Il mondo dello scambismo è un luogo fatato, riservato a poche coppie che hanno raggiunto un’intimità e un feeling superlativo, dove è possibile realizzare ogni propria voglia e desiderio. Una coppia scambista è e sarà sempre invidiata dalle altre monogame, ma come in tutti i posti del mondo, anche in quello degli swingers ci sono dettagli che devono essere presi in considerazione.
Nell’immaginario collettivo le cose funzionano con una coppia che decide di scambiare partner con un’altra o che cerchi dei singoli da aggiungere nel proprio letto. L’altra coppia o i singoli vanno da loro, fanno sesso, un brindisi e ciao ci vediamo la prossima volta.
Si… più o meno è così, più o meno, ma non sempre va in questo modo.
Le coppie “Mignotte”
Permetteterci di scherzare e premettiamo che non abbiamo nulla in contrario nei confronti di chi fa dello scambio di coppia un mestiere, ma è nostra volontà spiegare ai neofiti l’esistena anche di questa tipologia di prestazioni.
In alcuni Social del sesso sono spesso presenti copppie dove lei è una strafiga atletica e lui è un figone palestrato superdotato, che hanno una marea di recensioni e viaggiano anche parecchio. Contattati, dopo un approccio abbastanza diretto e senza girarci troppo intorno ti fanno capire che sono una coppia “mercenaria”.
il concetto e il senso, che ha la sua logica, è che noi siamo fighi, abbiamo la possibilità di andare a scopare e fare sesso con chi ci pare, dove ci pare e per quanto ci pare, ma se vogliono venire con noi, per convicerci, ci dovete fare un regalino.
E’ una cosa sbagliata? Immorale? Secondo noi no. Parliamoci chiaramente (anche noi non siamo più giovincelli) ma se si vuole la qualità e una coppia di 30 enni viene a fare sesso con una coppia di 50ennii è evidente che la frenesia e la voglia di farlo è decisamente più dei secondi. Quindi se si vuole provare l’emozione di farlo con “carne fresca” ha anche un certo senso e giustificazione che vengano richiesti dei regali.
Un’ennesima precisazione per il pubblico. Non stiamo dicendo che tutte le coppie sono mercenarie, ma solo che queste esistono, non sono poche, ed è anche giiusto che esistano.
Le coppie “Cuckold” o che invitano i singoli
Pochi singoli lo sanno, in particolare quelli che non hanno mai avuto esperienza, ma il “regalo” alla coppia che ospita uno o più singoli è da sempre considerato obbligatorio, almeno come gesto. Non è detto che la coppia lo accetti, ma il gesto va sempre fatto. Il consiglio infatti è , stabilito che ci si veda, chiedere se la coppia accetta un regalo (vedi prossima sezione per saperne di più).
Anche qui non vige l’obbligatorietà e non tutte le coppie accettano regali, ma è sempre meglio chiedere. Male che va vi sentirete rispondere un “No grazie, nessun regalo”.
Ma perchè si usa fare un regalo alle coppie se si è singoli? Le motivazioni sono estremamente diverse ed è un’usanza che esiste da sempre. C’è chi lo fa perchè fa sentire più “Troia” la propria lei, chi lo fa per selezionare le persone (le persone che iniziano a farsi i conti in tasca e dirsi che a questo punto è meglio andare con il mignottone da 30 euro non hanno evidentemente capito la differenza tra il fare sesso con una prostituta e con una che invece vuole godere e far godere), ma è evidente che ci sono anche coppie che ci hanno costruito sopra un bel e remunerativo business.
A quanto ammonta il “regalo” per le coppie e i singoli ?
Anche qui ci tocca forzatamente generalizzare. Abbiamo conosciuto coppie mercenarie professioniste, che si fanno dare dai 300 ai 500 euro a incontro, anche un migliaio di euro per fare da “Star” nei club privè se invitati. Altre che si fanno pagare l’ospitalità in particolare se è richiesto di spostarsi, altre che, in maggioranza, proprio non chiedono nulla.
Per i singoli solitamente, dalle coppie, viene richiesto un regalo di circa (ripeto generalizziamo) 50 Euro che può variare rispetto alla coppia, al singolo invitato, al numero dei singoli invitati e dalla location. Si perchè anche il posto è importante. Se la coppia ha affittato una stanza di un motel o un appartamento, giustamente non sta mica a loro il dovere di doversi sobbarcare della spesa.
Ma se una coppia ci fa un business, quanto ci guadagna?
Se avete idea di “commercializzare” la vostra copppia e, ripeto, non ci troviamo niente di male, tutto dipende dal numero e dal tipo di giochi che si fanno. Le più remunerative sono sicuramente le coppie Cuckold che organizzando spesso delle GangBang da 5 o più persone, portano a casa più regali. Se si è una coppia mercenaria per altre coppie, tutto è legato alla propria fama e richieste. E’ ovvio che una coppia di “modelli” potrebbero tranqiullamente permettersi di non lavorare e togliersi parecchie soddisfazioni economiche.
Se cercate qualche opera che parli di scambismo e sessualità condivisa troverete molte difficoltà a reperirla. Ci sono si diverse opere che raccontano situazioni, incontri, ma nessuna di queste riuscirà mai a dare un’idea d’insieme sul “come” si diventa scambisti e come tutti, ognuno a modo proprio, dovrebbe vivere la propria sessualità libera da preclusioni e pregiudizi.
Abbiamo letto, recensito e valutato, il nuovo libro di Barbara Parisi “Una vita da scambisti” edito da ErosCultura.com e distribuito su tutti i principali canali di distribuzione italiana e, adesso, è giunto il momento di intervistare l’autrice dell’opera.
Ciao Barbara, dovremmo far finta di non conoscerci in questa intervista. Ti vuoi presentare?
Come preferisci, però qualcosina dovrò pur dirla tra le righe. Mi chiamo Barbara, la Lei della “Coppia Romana” di questo sito web, sposata con Claudio e madre di due bellissimi ma pestiferi bambini. Abbiamo superato i 10 anni in cui abbiamo iniziato questo gioco, perchè di gioco si tratta, e siamo stati amministratori di un certo sito web chiamato ILO per qualche anno (ereditato da un’altra coppia) fino a quando non abbiamo trovato a chi “mollarlo” 🙂
Potrei sembrare decisamente di parte, ma saranno poi le recensioni dei lettori a smentirmi o confermare il nostro parere, ma come ti è venuta in mente l’idea di questo libro?
Era una cosa che avevo in mente da tempo, ritrovando per caso il mio vecchio diario in cui da ragazzina appuntavo gli avvenimenti importanti della mia vita. Mi sono sempre rifiutata di scrivere un libro che fosse il classico grido di autoaffermazione femminile, in cui spesso le autrici cercano di gridare al mondo che esistono anche loro, e questa cosa mi ha sempre frenata fino a quando non ho avuto un’idea, dopo aver letto un libro erotico, per impostarlo come una spiegazione di come funzioni questo mondo, del perchè di certe scelte e di come dovremmo tutti vivere certe cose con maggiore leggerezza.
Molti libri sullo scambismo, non ce ne sono molti che ne parlino a dire il vero, sono molto incentrati su come si fa il sesso e sulle situazioni. Perchè invece tu hai deciso di partire da lontano?
Perchè la sessualità femminile è complessa, immensamente intricata. Gli istinti riproduttivi di una donna si intrecciano tra paure, senso del peccato, pericoli di rimanere in cinta, l’essere usate o forzate a fare cose che non si vogliono fare in un determinato momento. Il nostro mondo tenta di forzare le donne ad aver paura del sesso per poterle controllare, per impedirne la libera espressione, inculado l’idea che se cerchi di realizzare le tue voglie come se fossi un maschio è un male, è sbagliato, devi essere denigrata e allontanata. E tutto questo si forma nella testa di ognuna di noi dall’adolescenza. Superare queste paure, commettendo errori, iniziare a capire il senso di “trovare persone giuste” e non aver paura di provare è un lungo percorso che inizia da piccole.
Per chi credi sia adatta la lettura di questo libro?
Non è un libro che deve essere letto come la singola storia di una delle tante coppie scambiste, ma come a certe scelte ci di sebba sempre arrivare, insieme, con la testa prima che con gli organi genitali. E’ una storia che spero serva a far capire a chi non ne sa nulla cosa sia il nostro mondo, a quelle coppie che sono indecise per trovare il coraggio e, non da meno, a quei singoli che sono convinti di proporsi come bull solo per aver visto un paio di film porno, spiegandogli la psicologia che insiste dietro una coppia scambista, aiutandoli anche a comprendere come si dovrebbero presentare.
Questo libro si attiene fedelmente a cose e persone reali o lo hai romanzato?
Per ovvie ragione di “privacy” o perchè non ci siamo più in contatto e non potevo chiederne il permesso, i nomi delle coppie che citiamo nel libro sono stati cambiati, come per una questione di linearità anche alcuni luoghi per non poter dare troppi riferimenti alla vita reale delle altre persone. La “segretezza” nel nostro mondo è e rimane la cosa più importante.
Delle esperienze raccontate nel libro quale, come dici nel libro, al solo ricordo ancora oggi ti fa “mordere un labbro” dal desiderio?
La mia prima volta in palestra è sicuramente una di quelle. E’ stato uno spartiacque tra il subire il sesso e iniziare a comandarlo senza più remore. Non che le altre mi siano dispiaciute ^^
L’ultima domanda. Perchè bisognerebbe leggere il tuo libro e acquistarlo ?
Non l’ho scritto con l’intenzione di diventarci ricca o tantomeno famosa, cosa che decisamente eviterei a tutti i costi, ma perchè ho sentito la necessita di voler trasmettere ai miei lettori quel messaggio di libertà e realizzazione che solo un buon sesso può darti. Ognuno a modo suo, nessuno come gli altri, ma sempre in forma libera e consensuale. Quello che ci fa morire sono i desideri a cui abbiamo rinunciato, le paure che non abbiamo voluto affrontare.
Recensione Staff ILO (*)
(*) Basato sulla media di valutazione di n.3 persone del nostro staff
Il sesso per essere intrigante e felice non deve mai essere uguale e fine a se stesso e, anche per chi lo fà meglio degli altri, esistono momenti giusti per fare delle cose e altri in cui quello che per altri è considerato il massimo del piacere a te annoia.
Una coppia scambista non si sveglia la mattina dicendo “Buongiorno amore, oggi invece di andare a fare spesa ti va se scopiamo un pò con tutti ?”.
Una coppia scambista attraversa nella stragrande maggioranza delle volte un inizio che è travagliato, fatto di un’idea, una proposta da parte del o della partner che inizialmente possono minare le proprie sicurezze.
Per una donna spesso la proposta di allargare il rapporto viene quasi sempre presa come un “Me lo chiede perchè non gli basto più e vuole scoparsi altre”.
Ci vuole tempo per metabolizzare e mentalmente comprendere una cosa che nessuno ti ha mai spiegato o voluto farci capire. Che Sesso e Amore sono due elementi scindibilissimi.
I primi passi
Una volta che una coppia ha deciso di provare non è che aprono la porta di casa e fanno entrare tutti (quello succederà dopo …). Per un uomo fare sesso con un’altra donna è piuttosto semplice, per una donna fare sesso con un alltro uomo è decisamente più complesso.
Da una parte sale l’istinto autoprotettivo che ti fa diffidare degli sconosciuti, il sentirsi non adeguata e il non sapere come l’eventuale rapporto proceda avendo paura di non poter controllare la situazione che si verrà a creare. L’imbarazzo poi è la bestia più difficile da superare.
Non esiste una regola comune a tutte le coppie e conosco chi ha deciso di buttarcisi dentro senza paura, come chi, come noi, ha fatto dei piccoli passi e chi invece a distanza di molto tempo sta ancora li alla finestra, idecisi.
Spesso si inizia con dell’esibizionismo sui social fino a quando una coppia o un singolo intriga e allora si viene tentati di prendersi un caffè conoscitivo. Ma sapete quanti no alla fine escono? Ecco. Non immaginate mai che se una coppia vi invita per un caffè, se è alle prime armi, sia un SI sicuro. Anzi.
E poi alla fine si trovano le persone giuste, si supera l’imbarazzo che dura veramente 10 minuti e si finisce la serata dicendo un “Ah però.. sai che mica male come esperienza?”
La sperimentazione
Avete presente i bambini che imparano ad andare in bicicletta? Per lo scambismo è la stessa cosa.
Superata la paura di cadere e farsi male, si inizia a pedalare sempre più velocemente per andare più forte, sprigionando quel senso di libertà susseguente a una vita fatta di prigionia sessuale, e nessuno vi fermarà più finche non finirete le energie.
Ed è proprio in questa fase, liberati dalle paure, che si fanno incontri di continuo, senza stare nemmeno troppo a selezionare. Una proposta di incontrarsi, accettata senza troppi convemevoli, si va e magari dopo se si ha tempo si prova nella stessa sera altrove.
Car Sex o Club privè, Party con coppie o una piccola o grande gang con singoli. Nulla in questa fase viene lasciato nel cassetto.
Alla ricerca di situazioni (Il cerchio si stringe)
Cosa vi avevamo detto all’inizio dell’articolo? Che il sesso non deve mai essere uguale a se stesso per non diventare noioso. Quello che era una novità dopo un pò di tempo diventa routine.
Gli approcci, in particolare quelli, iniziano a darti noia. il “Ciao” a una foto condivisa che ti fa dire “Ma che pretendi pure una risposta? Mi faccio una foto con le chiappe spalancate per farti venire voglia di incularmi e tu mi scrivi “Ciao”?
Anche gli approcci diretti iniziano a scocciarti. Si ok, che si chiamino Maria e Michele, Giuseppiina e Arturo o Franca e Benedetto non fa differenza. Lo sai che vi vedere, 5 minuti di convenevoli, un uccello viene tirato fuori per essere succhiato e poi si fa sesso con il solo fine di rubare un orgasmo.
Dove è finita la perdizione? Il senso di fare qualcosa di proibito che dava quel tocco in più di eccitazione?
Per farla un pò alla Califano “Tutto il resto è noia” e iniziano i primi rifiuti che sono specialmente rivolti a chi non sa andare oltre al “vediamoci e scopiamo. vi interessa?”
Si chiude il cerchio
Alcune coppie ci mettono un anno, alcune di più, ma alla fine ci arrivano praticamente tutte. Ad un certo punto si sarà stati a letto con centinaia di persone e tra queste, per ovvie ragioni, con alcune si è stabilita un’affinità speciale e con altre invece sono rimaste semplicemente dei numeri di cui non ci si ricorda manco più chi siano o come sia andata la serata.
E’ proprio con le prima con cui ci si continua a vedere, magari di tanto in tanto, come se fosse una comitiva, si aggiungono delle perone tanto per dare un tocco di variazione alle serate. E questo non vale solo per le altre coppie che si frequentano.
Coppie che non incontrano singoli è difficile che ci siano e sono molto rare, ma allora perchè quasi tutte scrivono No Singoli? Il motivo è semplicissimo. Quella coppia è in questa precisa fase.
I singoli li hanno, ma sono persone “affidabili” con cui si sono trovate bene, c’è una certa affinità e che sono quasi sempre disponibili a stretto giro. Noi, come molte altre coppie, abbiamo dei figli, impegni, lavoro.
Magari riusciamo ad incastrare tutto per avere 3/4 ore al massimo libere ed è una cosa che si riesce a sapere all’ultimo, impossibile da programmare anche con una sola settimana di anticipo.
E’ ovvio che in questa situazione la voglia di “provare” nuove persone è poca e che se si riesce a liberarsi una volta al mese è bene che lo si faccia con chi sai che farà andare bene le cose.
Insomma, per i NO SINGOLI dovete sempre cercare di capire che la strada è probabilmente chiusa semplicemente perchè siete arrivati dopo 🙂
Nota: Provarci non è mai un crimine. E’ da idioti insistere. In questo mondo vige una regola assoluta. Un No non vuol dire forse dopo si, riprovaci domani. Vuol dire semplicemente NO, qualunque sia la motivazione, desistete o farete solo la figura dei disperati.
La Stabilizzazione e forse… la fine.
Arriverà prima o poi un momento di riflessione. Gli impegni, il dover sempre fare i carbonari, il rischio di essere riconosciuti (tanto prima o poi capita), l’essere stati vicini a far insospettire figliame o parentame, iniziano a farti capire che forse il gioco non vale più la candela.
Si è fatto di tutto, è stato bellissimo, adesso si è felici, ci si ama più di prima, si sono fatte delle esperienze che non ti spieghi come qualcuno possa rinuciarci solo per paura di farle.
Si però… proprio perchè si è fatto tutto, niente ti da più la carica di una volta. E come un grande calciatore che ha calcato i campi più importanti del mondo si inizia a pensare che forse è il caso di ritirarsi piuttosto che passare tutto il tempo a guardare gli altri dalla panchina che fanno errori ed esperienze che per te oramai sono cose passate e vecchie.
Ogni tanto gli amici speciali li si rivedono, ma non è più quella ricerca spasmodica di arrivare a concludere che ti guida. Sono diventati amici, veri, anche loro.
Qualche volta capita, ma probabilmente anche per loro è arrivato il momento di appendere i genitali aperti al pubblico a qualche chiudo.
Magari riprenderemo più avanti….. forse. E’ quello che ci si dice sempre.
Non è mai sempre facile parlare al pubblico di una Coppia Cuckold, in particolare quando si toccano insieme tutti i tasti del proibito, del socialmente rifiutato e religiosamente perverso.
Ma poichè sappiamo bene che nessuno dentro di se riuscirebbe a vivere seguendo la dottrina del buon costume e del religiosamente corretto, siamo fieri di poter ospitare sul nostro sito Laura che ci ha concesso un’intervista in esclusiva per parlare di Sesso, piacere e condividere con noi le sue fantastiche esperiene, da cui tutti dovremmo prendere spunto per avere una vita sessuale più che soddisfacente.
Se non avete idea di cosa sia una Coppia Cuckold vi invitiamo a leggere anche il seguente articolo:
L’intervista
Ciao Laura e benvenuta su Il Lato Oscuro del Sesso. Intanto ti ringrazio di aver accettato questa intervista e nonostante il successo per il vostro recente libro, tu abbia trovato il tempo di scambiare due chiacciere con noi. Vediamo di presentarvi ai nostri utenti.
Come avete iniziato ?
Abbiamo incominciato con assoluta naturalezza, direi quasi spontaneità, senza svegliarci l’improvviso una mattina per dirci: “proviamo qualcosa di diverso”.
Diciamo che la chiave di volta, per definirla così, è stata quando ho masturbato un uomo in un locale davanti al mio compagno.
Eravamo ancora due ragazzini, ma a lui è piaciuto guardare, osservare le reazioni dell’altro e la cosa – di rimando – ha eccitato anche me.
Da quell’episodio, è stato facile fare tabula rasa di certi pregiudizi borghesi, di tante vergogne nel confessare l’uno all’altra le proprie fantasie erotiche.
Raccontateci le vostre prime esperienze
Gli inizi sono stati un po’ “imbarazzanti”. Nel senso, la ricerca dei locali per scambisti, il mettere annunci nel tentativo di conoscere altri uomini. Col tempo, abbiamo smesso di farci troppe remore, accettando anche gli indecisi e i cosìdetti perditempo.
Certi passaggi si sono sedimentati poi nel tempo.
Mi spiego: si è passati dalla stanza di motel, alle gang organizzate e alle situazioni che più prediligo, ovvero il sesso in luoghi pubblici o fatto comunque in contesti non abitudinari, come i parcheggi o i bagni di certi centri commerciali.
Le Situazioni che prediligete?
Come accennavo prima, ho una vera predilezione per i luoghi all’aperto e i posti pubblici.
Dal mio punto di vista, motel o club privé hanno sempre un qualcosa di “artefatto”, o in ogni caso non danno quell’emozione del poter forse essere scoperti da altri estranei.
Il sesso fatto invece in un parco ha qualcosa invece di più “galeotto”, quasi avventuroso.
E’ la situazione che rende tutto più affascinante e che rende un ricordo incancellabile.
E la situazione più eccitante e divertente?
A memoria, direi una gang organizzata con due squadre di calcetto, nei bagni dello spogliatoio. A parte il freddo iniziale, ricordo il salire dell’adrenalina… e poi tutti quegli uomini nudi, in fila, eccitati, mentre l’unico a guardare e non soddisfarsi era appunto il mio compagno.
..e quella più fallimentare?
Una gita all’idroscalo di Milano. Ho chiesto al mio ragazzo di fare sesso orale con il bull con cui eravamo; nel mentre sono arrivati i vigili. E’ stato molto imbarazzante, soprattutto per lui.
Come vi è venuta l’idea di scrivere un libro che tratta di un’argomento così poco conosciuto e molto mal giudicato dalla “benpensante” opinione pubblica?
Da una parte il voler fare una sorta di bilancio, dopo anni di esperienze, di quanto accaduto: certe particolari situazioni vissute, alcune persone interessanti (e altre molto meno) conosciute proprio come coppia cuckold.
Sono consapevole che altrimenti, la mia\nostra vita arebbe stata molto più “normale”…
Magari il solito gruppo di amici, i colleghi di lavoro, e poco altro; in questo modo – al contrario – abbiamo conosciuto un’umanità variegata, spesso strana, senz’altro fantasiosa come noi.
Poi, devo ammeterlo, c’è anche il piacere “esibizionistico” di farsi leggere (e quindi conoscere) da altri estranei. Un mettersi a nudo totale, senza inibizioni di fronte all’estraneo, al curioso, anche al “benpensante”.
Non hai paura di essere scoperta da colleghi, vicini o parenti e che questo possa pregiudicarne i rapporti interpersonali?
Si, è ovviamente un timore che sussiste. Per questo, cerco di mantenere sempre il massimo anonimato, sia per me stessa che per il mio lui. Solo una volta sono stata “scoperta”, da una persona che mi conosceva di vista, ed è stato innegabilmente imbarazzante.
Cosa cercate adesso, arrivati ai quarant’anni ?
Quando si smette di essere ragazzi, si diviene – nel bene e nel male – meno “avventurosi”, più riflessivi. Non a caso, negli ultimi tempi ho interrotto le mie esperienze e la nostra ricerca di emozioni per farne un libro.
Chi sceglie i Bull con cui devi fare sesso?
Non c’è una regola precisa. In linea di massima preferisco che sia lui a scegliere, ma solo perché questo aumenta il senso di partecipazione, e perché mi eccita che sia il mio compagno a doversi interrogare sul “questo le può piacere o meno”.
Non ci sono “tipologie” di bull che preferisco, o almeno non a priori. Buona parte del piacere consiste nella novità, nella fascinazione del conoscere persone diverse.
Può sembrare banale, si escludono in automatico le persone indecise o all’opposto, quelli che definiamo “esaltati”: quelli che sanno tutto, pensano di sconvolgerti la vita con un battito di ciglia senza aver consapevolezza di relazionarsi ad una coppia stabile.
Un Consiglio alle altre coppie?
Quello di essere disinibite, non aver vergogna di quanto si prova .. e soprattutto DIALOGO .. una coppia che non si parla, non comunica, è destinata ad appassire nella noia …
Conclusioni
Vivere il sesso liberamente, esattamente come lo si desidera, senza quei pregiudizi che ne comprometterebbero il vero significato, è alla base per la realizzazione della felicità di ogni essere umano.
Raccontare le proprie esperienze per trasmettere quelle emozioni uniche che solo una trasgressione intelligente possono dare, è prorio alla base del Libro che Laura ha voluto creare.
Siete pronti a lasciarvi trasportare nel suo mondo e viaggiare con la mente intrisa di voglie e desideri?
Del fenomeno Cuckold (Cornuti consapevoli) ne abbiamo parlato in diversi articoli, anche con interessanti interviste a coppie che ci rendono immensamente orgogliosi averle nel nostro Social. Questa volta però vogliamo proporre un’intervista che si concentri, non sul come si pratichi il sesso in una coppia aperta, ma come si viva giornalmente questa situazione, ascoltando il parere di Lui e di Lei alla stessa domanda.
Vi ricoro inoltre che potete vedere il nostro social cliccando QUI e che il nostro sito è totalmente gratuito per chi conosce le regole del mondo dello scambismo (Registrati qui)
Il cuckold è una situazione molto più diffusa di quel che si pensi ma rimane un fenomeno sommerso a causa dei tabù, dei pregiudizi e dei sensi di colpa che i diretti interessati provano nel parlarne apertamente in una società ancora troppo chiusa per comprenderne i motivi.
Abbiamo intervistato una coppia di cinquantenni sposati da più di 30 anni. Lavorano entrambi, hanno figli adulti e non più in casa.
Una coppia cui piace viaggiare e vivere la natura in tutte le sue forme, che frequenta diversi amici e condivide con loro momenti di svago, dalla mangiata al bicchiere di vino, dal cinema ad una mostra d’arte.
Insomma una coppia come tante con una vita del tutto “normale”!
1. Quando e come hai capito che poteva interessarti il Cuckold?
LUI: Fin da giovane e dall’inizio della nostra storia ho avuto fantasie e pensieri in merito al fatto vedere Lei e me con altre persone. Abbiamo iniziato mettendo annunci e conoscendo altre coppie con cui poi abbiamo avuto alcune esperienze anche di scambio partner. Però c’era un idea che mi eccitava ancora di più ed era quella di vederla o saperla con un altro uomo mentre io guardavo o non ero addirittura presente. Le ho quindi proposto di incontrare altri uomini ed è quello che è successo, ma sempre con me presente e partecipe. Poi recentemente abbiamo provato una vera e propria esperienza Cuckold. Lei ha incontrato a casa nostra un altro uomo mentre io non c’ero, ma tutti e tre consapevoli della situazione.
LEI: Sono stata sempre a conoscenza della fantasia di mio marito di vedermi o sapermi insieme ad un altro uomo, però non conoscevo il cuckold e tutte le dinamiche annesse. La nostra coppia è stata sempre aperta a esperienze che hanno arricchito il nostro rapporto e che prevedevano singoli o altre coppie. Esperienze sempre fatte insieme. Qualche tempo fa di comune accordo ho avuto un incontro sessuale con un uomo da sola dopo che ho conosciuto questa realtà e mi sono documentata attraverso internet e letto molte esperienze di altre persone.
2. Come ti sei spiegato il motivo per cui poteva interessarti questa pratica?
LUI: Ci ho riflettuto molto ed ho concluso che vedere o sapere che la mia compagna fa sesso con un altro è come se me la facesse “riscoprire“, come se togliesse quel velo di quotidianità, di abitudine che inevitabilmente si posa sulla coppia dopo tanti anni di convivenza. Risveglia il mio interesse per lei perché la vedo di nuovo donna e femmina, trasportata nella trasgressione da una energia nuova e sconvolgente che la eccita, stupisce lei per prima e rinvigorisce l’attrazione che provo nei suoi confronti. Credo che sia dovuto anche ad una sorta di competizione che si instaura tra maschi come tra animali: ed in effetti di energia vitale e naturale stiamo parlando, una energia che si risveglia dopo anni di semi assopimento. Oltre naturalmente ad un dono, un’opportunità che senti di regalarle perché è la persona più importante della tua vita.
LEI: Quando lui mi ha proposto di fare questa esperienza da sola, dopo un mio primo rifiuto e imbarazzo, ho cominciato a capire che mi stava offrendo l’opportunità di fare un’esperienza trasgressiva per entrambi. A questo si associa l’eccitazione di sapere che la sua donna è oggetto del desiderio di un altro uomo e quindi di riscoprirmi e riconquistarmi, rimettersi in discussione, allontanare il grigiore della quotidianità e riscoprire quella passione viva e intensa che a volte si assopisce.
3. Che opinione hai di te stesso come amante del Cuckold?
LUI: Sono tranquillo. Fin da bambino mi sono detto che qualsiasi pensiero, fantasia mi venisse in mente riguardo il sesso aveva in me diritto di cittadinanza. Non ho mai respinto a priori i miei desideri, almeno entro i confini della mia razionalità. Ho indagato e sperimentato varie situazioni, etero e bisex, sempre spinto dalla mia curiosità. L’essere Cuckold è una delle più intense, quella che mi ha regalato le sensazioni più potenti ma in ogni caso mi piace vivere in frontiera e con le dovute accortezze tutto questo mi fa avere una buona opinione di me.
LEI: Di mio marito ho una grandissima opinione perché lui mi ha fatto un bellissimo dono dimostrandomi il grande amore che ha per me.
4. Cosa provi relativamente al confronto con la vita sessuale degli altri?
LUI: Non giudico gli altri, cerco piuttosto di trovare la mia giusta strada con nuove esperienze e so che questo atteggiamento, se messo a confronto con altre coppie, può voler dire essere giudicati piuttosto che giudicare. Io rifarei quasi tutto quello che ho fatto e posso dire che ad oggi, dopo tanti anni insieme, auguro la nostra vita sessuale, intendendo quella a due tra me e mia moglie, a tutte le altre coppie.
LEI: Io penso che la nostra vita sessuale sia appagante e realizzata, sarebbe auspicabile che tutte le coppie facessero un percorso di complicità, di dialogo e di tale apertura per camminare insieme tenendosi sempre stretti ed evitando di venire sopraffatti dalla quotidianità e dall’indifferenza.
5. Parli serenamente con gli altri del Cuckold? Perché?
LUI: No, non ne parlo purtroppo, se non con amici che frequentano questo ambiente. Mi peserebbe troppo il giudizio morale e la condanna. Preferisco vivermela tranquillamente in semi clandestinità sperando che un giorno sia prassi comune condividere sessualmente il proprio partner con altre persone. I segnali ci sono tutti, dagli anni novanta ad oggi il fenomeno dello scambismo, i locali dedicati ed i siti per annunci sono aumentati in maniera esponenziale ma soprattutto molti giovani si sono avvicinati a questo mondo.
LEI: Non è facile parlare di queste cose con tutti perché il giudizio degli altri è implacabile e non prevede la comprensione e l’empatia ma solo la chiusura e la condanna. Parliamo solo con amici che praticano il sesso in maniera aperta come noi.
6. In che modo hai affrontato il discorso con la tua partner? Come l’hai convinta?
LUI: Il nostro percorso viene da lontano. Come sempre all’inizio sono stato io a proporre ed ho avuto come risposta un cordiale rifiuto. Poi lentamente, senza forzature, l’idea di far entrare esperienze e persone nuove nel nostro rapporto sessuale ha intrigato e convinto anche Lei. Ora siamo entrambi certi che l’interagire di ognuno di noi due con persone esterne ci liberi, per alcuni momenti, dalla gabbia asfissiante del “noi coppia per sempre” per donarci un pochino di autonomia e recuperare al tempo stesso l’interesse dell’uno per l’altro e rilanciarlo. Siamo sempre più compartecipi delle nostre relative esistenze ed i nostri rapporti sessuali sono indubbiamente migliorati nel tempo.
LEI: Il discorso è stato affrontato e proposto da mio marito ma condiviso da me, anche se all’inizio con un po’ di difficoltà. Le donne hanno un retaggio culturale che è un po’ difficile da scardinare. Con l’aiuto del mio compagno e con la mia crescente consapevolezza le cose sono andate per il verso giusto, godendone entrambi.
7. Che consigli daresti a chi volesse sperimentare per la prima volta il Cuckold?
LUI: Prima di tutto un uomo aspirante Cuckold deve imparare a saper riconoscere dentro di sé queste fantasie senza averne paura ma accogliendole e valutandole serenamente per poi condividerle con la propria compagna. Se riceve un rifiuto, non deve forzare mai e per nessun motivo la propria donna: lei non è una pornostar privata e né deve sentirsi obbligata a fare alcunché. Questo è un percorso che va percorso per gradi e insieme, con molto dialogo e tranquillità. Se poi si decide di provare, occorrono regole condivise e paletti ben precisi per divertirsi entrambi senza rischi in una sorta di “ambiente protetto”. Si deve essere consapevoli che si sprigionano energie potenti, soprattutto per il Cuckold, che da una parte possono portare in paradiso ma in meno di un secondo scaraventano all’inferno. L’energia proviene dallo scardinamento di ancestrali dogmi, quali la proprietà della propria donna (mia e di nessun altro) con conseguente gelosia e possessività. Per contenere e gestire possibili crisi e pericoli due sono gli elementi chiave da tenere sempre e dico sempre a mente: massima comunicazione e totale trasparenza, in modo da assicurare la realtà dei fatti ma anche le necessarie rassicurazioni alla tenuta della coppia.
LEI: Il consiglio da parte mia è quello di percepire questa fantasia come un’opportunità. È importante parlarne prima, durante e dopo. Essere sempre in contatto e straordinariamente complici.
8. Come vincere le paure, le insicurezze, il timore del giudizio?
LUI: Procedendo per gradi e fermandosi non appena si percepisce un disagio. Considerarlo sempre un gioco, fatto insieme per divertirsi. Ci si può fermare alla sola fantasia, condividendola a parole ma senza un seguito nei fatti. Oppure andare avanti organizzando un incontro a tre o addirittura a due senza il Cuckold presente. Il timore del giudizio si vince convincendosi che non si sta facendo nulla di male, fra persone adulte e consenzienti. Purtroppo la morale corrente non consente ancora di rendere pubblico un comportamento del genere, quindi occorre massima attenzione per salvaguardare figli, occupazione e quant’altro da possibili notizie che vi vedano protagonisti.
LEI: Con il proprio compagno bisogna essere onesti e aperti nel dire sempre tutto quel che si pensa nel modo più sincero, anche se la verità a volte fa male! Il giudizio altrui non deve condizionare la propria vita e le proprie scelte.
9. Quali sono i vantaggi del Cuckold secondo te?
LUI: I vantaggi possono essere molteplici: una forte comunicazione, una ritrovata intesa sessuale, un’energia nuova che alimenta l’attrazione della coppia anche dopo anni e anni di matrimonio o convivenza. La riscoperta della trasgressione e dell’intrigo dato dal tener nascosto il gioco agli altri e che rende ancora più complici. Lo stesso giocare e divertirsi insieme aiuta a vivere meglio la quotidianità. Tutto questo è dovuto principalmente al riportare dentro la coppia l’esperienza trasgressiva vissuta, anche separatamente, ed in questo è la donna che gioca un ruolo fondamentale trasferendo la sua trasgressione nel rapporto di coppia.
LEI: Il vantaggio del Cuckold è quello di riuscire a vivere una fantasia traendone eccitazione. Mettere la propria donna al centro dell’attenzione e godere del suo piacere.
10. Quali sono gli svantaggi del Cuckold secondo te?
LUI: Ho già detto della necessità di costruire insieme un “ambiente protetto” per dare sicurezza a tutti, con regole certe e paletti da non oltrepassare. Ma si deve comunque tener presente che dei due, moglie e marito, è Lui che rischia di più la crisi e di conseguenza di far soffrire la propria compagna. La gelosia è sempre dietro l’angolo. Se l’uomo assiste all’incontro avrà meno probabilità di avere conseguenze negative in quanto la moglie si comporterà in modo tale da creargli meno problemi possibili. Ma se non ci sarà, dovrà stare al suo racconto dei fatti, potrà non fidarsi e mettere in dubbio che sua moglie l’abbia fatto solo per gioco. Potrà mettersi in competizione con l’altro o sentirsi inadeguato in confronto a lui e quindi andare in crisi. Fondamentale per un Cuckold è prendere coscienza, anche prima di iniziare, che la donna che vive al suo fianco da tanti anni non è solo “quella donna” che lui conosce.
Messa in relazione fisica con un altro uomo potrà, spesso succede, avere reazioni, comportamenti, parole molto diverse dalle solite. Se si troverà bene e a suo agio libererà la sua eccitazione come non le accadeva da tempo, merito della situazione e della persona che si è scelto di coinvolgere. Tutto questo costituisce da una parte l’obiettivo del Cuckold, rivedere sua moglie “femmina” e provare di nuovo attrazione ed eccitazione forti per lei, ma dall’altra se non ben gestito diventa un mix esplosivo che può far scoppiare la stessa coppia con conseguenze deleterie.
LEI: Gli svantaggi si possono verificare nel caso in cui la trasgressione non viene gestita nella massima apertura e sincerità da parte della coppia. Questa esperienza deve essere fatta tenendo conto delle dinamiche che si possono verificare e gestendole nel modo migliore, creando un ambiente protetto per la coppia
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