Lo StripTease. La faticosa arte erotica dell’attesa

Lo StripTease. La faticosa arte erotica dell’attesa

Più l’azione è lenta, ma allo stesso tempo coinvolgente, più cresce l’attesa che si traduce in autentico desiderio. Oggi il voler “tutto e subito” ha portato alla degenerazione di quell’arte fatta di ammiccamenti, di sensualità, di ritualità. Ridare nuovo lustro a tale forma di spettacolo è la missione dell’autrice. Attraverso questo saggio, fitto di descrizioni, di dettagli, di foto d’epoca, di interventi in prima persona, di biografie, di interviste e di aneddoti, emerge il suo personale giudizio di valore.

“Togliere un indumento dopo l’altro è come sfogliare i petali di un fiore”

Lo striptease è l’esempio perfetto di come un’azione quotidiana come spogliarsi possa diventare un’arte. Quante volte la sera, stanche dopo una giornata di lavoro, gettiamo all’aria i vestiti in maniera svogliata o sgraziata? Eppure, se questa stessa azione si compie con la giusta atmosfera e movimenti sensuali, può diventare una grande arma di seduzione a disposizione delle donne (certo oggi esistono anche spogliarelli maschili ma è innegabile che il corpo femminile sia più armonioso e si presti meglio a questa arte).

Non si tratta di una scoperta di noi donne moderne: lo spogliarello ha, infatti, origini più antiche di quanto si possa pensare. L’antenato più antico dello striptease è la nudatio mimarum dei ludi florales che aveva luogo nell’antica Roma. Altre testimonianze storiche si ritrovano nella danza dei sette veli di Salomè riportata nel Vangelo e più volte rappresentata a teatro.

In epoca moderna possiamo distinguere essenzialmente due forme di spogliarello: quello privato, eseguito in intimità per sedurre il partner, e quello oggetto di esibizione erotica. Quest’ultimo si compie solitamente in locali appositi (strip club) dove una o anche più ragazze si spogliano esibendosi a tempo di musica di fronte ad una platea.

Storicamente il più famoso locale di questo genere a livello internazionale è il Moulin Rouge di Parigi dove, ancora oggi, decine di ragazze aspiranti spogliarelliste vengono istruite all’arte dello striptease.

Solitamente si pensa che l’uomo sia attratto dal nudo femminile: ma pensare allo striptease esclusivamente come a questo sarebbe riduttivo. Lo spogliarello è una stimolazione dei sensi attraverso un gioco di seduzione prima ancora di arrivare al risultato finale, ovvero alla visione del corpo nudo.

https://www.youtube.com/watch?v=M2-DgNC86-M

L’eccitazione nasce proprio dal desiderio di quello che deve ancora succedere: tanto è vero che non tutti gli spogliarelli si concludono con un nudo integrale. È la sottile provocazione del vedo e non vedo, l’attesa per vedere un indumento cadere che si pone alla base dello spogliarello e che lo rende così irresistibile agli occhi degli uomini.

Non a caso ci sono scene cinematografiche di striptease che sono diventate pietre miliari nell’immaginario collettivo: dalla nostra Sofia Loren, che in “Ieri, oggi, domani” si spoglia per Marcello Mastroianni, ai movimenti in penombra di Kim Basinger in “Nove Settimane e mezzo”, dalla lap dance di Demi Moore in “Striptease” fino all’esibizione di Paz Vega in “Lucia y el sexo”.

 

Alle donne piace il Rough Sex (Sesso Violento). Conosci le sue regole ?

Alle donne piace il Rough Sex (Sesso Violento). Conosci le sue regole ?

Non c’è donna che nel suo più intimo desiderio nascosto non abbia quello di essere posseduta brutalmente da un virgulto maschio, degno del proprio nome, che la faccia così impazzire di piacere da non riuscire nemmeno bene a capire cosa stia succedendo e cosa stia facendo.

Se una donna vi dirà mai “ah, io no, non mi piace” mi dispiace dirlo ma in 9 casi su 10 mente e quella rimanente è una “figa di legno”.

Il problema è come però il Rough Sex lo intende l’uomo, traviato da film porno dove vede donne che appena suonato il campanello e facendo entrare dentro casa uno che ha già il pisello in mano, spalancano le gambe e si fanno fare di tutto senza problemi e pure felici.

No. Non funziona così !!!

Un uomo che non capisce la differenza di tempi e ritmi con una donna non sarà mai un amante capace che riuscirà a soddisfare la propria partner. Una donna è assolutamente progressiva, è un monte da scalare in cui è bene partire piano, in prossimita della cima aumentare progressivamente la velocità per poi lanciarsi in discesa senza freni.

Chi pensa di poter partire a mille, probabilmente si fermerà dopo i primi metri facendo una figura barbina e non dando alcuna soddisfazione.

Quando si riesce a portare una donna al proprio apice è lì che si vuole più spinta, forza, sentire il maschio, esprimere quella forma di dominazione che porta all’orgasmo che per le donne parte dalla testa e arriva al resto del corpo.

Il dominio perfetto, sognato da ogni donna, è un perfetto equilibrio tra brutalità e controllo. Uno schiaffo dato con decisione ma che non deve lasciare segni. Deciso ma non forte

Un graffio lungo la schiena, una stretta al collo seguita da un profondo bacio di passione, il chiamarla puttana e saperla poi abbracciare. Il decidere di farlo da dietro avendo piano piano preparato il campo lo renderà estremamente piacevole e desiderato.

Se siete uomini che volete tutto e subito, oltre a non durare abbastanza per scaldarla, il sesso ben fatto non è per voi. Rassegnatevi….

 

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