Samantha Fox – Le tette che cambiarono gli anni 80

Samantha Fox – Le tette che cambiarono gli anni 80

I video musicali anni 80 iniziavano ed essere pieni di soubrette, cantanti che non avevano nessuna dote artistica ma carine, con capelli cotonati all’inverosimile ed i primi tentativi di trasgressione in cui si intravedeva una coscia, un vestito “quasi” attillato”, primi piani di labbra sensuali che mandavano in visibilio persone che fino a quel momento si erano eccitati solo grazie all’ombelico della Carrà e poco altro.

Abbiamo proprio di recente parlato degli anni 80 con Colpo Grosso e Le Ragazze Cin Cin (Leggi QUI)

E poi arriva lei, Samantha Fox che entra sul video, ti sbatte le tette sullo scherzo mentre le sballonzola causando strabismo ad un’intera generazione e ti canta una canzone in cui con voce orgasmica grida “Touch Me Touch, I wanna feel your body” (Toccami toccami, voglio sentire il tuo corpo).

Da quel momento niente sarà più come prima.

Visto il suo successo iniziarono ad arrivare un’orda di autentiche zoccolacce di bassa lega che provano a sfondare (non fate battute scontate) anche nella musica, quasi sempre con scarso successo visto che la parte più interessante del disco, quasi sempre si fermava alla copertina.

Ma chi è Samantha Fox e come ha fatto ad avere successo?

Non era bella, non dico brutta, ma non è che fosse sta grande bellezza. Bassa, visetto da maialotta di campagna, un grande seno prosperoso ma che sei ben a vederlo non era manco troppo perfetto, una voce che a confronto il clacson di una Panda lo prenderebbero in un coro gregoriano ed anche un pò in carne. Ma come ha fatto ad avere successo?

Semplicemente per il fatto che, ad arte, era stato fatto sapere in giro che la Samantha era un ex Porno Star ed è praticamente bastato questo per cancellare decenni di belle ed affascinanti donne che in tv o nei video guardavano la telecamera ammiccando sensualmente. Ora c’era una che ti diceva chiaramente “ho voglia di c… , chi se ne fotte dei baci e coccole”.

Per quasi due anni è stata praticamente in classifica e dovunque si recasse c’era più gente che ad un concerto di capodanno. E’ bene sapere pero, cari miei, che della Fox pochi sanno che come porno attrice di fatto fu praticamente cacciata perchè “non molto espressiva e non si lasciava molto trasportare dalle scene” oltre ad essere totalmente Lesbica, causandole non pochi problemi nello gestire membri maschili (se proprio non piace, non piace….)

Il suo successo la portò ad essere la prima “donnaccia famosa” ad entrare nel mondo dei videogioochi. Il suo più grande successo su il “Samantha Fox Strip Polker” come abbiamo raccontanto ne: I Videogiochi Soft Porno degli anni 90 (Link QUI)

Di seguito una galleria fotografica ed il suo famoso video “Touch me”

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Samantha Fox – Touch Me

I Videogiochi Soft Porno degli anni 90

I Videogiochi Soft Porno degli anni 90

Si può discutere se sia etico o no, se possa essere un pericolo per gli adolescenti o meno, se ci debba essere più o meno controllo, ma una cosa rimane sicura e certa. Se oggi in internet, il 70% dei contenuti visitati dagli utenti, uomini o donne che siano, è il “porno” (che sia softporno, erotico o esplicito), vuol dire che il 70% della popolazione è quello che vuole e cerca. Il resto sono solo chiacchiere.

Non è un caso che il primo trasferimento di un file immagine tra due pc fosse quello di una PinUp di Playboy, non è un caso che tutti i videogiochi degli anni 90, anche se trattasse di corse di auto o astronavi, avessero donne più o meno nude in copertina per attirarne l’acquisto.

Anche agli albori della tecnologia moderna, come potevano i giochi esimersi dal trattare tematiche sessuali? Abbiamo deciso di elencare i 5 giochi anni 90 a cui segretamente tutti gli adolescenti dell’epoca hanno giocato almeno una volta

#1 Strip Poker

Nessuno escluso, ci hanno giocato tutti al primo strip poker per computer per il vecchio  e intramontabile Commodore 64. Aveva una potenza grafica pari a quella di un display di una moderna sveglia, ma nonostante tutto riusciva bene in quasi tutto.

Quando uscì questo giochino nessuno si sarebbe immaginato il grande successo. Si trattava molto semplicemente di giocare a poker contro una ragazza virtuale e via via che si vinceva, lei si spogliava. Semplice ma efficace al punto che dopo la prima versione ne uscirono ben altra.

Dalla prima in bianco e nero, a quella a colori, quella per Gay con uomini e infine la versione in cui fu ingaggiata persino Samantha Fox per mostrarsi come mamma l’ha fatta.

#2 Pocket Gal

Molto più soft di Strip Poker, ma ebbe un  notevole successo fu l’idea di associare l’idea dello Strip Poker al biliardo. Sceglievi un’avvenente avversaria e se vincevi al termine della partita rimaneva in lingerie.

Uscì anche una versione decisamente più “zozza” in cui il nudo era integrale ma non ricordiamo più sinceramente il nome del gioco.

#3 Gals Panic

Negli anni 90 andava tantissimo di moda un giochino in cui bisognava, seguendo una propria linea, chiudere dei riquadri senza essere presi da una scossa, fino a chiudere completamente lo schermo. Il nome del gioco originale era Qix. Ma se a questa idea aggiungiamo che, a riquadro chiuso, compare parte di un immagine sullo sfondo di una ragazza nuda, otteniamo Gals Panic.

#4 Lula The Sexy Empire

Indubbiamente il mio preferito. Sia per la giocabilità, per l’idea, per la presenza di una trama, ma soprattutto per l’avvenenza della protagonista virtuale del gioco. Lula Appunto

La storia è quella di un’aspirante modella che viene scartata dagli studi di Los Angeles e si ritrova in uno sperduto paesino di periferia senza un soldo e senza una speranza. Inizialmente si andrà a letto con degli ignari clienti di un fetido pub e poi li si ricatteranno con delle fotografie compromettenti, si parteciperà a dei film, fino a creare la propria industria per dominare il mondo del porno.

Non stiamo parlando del miglior gioco fatto per PC, ma del miglior gioco “soft-porno” dell’epoca.

Seguirono diverse altre versioni ma che non ebbero lo stesso successo.

#5 Leisure Suite Larry

La Sierra era una casa molto rinonata per i giochi, ma visto il successo degli erotic game, decise di entrarci anche lei con molta intelligenza creando un gioco V.M.18 in cui il protagonista passava in diversi ambienti e, attraverso il metodo click & find (cerca e clicca), doveva risolvere degli enigmi per poi riuscirci a portare a letto quante più donne possibili.

Il gioco non era facilissimo ma ebbe cos’ tanto successo che ne uscirono ben 10 sequel.

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