31 Lug, 2017 | Di tutto un pò, Guide sul Sesso
Se parlate con una coppia che ha praticato o pratica lo scambismo, rimarrete sicuramente sorpresi di quanto ne siano soddisfatti, assolutamente non pentiti e di quanto questa pratica sia non solo appagante per entrambi i membri della coppia, ma anche quanto questo nel tempo abbia decisamente rafforzato il loro rapporto.
Ma seguendo gli innumerevoli messaggi che riceviamo giornalmente sulla nostra pagina facebook o sul nostro sito, la domanda che più frequentemente ci viene rivolta è:
“Come posso convincere mia moglie a diventare scambista ?”
Nella maggioranza dei casi infatti, lo scambismo stuzzica maggiormente la libido maschile perchè non solo porterebbe della novità all’interno della coppia, ma darebbe una nuova spinta sessuale a entrambi i partner, riportando il sesso al centro del proprio rapporto familiare.
In questo mondo ci sono delle regole ben precise, che devono essere chiare a entrambi i partner. Non ci può essere costrizione, ma solo condivisione. Se la vostra lei non ne vuole minimamente sentire parlare, non dovete insistere. Se non è una cosa nelle sue corde, come per tante altre cose potrebbe essere per voi, dovrete rispettare sempre la sua scelta.
Spesso notiamo un comportamento capriccioso da parte di Lui che insiste e vorrebbe spingere la moglie a fare questo passo. Quello che solitamente rispondiamo è che non esiste in una coppia un solo punto di vista valido.
Ad esempio se avete la pretesa che la vostra lei debba esaudire questo vostro desiderio e vi arrabbiate per un diniego, come vi comportereste se fosse lei a usare le stesse frasi chiedendo a voi di avere un rapporto omosessuale con altri uomini perchè la ecciterebbe tantissimo? Molto probabilmente voi non accettereste perchè, appunto, non è nelle vostre corde. Nella stessa misura quindi dovete essere pronti a rispettare le sue scelte.
Ci è capitato di conoscere in qualche club qualche coppia “neofita” dove lui si guardava intorno, pronto a offire la propria lei in cambio del possesso della donna di un’altra coppia. Lei silenziosa, sguardo basso, poco propensa a comunicare.
Lui parla e allunga le mani con l’altra lei e spinge quasi con la forza la propria moglie a “fare qualcosa” per cercare di far iniziare il gioco. In questo caso ringraziammo, ci alzammo e andammo via… era la classica situazione in cui la Lei era stata costretta ad accettare qualcosa che non la convinceva appieno.

Come convincere la propria Lei a praticare lo scambismo
La sessualità di un uomo è strettamente legata al proprio pisello. Se si ha voglia si è praticamente pronti subito. Una donna invece ha una sessualità strettamente legata ad un aspetto erotico e non è che mostrandole un pisello, come succede nei fantasiosi film porno, questa poi impazzisca di piacere automaticamente.
Il consiglio che noi vogliamo dare è quello di riaccendere prima la sessualità della coppia senza elementi esterni. Fate sesso, provate nuovi giochi e in particolare sex toys. Liberatevi da quella sensazione di vergogna che spesso il sesso porta all’interno delle mura domestiche.
In un secondo tempo, fate un passo in più. Divertitevi a mostrare le vostre foto nude (vedi la nostra galleria), magari mentre fare sesso e scambiatele con altri utenti. Giocate e godete dei commenti che arriveranno, anche i più volgari, perchè fanno parte del gioco e vi assicuro, che una donna che sa di piacere non troverà mai una frase volgare offensiva.
E’ a questo punto, dopo aver portato la coppia in un terreno, seppur virtuale, diverso da quello chiuso delle proprie 4 mura domestiche che potete iniziare a pensare allo scambio, magari passando prima con un farlo in 3, prendendo in prestito uno dei tanti ragazzotti che ci si presterebbero e poi dopo questo passo, non avrete più problemi ad andare oltre.

Una cosa però va tenuta sempre in mente.
Lo scambismo non è essere insoddisfatti del proprio rapporto sessuale e quindi riversarsi su altri partner semplicemente avendo il consenso di poter tradire. Lo Scambismo è l’innalzamento del piacere sessuale di una coppia, dove il sesso già funziona bene e dove si ha l’intelligenza di saper scindere la differenza tra Sesso e Amore.
In questo mondo i sentimenti non sono contemplati. Si può aver fatto sesso con l’uomo più dotato e soddisfacente del mondo o con la donna più vogliosa e maiala del pianeta, ma i sentimenti di amore verso il proprio partner non devono e non saranno mai intaccati.
Dovete sempre pensare che i partner esterni, senza troppi giri di parole, sono dei vostri sex toys in carne e ossa che vi aiuteranno a godere di più….
1 Lug, 2017 | Di tutto un pò, Notizie da Internet
La storia che vi raccontiamo, realmente accaduta, ha come protagoniste una bellissima e sexy insegnante da fisico slanciato con le curve al posto giusto e tacchi 12, un suo amico piacione decisamente porcello con un fare un pò lascivo e due studentesse liceali che vengono invitate a partecipare ad una serata ad alto tasso erotico in un club privè.
Tutti insieme
Tutti insieme appassionatamente per una serata hot e diversa dal solito da trascorrere in un club privé del Torinese, tra una festa a bordo piscina, luci soffuse, musica di sottofondo e corpi avvinghiati sui divanetti. La storia, datata 24 giugno 2010, ora è finita in tribunale. Sul banco degli imputati c’è lei, Sabrina Z., 36 anni, di Torino, all’epoca dei fatti docente in una scuola professionale dell’Eporediese e ora accusata di violenza privata. A inchiodarla una frase, che secondo il pubblico ministero aveva proferito come minaccia a una delle sue allieve che era con lei quella sera: «Se racconti cosa è accaduto questa notte ti boccio».

Tanto è bastato agli inquirenti per farla finire dritta davanti al giudice. Ieri, tra l’imbarazzo dei presenti, la vicenda è stata ricostruita nell’aula a piano terra del Tribunale di Ivrea. Sabrina Z., capelli neri raccolti, sopracciglia curate, scarpe questa volta rigorosamente senza tacco, si è presentata a fianco del suo avvocato.
Ha ascoltato e preso appunti mentre Michele, 46 anni, di Torino, l’uomo che quella sera aveva portato con la sua auto le tre donne al club privé, ha raccontato la sua versione dei fatti.
Le versioni
Tra un dettaglio e l’altro su chi frequenta i club per scambisti e che cosa accade una volta varcata la porta d’ingresso («Si fa sesso? Beh, certo, ma mica è obbligatorio»), si è arrivati al nocciolo della questione. Domanda del pm: «Ma lei sapeva che una delle due ragazze era minorenne?». Risposta: «No, non lo sapevo. E poi io non chiedo mai l’età a una donna». Sorriso ammiccante all’indirizzo del giudice. Altra domanda: «Ma nessuno ha chiesto la carta d’identità alla ragazza?». Risposta secca: «Non lo so, davvero, quelle due me le aveva presentate Sabrina».
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Compagne di scuola
Sabrina Z. che, secondo l’accusa, quella sera aveva portato con sé una diciannovenne di Strambino (ora parte civile nel processo e assistita dall’avvocato, Claudio D’Alessandro) e l’altra ragazza minorenne, entrambe sue studentesse ed entrambe curiose di scoprire quel mondo tanto decantato dalla loro insegnante. Per una manciata di mesi, terminata la notte hot, questa storia era rimasta segreta. Poi, come spesso succede, la voce aveva iniziato a circolare.
Le voci
Tra una battuta e un pettegolezzo, la vicenda era arrivata all’orecchio della direttrice della scuola che, dopo aver sentito le dirette interessate e un paio di amiche con le quali la diciannovenne si era confidata, aveva deciso di presentarsi davanti agli ufficiali di polizia giudiziaria in procura. Il processo riprenderà il 13 ottobre.
In quell’occasione sarà sentita dal giudice anche la parte civile, assente in aula, ieri, per un problema di salute. Il suo avvocato, D’Alessandro, spiega: «La questione non è la serata trascorsa al club privé, ma quello che è accaduto dopo, tra l’insegnante e una delle sue studentesse. Un episodio che poi ha prefigurato il reato di violenza privata».
La dichiarazione di una delle due ragazze
Il racconto di Giorgia continua: «Appena entrati nel locale e arrivati nella zona riservata, ho notato diverse persone, in gran parte uomini e diverse donne, nudi, che si accoppiavano. Sabrina vedendomi agitata mi tranquillizzò e mi spiegò che lì aveva conosciuto il suo ex fidanzato». Poi la ragazza rimane seduta sui divanetti con Michele, un loro comune amico, mentre la sua insegnante si allontana: «Poco dopo l’ho vista, seminuda, mentre faceva sesso con due uomini». La seconda volta che Giorgia esce con Sabrina portano con loro un’altra studentessa, ma è minorenne. Per poter entrare nel privé firma su un foglio una falsa data di nascita. Cosa videro? Sempre la stessa scena: corpi avvinghiati sui divanetti.

I fatti risalgono al periodo tra il 2009 e il 2010, ma la vicenda approda in questi giorni in Tribunale a Ivrea, dove l’insegnante è imputata per violenza privata. Giorgia è la ragazza che ha trascinato in Tribunale la sua ex insegnante e che ora si è costituita parte civile (l’assiste l’avvocato, Claudio D’Alessandro). Alla polizia, il 14 dicembre del 2010, raccontava: «Alla direttrice della scuola dissi che Sabrina Z. aveva con noi degli atteggiamenti che non erano assolutamente consoni al ruolo che rivestiva».
La mamma la difende: «È rimasta di sasso quando ha saputo che questa storia è finita sui giornali, lei non ha fatto niente di male». La più sollevata di tutte, in questa storia, è la preside della scuola, Giuseppina Ferrari. Dopo aver saputo dei privé non ha avuto dubbi: «Una cosa inaccettabile, quel rapporto tra docente e alunne andava interrotto immediatamente. Tant’è che ho subito licenziato l’insegnante».
Ma intanto, all’epoca, c’era un’insegnante che incuriosiva delle allieve raccontando di quelle discoteche particolari, in cui uomini e donne si scambiavano effusioni esplicite. Un’insegnante che non si faceva problemi a raccontare a ragazze, anche minorenni, di quelle serate. È Federica a raccontare, per esempio, che un giorno l’insegnante avrebbe mostrato loro un babydoll da infermiera con tanto di tessuto trasparente e pizzo bianco. «Ce lo ha fatto vedere e ci ha detto che lo avrebbe indossato la sera stessa con il suo fidanzato».
L’insegnante è finita nei guai perché, secondo le accuse della Procura di Ivrea, avrebbe minacciato una delle studentesse al termine di una serata hot trascorsa il 24 giugno 2010 in un club per scambisti: «Se racconti quello che hai visto ti boccio».
L’ex docente ora non parla. Lo fa attraverso il suo avvocato, Stefano Catalano: «È una tempesta in un bicchiere d’acqua, chiariremo tutto durante il processo» taglia corto il legale. Anche la storia delle minacce. Perché Sabrina Z. ha sempre sostenuto di non aver mai pronunciato quelle parole. «Non ce n’era motivo, la scuola era già finita e non avrei potuto bocciare nessuno».
Le parti torneranno in Tribunale a Ivrea il 13 ottobre quando verranno sentite altre testimoni.
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26 Giu, 2017 | Di tutto un pò, Guide sul Sesso
Se avete dei figli sicuramente ricordere quel momento in cui il vostro bambino o bambina dovette affrontare il momento di togliere le rotelline dalla bicicletta e andare via, partendo senza il supporto sicuro dei genitori che tenevano in equilibrio la bicicletta stessa.
Il desiderio e la voglia di andarci da soli era immenso, ma la paura di farlo superata immensamente quella voglia. Poi improvvisamente si è preso il via e la gioia di aver superato le paure per poter godere appieno di quel desiderio di libertà era immenso e da quella bici non si sarebbe più voluti scendere.
Lo scambismo è come imparare ad andare in bicicletta
Lo si desidera, lo si vuole, lo si sogna, ma la paura, i preconcetti, l’essere così fuori dal comune spaventa e mette paura, impedendo a questo desiderio di realizzarsi.
Oggi vi proponiamo un’intervista a una coppia di Bari che ci racconta come hanno iniziato ad avvicinarsi al mondo degli scambisti e di come hanno superato le proprie paure.

L’intervista
Si chiamano Sara e Gianni, sono baresi, hanno rispettivamente 38 e 45 anni e nella vita, oltre a essere innamorati e genitori di tre bambini, sono da due anni una coppia di scambisti. A Bari di coppie come loro ce ne sono moltissime e proprio per capire qualcosa in più di questo mondo, abbiamo intervistato Sara, che tra l’altro assieme al marito è amministratrice di uno dei tanti gruppi facebook dedicati allo scambio di coppia.
Sara, come mai una coppia decide di diventare scambista?
Partiamo dal presupposto che si decide di diventare scambista da un momento all’altro. Per esempio nel nostro caso tutto è nato durante un nostro rapporto intimo durante il quale sia io che il mio compagno, che ci amiamo alla follia, decidemmo di svelarci i nostri desideri più nascosti. Premetto che per far questo deve necessariamente esserci un rapporto di fiducia e di rispetto. Così il mio Gianni mi disse che gli sarebbe piaciuto vedermi con lui e un altro uomo in atteggiamenti intimi. E da lì, principalmente per aggiungere un pizzico di “piccante” ai nostri rapporti, partì tutto.
Come precisamente?
Un bel giorno gli chiesi di portarmi in un locale dove si fanno scambi di coppia e così mi portò ad Avellino. Nel tragitto ero tesissima, ma una volta giunti mi sembrava di stare a casa. Non appena arrivati io, che sono molto appariscente ed esibizionista di natura, ballai come una matta in pista e poi decidemmo insieme di iniziare a dare forma a questo desiderio di stare in tre: io, Gianni e un altro uomo. Così trovammo un ragazzo, un “singolo”.
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Come si fa ad abbordare un singolo?
Se noi volessimo andare con un singolo la procedura è questa: io, la donna della coppia, ballo con il mio compagno, guardandomi sempre intorno. Di lì a poco la coppia viene circondata da ragazzi singoli. Io ne scelgo uno e inizio a ballare sia con lui che con il mio Gianni. Dopodichè andiamo a bere qualcosa, giusto per socializzare un pochino e infine faccio capire al mio compagno con uno sguardo che possiamo andare in camera. Qui io e Gianni iniziamo a toccarci. Diciamo che all’inizio la coppia reale marca il territorio mentre il “toy vivente” sta lì a guardare fino al momento in cui non decido io, la donna, di farlo entrare in scena per giocare in tre. Però da quel momento in poi è l’uomo della coppia che dirige il gioco.
Allora, questa è la procedura per rimorchiare un singolo. Per avvicinare un’altra coppia invece?
Siamo sempre noi donne a mandare dei segnali. Tutto parte dalla pista da ballo dove la donna di una coppia cerca un’intesa con la donna dell’altra coppia. Di solito le donne si guardano, si sfiorano e mentre si balla ognuno con il proprio uomo ci si lancia un’occhiata più intensa e si va in stanza. Qui il rapporto a quattro inizia così: sono prima le due donne ad avere atteggiamenti molto intimi fra loro. I maschi intando si godono lo spettacolo. La regola vuole che possono entrare in scena solo dopo il nostro invito.
Che cosa ti dona uno scambio di coppia?
Da quando ci siamo avvicinati a questo mondo io avverto di amare il mio Gianni molto più di prima. Ti rendi conto di come l’amore va oltre tutto, oltre la gelosia o la possessività. E poi non ti nego che quando vedo lui giocare con un’altra mi eccito molto.
I vostri amici lo sanno?
Io l’ho confidato alla mia migliore amica, ma di solito non si racconta, si tende a tenerlo nascosto.
Che cosa ne pensi di tutte quelle persone che giudicano ciò che fate come innaturale?
Non so, ma mi fanno pena: sono repressi. Se qualcuno mi desse della pervertita io risponderei dicendo: come fai a dire che la cioccolata e brutta se non l’assaggi?
Qual è l’età media degli scambisti?
Di solito si parte dai 38 anni fino ad arrivare ai 65 anni. Ma non vi nego che ultimamente stiamo vedendo tante coppie di giovanissimi frequentare questi posti. Ti parlo di ragazzi a malapena maggiorenni, di 19 anni. Noi una volta avemmo un rapporto con una coppia e lei aveva 22 anni. Io mi facevo chiamare “zia”. Anche se io sconsiglierei vivamente di iniziare questa pratica a vent’anni, perchè a quell’età si è ancora immaturi e si dovrebbe sognare il principe azzurro, non il sesso. Un 40enne invece ha sicuramente la giusta maturità per gestire il gioco.
Bari è una città scambista?
A Bari ci sono una marea di scambisti. Ma in Puglia il fulcro non è nel capoluogo. Il primato lo hanno Lecce, Brindisi e Barletta. In queste città ce ne sono a centinaia, ma i baresi restano i più simpatici.
Per quanto riguarda i locali, ce ne sono molti?
Di privè in Puglia ce ne sono diversi, certi seri e altri meno.
Si può entrare liberamente nei club privè?
E’ richiesto sempre il tesseramento. Le coppie dipende, di solito non pagano, i singoli invece versano dai 90 ai 120 euro. Con la tessera che ti viene rilasciata poi puoi entrare tutte le volte che vuoi dato che ha validità di un anno.
Esistono altri modi per conoscere scambisti, oltre alla frequentazione dei locali?
Certo. Abbiamo facebook con le centinaia di gruppi a noi dedicati. Poi ci sono diversi siti internet tra cui Il Lato Oscuro del Sesso (Clicca qui per iscriverti) e altri che non menzioniamo.
Raccontaci un episodio divertente nato dall’incontro con una coppia conosciuta su internet.
Una volta tramite un gruppo di facebook venimmo contattati da una coppia. Per via telefonica fissammo il classico appuntamento conoscitivo in un bar. Quando ci incontrammo e li vedemmo sembravano esser usciti da un film di Dario Argento. Erano brutti, vecchi e tristissimi. Non ci piacevano. Comunque ci presentammo e dopo un caffè, ci invitarono a seguirli nella loro macchina. A un certo punto la donna si toglie le mutandine, forse per dimostare la sua esperienza. Voleva fare un po’ la primadonna. Dopo qualche minuto suo marito mi disse: “la mia si è tolta le mutandine, e tu?”. In quel momento mi sentì sfidata e gli risposi con tre parole: “ferma la macchina”. Lui si fermò e io scesi dall’auto in una zona di mare, in pieno inverno, e in due secondi mi spogliai completamente. Lei iniziò a gridare e gridà al marito “andiamo andiamo”. Ci presero per pazzi, ma in realtà noi facemmo tutto volutamente per farli andar via. Quante risate.
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7 Giu, 2017 | Di tutto un pò, Guide sul Sesso
La vita da scambisti è segreta, nascosta, tenuta celata dietro un’apparenza di normalità ed è forse proprio questo aspetto che lo rende particolarmente intrigante e peccaminoso. E molto più diffuso di ciò che si pensi: in Italia, infatti, circa due milioni di persone lo hanno provato almeno una volta nella vita.
L’identikit dello scambista tipico italiano è di una persona in media di 40 anni, ottima cultura, buona posizione economica, solitamente professionisti.
Negli ultimi anni si sta diffondendo moltissimo anche nella fascia dei 30enni, dove l’argomento stuzzica e dove, oggettivamente, le coppie moderne sono sessualente più disposte al divertimento di quanto lo fossero quelle dei loro genitori.
Tutto nasce dalla volontà di una coppia (condivisa tra i partner al 100%) di dare una svolta alla propria routine e “scambiare” il proprio partner con quello di un’altra coppia scambista.

Molte delle coppie swinger vivono questa situazione come una trasgressione e non come una perversione; l’aspetto fondamentale è il comune accordo tra i due.
A differenza del comune tradimento, infatti, in questo caso nulla viene fatto di nascosto ed entrambi i partner vivono con serenità la loro relazione un po’ fuori dal comune. E’ molto importante che entrambi siano consapevoli e consenzienti e abbiano una visione molto aperta del rapporto di coppia.
Spesso la coppia stabilisce, di comune accordo, delle regole da rispettare, impostando eventualmente dei limiti da non superare; in questo modo, ne risente positivamente sia la complicità che la curiosità verso persone sconosciute, con le quali, molto spesso, non si stabilisce una relazione stabile.
L’obiettivo, infatti, è quello di dare una scossa alla sfera sessuale, pur avendo un rapporto solido sotto tutti gli altri punti di vista con il proprio partner ufficiale.
La vita da scambisti è sicuramente agevolata dal web: chat, siti d’incontri e gruppi sui social network rappresentano un grande aiuto per coloro che vogliono addentrarsi in questo mondo.
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Grazie alle conversazioni virtuali, infatti, è possibile concordare tutti gli aspetti di quello che sarà l’incontro reale; in alternativa, attraverso l’uso di una webcam, si può fare scambio di coppia senza muoversi di casa.
Trovandosi, invece, fisicamente in un luogo dedicato, solitamente è la donna che sceglie la coppia con cui scambiarsi ed è l’uomo che fa il primo passo. Questa pratica, apparentemente maschilista, è fondamentale per continuare successivamente con i vari giochi erotici, che spesso vengono giostrati dalla parte femminile.
E’ lei, infatti, che decide fino a che punto spingersi e a quali pratiche sessuali dedicarsi.
Non dimenticare di visualizzare la nostra mappa dei locali, club, night e privè cliccando QUI
14 Mag, 2017 | Di tutto un pò, Notizie da Internet
Era una relazione normale, come tantissime altre. Lei, Marie Clavert, si era fidanzata al Liceo con quello che sarebbe poi diventato suo marito ed era stato anche l’unico uomo con cui era stata a letto.
Marie è una donna di Sheffield (Regno Unito) e fino al suo 28 esimo anno di età era stata legata sessualmente ad un solo uomo fino a quando hanno iniziato a fare scambi di coppia e 25 anni dopo il primo incontro di sesso afferma di essere stata a letto con più di 3000 uomini.

Come è iniziata?
Marie racconta che una volta trova una rivista pornografica in casa che parlava di scambi di coppia, da persona intelligente non andò ad aggredire il marito mentre invece se ne parlò tranquillamente al punto che, alla fine, quella più interessata ala cosa era diventata proprio lei, mentre per lui era solo un’argomento eccitante.
Come sempre accade, anche se è Lei a volerlo, c’è molta titubanza iniziale e alla fine fu proprio il marito a proporglielo dicendogli “Stasera andiamo in un locale per scambisti, beviamo qualcosa e poi se non ti piace l’idea ce ne andiamo via”.
E così da quel momento non hanno più smesso di fare scambi di coppia. I due però distinguono bene l’eros dall’amore: “Non è naturale – continua – dormire per 60 anni con un unico uomo, la vita è sperimentazione”.

Marie ha quindi raggiunto la cifra record di 3mila uomini. “Ho iniziato a contare con quanti uomini avessi dormito, la notte in cui ho fatto sesso con 14 ragazzi diversi. E la mia stima prudente è di 3mila, circa 100 all’anno”.
La donna però spiega che non tutti gli amanti sono attenti allo stesso modo: “Quando avevo 40 anni – conclude – ho fatto sesso con un 18enne per vedere come fosse e sinceramente era come parlare di scienze con uno che a malapena sapesse riconoscere le figure”.
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