L’amore in 3. Il ménage à trois
Il ménage à trois, un classico dell’immaginario erotico maschile, abita le fantasie anche di un’italiana su quattro. Con una novità: secondo un’indagine dell’istituto di ricerca Usa iModerate Research, se prima le donne preferivano sentirsi “preda” di due uomini, ora tra le lenzuola vogliono una lei.
Un cambio di tendenza fotografato anche dal cinema con Vicky Cristina Barcelona, la pellicola di Woody Allen che vede Penélope Cruz e Scarlett Johansson impegnate in un duetto erotico con Javier Bardem. O anche dal film Sanguepazzo con la liaison tra Monica Bellucci e Lavinia Longhi.
«Le immagini di baci saffici hanno contribuito a sdoganare una sfaccettatura della sessualità femminile sempre esistita: ognuna di noi, per natura, è attratta anche dalle donne» spiega Marinella Cozzolino, presidente dell’Associazione italiana di sessuologia clinica. «E siccome le donne oggi hanno voglia di sperimentare, scelgono il rapporto a tre come luogo “sicuro”. Da una parte hanno l’elemento conosciuto, l’uomo, dall’altro c’è la novità, la donna che, conoscendo meglio il corpo femminile, è capace di fare vibrare altre corde».
Ma come la mettiamo con la gelosia per il proprio uomo? «Fa parte del gioco» risponde la sessuologa. «Nella ricerca di emozioni forti si mette in conto il confronto con una rivale». Resta allora il classico dubbio: se si hanno queste fantasie erotiche bisogna confessarla al partner? «Se è solo un pensiero, meglio tenerlo per sé come carburante per l’eccitazione» conclude Cozzolino.
«Se, invece, si tratta di un desiderio profondo, si può provare a parlarne con il partner. Nel caso si decida di intraprendere questa strada, è sempre meglio coinvolgere una sconosciuta. Solo così l’esperienza resterà un episodio isolato capace di regalare emozioni forti da “rivivere” per accendere la passione. Altrimenti, se si sceglie un’amica… Si corrono due rischi: ricadere nella tentazione trasformandola in abitudine o scatenare conflitti e gelosie che potrebbero minare la felicità di coppia».
Con il tempo,però, può nascere qualche problema. «Il più comune? Non riuscire a lasciarsi andare completamente con l’altro uomo sotto gli occhi del partner, sentirsi giudicate e considerarsi “una poco di buono”» spiega il sessuologo. «In questo caso meglio concedersi una riflessione più approfondita: se l’esperienza è comunque soddisfacente, si può provare ad accantonare i pregiudizi. Se, invece, si capisce di aver accettato solo per compiacere lui, è bene confidargli la verità e fare un passo indietro».
Un altro tasto dolente è, ovviamente, la gelosia. Vedere la persona che si ama con un terzo può essere vissuto come un tradimento. «In questo caso è fondamentale parlarsi e ammettere che, forse, non si è disposti ad accettare le nuove regole del gioco» continua l’esperto.
Prima di buttarsi in giochi che coinvolgono altri bisognerebbe anche dirsi che la coppia, dopo, potrebbe non essere più la stessa. «A volte il rapporto si rinsalda ma in altricasi il triangolo o il “quadrato” diventano l’unico modo per raggiungere il piacere» aggiunge Quattrini. «Oppure la sintonia con il terzo si rivela migliore che con il compagno». Il rischio, insomma, è che alla fine a essere escluso dal letto a tre piazze sia proprio il partner di sempre.
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