Coppia Scambista: “I Camionisti? Sono quelli che preferiamo”

Coppia Scambista: “I Camionisti? Sono quelli che preferiamo”

Tra le coppie che amano il car-sex esistono molte differenze. C’è chi ama farlo in luoghi appartati, chi in mezzo a occhi indiscreti e/o spesso poco indiscreti e chi ama far partecipare altre persone che sono presenti sul luogo.

Tra le coppie presenti su “Il Lato Oscuro del Sesso” abbiamo ottenuto il permesso di poter intervistare Passion Latina, Cp Certificata sul nostro sito (come da Vcard nell’articolo) che ci raccontano il loro modo di giocare, cosa amano e perchè, secondo loro, una certa tipologia di singoli da più soddisfazioni di altre.

PassionLatina Cp iniziamo con una presentazione della vostra coppia?

Siamo Gislaine & Victor (33 e 36 anni) e viviamo a Bari. Io (Gis) sono di origine brasiliana ma vivo in Italia da quando ho 8 anni. Victor invece è portoricano ma anche lui vive in Italia da quasi un ventennio. Abbiamo iniziato a giocare da poco, ma a causa dei figli che non ci lasciano molto tempo libero organzziamo spesso dello speed-sex con poco tempo di preavviso. Prediligiamo il sesso di gruppo che ci aiuta a dar sfogo a tutta la nostra passionalità ma senza mai esagerare con il numero di presenti.

Quali situazioni preferite come coppia?

Spesso organizziamo degli incontri all’ultimo momento dove selezioniamo singoli che abbiano già esperienza con coppie e che sapppiano comprendere cosa vogliamo realizzare. Ci piacciono molto le situazioni che definiamo HardCore come un evento che abbiamo fatto la settimana scorsa chiamato “Culo & Cappuccino” dove, a causa dell’orario mattiniero in cui eravamo liberi, abbiamo preso una colazione insieme a 5 ragazzi e poi siamo andati in un motel li dietro dove a turno hanno fatto sesso con me.

Mi parlavate delle vostre esperienze di Car Sex. Cosa ne pensate?

Capita che spesso ci capita l’occasione giusta per poter essere liberi la sera, ma di non aver potuto organizzare con altre coppie o singoli. Una sera decidemmo di provarlo andando in zona stadio dove incontrammo un paio di singoli che giocarono con noi. Da quel momento la riteniamo una soluzione valida per quando non riusciamo ad organizzare i last minute o non possiamo andare in un club.

Quali sono i vostri posti preferiti?

Amiamo comunque posti abbastanza riservati e nascosti. Ok farsi vedere o far partecipare, ma non vorrei ritrovarmi nuda a dover fornire i documenti a una pattuglia che è passata per un controllo. Per il car sex preferiamo le aree di sosta, insomma quelle con parecchi camionisti.

Perchè i camionisti?

E’ vero. Abbiamo una predilezione per loro. Difficilmente sono di zona, non hanno particolare pretese e sono spesso aperti a ogni tipo di gioco. Alcuni sono bisex, ma in particolare li preferiamo perchè sono letteralmente famelici e arrapati. Con un paio siamo rimasti in contatto e quando sono in zona ce lo fanno sapere e chiamano gli altri amici in zona. Una volta abbiamo intasato un parcheggio di un autogrill per quanti camion sono arrivati in sosta.

Cosa cercate adesso sui siti per scambisti?

Preferiamo i singoli alle coppie, per il semplice fatto che abbiamo poco tempo per instaurare un feeling con loro e preferiamo quel qualcosa in più che solo un paio di bei ragazzi ci sanno dare. Cerchiamo sempre ragazzi giovani, ben dotati e depilati, che sappiano come prendermi non seguendo, almeno all’inizio, solo i loro istinti.

Cosa vi piacerebbe realizzare?

Un film porno, ma non di quelli amatoriali. Ovviamente con sesso di gruppo abbastanza spinto. Ma non è detto che questo non accada tra breve.

Se volete visualizzare o scrivere al profilo di PassinLatina CP cliccate QUI.

Di seguito la loro vCard di certificazione (se siete coppia richiedetela anche voi) e una breve sequenza di foto presa dalla loro galleria.

vCard di certificazione Passion Latina CP
Come si diventa scambisti. Raccontato da Sara e Gianni

Come si diventa scambisti. Raccontato da Sara e Gianni

Se avete dei figli sicuramente ricordere quel momento in cui il vostro bambino o bambina dovette affrontare il momento di togliere le rotelline dalla bicicletta e andare via, partendo senza il supporto sicuro dei genitori che tenevano in equilibrio la bicicletta stessa.

Il desiderio e la voglia di andarci da soli era immenso, ma la paura di farlo superata immensamente quella voglia. Poi improvvisamente si è preso il via e la gioia di aver superato le paure per poter godere appieno di quel desiderio di libertà era immenso e da quella bici non si sarebbe più voluti scendere.

Lo scambismo è come imparare ad andare in bicicletta

Lo si desidera, lo si vuole, lo si sogna, ma la paura, i preconcetti, l’essere così fuori dal comune spaventa e mette paura, impedendo a questo desiderio di realizzarsi.

Oggi vi proponiamo un’intervista a una coppia di Bari che ci racconta come hanno iniziato ad avvicinarsi al mondo degli scambisti e di come hanno superato le proprie paure.

L’intervista

Si chiamano Sara e Gianni, sono baresi, hanno rispettivamente 38 e 45 anni e nella vita, oltre a essere innamorati e genitori di tre bambini, sono da due anni una coppia di scambisti. A Bari di coppie come loro ce ne sono moltissime e proprio per capire qualcosa in più di questo mondo, abbiamo intervistato Sara, che tra l’altro assieme al marito è amministratrice di uno dei tanti gruppi facebook dedicati allo scambio di coppia.

Sara, come mai una coppia decide di diventare scambista?

Partiamo dal presupposto che si decide di diventare scambista da un momento all’altro. Per esempio nel nostro caso tutto è nato durante un nostro rapporto intimo durante il quale sia io che il mio compagno, che ci amiamo alla follia, decidemmo di svelarci i nostri desideri più nascosti. Premetto che per far questo deve necessariamente esserci un rapporto di fiducia e di rispetto. Così il mio Gianni mi disse che gli sarebbe piaciuto vedermi con lui e un altro uomo in atteggiamenti intimi. E da lì, principalmente per aggiungere un pizzico di “piccante” ai nostri rapporti,  partì tutto.

Come precisamente?

Un bel giorno gli chiesi di portarmi in un locale dove si fanno scambi di coppia e così mi portò ad Avellino. Nel tragitto ero tesissima, ma una volta giunti mi sembrava di stare a casa. Non appena arrivati io, che sono molto appariscente ed esibizionista di natura, ballai come una matta in pista e poi decidemmo insieme di iniziare a dare forma a questo desiderio di stare in tre: io, Gianni e un altro uomo. Così trovammo un ragazzo, un “singolo”.

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Come si fa ad abbordare un singolo?

Se noi volessimo andare con un singolo la procedura è questa: io, la donna della coppia, ballo con il mio compagno, guardandomi sempre intorno. Di lì a poco la coppia viene circondata da ragazzi singoli. Io ne scelgo uno e inizio a ballare sia con lui che con il mio Gianni. Dopodichè andiamo a bere qualcosa, giusto per socializzare un pochino e infine faccio capire al mio compagno con uno sguardo che possiamo andare in camera. Qui io e Gianni iniziamo a toccarci. Diciamo che all’inizio la coppia reale marca il territorio mentre il “toy vivente” sta lì a guardare fino al momento in cui non decido io, la donna, di farlo entrare in scena per giocare in tre. Però da quel momento in  poi è l’uomo della coppia che dirige il gioco.

Allora, questa è la procedura per rimorchiare un singolo. Per avvicinare un’altra coppia invece?

Siamo sempre noi donne a mandare dei segnali. Tutto parte dalla pista da ballo dove la donna di una coppia cerca un’intesa con la donna dell’altra coppia. Di solito le donne si guardano, si sfiorano e mentre si balla ognuno con il proprio uomo ci si lancia un’occhiata più intensa e si va in stanza. Qui il rapporto a quattro inizia così: sono prima le due donne ad avere atteggiamenti molto intimi fra loro. I maschi intando si godono lo spettacolo. La regola vuole che possono entrare in scena solo dopo il nostro invito.

Che cosa ti dona uno scambio di coppia?

Da quando ci siamo avvicinati a questo mondo io avverto di amare il mio Gianni molto più di prima. Ti rendi conto di come l’amore va oltre tutto, oltre la gelosia o la possessività. E poi non ti nego che quando vedo lui giocare con un’altra mi eccito molto.

I vostri amici lo sanno?

Io l’ho confidato alla mia migliore amica, ma di solito non si racconta, si tende a tenerlo nascosto.

Che cosa ne pensi di tutte quelle persone che giudicano ciò che fate come innaturale?

Non so, ma mi fanno pena: sono repressi. Se qualcuno mi desse della pervertita io risponderei dicendo: come fai a dire che la cioccolata e brutta se non l’assaggi?

Qual è l’età media degli scambisti?

Di solito si parte dai 38 anni fino ad arrivare ai 65 anni. Ma non vi nego che ultimamente stiamo vedendo tante coppie di giovanissimi frequentare questi posti. Ti parlo di ragazzi a malapena maggiorenni, di 19 anni. Noi una volta avemmo un rapporto con una coppia e lei aveva 22 anni. Io mi facevo chiamare “zia”. Anche se io sconsiglierei vivamente di iniziare questa pratica a vent’anni, perchè a quell’età si è ancora immaturi e si dovrebbe sognare il principe azzurro, non il sesso. Un 40enne invece ha sicuramente la giusta maturità per gestire il gioco.

Bari è una città scambista?

A Bari ci sono una marea di scambisti. Ma in Puglia il fulcro non è nel capoluogo. Il primato lo hanno Lecce, Brindisi e Barletta. In queste città ce ne sono a centinaia, ma i baresi restano i più simpatici.

Per quanto riguarda i locali, ce ne sono molti?

Di privè in Puglia ce ne sono diversi, certi seri e altri meno.

Si può entrare liberamente nei club privè?

E’ richiesto sempre il tesseramento. Le coppie dipende, di solito non pagano, i singoli invece versano dai 90 ai 120 euro. Con la tessera che ti viene rilasciata poi puoi entrare tutte le volte che vuoi dato che ha validità di un anno.

Esistono altri modi per conoscere scambisti, oltre alla frequentazione dei locali?

Certo. Abbiamo facebook con le centinaia di gruppi a noi dedicati. Poi ci sono diversi siti internet tra cui Il Lato Oscuro del Sesso (Clicca qui per iscriverti) e altri che non menzioniamo.

Raccontaci un episodio divertente nato dall’incontro con una coppia conosciuta su internet.

Una volta tramite un gruppo di facebook venimmo contattati da una coppia. Per via telefonica fissammo il classico appuntamento conoscitivo in un bar. Quando ci incontrammo e li vedemmo sembravano esser usciti da un film di Dario Argento. Erano brutti, vecchi e tristissimi. Non ci piacevano. Comunque ci presentammo e dopo un caffè, ci invitarono a seguirli nella loro macchina. A un certo punto la donna si toglie le mutandine, forse per dimostare la sua esperienza. Voleva fare un po’ la primadonna.  Dopo qualche minuto suo marito mi disse: “la mia si è tolta le mutandine, e tu?”. In quel momento mi sentì sfidata e gli risposi con tre parole: “ferma la macchina”. Lui si fermò e io scesi dall’auto in una zona di mare, in pieno inverno, e in due secondi mi spogliai completamente. Lei iniziò a gridare e gridà al marito “andiamo andiamo”. Ci presero per pazzi, ma in realtà noi facemmo tutto volutamente per farli andar via. Quante risate.

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Sesso per passare gli esami: scandalo in facoltà a Bari

Sesso per passare gli esami: scandalo in facoltà a Bari

Magari funziona nei film americani, dove le protagoniste sono disinvolte e pronte a tutto, ma nella vita reale non è una buona idea comprare o vendere  esami a suon di sesso. Ne è un esempio la vicenda che riguarda una studentessa appena più che ventenne della facoltà di Giurisprudenza all’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. La giovane, dopo le proposte da parte del professore, ha deciso di denunciare i fatti ai Carabinieri.
La ragazza ha raccontato ai militari che il professore l’avrebbe più volte adulata con complimenti e richieste del tipo “perché non dormiamo insieme?”. Il docente  avrebbe anche fatto presente più volte alla ragazza di avere un ruolo influente all’interno dell’Università e che avrebbe potuto aiutarla a superare l’esame senza difficoltà.

“Mi ha subito dato del tu, chiamandomi per nome, e mi diceva ‘come sei bella, sei davvero una bella ragazza’, aveva un atteggiamento confidenziale, e io mi sono sentita a disagio, mi sono irrigidita”, racconta la giovane, che riferisce di inviti a cena fino alla richiesta esplicita di andare a letto insieme. “Ha tentato di baciarmi contro la mia volontà, ha cercato di mettermi le mani addosso, e io gli ho detto che ero disposta a dargli dei soldi”.

Gli investigatori sono ora in possesso dei messaggi fra la ragazza e il docente. Uno scambio in chat: «Ti chiamo per ultima», comunica il professore alla ragazza il giorno prima dell’esame. E avanza una richiesta particolare: «Quando vieni, mettiti i tacchi alti».
Dopo che lui avrebbe provato a baciarla, la ragazza avrebbe deciso di denunciare. Sulla questione indagano i Carabinieri oramai da qualche mese, con un’ipotesi di reato di concussione a carico del professore. Le indagini attualmente sono ancora in corso, per escludere l’ipotesi di un abuso generalizzato di potere da parte anche di altri professori.