Cosa devi sapere se vuoi fare sesso con coppie

Cosa devi sapere se vuoi fare sesso con coppie

Sono seduto di fronte a un piccolo tavolo IKEA, nel bilocale di un tale a cui mi sono presentato appena un quarto d’ora fa e che ora mi guarda smorzando un po’ di imbarazzo.

Alla mia sinistra c’è un ragazzo poco più grande di me, sui 35, che gioca con la zip della gonna della sua fidanzata. La coppia ed io abbiamo raggiunto il bilocale dopo esserci incontrati nel parcheggio di un McDonald’s poco distante, all’uscita dell’autostrada di una cittadina del centro Italia. Ci eravamo messi d’accordo via mail, dopo che gli avevo mandato alcune mie foto.

Dopo una serie di brevi convenevoli, il padrone di casa ci fa strada nella sua camera: sul letto ha steso un telo per non rischiare di macchiare il copriletto. Nell’ora successiva facciamo a turno sesso con la ragazza, mentre il fidanzato nudo ci guarda e si masturba: ogni tanto si avvicina per palpare il seno di lei, o parlarle all’orecchio, ma poi torna al suo posto.

Quando finiamo, lei va in bagno a lavarsi e rivestirsi. Allora prendo i pantaloni, tiro fuori il “regalo” e lo do al fidanzato. L’altro, avendo messo la casa, non deve niente.

Il “regalo”, che in questo caso sono 50 euro, fa parte di un rituale che chi frequenta il mondo delle coppie scambiste conosce molto bene.

Non c’entra con la prostituzione: quasi tutte le coppie che incontrano singoli ricevono una donazione simbolica come scambio per l’ingresso nella loro intimità, ma se poi nel tempo si instaura un rapporto di fiducia non è più necessaria. C’è pure una specie di etichetta: la regola non scritta vuole che lo scambio non avvenga mai di fronte alla donna. 

Ormai sono sette anni che faccio sesso con le coppie, le cerco sui siti di annunci e frequento regolarmente i club privé. La trovo una situazione di per sé molto stimolante, perché c’è tutta la questione del prendersi qualcosa che appartiene a qualcun altro con il suo permesso, e poi perché è comodo, semplice, e indolore. Basta conoscere le regole. Eccone qualcuna.

1) TROVARE COPPIE INTERESSATE

La prima esperienza è capitata per caso: ero in un villaggio vacanze in Grecia, con amici, e avevo conosciuto una coppia più grande al bar. Siamo entrati in confidenza, e uno degli ultimi giorni il marito mi ha preso da parte per chiedermi se mi sarebbe piaciuto fare sesso con la moglie. Onestamente lei non era bellissima, ma l’esperienza mi attirava molto. Alla fine ho passato la notte nella loro stanza.

Quella è stata un’occasione estremamente rara: le coppie scambiste solitamente non si “offrono” così, e non mi è più capitata una cosa del genere. Per una questione di comodità e di controllo, queste persone frequentano siti specializzati e locali in cui sanno già chi e cosa possono trovare.

Dopo la prima coppia volevo replicare l’esperienza, ma non sapevo come: andavo su internet—esistono migliaia di siti per scambisti con annunci di coppie—e scrivevo brevi messaggi a qualunque coppia della mia zona. Nella mail mettevo quasi esclusivamente le caratteristiche fisiche: altezza, colore degli occhi e dei capelli, misure.

Poi allegavo qualche foto del pisello. Basta. Copiavo e incollavo il messaggio a ripetizione, e ricevevo pochissime risposte che di rado si concretizzavano.

Solo in seguito ho capito che questo mondo non funziona così, e che come per le lettere di presentazione da allegare al CV bisogna personalizzare il tutto a seconda del destinatario.

2) PRESENTARSI NEL MODO GIUSTO

Sono pochissime le donne di coppia che cercano semplicemente un “mandingo” con gli addominali: quello che vogliono, di solito, è un coinvolgimento sessuale che ruoti attorno alla partecipazione del marito. Come ti comporterai con lui mentre sei con lei—se ti piace umiliarlo, coinvolgerlo, farti guidare—è un dettaglio che va specificato.

Devi descrivere il più possibile quanto ti piace avere il permesso di entrare nella loro intimità, e fornire dettagli precisi per far capire che sei attirato da quella determinata coppia.

Anche la scelta delle foto è importante: ora solitamente metto anche quelle di me a qualche serata, sempre coprendo il viso, perché sono utili a inquadrarmi e far capire alla coppia che tipo di locali frequento, come mi vesto, che tipo sono.

Anche concentrarsi solo sulla donna non paga sempre. Perché se vuole semplicemente fare sesso con altri uomini, il marito non serve—se invece lo coinvolge, è proprio perché la sua presenza è il vero motore dell’esperienza. Solo chi fa parte di questo mondo, infatti, sa che spesso ti senti proprio come un pezzo di carne: magari lei nel mentre manco ti guarda, presa com’è dalle reazioni del compagno.

3) CAPIRE LA COPPIA

Una volta mi è capitato di andare con una donna che per tutto il tempo non mi ha nemmeno parlato: mentre lo facevamo, descriveva al marito quello che provava, lo toccava, lo chiamava. Lui ogni tanto mi diceva cosa farle, ma era quasi come se non ci fossi. Quando abbiamo finito, mi sono sentito un po’ come un fattorino che doveva semplicemente fare una consegna.

Altre coppie, invece, si concentrano sull’umiliazione dell’uomo: il compagno vuole che gli dici quanto è “troia” sua moglie, o quanto ce l’ha piccolo rispetto a te.

Quanto al singolo, nella maggior parte dei casi il suo compito è dimostrare quella sicurezza, quel tipo di “intraprendenza” un po’ stupida e quella fame da bagnino romagnolo di metà anni Ottanta che ci si aspetta da uno che va con le mogli degli altri.

Ma solo durante l’incontro. Nella fase di approccio, deve dimostrare di sapere quali sono le regole. Per questo è sempre meglio approcciare prima il partner maschile.

4) APPROCCIARE LA COPPIA

Anche in un privé, quando ci si avvicina a una coppia che sta dimostrando interesse nei tuoi confronti—con sguardi e quant’altro—l’ideale è cercare una connessione prima con il marito o il fidanzato, così da far capire che si vuole creare un’intesa con tutti i membri del trio.

Io solitamente faccio così: mentre mi presento a lui guardo insistentemente lei, e poi comincio a fare i complimenti al marito per la bellezza della moglie. Dico a lui quello che voglio dire a lei. So che è abbastanza ridicolo, ma l’ambiente degli scambisti è pieno di queste situazioni stereotipate.

Certo, ci sono anche molte coppie in cui la donna ha un ruolo dominante, e in questo caso non passare attraverso il marito è meglio. Però sono situazioni più semplici, perché sono le donne a venirti a cercare. Tutto quello che devi fare, in quei casi, è assecondarle.

Questa regola del confrontarsi prima con il marito può presentare anche degli inconvenienti, specialmente quando si tratta di annunci online. Nei siti, infatti, girano anche moltissimi papponi che spacciano le prostitute per fidanzate o mogli.

5) EVITARE LE FREGATURE

Riconoscere un pappone in realtà è piuttosto semplice: innanzitutto gli annunci di questo tipo sono sempre molto stringati, e si concentrano sul descrivere la bellezza della donna. C’è sempre un numero telefonico—anche molte coppie reali lo mettono per un rapido contatto, ma poi l’incontro avviene dopo una fase preliminare—quindi la prima cosa da fare è cercarlo su Google.

Se è presente anche su siti di escort, meglio lasciar perdere. Un altro segnale può essere dato dai modi sbrigativi o dall’offerta di incontrare direttamente la “moglie”. Anche in questo caso, meglio lasciar perdere.

Una volta ho contattato un presunto marito che mi ha proposto di incontrarlo a una stazione di servizio alle 22. Al mio arrivo era al telefono, e stava già prendendo altri appuntamenti. Mi disse di seguirlo con la macchina, e mi portò di fronte a un palazzo popolare indicandomi a quale interno dovessi suonare per incontrare la “moglie”.

Poi se ne andò di nuovo. Una volta raggiunta la porta, mi trovai di fronte una ragazza dell’est, in sottoveste, palesemente annoiata e svogliata, che mi chiese subito di darle i soldi. Finsi di aver dimenticato il portafogli in macchina e me ne andai. Nei mesi successivi continuai a vedere gli annunci del tizio in questione su vari siti: venne fuori che di “mogli scambiste” lui ne aveva minimo quattro o cinque.

Una coppia reale vuole sempre creare una certa atmosfera prima di fare sesso, e soprattutto capire se effettivamente il singolo è di loro interesse.

6) EVITARE COINVOLGIMENTI NON RICHIESTI

Un’altra regola non scritta per vivere bene questo tipo di situazione, è saper rispettare gli spazi altrui: l’insistenza non è mai gradita. Queste coppie solitamente hanno una vita regolare al di là delle loro preferenze sessuali, quindi non bisogna asfissiarle con chiamate a metà giornata o la sera dopo cena. Molti annunci specificano qual è l’orario in cui chiamare, ma se non è così l’idea migliore è quella di mandare un messaggio per chiedere il permesso.

Non è soltanto buona educazione—sapere che esiste una formalità in questo tipo di relazioni, e seguirla con scrupolo, aiuta a mantenere certe distanze.

Un pericolo meno frequente ma possibile, nel fare sesso con le coppie, è quello di imbattersi in persone che stanno nell’ambiente solo per cercare scappatoie alla propria relazione.

Circa un paio di anni fa, una delle donne che avevo incontrato in un locale cominciò a chiamarmi continuamente. Mi parlava dei suoi problemi con il marito, dei suoi problemi al lavoro, delle sue ansie.

Io inizialmente, visto che il nostro incontro era andato piuttosto bene, l’avevo interpretato come parte del rituale: pensavo che volesse stringere un rapporto di confidenza con me per creare una certa situazione da sfruttare con il marito. Ma con il tempo mi sono reso conto che stava semplicemente tentando di capire se avevo intenzione di fare sul serio con lei.

Questo non è un problema soltanto perché sei incappato in una situazione di cui non eri alla ricerca—mai conosciuto nessun single che frequenta i privé per avere relazioni—ma anche perché può pregiudicare la tua credibilità.

Io abito in una città mediamente piccola, e non sono molti i locali da frequentare: alla fine, quindi, nel giro tutti bene o male si conoscono. Se viene fuori che sei uno che non sa stare al suo posto, anche se è capitato contro la tua volontà, puoi essere tagliato fuori.

Fondamentalmente, insomma, entrare nel mondo degli scambisti è come essere un massone: per vivere bene questa esperienza devi capire con quale linguaggio comunicare, quali sono le cose da evitare per non avere problemi, e soprattutto rispettare le regole.

Quelli che…vorrebbero fare i Bull, ma sarebbe meglio se lasciassero perdere….

Quelli che…vorrebbero fare i Bull, ma sarebbe meglio se lasciassero perdere….

Il mondo dei social ha fatto in modo che persone, che prima non si sentivano adeguate a sostenere determinati argomenti o atteggiamenti, potessero esprimersi, spacciandosi per quello che non sono (esperti di medicina, politica, economia e… sesso) senza dover mai rendere conto al di là di un proprio profilo sul web più o meno falso.

Donne che si ritoccano cosi’ tanto digitalmente che poi le incontri e ti chiedi se sia la nonna. Uomini che millantano fascino e simpatia e poi dal vivo invece sono meno simpatici di un becchino che abbia litigato col capo.

Nei social del Sesso, come ad esempio il nostro (Il Lato Oscuro del Sesso), ci sono molto BULL che, per chi non fosse avvezzo alla terminologia in voga in questi ambienti, indica un uomo che è pronto a prestarsi come oggetto sessuale per una donna o più verosimilmente un’altra coppia come “aggiunta”.

Insomma in poche parole si offre per sesso e quelli validi sono anche piuttosto richiesti. Il problema è che, come per ogni cosa, bisogna averne i requisiti.

Oggi elenchiamo i 4 principali motivi per cui “come bull” molti non ci sono decisamente portarti.

La prestanza fisica

Fareste mai fare il muratore a uno col fisico di Woody Allen? La risposta ve la siete data da soli. Per ogni cosa ci vuole una caratteristica peculiare. Per un professore ci vuole la capacità di saper spiegare, per un medico esperienza e capacità mnemonica, per tanti altri lavori ci vuole intelligenza o quelli più faticosi un fisico che sappia sostenere, ad esempio, lunghe ore con la muscolatura in tensione. Il Bull deve avere almeno ciò per cui serve e che sia fuori dalla norma, altrimenti ci si sarebbe già rivolti altrove. Insomma si parla di capacità sessuale, sia nella “misura” che nella durata. Deve avere un buon fisico, ma una coppia che chiede a un terzo uomo di giocare con loro, di certo non avrebbe il minimo motivo di prenderne uno bassotto, cicciottello, con il riporto e un pipetto piccolo o normale. Insomma anche a me piacerebbe fare il miliardario, ma purtroppo non ho i soldi per farlo, ma non per questo mi iscrivo a siti spacciandomi per tale 😉

Foto brutte e impostate male

Dovete sempre chiedervi per cosa vi state presentando. Il viso simpatico, una linguaccia, il far vedere che si sta alle maldive vi fa perdere punti e tempo. Chi vi deve selezionare è interessato al vostro fisico, non al fatto che abbiate una macchina sportiva e che sappiate fare boccacce divertenti. Non vi si sta cercando per raccontare barzellette o per farsi due risate….

Non conoscere l’italiano

Capisco che qualche errore di battitura lo facciamo tutti e che magari qualche verbetto possa scappare, ma una coppia che deve scegliere tra tanti, tantissimi uomini che si propongono di fare sesso con loro (con un’altra donna passerebbero sopra a molte più cose, proprio perchè c’è meno concorrenza) vogliono uno con la giusta dotazione e il giusto cervello. Una persona che non sta attenta (o non conosce proprio l’argomento) all’italiano usato, si mette già tra gli esclusi da solo. Ovvio che se è un superfigone, perchè questo è un mondo dove l’aspetto è la cosa piu’ importante, non avrà problemi, ma se non siete così e scrivete cose tipo “Sn singol, cerko inkontri secsi, etc etc” lasciate perdere da subito….

Non sapersi approcciare e la non conoscenza delle regole

L’errore più grande che vedo fare è quello di non aver capito, nemmeno lontanamente, il proprio ruolo e le regole del gioco. Lo ripeto perchè molti non lo comprendono. Essere BULL vuol dire mettersi a disposizione di un’eventuale coppia per realizzare delle situazioni sessuali che possono interessare alla coppia, non al BULL. Il vostro ruolo è quello di oggetto sessuale non quello del “trovo una coppia che mi fa fare sesso e lo faccio come dico io”. State entrando in una casa (e una moglie) non vostra, siete ospiti e dovete accettare le regole del gioco. Se volete fare quello che vi pare, andate a prostitute, non è il posto per voi.

Anche l’approccio sui social solitamente è estremamente sbagliato. Per ogni coppia che cerca un bull, ce ne sono almeno una 50ina che si propone nell’arco di pochissimo tempo e voi siete uno dei tanti, mettetevelo in testa. Per farvi scegliere dovete rispettare tutti i requisiti sopracitati, ma anche capire che dopo esservi proposti, se non ottenete un seguito, continuare a scrivere e disturbare la coppia, vi fa ottenere di sicuro un “Blocca utente”.

Il ruolo del Bull nelle coppie scambiste

Il ruolo del Bull nelle coppie scambiste

In tutti i social di coppie scambiste che si rispettino sono sempre presenti anche i Bull. Con questo termine si indentificano i singoli di sesso maschile che si propongono come aggiunta per le coppie presenti all’interno del sito.

Il loro numero è sempre pare a 10 a 1 rispetto alle coppie e molto spesso sono account silenti che, sbagliando, non si propongono aspettando che sia una coppia a farlo e che vengano contattati. Cosa che di fatto non accade praticamente mai.

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Uno dei rapporti più controversi nell’ambito di un sito per scambisti è notoriamente quello fra coppia e singolo. Intanto per l’alto numero di singoli che si propongono, in varie versioni, agli altri iscritti. E poi per la battaglia senza esclusione di colpi da parte delle coppie che li respingono.

Ma è sempre vero?Proviamo a verificarlo.

E’ indubbio che una percentuale di circa il 55% degli iscritti siano uomini dichiaratamente singoli (scriviamo dichiaratamente perché dobbiamo escludere i “fake” ovvero gli uomini che si iscrivono come singole o coppie per tentare di aggirare eventuali limitazioni a messaggi o richieste di amicizia oppure deliberatamente per provocare fingendosi quello che non sono). Fra i singoli ‘patentati’ abbiamo ovviamente gli etero, che cercano coppie o singole, ed i bsx che si propongono ad entrambi. Sarebbe quindi molto semplice trovare quello che si vuole andando a cercare nelle relative categorie, ma così non è. Infatti, se è normale che un singolo si proponga (sono proporzionalmente poche le coppie che si propongono per prime ad un singolo) è meno frequente che venga accettato. Diciamo che è all’incirca una su tre la coppia che decide di introdurre un singolo nei propri giochi dichiarandolo fra le proprie preferenze ma poi si arriva ad una su due se si considera che molte coppie lo fanno ma non lo dicono apertamente. Ciò non toglie che la stragrande maggioranza dei singoli riuscirà ad avere un numero di incontri reali con coppie che va da zero a uno. Dopodichè lascerà perdere.

Ma qual è il ruolo del singolo per la coppia? Innanzitutto è la realizzazione di una fantasia molto comune fra le donne, di qualunque estrazione sociale o culturale esse siano. L’essere posseduta contemporaneamente da due uomini è al primo posto fra le esperienze che vorrebbero vivere almeno una volta nella vita, e questo è confermato dal fatto che proprio tale fantasia è la più presente fra le trasgressioni immaginate nel rapporto di coppia. Ma piace solo alla donna o eccita anche l’uomo? La seconda! Anche per un uomo mentalmente predisposto allo scambismo vedere la propria donna alle prese con un altro uomo è un momento altamente eccitante. Questo nell’ambito di una coppia etero. Ma se il lui è bsx? A questo punto le prestazioni del singolo si diversificano perché non deve più occuparsi esclusivamente della lei ma è molto probabile che il gioco interessi “direttamente” il lui. In questa circostanza il singolo, che nel rapporto con una coppia etero è il compendio, la ciliegina sulla torta in un trio dove LEI è al centro delle attenzioni, diventa l’oggetto del desiderio di entrambi o, in qualche situazione, soltanto del LUI arrivando a relegare in casi estremi la lei al semplice ruolo di spettatrice.



Ma perché si cerca un singolo?
Non sempre è pura e semplice voglia, condivisa, di trasgressione. A volte ci sono delle varianti più frequenti di quanto si possa pensare. Tralasciamo il caso semplice nel quale la coppia cerca un singolo per divertirsi senza problemi e prendiamo in esame gli altri.

a) Il singolo entra a far parte dei giochi di coppia per tentare di risvegliare un rapporto sopito o vicino alla fine. LUI accetta di far entrare un altro uomo nel proprio letto per evitare che lei ne esca definitivamente. Se LEI accetta, per un po’ si riesce a mandare avanti il rapporto con questo “aiutino” che però lascia dei risvolti psicologici importanti. LUI infatti non riuscirà ad essere mai totalmente partecipe perché consapevole che l’altro sta “lavorando al posto suo”.
b) Il singolo viene cercato da LUI, coinvolgendo la lei in giochi a tre, ma in effetti solo per soddisfare le proprie pulsioni bsx nascondendole dietro il paravento della trasgressione di coppia. In questo caso intanto il singolo deve essere cosciente del ruolo, per evitare figuracce e imbarazzanti marce indietro dell’ultimo momento, ma soprattutto ne deve essere cosciente la LEI prima di iniziare. Se LEI non ha mai avuto sentore dei desideri bsx di lui e poi al momento clou si vede portar via l’oggetto del desiderio… bhè, la situazione potrebbe diventare delicata!
c) Il cuckold. Ovvero il lui che si eccita solo al vedere la propria compagna posseduta da altri. Altra situazione non rarissima nella quale LEI è cosciente del fatto che il compagno non riesce a raggiungere l’eccitazione se non vedendola far sesso con altri uomini. Situazione psicologicamente non semplice, ma in qualche caso riesce a mantenere unita la coppia.

Naturalmente si parla sempre di casi e varianti nelle quali TUTTI sono consapevoli e in accordo. Altri casi riguardano il più delicato mondo delle perversioni estreme. In tutti i casi citati, comunque, la riuscita dell’incontro o della serata è legata a vari fattori quali la complicità all’interno della coppia, l’identità di vedute riguardo al sesso a tre, la voglia di divertirsi e di trasgredire consapevolmente. Il singolo dovrà avere il compito di saper stare al suo posto e di svolgere il ruolo che gli è stato richiesto dalla coppia. Questo è fondamentale anche per la possibilità di eventuali ulteriori incontri. Se una coppia è stata male con un singolo poco educato o non rispettoso del suo ruolo difficilmente questo riuscirà ad entrare nel ristretto novero di coloro che poi vengono “raccomandati” con un passa parola fra le coppie non ufficiale ma ben presente ed utilizzato nel sito.

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