando un senso alla componente erotica all’interno della storia, a partire dai protagonisti e dai canoni con cui vengono selezionati.

Quindi si tratta di film di donne per donne? Una sorta di genere soft, adatta ancora una volta a non turbare una più (ipocrita) sensibile morale? No, le donne si eccitano tanto quanto gli uomini nel vedere scene di sesso, a maggior ragione quando ritrovano nel video i loro desideri inespressi. I film in questione sono sì film erotici (perché curati in tutti i dettagli, non solo in quelli inerenti l’eros) ma con scene di sesso esplicite.

Si potrebbe quasi parlare di realismo sessuale più che di pornografia, perché questo termine risulta riduttivo per le registe salite in cattedra: i protagonisti si discostano dalla solita “barbie siliconata e dall’uomo rude e muscoloso” (come Erika Lust definisce i due prototipi dello mainstream porno), ma sono persone credibili, ragazze e ragazzi della porta accanto in cui è più facile impersonarsi e identificarsi. L’occhio della telecamera non scava solo fra le pieghe di carne nascoste e disvelate, ma cerca nel passato e nel futuro dei personaggi, connotandone emozioni, desideri e anche conflitti che si sfogano nell’atto sessuale.

Ma chi sono le principali protagoniste impegnate nel dare una svolta all’arte espressiva pornografica?
“Le ragazze del porno – My Sex” (Mara Chiaretti, Anna Negri, Regina Orioli, Titta Cosetta Raccagni, Lidia Ravviso, Slavina, Roberta Torre, Monica Stambrini, Emanuela Rossi) rappresentano un collettivo di registe italiane che si è cimentato nelle realizzazione di corti pornografici (dovendo sfruttare il crow funding quando invece in Svezia una serie di cortometraggi erotici, Dirty Diaries, è stato finanziato dallo stato), ma la scena italiana risente non poco di problemi relativi a censura, finanziamenti e distribuzione.

Erika Lust, con all’attivo diverse pellicole, è forse l’esponente più conosciuta e in vista, grazie alla casa di produzione LustCinema, in grado di coinvolgere l’utenza attraverso il progetto X-Confessions, una sorta di confessionale in cui rivelare i propri desiderata sessuali per vederli poi interpretati in corti d’autore.
Negli USA troviamo il porno post-modernista di Annie Sprinkle e poi Tasha Reign, ex attrice porno e modella di PlayBoy; in Francia Canal+ ha prodotto alcune antologie di corti erotici intitolati X-Femmes, in Danimarca esiste la casa di produzione Zentropa, fondata da Lars Von Trier, tra le prime nel produrre porno girati da donne per un pubblico femminile.

Insomma, anche se non ce ne siamo accorti, il porno femminile è già una realtà, ed è possibile godere di diversi titoli interessanti, giusto avessimo voglia di farci un’idea in merito, a partire da “Five hot stories for her” di Erika Lust (vincitore del premio come Miglior Film per Adulti all’Eroticline Award di Berlino), oppure le produzioni di Nina Harley (nina.com) o di Anna Span (annaspan-diary.com)

I gusti sono personali e non si discutono, ma qual è il vostro genere preferito di film porno? Oppure, volendo osare, quale vi piacerebbe avere girato o vorreste girare…?