5 cose che dovresti sapere prima di fare uno scambio di coppia

5 cose che dovresti sapere prima di fare uno scambio di coppia

Vi ricordate la prima volta che avete dovuto fare un tuffo in acqua? Avevate paura, vi chiedevate perchè e come funzionasse una volta entrati li dentro. Avevate voglia di farlo ma non ne avevate coraggio. Lo scambio di coppia è praticcamente la stessa cosa. Una volta superate le proprie paure ci si può solo rimproverare sul perchè non lo si sia fatto prima.

Da un recente sondaggio è emerso che più di 2 milioni di italiani, almeno una volta, hanno sperimentato lo scambio partner. A conti fatti, il 10% della popolazione del BelPaese si è concessa ad un’esperienza più aperta. Il fenomeno è sicuramente in crescita se pensate che solo 3 anni fa la Federsex sosteneva che mezzo milione di coppie italiane fosse iscritta a locali per scambisti.

Ma questa fama non sempre è stata accompagnata da una corretta informazione e molte Coppie hanno utilizzato “il gioco” come ultima isola per il loro rapporto, finendo ovviamente per naufragare.

Abbiamo quindi stilato un piccolo vademecum per tutte quelle Coppie in ascolto che sono accarezzate dall’idea di provare questa elettrizzante esperienza, ma occhio, lo scambio di coppia non è per tutti.

1. Lo Scambio di Coppia non è per tutti.

Proprio come per la monogamia, lo scambio di coppia non ha una percentuale di riuscita del 100%, nè è una panacea per la vostra relazione un pò in difficoltà. Alcune persone sono semplicemente più inclini verso rapporti di coppia più aperti differentemente da altri. Alcune coppie trovano che lo scambio di coppia migliori la loro relazione, ma in molti altri casi invece non fa altro che aggravare i problemi già esistenti.

Proprio come considerereste i lati positivi e negativi di un matrimonio, così dovreste pesare i pro e i contro di un gioco a 4. La cosa migliore è sicuramente parlarne, magari facendo una lista insieme e discutere di ogni punto. Non è obbligatorio arrivare allo scambio di coppia per sentirsi più trasgressivi e non forzate questa scelta, ricordate: lo scambio di coppia non è per tutti.

2. La pressione è l’antitesi del piacere.

Spesso riceviamo richieste su come convincere il proprio partner ad allargare i suoi orizzonti ma la risposta è semplice: non puoi! Convincerlo vorrebbe dire forzarlo e il disastro sarebbe così dietro l’angolo. Lo scambio di coppia, se voluto intensamente da entrambi, porta la coppia a vivere uno stato di complicità altrimenti irraggiungibile. Ma questo risultato è impossibile in assenza di un desiderio comune.

Ma dal momento che avete deciso di parlarne al vostro partner, ed è assolutamente giusto provarci, non insistete se lo vedete un pò reticente, fate che la vostra relazione abbia la priorità lasciando “in attesa” l’idea del vivere “swinger” fino a che entrambi non siete del tutto pronti.

3. Le Regole sono assolutamente necessarie

Sentirete spesso dalle coppie più esperte che le uniche regole che contano sono le vostre regole, non c’è niente di più vero. Solo voi siete gli esperti della vostra relazione, così anche se potete imparare qualche trucchetto dai più esperti, la vostra visione è l’unica in grado di comprendere i giusti equilibri che fanno muovere tutto.
Stabilire delle regole in anticipo è decisamente importante. Domandatevi e rispondetevi su tutto quello che vi viene in mente, come ad esempio:

– C’è qualche limite nei giochi sessuali?
– Quali sono le attività sessuali che ci mettono più a nostro agio?
– Come comunicarci se non ci sentiamo a nostro agio con l’altra Coppia?
– Abbiamo una “safe word”, ovvero una parola di sicurezza per interrompere il gioco?
– Come dovrà reagire il tuo partner qualora la si usa?
– Siete entrambi interessati ad uno scambio di Coppia o magari ad un triangolo?
– Vi piacerebbe giocare più in pubblico o in privato?
– Siete disponibili a giocare più volte con la stessa coppia?
– Come vi dovrete comportare se il partner è interessato a qualcuno dell’altra coppia ma voi no?
– Come pensate di affrontare il “giorno dopo?” la prima volta?
– Rivisitate le vostre regole periodicamente, aggiungendone di nuove o cambiandole via via accumulerete esperienza.

4. Le vulnerabilità sono i nostri punti di forza.

Come per tutte le esperienze sessuali e relazionali, lo scambio di coppia susciterà reazioni emotive sia positive che negative. Siate pronti a parlarne. Alcune coppie sono così tanto prese dal concetto di scambismo che dimenticano dei problemi che possono sorgere (e che il vostro partner non vi sta rivelando).

La gelosia, l’insicurezza e la paura sono emozioni normali, quindi è importante riconoscerle. Non sono un segno di mancanza nel rapporto quando si parla di emozioni in modo aperto, anzi, si ha l’occasione di offrire al vostro partner e a voi un nuovo punto di vista, grazie alle rassicurazioni che diventeranno il vostro punto di forza.

5. Il Voyerismo ha i suoi vantaggi.

Se avete deciso di provare vi suggeriamo di trascorrere un pò di tempo nei Club Privè o in qualche locale trasgressivo in cui la partecipazione non sia assolutamente obbligatoria. Potrete così impegnarvi in conversazioni amichevoli con altre coppie e alleviare la pressione, familiarezzando nel frattempo con la scena che avete intorno. Moltissimi Club Privè offrono un occhio di riguardo alle coppie scambiste che sono alla prima esperienza (sono tantissime, non siete soli!) e spesso sarete accolti alla grande anche dalle altre Coppie che saranno ben liete di rispondere ad ogni vostra curiosità.

Ecco qui, ci siamo divertiti a stilare 5 linee guida per farvi esplorare l’idea di una relazione più aperta e più consapevole. Utilizzate questi consigli per parlarne con il vostro partner, se avete altre domande poi, considerate sempre i commenti qui sotto l’articolo, nessuno vi giudicherà e potrete fare tutte le domande che vorrete che riguardino lo stile di vita eccitante e consensuale dello scambio di coppia.

Le conseguenze dell’astinenza sessuale

Le conseguenze dell’astinenza sessuale

L’astinenza sessuale può essere una scelta personale o imposta dal partner, la conseguenza di una patologia o l’effetto di un periodo di crisi della coppia.

Per l’ordinamento italiano, nel caso delle coppie sposate, l’astinenza volontaria da parte di uno dei partner può comportare la richiesta di risarcimento (sentenza della Cassazione del novembre 2012).

Cosa dire poi del numero sempre più alto di giovani under 35 disinteressati al sesso e più propensi a comunicare sui social che ad avere rapporti intimi?

Qualunque sia il motivo che porta ad astenersi dai rapporti sessuali, quello che non cambia sono le conseguenze sul fisico e non solo. Vediamole assieme.

Astinenza sessuale: le conseguenze sugli uomini

L’astinenza sessuale maschile può avere conseguenze fisiche molto fastidiose. Una delle meno gradevoli riguarda senza dubbio le polluzioni notturne, che possono risultare molto imbarazzanti.

Con il prolungarsi del periodo di astinenza possono insorgere delle conseguenze fisiche decisamente più gravi. Tra queste va ricordata l’ostruzione dei vasi ematici del pene, ma anche la diminuzione dei livelli di testosterone.

Il quadro è chiaro: per quanto riguarda gli uomini, meno sesso si fa più l’apparato genitale maschile invecchia, con effetti che possono coinvolgere anche l’efficienza del sistema neurologico.

Da non trascurare infine sono i problemi che possono riguardare l’intensità dell’eiaculazione, un aspetto essenziale per parlare di potenza sessuale.

Le conseguenze dell’assistenza sessuale sulle donne

Cosa dire, invece, delle conseguenze dell’assistenza sessuale sulle donne? Per quanto riguarda gli effetti fisici, è bene ricordare in primo luogo la diminuzione della lubrificazione vaginale. In questi frangenti, capita spesso di ricorrere a lubrificanti vaginali.

Questo, però, non aiuta dal punto di vista del raggiungimento dell’orgasmo.

Il quadro appena descritto influenza profondamente il benessere psicologico della donna che, come dimostrano gli studi in merito, dopo un anno di astinenza sessuale lamentano danni superiori a quelli dello stress.

L’astinenza sessuale e la coppia: conseguenze fisiche e psicologiche

Quando si parla di astinenza sessuale, è bene ricordare che le conseguenze non sono solo fisiche, ma anche e soprattutto psicologiche.

Analizzarle è fondamentale soprattutto quando si considerano le situazioni delle coppie. In tali frangenti esistono diversi casi possibili.

  • Astinenza sessuale imposta da uno dei due partner
  • Astinenza sessuale dovuta a motivi medici (patologie fisiche, momenti di difficoltà successivi per esempio al parto)

La prima delle due situazioni, senza dubbio, è più grave e, secondo i dati ufficiali, fa scoppiare la maggior parte delle coppie.

Gli psicologi e gli psicoterapeuti che si sono espressi in merito hanno ricordato che, in generale, il partner che subisce la decisione dell’astinenza sessuale vive dei momenti di grande frustrazione.

La consapevolezza di una carenza forte nella propria vita personale è chiara. Quando l’astinenza si protrae ovviamente peggiora anche tale situazione.

Secondo la Cassazione, il quadro che si crea in questi casi costituisce una vera e propria offesa alla dignità della persona.

Come risolvere il problema? Vediamo i diversi casi.

Affrontare le conseguenze dell’astinenza sessuale

Affrontare le conseguenze dell’astinenza sessuale significa prepararsi a un percorso lungo sia dal punto di vista fisico, sia per quanto riguarda l’aspetto psicologico.

Nel primo caso è bene rivolgersi a un ginecologo o a un andrologo a seconda della situazione.

Nel primo caso, è frequente la prescrizione di dosi ormonali che possono rimettere in moto i meccanismi di lubrificazione vaginale.

Nel caso degli uomini, invece, l’andrologo può prescrivere integratori farmacologici e naturali aventi l’obiettivo di ristabilire i livelli di ossido nitrico, una sostanza fondamentale per rilassare i vasi ematici del pene e per favorire l’erezione.

Ovviamente è necessario intervenire anche a livello psicologico. In questi frangenti, si consiglia di ricorrere a una terapia di coppia. Gli orientamenti sono numerosi.

Come scegliere il professionista migliore? Informandosi sulle sue referenze e prenotando un incontro conoscitivo iniziale. Solo in questo modo è possibile accertarsi di avere un’empatia sufficiente con il professionista.

Una volta trovata la persona giusta è fondamentale frequentare con costanza le sedute.

Seguendo le indicazioni del terapeuta, è possibile mettere piano piano in secondo piano quei pensieri disfunzionali che impediscono la buona comunicazione nella coppia.

Anche se l’astinenza dal partner ma è legata a motivi medici rivolgersi a uno psicologo – meglio psicoterapeuta – professionista può essere una valida soluzione.

Questo è il caso del naturale periodo di astinenza post partum. In questi frangenti può risultare decisivo per l’equilibrio della coppia, che deve conciliare la genitorialità e la necessità di mantenere viva la passione nel corso del tempo.

Casi particolari di astinenza sessuale

Esistono molti altri casi di astinenza sessuale. Tra questi, per esempio, è possibile ricordare la situazione di chi ha convinzioni religiose particolarmente radicate.

In tali frangenti, se si vive la situazione personalmente per libera scelta, è fondamentale tenere sotto controllo la situazione fisica, onde evitare che l’astinenza abbia conseguenze sull’equilibrio dell’apparato genitale e che possa influenzare la qualità dei rapporti sessuali futuri.

Scambisti: chi sono, cosa fanno e perché?

Scambisti: chi sono, cosa fanno e perché?

Il mondo perfetto, quello che tutti desidereremmo vivere è o no un luogo dove sentirsi liberi di fare ciò che si sogna senza sentirsi giudicati. Un universo perfetto regolato dall’unica e importante regola della condivisione e del consenso reciproco, fatto di passioni, desideri e voglie. Ma tutti sarebbero in grado di viverlo con intelligenza? No. Il mondo dello scambismo è, per fortuna, non per tutti anzi, diremmo assolutamente per pochi.

Il mondo del sesso è deliziosamente intricato e così ricco di sfumature che anche il può esperto dei sessuologi non riuscirà mai a studiarlo a fondo. Possiamo scegliere quindi di guardare le sue infinite sfaccettature in maniera scientifica, analizzandole e attribuendo un significato ad ogni azione, o in maniera umana, scoprendo e riscoprendo costantemente la sessualità –la nostra e quella degli altri.

Se siete scambisti, vi sarà capitato molteplici volte di dover rispondere a domande che suonavano tanto come accuse, più che come semplici curiosità. Leggendo i nostri articoli, però, potete tirare un sospiro di sollievo; nessuna pratica sessuale messa in atto con il consenso di ogni partecipante verrà mai giudicata negativamente. Partiamo dalle basi:

Cosa s’intende per “scambismo”?

In questo caso, il nome è tutto un programma, ed è abbastanza esplicativo; anche nei dizionari troveremo una definizione molto semplice, ovvero “pratica di scambio fra coppie”, o “scambio di coppie a fini sessuali”.
Gli scambisti, infatti, sono semplicemente persone con relazioni amorose stabili che, però, traggono piacere dallo scambiarsi i partner con altre coppie.

Lo scambismo è una forma di relazione non-monogama, termine che indica qualsiasi tipo di relazione che varia dallo standard della monogamia stretta e che, perciò, può significare parecchie cose. In questo caso, una coppia di scambisti è una coppia tradizionale, composta generalmente da due persone che potreste tranquillamente incontrare al bar o al parco mentre gioca con i bambini, ma che occasionalmente frequentano club appositi o altre coppie per dedicarsi all’attività dello scambio delle coppie.

Com’è nato lo scambismo?

Come si può immaginare, non c’è una data precisa che indica la nascita di questa pratica sessuale. Come molte altre tipologie di relazioni non-monogame, però, ha avuto inizio circa negli anni ’60, durante la liberazione sessuale (o rivoluzione sessuale), movimento sociale che modificò i codici di comportamento relativi alla sessualità e alle relazioni interpersonali. Anche l’invenzione della pillola contraccettiva e lo studio delle soluzioni alle malattie sessualmente trasmissibili contribuirono alla diffusione delle pratiche sessuali non-monogame, tra le quali lo scambismo.

Non è una pratica che ha ripercussioni negative sulla coppia?

Niente affatto, semmai è vero il contrario. A partire dalla nascita di questa pratica sono state condotte numerose ricerche a riguardo negli Stati Uniti e, nella maggior parte dei casi, viene evidenziato che le coppie non-monogame che praticano lo scambismo sono più felici e soddisfatte di quelle monogame. Come abbiamo detto in un precedente articolo, gli stessi risultati sono stati ottenuti studiando altri tipi di relazioni non-monogame, come il poliamore.

In un questionario online del 2000, indirizzato a persone che frequentavano siti dedicati allo scambismo, il 60% dei partecipanti riteneva che questa pratica avesse migliorato la relazione di coppia, mentre solo l’1,7% asseriva che l’avesse peggiorata. Il 50% dell’utenza, inoltre, aveva una relazione felice prima di avventurarsi nel mondo degli scambisti e, dopo averlo fatto, si sono sentiti più felici e vicini al partner.

Neanche la gelosia sembra essere un problema per le coppie di scambisti e, anzi, come abbiamo visto per le coppie aperte, la possibilità di avere altri partner sessuali oltre quello romantico tende a creare un’atmosfera rilassata nella coppia, considerando anche il fatto che l’insoddisfazione sessuale è una delle principali cause di divorzio e separazione nelle coppie monogame.

Quali differenze ci sono tra poliamorosi, scambisti e coppie aperte?

Come ormai già sappiamo, esistono svariati tipi di relazioni non-monogame. In un altro articolo abbiamo parlato del poliamore, accennando anche alle coppie aperte. So bene che, per chi è abituato alle relazioni monogame, le uniche effettivamente viste di buon occhio e accettate dalla società, il concetto di andare a letto con

qualcuno che non sia il proprio partner romantico suoni sempre come “tradimento”. Tuttavia, la differenza è molto semplice e, come al solito, la parola chiave è “fiducia”. Nelle relazioni monogame si danno per scontate molte cose e, spesso, si arriva a dare per scontato anche il partner. In quelle non-monogame, invece, si discute nei dettagli chi, come e quando deve entrare a far parte della relazione. I poliamorosi, come abbiamo già visto, non prendono in considerazione solo il sesso; a volte, tre o più persone si amano come si ama una coppia tradizionale, e la relazione procede con tre o più persone. Se e quando si vuole andare a letto con qualcuno che non faccia parte della relazione, i partner devono saperlo, altrimenti è tradimento.

La relazione aperta, invece, segue una regola diversa: “non importa con chi vai a letto, basta che la sera torni a casa da me”. Le coppie che hanno una relazione aperta danno molta più importanza al sentimento, piuttosto che al sesso. Questo significa che ognuno può andare a letto con chi vuole, facendolo sapere o meno al partner, basta che non si creino legami duraturi.

Anche gli scambisti sono coppie tradizionali, con una relazione tradizionale. Al contrario dei poliamorosi, non intrattengono più relazioni sentimentali allo stesso tempo, e al contrario della relazione aperta, entrambi i partner vengono convolti nelle attività sessuali con persone al di fuori della relazione. Ad esempio, se una coppia di scambisti incontra un’altra coppia di scambisti con la quale fa amicizia, devono decidere tutti insieme se, dove e quando effettuare lo scambio di coppia. È quindi evidente che, se uno dei membri della coppia esce di casa e fa sesso con un’altra persona, si tratti sempre e comunque un tradimento. Infine, alcuni di voi si saranno chiesti:

ma come si “mettono d’accordo” gli scambisti?

Semplice anche questo: tramite forum online o andando direttamente in locali specializzati. Sono infatti molteplici i siti dedicati a questa attività, come Il Lato Oscuro del Sesso(Link qui) , così come i club pensati per venire incontro alle esigenze di queste coppie. Con tutte queste informazioni online, e con siti nei quali i “nuovi arrivati” vengono aiutati e guidati nel mondo degli scambisti, viene quasi voglia di provare, non credete?

5 cose sul Sesso che gli uomini sui social non sanno

5 cose sul Sesso che gli uomini sui social non sanno

Il maschio medio italiano non ha ricevuto nessuna educazione sessuale strutturata e si basa soltanto sul sentito dire e su quello che ha visto nei film porno. Guardate che non è facile crescere con quell’amico nel bar o pub che millanta di essere uscito a fare una passeggiata e dove una gli si è avvicinato e che, dopo un “Ciao”, già gli stava facendo un pompino.

Lo avranno deriso, preso in giro, nessuno gli avrà creduto, ma poi quando si troverà a dover trovare una strategia di approccio, non avendone mai studiata una, si atterrà al sentito dire come se quella fosse una tattica scientificamente provata, senza avere l’intelligenza di capire che non funziona e non potrebbe mai funzionare.

Oggi vi elencheremo i 5 tipici atteggiamenti SBAGLIATISSIMI dei maschi “italici” all’interno dei social per approcciarsi a qualche femmina, o presunta tale.

Mostrare il cazzo in chat

Avete sentito che si fa, avete letto di quanti prendono in giro quello che lo fanno, ma nonostante questo imperterriti pensate che sia l’arma segreta definitiva che fara mugolare la destinataria della vostra immagine intima e che vi inseguirà fino alla fine del mondo pur di supplicare di darglielo. Tentativi fatti ne mondo usando questa tecnica Milioni, tasso di successo = ZERO .

Sei Bellissima

Capita, da sempre, che quando non si sa cosa scrivere a una persona che ti interessa si possa cadere nel banale, ma bisogna saper pensare (eh…appunto pensare…) al di fuori della convinzione che tu che mi stia scrivendo sia l’unico uomo della terra.

Il problema non è di fatto il “Sei Bellissima” quando spesso manco ci sono foto mie nel profilo, quanto l’assoluta certezza che a una mia risposta seguirà un “Mi mandi foto tue/Ci vediamo?/Ingoi?/Fai le seghe con i piedi?”… quindi quasi mai una donna risponderà a quella frase.

Il “Ciao” ripetuto all’infinito

E’ un saluto e rispondere è cortesia, ma questo non vale sui social in particolare se sei una donna. In caso di risposta nel 99% dei casi si finisce come nel “Sei bellissima”.

Ma se non hai ottenuto risposta, insistere sempre un altro Ciao seguito da un altro a distanza di poche ore/giorni, non fa che farti considerare più fastidioso e disperato di un operatore di call center in cui cerca di farti cambiare compagnia telefonica avendo in mano un’offerta decisamente più svantaggiosa.

Il misterioso reinoltro

Non so se capita anche a voi. Ma io spesso trovo persone che prendono un mio post e poi me lo rimandano come messaggio privato. Nessun commento, nessuna frase. L’unica cosa che ti verrebbe da rispondere è un “Eh… bello eh…” o un “Per fortuna che hai ritrovato il mio post perchè non sapevo dove l’avevo messo e credevo di averlo perso”.

Il trombatore indefesso (ma da spettatore di film porno)

Inizia la frase con un sensuale e accattivante “Bella troietta, ti va di gustare un bananone di 30cm?” .

E’ la versione più disperata di quelli che ti mandano il cazzo in chat, perchè oltre a non avere la minima idea di come funzioni un approccio e di come una donna possa scegliersi un partner, figlio di una cultura sviluppata attraverso solo film porno e rivistine zozze anni 80, è ancora convinto che se un lattaio suoni alla porta, una bella donna debba aprire nuda e rovisti immediatamente il pacco al malcapitato come se non ci fosse un domani.

Mi chiedo se queste persone, che sono convinti che i film porno siano la realtà, credano anche negli Avengers nella stessa misura, sperando che possano convincersi di poter volare lanciandosi da almeno il quarto piano.

Ero molto gelosa, poi ho provato una vacanza per scambisti e….

Ero molto gelosa, poi ho provato una vacanza per scambisti e….

“Ottimo lavoro, tesoro,” dice l’uomo nudo alla moglie.

Non riescono a staccarsi gli occhi di dosso e io mi sento un po’ esclusa. Dopotutto, sono io che sto facendo del sesso orale a lui, mentre sua moglie si sta occupando di mio marito qui accanto.

Se un anno fa mi avessero detto che sarei riuscita a guardare mio marito farsi fare una fellatio da un’altra donna senza essere gelosa, mi sarei messa a ridere. Sono sempre stata una persona gelosa. Appena mio marito, ma anche qualsiasi mio ex, guarda anche distrattamente una donna attraente, salto su. Le mie scenate di gelosia sono tristemente note.

Nulla mette più a rischio il mio controllo sulla situazione dello scambismo, ma quando come giornalista sono stata invitata in due resort per scambisti a Cancun—Desire Pearl e Desire Riviera Maya—ho subito detto di sì. Volevo una vacanza gratis. E nella mia testa ho subito escluso la possibilità di partecipare attivamente a orge in cui avrei dovuto guardare mio marito dare piacere ad altre donne.

La gelosia non era l’unica paura. In passato ho sofferto di dipendenza dal sesso e dal porno, ne ho scritto moltissimo e nella mia vita sessuale ho spesso fatto scelte terribili. Sebbene la dipendenza si sia placata da quando ho incontrato mio marito, grazie a tanti sforzi e al suo incrollabile supporto, il mio timore era che questa vacanza potesse riaprire la ferita.

“Non possono obbligarci a fare nulla,” ho detto a mio marito (e a me stessa) mentre discutevamo delle nostre preoccupazioni a riguardo. Lasciavamo spesso la bambina dai miei per rilassarci qualche giorno. E allora perché non farlo per andare in un resort per scambisti?

Mio marito era d’accordo con me, e ha aggiunto, “Non ci possono nemmeno obbligare a stare nudi.”

Il Desire resort non si definisce “per scambisti”, ma un luogo “solo per coppie, dove i vestiti non sono obbligatori,” e che comprende anche le coppie cosiddette “vanilla”, come noi, quelle che vanno lì per divertirsi ma non vogliono necessariamente avere rapporti con estranei.

Qualche settimana dopo atterriamo a Cancun sotto una pioggia torrenziale. Al Desire Pearl resort, il personale ci accoglie con calici di champagne e saluti cerimoniosi. Tra le regole del resort la più importante è che “No significa no.” Gli ospiti, inoltre, si impegnano a non fotografare altri avventori e a fare sesso in pubblico solo nelle aree dedicate, come la vasca idromassaggio e la sala dei giochi.

Mentre ci accompagnano alla nostra stanza, tutte le persone dello staff che incontriamo ci salutano cordialmente, mettendo una mano sul cuore e guardandoci dritto negli occhi.

“Insegniamo loro ad avere a che fare con le persone nude, a guardarle negli occhi,” ci spiega Alberto Martinez, general manager del Desire Pearl, quando gli chiediamo come i dipendenti gestiscano la situazione in cui si trovano, circondati da persone nude che fanno sesso sotto gli occhi di tutti. Mi sembra molto difficile che possano riuscire a lavorare con tutte queste distrazioni.

Non appena smette di piovere, io e mio marito ci dirigiamo verso la vasca con acqua riscaldata. Qui iniziamo a guardarci attorno e subito ci rendiamo conto dell’immensa varietà dei clienti. Tra gli ospiti, dai 30 ai 70 anni—principalmente tutti americani bianchi—ci sono fisici slanciati e grassottelli, persone alte e persone basse, piccoli seni naturali e gigantesche protesi in silicone, peni grandi e peni piccoli, vagine nature o completamente depilate.

Con il costume mi sento a disagio, così mi tolgo subito il pezzo sopra e mio marito si sfila i boxer come se non aspettasse altro. È un po’ come tornare bambini senza vergogna, le persone si scrutano a vicenda, si fanno complimenti, scherzano e parlano apertamente delle proprie fantasie. Si parla anche di temi normalissimi, dal lavoro alla vita in città. Sorprendentemente, i clienti del resort—principalmente impiegati e benestanti, essendo una struttura piuttosto costosa—parlano anche molto dei loro figli. Di tutte le coppie che abbiamo incontrato, solo due non hanno figli.

“I vostri figli sanno dove siete?” chiedo a una coppia dell’Ohio.

“Certo,” mi risponde lui. “Anzi, nostra figlia di 16 anni ha scelto la lingerie per la mamma e i costumi sexy per la serata a tema. Tutti a casa sanno dove siamo. Lo diciamo senza problemi a colleghi, amici e parenti. Per come la vediamo noi, se ci sono persone che hanno problemi con il nostro stile di vita, non le vogliamo accanto, tutto qui. Così è molto più semplice.”

Un’altra donna racconta con orgoglio di aver regalato un vibratore alla figlia teenager per Natale, e di averlo trovato poco dopo sotto il suo letto, spacchettato.

Ripenso a mia madre, che mi aveva parlato di sesso solo una volta in tutta la mia adolescenza, indicandomi le parti basse e sentenziando, “Non farti maitoccare da nessuno lì.” Negli anni ho capito molte cose, non solo dai miei genitori e dall’ambiente cattolico in cui sono cresciuta, ma anche dalla TV, dai libri, dalle commedie romantiche e dalle valanghe di canzoni pop sul tema: nessuno rispetta le prostitute, gli uomini tradiscono, le donne piangono e le relazioni sono fragili.

Anche se oggi mi ritengo piuttosto migliorata, alcune reminiscenze del passato mi perseguitano. La gelosia è una di queste, così come il fatto di giudicare le persone che avrei incontrato in questo resort.

E in effetti, le donne nel resort sembrano più aggressive degli uomini. Quasi tutti i complimenti che ricevo mi vengono fatti da donne—Hai avuto un figlio? Non ci credo!—così come quasi tutti gli inviti espliciti—Voglio baciarti, non riesco a togliermelo di testa. Posso? E mentre gli uomini sono più aperti alla conversazione senza secondi fini, le donne spesso non iniziano nemmeno a parlare se non hanno un interesse sessuale.

“Sarà la sesta volta che veniamo qui,” mi dice un signore del Midwest mentre lasciamo la vasca e ci avviciniamo al bar. La moglie ha degli accessori vistosi attorno ai capezzoli e sta studiando la sala con attenzione. Non sembra interessata a parlare con noi. “La sesta volta,” ripete lui, “e non siamo mai usciti dal resort.” Mi sembra davvero incredibile, soprattutto perché il sito di Chichén Itzá è a pochi chilometri da qui. Hanno davvero passato l’intera vacanza a fare sesso? Quando poi aggiunge che non sono scambisti, lo trovo ancora più strano. “Per noi è solo porno dal vivo,” dice.

“Non lo trovi deludente?” gli chiedo.

Ride. “A volte l’eccitazione della sorpresa, di non sapere se accadrà qualcosa o no, è abbastanza per tutto l’anno. La fantasia spesso può essere molto più soddisfacente della cosa in sé.”

Ovviamente, però, non ci sono solo coppie vanilla. Dopo la prima cena non abbiamo ancora visto nessuno fare sesso e così decidiamo di tornare alla vasca ora che si è fatto buio. Qui assistiamo alla prima orgia pubblica. E nonostante l’avessi letto nella liberatoria, la prima reazione è che sia contro le regole.

“Si può?” chiedo a mio marito sottovoce.

Lui non mi risponde. È troppo impegnato a osservare le dinamiche. Mentre uno dei due uomini del gruppo si scambia di ruolo con la sua compagna, si volta e ci fa cenno con la mano, invitandoci a partecipare.

Guardo mio marito, lui guarda me in attesa che io prenda la decisione—nuotare nell’altra direzione oppure unirci a loro. In quel momento sperimento uno dei concetti principali su cui si basa il Desire resort: decido per entrambi. Nel momento in cui quell’uomo ci ha fatto cenno con la mano, abbiamo smesso di essere una coppia vanilla e siamo diventati scambisti. O almeno io lo sono diventata. Avevo ancora bene in mente la gelosia, e mio marito ne era consapevole. Così tutto quello che ho fatto in quel momento è stato giocare con le altre due donne, mentre gli uomini guardavano e toccavano solo la propria partner.

Finito il divertimento mi libero dal groviglio e tutti insieme ci dirigiamo verso il bar come un gruppo di vecchi amici, ognuna di noi avvinghiata al proprio partner.

“Ciao, sono Ginger,” mi dice una delle donne, porgendomi la mano. “Piacere di conoscerti.”

Nei giorni successivi, come se quella notte avesse fatto scattare qualcosa, io e mio marito iniziamo un gioco, fino a dove ci spingeremo stasera? Prenotiamo un massaggio sensuale in coppia alla spa, dove il mio massaggiatore uomo e la sua massaggiatrice donna ci portano a un passo dall’orgasmo prima di avvicinare i nostri due lettini e lasciarci soli. La sera incontriamo lo stesso gruppetto nella vasca e a un certo punto il gioco si sposta in camera di qualcuno. Qui mio marito palpa il seno di un’altra donna, mentre un altro uomo tocca il mio. Poco dopo, lo guardo ricevere sesso orale da più di una donna, mentre altri uomini si avventurano tra le mie gambe. Nel corso della serata i freni inibitori si allentano, i muri si infrangono ma io e mio marito continuiamo a scambiarci cenni di assenso, per capire se entrambi siamo a nostro agio, e le altre coppie fanno lo stesso.

“Mani e bocca sono OK, giusto?” chiede uno dei mariti.

“Se provi a penetrare un’altra donna ti uccido,” risponde la moglie.

“Tutto bene?” ci chiediamo io e mio marito a turno. “Questo ti va?” La risposta è sempre sì.

La cosa che più mi ha sorpreso mentre guardavo mio marito con altre donne è che non provavo rabbia, risentimento o paura. Forse perché io stavo facendo la stessa cosa. Forse nel mio percorso di guarigione dopo la dipendenza dal sesso sarebbe stato meglio esplorare la mia sessualità, piuttosto che limitarla.

Al terzo giorno ci spostiamo al Desire Riviera Maya e qui incontriamo un vigile del fuoco e sua moglie al bancone del bar. Scatta subito qualcosa, parliamo della nostra città, del lavoro e dei figli. Loro sono nel giro da anni e quando gli spieghiamo quello che abbiamo fatto negli ultimi giorni ci dicono che si chiama “soft swap.” È un livello sopra la coppia “vanilla”, ma non è ancora il “full swap”: le coppie soft swap fanno tutto tranne la penetrazione. Io e mio marito esprimiamo entrambi la nostra convinzione a continuare così, non abbiamo voglia di andare oltre.

“Ognuno sceglie il proprio stile,” dice la moglie del pompiere. Ha uno sguardo gentile e una voce pacata. Sorride spesso e fa domande attente, la cosa mi piace. Sembra davvero interessata a noi, e da quanto mi dice, questo per lei è molto importante. Non le piace fare sesso con persone da cui non è attratta emotivamente. Il feeling la eccita.

Qualche ora dopo ci siamo scambiate i mariti ed entrambe stiamo dando loro piacere orale. Poi il pompiere chiede, “Vi va di provare con il full swap?” Io non sono ancora venuta, quindi per un attimo ci penso, ma guardo subito mio marito. Lui non dice niente, mi guarda e basta. Ancora una volta, la decisione spetta a me.

Prendo tempo e chiedo: “Avete dei preservativi?”

Loro scuotono la testa. Do un occhio nella stanza—in un posto così dovrebbero esserci preservativi in ogni angolo, al posto delle boccette di shampoo—eppure, non riesco a trovarne nemmeno uno. Guardo persino nel frigorifero, nulla.

Il mio respiro si placa, e sento che l’entusiasmo sta scendendo. Il pompiere e la moglie si avvicinano e si fanno le coccole nel letto, io mi metto tra le braccia di mio marito accanto a loro, ma ormai non mi interessano più.

Lei inizia a raccontare storie su un’altra scambista che conoscono. “A volte dopo che inizi con lo scambismo ti vengono le gelosie più strane,” dice. “Questa nostra amica, ad esempio, è molto bassa e il marito è molto alto. Per anni l’ha guardato fare sesso con tantissime donne senza problemi. Poi una volta, una ragazza in un club scambisti si è dovuta mettere in punta di piedi per baciarlo, e questo l’ha fatta infuriare.” Ride. “Quella era la loro cosa, lei era molto più piccola di lui, era quello che li rendeva speciali, e in quel momento quella donna glielo stava rubando. Non è strano?”

Improvvisamente, i suoi boccoli sul mio cuscino e le sue carezze sul braccio mi danno i nervi. Voglio che se ne vadano immediatamente. Non che mi sia pentita, ma preferisco mio marito a loro e vorrei restare da sola con lui. Avevamo quasi superato il nostro limite ultimo, e ora avevamo bisogno di ritrovare il nostro legame e di parlare apertamente delle nostre sensazioni.

Il sesso non protetto è pericoloso e improvvisamente sono contenta che non ci siano preservativi nella stanza. Con gentilezza dico alla coppia che abbiamo un impegno a cena, loro colgono il suggerimento e iniziano a raccogliere le loro cose.

In passato ho avuto la mia buona dose di sesso occasionale, ma non mi pento di questa serata. Non mi pento di quello che abbiamo fatto, né di quello che non abbiamo fatto in questo viaggio. E poi c’è un motivo ancora più eccitante che mi rende felice di non aver provato il ‘full swap’: così abbiamo ancora qualcosa di nuovo da esplorare per la prossima. E a giudicare da quanto abbiamo parlato della nostra esperienza al resort una volta tornati a casa, credo proprio che ci sarà.

Il Lato Oscuro del Sesso è un sito nato nel 2012 riservato alle Coppie Scambiste, Esibizioniste, Cuckold e tutti coloro che conoscono le regole di questo fantastico mondo.

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