Donna gira film porno in casa. Il Giudice toglie la custodia dei figli

Donna gira film porno in casa. Il Giudice toglie la custodia dei figli

Sarà stata sicuramente un pò colpa della crisi, di una situazione difficile da gestire e forse anche quella sana voglia di trasgredire che tutte le persone che si sentono ancora “vive” hanno, ma resta il fatto che ad una donna Bresciana di 46 anni un giudice ha deliberato che le verrà tolto l’affidamento dei due figli di 14 e 16 anni.

Cosa è successo ?

La donna, separata dal marito e dal quale non riceveva gli alimenti regolarmente, è stata avvicinata da un noto regista di film porno con donne amatoriali (CentoXCento) che le ha offerto 300 Euro per poter girare dei film amatoriali dentro casa sua e 600 Euro se avesse partecipato alle riprese anche lei.

In un momento in cui riuscire a lavorare saltuariamente e portare a casa a malapena 1.200 euro al mese con tutte le spese da sostenere, la donna ha accettato di prendere parte alle scene girando qualche film.

La donna ha raccontato di aver avuto sei incontri, ma mesi dopo, il film è finito in rete ed è diventato un caso per l’immagine di apertura in cui si vede una donna che esce dall’asilo comunale di Ospitaletto. Allo scandalo si è aggiunto l’aspetto legale. L’ex marito, che aveva lasciato la casa dopo la separazione nell’aprile 2015, ha denunciato la vicenda al tribunale dei minori che il 22 dicembre ha firmato il decreto di allontanamento dei figli – di 14 e 16 anni – dalla madre.

«Ho sbagliato a girare quei film, ma non sapevo come fare. Ho lavorato per 22 anni in un’azienda poi chiusa, mentre gli ultimi dodici mesi ho lavorato in nero per pochi soldi e mio marito non pagava gli alimenti». Agli atti sono finiti copie di sms tra marito e moglie con le richieste di denaro della donna oltre ad una serie di certificati medici per ricoveri della stessa in Pronto soccorso.

«Mi ha picchiata più volte» ha spiegato. Girando le sei scene di sesso ha guadagnato 1800 euro. «E ho pagato tutte le spese. Dalla cartella di Equitalia, alle bollette. È tutto documentato».